A che punto sono i processi di digitalizzazione nel campo della gestione delle risorse umane?
Qual è la tua attuale gestione strategica in ambito HR?
La trasformazione digitale è un processo in atto che coinvolge tutte le aziende a più livelli. La sfida è trasformare tutti quei processi tradizionalmente manuali in processi automatici grazie all’utilizzo della tecnologia.
È un passaggio fondamentale che non si realizza dall’oggi al domani e che richiede un cambiamento radicale nella cultura ed organizzazione aziendale.
In questo approfondimento ci concentreremo su tutto ciò che c’è da sapere riguardo il rapporto tra la digitalizzazione e l’organizzazione e gestione delle Risorse Umane, con l’obiettivo di fornirti alcuni spunti di riflessione e alcune azioni pratiche che puoi sin da subito implementare in azienda.
Sommario
Cosa significa “gestione delle risorse umane”?
La gestione delle risorse umane in un’azienda (dall’inglese Human Resources, HR) è quell’insieme di pratiche che contribuiscono a rendere maggiormente efficaci in termini di rendimento le prestazioni del personale dipendente.
Come abbiamo detto, la gestione del personale è essenziale per dirigere un’impresa ed è uno dei compiti più difficili: l’obiettivo è assicurarsi che i dipendenti siano motivati al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ecco perché la scelta del personale è tanto importante quanto l’organizzazione del personale stesso. Non solo si tratta di cercare e reclutare nuovi talenti, ma anche saper motivare, coinvolgere e valorizzare il personale. Un’adeguata gestione delle risorse umane determina quindi la riuscita o meno del progetto industriale.
👉 Approfondisci il tema con la nostra Guida HR
Gestione delle risorse umane: cos’è?
Per gestione e sviluppo delle risorse umane si intendono tutte le azioni che possono essere intraprese in un’organizzazione per migliorare, organizzare e valorizzare il personale. Nella pratica significa, a titolo d’esempio:
- Ottimizzare la fase di recruiting
- Pianificare un perfetto onboarding
- Gestire le richieste del personale (ferie, permessi, congedi)
- Misurare le prestazioni lavorative
- Garantire la sicurezza sul lavoro
- Attuare politiche pensate per il wellbeing aziendale e la motivazione dei lavoratori
Come avrai capito sin da queste prime righe la gestione strategica delle risorse umane è essenziale per raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. Considerare tutti gli elementi di gestione delle risorse umane, in altre parole, significa mettere al primo posto i lavoratori in azienda spinti dalla consapevolezza che dipendenti formati, felici e allineati agli obiettivi aziendali sono la chiave del successo aziendale.
Cosa si intende per gestione delle risorse umane
Ma cosa si intende per gestione delle risorse umane? Cosa effettivamente dovresti fare? In estrema sintesi possiamo dire che per Human Resource Management (HRM) s’intende la capacità delle organizzazioni di mettere i lavoratori nella miglior condizione possibile per svolgere i compiti e le mansioni a loro assegnati.
Ciò significa in primo luogo, e indipendentemente dalla grandezza dell’azienda, disporre di un dipartimento HR incaricato di tutto ciò che riguarda il personale e responsabile di seguire il lavoratore dal primo colloquio di lavoro fino all’ultimo giorno di lavoro.
Attivare un dipartimento HR è solo il primo passo. Così come i lavoratori anche i responsabili delle risorse umane è necessario siano preparati e allineati a quelle che sono le esigenze e gli obiettivi dell’organizzazione. Fino a pochi anni fa i compiti di un responsabile HR si limitavano a:
- Pubblicare gli annunci di lavoro
- Organizzare i colloqui di lavoro
- Comunicare internamente le decisioni prese dall’azienda
Diversamente oggi il progresso tecnologico e una diversa concezione del lavoro hanno reso le pratiche di Human Resource Management centrali in un’azienda. I compiti in carico al dipartimento sono aumentati, così come è aumentato l’impatto che una corretta gestione delle risorse umane ha sul successo o l’insuccesso aziendale.
Per non perderti in questo aumento di responsabilità, abbiamo preparato una completa checklist per l’HR.
Perché è importante la gestione delle risorse umane
Indipendentemente dal tuo ruolo in azienda: imprenditore, titolare, People Manager o responsabile HR ti troverai a un certo punto della carriera lavorativa a dover studiare come gestire al meglio le risorse umane.
Presto o tardi chiunque deve fare i conti con aspetti quali: soddisfazione dei dipendenti e cultura aziendale e su come questi influiscono sul successo a lungo termine dell’organizzazione.
La gestione delle risorse umane è importante perché coloro incaricati di gestirla sono responsabili del successo o dell’insuccesso aziendale. Uno dei principali obiettivi è aumentare la produttività, tuttavia, al contrario di quanto avveniva in passato, oggi per aumentare la produttività non è sufficiente assumere più lavoratori o far lavorare più ore quelli già presenti in azienda.
È compito delle risorse umane, pertanto, individuare tutti quei processi che possono essere migliorati, applicandosi in un costante lavoro di monitoraggio della situazione attuale ma anche di studio e ricerca di possibili soluzioni. Sono i responsabili delle risorse umane che potrebbero, ad esempio, suggerirti che:
- Dare più giorni di ferie aumenta i tassi di soddisfazione e si riflette positivamente sulla produzione
- Utilizzare un software HR permette ai dipendenti di risparmiare un tot di ore di lavoro
- Offrire la possibilità di lavorare da remoto permette di assumere talenti diversamente inavvicinabili
- Mettere a disposizione un’area relax e svago aumenta la concentrazione sul lavoro
Questi esempi servono solo a comprendere alcuni ambiti in cui un responsabile HR può intervenire ma aiutano a comprendere quanto sia complesso oggi gestire le risorse umane e soprattutto quanto sia sbagliata l’idea che gestire le risorse umane significhi solo selezionare i curricula e preparare le buste paga.
Come cambia la gestione delle risorse umane con la digitalizzazione
L’HR management sta profondamente mutando per via della rivoluzione tecnologica in atto, la quale coinvolge ormai tutte le aree operative presenti in azienda. Si tratta di una vera transizione che sta cambiando il funzionamento delle organizzazioni e di cui devi necessariamente tenerne conto.
I cambiamenti apportati dalla digitalizzazione si traducono nell’utilizzo di software HR e sistemi di gestione del capitale umano (software HCM), i quali offrono soluzioni, spesso in cloud, che permettono di:
- Automatizzare i processi di selezione del personale
- Standardizzare i processi così da ridurre il più possibile il tempo impiegato dalle risorse umane in attività ripetitive
- Accedere anche da remoto e da qualsiasi luogo a una propria dashboard personale
- Controllare e gestire le richieste di ferie e permessi con un conseguente risparmio di moduli cartacei prodotti
- Condividere in tempo reale report e documenti
- Gestire le buste paga, le nuove assunzioni e i licenziamenti
Tutte queste funzioni migliorano i processi decisionali, permettono di pianificare al meglio le strategie sia per acquisire nuovi talenti sia per organizzare al meglio la forza lavoro. Inoltre, digitalizzazione vuol dire anche accedere a dati e metriche inaccessibili in passato. Dall’analisi di questi puoi trarre informazioni essenziali sulla forza lavoro in azienda ma anche:
- Pianificare nuovi percorsi di crescita professionale
- Individuare lacune e punti di debolezza
- Migliorare le strategie per il mantenimento dei talenti in azienda
- Promuovere la diversità e l’inclusione
La digitalizzazione ha quindi apportato oggi nuove soluzioni che stanno enormemente migliorando i processi di acquisizione e gestione dei talenti, ma anche il modo stesso in cui le aziende interagiscono con loro, il modo in cui promuovono lo sviluppo professionale e il modo in cui riconoscono ai dipendenti incentivi al raggiungimento di obiettivi ora realmente chiari, definiti e misurabili.
Chi si occupa della gestione delle risorse umane
La gestione delle risorse umane è svolta dal responsabile delle risorse umane (o HR Manager). Poiché non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, non sono richiesti titoli di studio particolari, abilitazioni, iscrizioni ad albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori. Il grado di specializzazione dipende quindi dalle dimensioni dell’azienda e dalle modalità di divisione del lavoro. Normalmente, per lavorare nelle risorse umane, si richiede una laurea umanistica o economica, meglio ancora se corredata da un master post-laurea con specializzazione in Gestione delle Risorse Umane o corsi altamente professionalizzanti.
Ci sono però alcune conoscenze e abilità essenziali che un buon gestore delle risorse umane deve sapere, come ad esempio:
- Normativa sulla riforma del mercato del lavoro.
- Elementi di psicologia del lavoro.
- Giurisprudenza in materia di diritto del lavoro.
- Elementi di contrattualistica del lavoro, contratti collettivi nazionali (CCNL) e sistemi retributivi.
- Metodi e strumenti per la selezione del personale.
- Sistemi informatici per la gestione delle risorse umane.
Oltre a queste conoscenze tecniche, in questo ambito lavorativo, è fondamentale possedere anche alcune soft skills, ovvero competenze trasversali che possono influenzare positivamente l’operato di un gestore delle risorse umane. Vediamole di seguito:
- Buone tecniche di comunicazione.
- Essere un buon public speaker.
- Essere propensi all’ascolto e al dialogo.
- Saper applicare tecniche di negoziazione.
- Saper gestire bene il tempo.
- Possedere buone tecniche di leadership.
- Pensare flessibile.
Di cosa si occupa la gestione delle risorse umane
Vediamo ora di cosa si occupa la gestione delle risorse umane ponendo l’accento sul perché digitalizzare alcuni processi possa effettivamente facilitare e migliorare il lavoro in carico ai responsabili HR.
Fare recruiting e assumere
La gestione delle risorse umane inizia sin dalle fasi di reclutamento e assunzione dei nuovi talenti. Raggiungere gli obiettivi aziendali è possibile solo assumendo i lavoratori giusti, quelli cioè che da un lato vantano un curriculum in linea con quanto richiesto dall’azienda, ma che dall’altro si distinguono anche perché dotati di abilità trasversali o soft skills: leadership, intelligenza emotiva, problem solving, pensiero critico.
Scoprire nuovi talenti e individuare anche quelle capacità che non possono emergere da quanto scritto sul curriculum è una prerogativa di chi si occupa di gestire le risorse umane. Prendere una decisione errata significa arrecare un danno all’azienda in termini economici e di tempo speso per la formazione e lo sviluppo.
Prendere una giusta decisione invece significa inserire in azienda una risorsa nel vero senso della parola.
Investire nella digitalizzazione può aiutarti nel migliorare questo importante processo. Ad esempio potresti pensare di utilizzare:
- Chatbot
- Software ATS
- Software per video interview
- App per il mobile Recruiting
Formare e offrire opportunità di sviluppo
La gestione delle risorse umane in azienda prevede di offrire ai dipendenti un percorso di formazione continuo che inizia sin dal primo giorno di lavoro. L’obiettivo è riuscire sia a fornire al dipendente tutte le conoscenze necessarie per svolgere i compiti e le mansioni richieste, ma anche preparare i lavoratori alle nuove sfide che li attendono.
Un programma di formazione continuo è quindi essenziale perché permette ai dipendenti e di conseguenza alla tua organizzazione di rimanere competitiva in un mercato del lavoro in continua evoluzione.
In questo contesto l’obiettivo è sviluppare una strategia di sviluppo e apprendimento digitale (L&D strategy) in grado di impattare positivamente sul business aziendale. In tal senso, software HR e piattaforme di e-learning permettono ad esempio di:
- Creare percorsi di sviluppo personalizzati
- Seguire i progressi di ogni singolo lavoratore
- Inviare e ricevere feedback
- Monitorare l’effettiva efficacia dei programmi
Rapporto datore – dipendente
I migliori modelli di gestione delle risorse umane prevedono sistemi pensati per assicurare che i rapporti tra tutti i lavoratori in azienda siano quanto più trasparenti e leali possibili. Questo si traduce in una comunicazione chiara tra te e i dipendenti, tra i dipendenti e i superiori e tra i dipendenti stessi.
Garantire alle risorse umane di trascorrere la giornata lavorativa in un ambiente sano e coinvolgente è una delle chiavi del successo aziendale.
Potresti pensare di coinvolgere di più i dipendenti cercando con loro i migliori periodi dell’anno per andare in ferie, potresti mostrarti più flessibile accettando il fatto che ogni dipendente può avere esigenze diverse a seconda del genere, dell’età o del credo religioso, come anche promuovere il dialogo tra le risorse come unico strumento per prevenire l’eventuale insorgere di conflitti.
Benessere e sicurezza
Gestire le risorse umane significa anche svolgere un lavoro volto sia a garantire ai dipendenti di lavorare in un ambiente sicuro, applicando cioè tutti i protocolli previsti, sia volto ad assicurare alcuni benefit che possano migliorare lo stato di salute e di benessere.
Anche in questo caso la digitalizzazione può aiutare. Appositi software HR assicurano ai responsabili che tutte le norme previste siano applicate, permettono d’informare i dipendenti sui benefit e le tutele disponibili dai classici benefit (sconti palestra, buoni pasto) fino a snellire le procedure per richiedere:
- Permessi retribuiti
- Rimborsi trasferta
- Congedi
La gestione delle risorse umane come chiave del successo aziendale
Come spesso ripetiamo i dipendenti sono la risorsa più importante in azienda, non c’è infatti tecnologia che può sostituire il talento, la capacità di risolvere i problemi e di trovare soluzioni innovative.
È per questi motivi che sebbene i modelli di gestione delle risorse umane siano oggi cambiati, quello che non cambia è la relazione tra il modo in cui ti prendi cura dei lavoratori e il successo aziendale.
Gestire al meglio le risorse umane significa però disporre di un team HR efficiente e preparato che possa supportare la tua azienda in questo delicato periodo di transizione. Se non ti eri ancora soffermato a riflettere su questo punto è forse arrivato il momento di rivedere il modo in cui gestisci o vengono gestite le risorse in azienda.
Dovresti focalizzarti nel valorizzare quelle figure che non solo sono in grado di svolgere tutti i tipici compiti propri del reparto HR, ma che al contempo dispongano di ottime conoscenze digitali necessarie per implementare i software e gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione.
Il reparto HR, in altre parole, da ruolo marginale e sottovalutato, diventa oggi cruciale per la tua organizzazione. Dovrai quindi preoccuparti di formare i responsabili del reparto sotto più profili tenendo anche presente che questi è bene siano dotati di forti motivazioni e leadership per riuscire a venire incontro a tutto ciò che gli si richiede.
-
L’importanza della motivazione nella gestione delle risorse umane
Tra motivazione e gestione delle risorse umane c’è un legame di cui devi tenere conto. Il reparto HR è bene sia pronto ad accettare e ad accogliere un cambiamento necessario che per forza di cose richiede l’acquisizione di nuove competenze e la volontà di svolgere nuove mansioni.
-
L’importanza della leadership nella gestione delle risorse umane
Leadership e gestione delle risorse umane sono allo stesso modo collegate. Se fino a pochi anni fa a un buon responsabile HR altro non chiedevi che organizzare le buste paga, i colloqui e l’invio di comunicazioni interne, oggi, un responsabile HR è un manager a tutti gli effetti.
Come tale è importante sia dotato di leadership, una soft skills necessaria per sviluppare modelli di gestione HR strategici, orientati alla valorizzazione della forza lavoro, all’acquisizione di competenze digitali, alla costruzione di una vision aziendale chiara e definita.
Compiti e responsabilità della gestione delle risorse umane
Elenchiamo di seguito i principali compiti del responsabile delle risorse umane.
Selezione del personale
I colloqui di lavoro tradizionali chiedendo ai candidati le loro competenze ed esperienze non hanno cessato di essere efficaci per i professionisti delle risorse umane, ma è una realtà che sta subendo forti trasformazioni dovuto all’attuale era tecnologica. Infatti, stiamo vivendo una nuova cultura che sta influenzando anche i processi di selezione di nuovi profili. Oggi, la stragrande maggioranza dei processi di selezione viene fatta direttamente nei portali di lavoro online che consentono alle aziende di pubblicare gratuitamente le loro offerte di lavoro. Su queste piattaforme, è possibile utilizzare vari strumenti, test o prove pre-colloquio che aiutano in modo efficace a preselezionare i candidati.
Elaborare piani di formazione
Il ruolo di un responsabile delle risorse umane è fondamentale non solo nel processo di assunzione, ma anche nella motivazione e nello sviluppo del lavoratore all’interno dell’azienda, visto che questo si traduce in risultati di produttività dell’organizzazione. Un responsabile delle risorse umane deve quindi progettare e implementare i piani di formazione necessari per promuovere la crescita dei dipendenti all’interno dell’azienda. Non solo per motivarli, ma anche per sfruttare il potenziale talento e far sì che non lascino il loro posto di lavoro. Si tratta di una formazione continua, un processo di apprendimento, individuale o di gruppo, che consente di sviluppare le competenze essenziali e adattarsi alle esigenze dell’organizzazione.
Gestire le pratiche amministrative del personale
Un responsabile delle risorse umane si occupa della gestione dei documenti personali del lavoratore e dei documenti aziendali assicurando i relativi adempimenti sotto il profilo legislativo, contrattuale, fiscale, previdenziale e assistenziale. In particolare, monitora il budget del personale, rileva presenze, elabora paghe e dichiarazioni annuali e gestisce le relazioni con consulenti esterni, associazioni di categoria ed enti competenti.
Onboarding ai neoassunti
L’Onboarding dei dipendenti è il processo d’inserimento di nuovo personale all’interno di un’azienda. Dare il benvenuto ai neoassunti è un vero e proprio processo che sta diventando sempre più importante per i responsabili delle risorse umane. Oltre al tradizionale giro in ufficio per conoscere tutti i colleghi, si possono creare anche eventi più divertenti e coinvolgenti, come l’aperitivo al bar vicino l’azienda. Dopo il processo di esplorazione dell’azienda, inizia il processo di inserimento vero e proprio con formazioni, tutoring, mentoring, per comprendere le proprie funzioni dentro dell’azienda.
Monitoraggio e valutazione delle prestazioni
Monitorare il candidato scelto è essenziale affinché migliori continuamente le sue competenze e il livello di organizzazione. La valutazione delle prestazioni periodica è invece un compito più arduo, ma altrettanto fondamentale per verificare le prestazioni del candidato. Ormai tutte le aziende moderne hanno introdotto un metodo di valutazione, perché rappresenta un’opportunità per la direzione aziendale e per le risorse umane coinvolte. La chiave è adottare delle metodologie oggettive e razionali e fare leva su elementi professionali e lavorativi di valutazione (e non su pregiudizi emotivi e personali).
Validare il fabbisogno previsionale di personale
Il responsabile delle risorse umane deve definire in termini qualitativi e quantitativi il fabbisogno di personale dipendente. In relazione alle decisioni aziendali in termini di produzione al suo modello organizzativo e alle finalità generali che l’azienda persegue.
Partecipare alla definizione delle competenze necessarie all’organizzazione
Implementare piani di formazione per la crescita dei dipendenti all’interno dell’azienda è necessario per coprire i bisogni esplicitati dai responsabili di funzione. Inoltre, si valutano tali bisogni anche in riferimento a possibili mobilità interne all’azienda.
Gestire le relazioni sindacali rientra nella gestione delle risorse umane
Un HR Manager deve offrire assistenza nelle relazioni con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori. Deve aiutare nella consulenza sull’interpretazione e applicazione di tutte le disposizioni legislative. L’obiettivo è quello di offrire una soluzione su misura delle problematiche relative alla gestione delle risorse umane.
Gestione delle risorse umane: 7 strategie per un reparto HR di successo
Se ancora pensate che l’obiettivo della funzione HR di un’azienda sia la gestione delle pratiche amministrative state vivendo nel passato. La gestione delle risorse umane deve occuparsi delle persone.
Ad oggi il capitale umano di un’azienda viene considerato centrale nello sviluppo di strategie competitive. I dipendenti non sono soltanto coloro che svolgono i compiti necessari all’azienda per garantire un’attività continua. Il cambiamento di prospettiva degli ultimi anni li vede come delle risorse che possono essere una vera e propria fonte di sviluppo e crescita per le aziende.
Per questo negli anni è cresciuto significativamente il capitale investito in progetti, programmi e software che mirano a ottimizzare i reparti HR.
La gestione del talento umano e dei dipendenti è ciò di cui dovrebbero preoccuparsi maggiormente i manager delle persone che, appunto, hanno nelle loro mani la gestione dell’intera forza lavoro.
In questo articolo ti offriamo tutti i contenuti che abbiamo sviluppato attorno a questo argomento. In questo modo, passo dopo passo, potrai iniziare la rivoluzione del reparto hr della tua azienda.
Gestione delle risorse umane e talent management
Le aziende del futuro (o meglio quelle del presente) devono competere per dare il meglio ai propri dipendenti e poter così scegliere di avere i migliori professionisti. Come raggiungere questo risultato? Questa è la domanda da un milione di dollari e ci sono molti fattori da tenere in considerazione.
Sai cosa significa esattamente gestire dei talenti? Si tratta di quel processo progettato per attrarre, sviluppare, motivare e trattenere i dipendenti. Si basa, in generale, sulle condizioni di lavoro, l’ambiente di lavoro e gli obiettivi dell’azienda. Viene messo in pratica attraverso strategie specifiche come programmi di riconoscimento, sviluppo professionale, retribuzione emotiva e altro.
Il concetto di gestione del talento è particolarmente importante per la forza lavoro del giorno d’oggi.
Come attirare e trattenere i migliori talenti
Per avere successo con il reclutamento e la fidelizzazione dei dipendenti offrire soltanto un salario superiore alla media ormai non basta più. Questo è particolarmente vero per le nuove generazioni che attribuiscono maggiore importanza ad altri temi che vanno aldilà della remunerazione. Ciò che realmente attrae e fa rimanere un dipendente in azienda è l’offerta da parte del datore di lavoro di un ambiente lavorativo sano e ingaggiante. L’equilibrio tra lavoro e vita privata deve essere un beneficio immancabile.
Se si vogliono attirare millenials e il personale che fa parte della Gen Z, le imprese devono tenere a mente che la flessibilità è diventata un elemento imprescindibile.
Altrettanto importante sono un’atmosfera e una cultura di lavoro collaborative, aperte e divertenti che contribuiscono a rendere il posto di lavoro un ambiente piacevole che beneficia la salute mentale e il benessere dei dipendenti.
In questo contesto anche la comunicazione interna è insostituibile nel veicolari i valori aziendali che permettano di convergere gli sforzi aziendali verso l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
L’espressione “guerra per i talenti” coniata da McKinsey nel 1997 riflette perfettamente il panorama attuale e la lotta in corso fra le aziende per accaparrarsi i migliori talenti. Prima le aziende competevano soltanto per la sponsorizzazione dei propri prodotti e servizi. Ora in gioco ci sono le migliori teste strategiche del mercato.
Molte aziende sono ben coscienti del rischio che le persone più preziose nella loro organizzazione possano essere attirate dalla concorrenza. Per questo motivo creano dei piani di gestione dei talenti per ridurre i tassi di turnover dei dipendenti.
Dopo aver preso coscienza dell’importanza della gestione delle risorse umane
Il primo errore che fanno i manager e che demotiva completamente il capitale umano di un’azienda, è quello di trattare il personale come un altro mezzo per raggiungere l’obiettivo. Un dipendente che riceve solo ordini, senza avere la possibilità di dare feedback, non sarà mai soddisfatto del proprio lavoro, il che causerà indifferenza verso i risultati ottenuti. Se offri loro la fiducia necessaria per prendere parte al processo decisionale, aumenteranno il loro livello di responsabilità per preservare il privilegio.
Non è motivante per nessuno lavorare in un luogo opprimente. Se vuoi che il tuo personale risponda correttamente, devi prima fornire loro le condizioni di lavoro appropriate che consentano di svolgere correttamente il loro lavoro.
I conflitti tra i membri del team, la mancanza di comunicazione e l’individualismo riducono drasticamente le prestazioni di un’organizzazione. L’ambiente di lavoro influenza direttamente la motivazione del personale e per mantenerla alta deve essere creata l’esatta atmosfera che favorisca i rapporti tra tutti i membri. Fin dall’inizio, implementa attività che integrano tutti, sia ricreative che di apprendimento.
Una volta che queste cose sono sicure, inizia il vero lavoro. Parliamo di come farlo e di 7 strategie di gestione delle risorse umane che ti saranno molto utili.
Aggiorna la fase di recruiting nella gestione delle risorse umane
Il reclutamento è una delle azioni principali del processo di gestione dei talenti. In effetti, è il primo, in quanto consiste nella capacità di attrarre e assumere talenti. Ci sono tanti step da seguire per assicurarsi che il processo sia completo e garantisca la migliore employee experience dal principio. Per questo abbiamo creato una checklist in Excel che puoi utilizzare per tenere sotto controllo tutti i passaggi prima, durante e dopo il processo.
Le tecniche di recruiting di oggi vanno di pari passo con quelle di Employer Branding. Le aziende devono presentarsi come datori di lavoro attraenti che sappiano soddisfare le esigenze dei dipendenti, non solo dal punto di vista economico.
Come abbiamo già visto nella nostra intervista con Mattia Murnigotti, l’Employer Branding parte innanzitutto da una definizione chiara di mission, vision e valori aziendali. L’Employer Branding è fondamentale per attirare le giuste talent personas, che sono quei talenti idonei a lavorare in azienda.
Un altro aspetto da tenere in considerazione per un processo di recruitment di successo è il social recruiting. Specialmente con la pandemia mondiale che stiamo attraversando i candidati sono più attenti che mai alla presenza social delle aziende. Il social recruiting consiste nell’utilizzo dei social media come Linkedin e Facebook per cercare i talenti.
Onboarding e integrazione in azienda nella gestione delle risorse umane
Entrare a far parte di un’azienda è un processo per niente semplice. Si tratta di consentire ai nuovi dipendenti di diventare membri produttivi dell’organizzazione. Quella dell’onboarding è una pratica che deve essere pianificata e trattata con molta cura. Il suo scopo è quello di facilitare il processo di integrazione dei dipendenti in azienda in modo che possano adattarsi all’ambiente e diventare produttivi il prima possibile.
Nello specifico, durante questo processo i nuovi dipendenti avranno la possibilità di conoscere l’organizzazione dell’azienda e i suoi valori. Per questo è essenziale trasmettere una chiara definizione di quella che è la filosofia aziendale, spiegare i processi interni, le attività quotidiane e i programmi che vengono utilizzati.
Proprio perchè si tratta di un momento di passaggio molto delicato abbiamo pensato di creare una guida per un onboarding di successo. Ovviamente non esiste un processo di onboarding che sia unico o si adatatti a tutte le imprese. È possibile però delineare una checklist generica da consultare durante la preparazione strategica del processo.
Nell’era tecnologica in cui viviamo, ci sono sempre degli strumenti che possono venirci in soccorso anche nelle operazioni più complicate. Molte aziende si affidano a tools digitali per creare e svolgere il processo di onboarding aziendale. Il digital onboarding ha conosciuto una spinta molto forte specialmente a causa della diffusione di Covid-19.
È un’attività che viene effettuata totalmente online grazie al supporto di software HR per esempio e presenta numerosi vantaggi. Tra questi ricordiamo la centralizzazione di tutti i documenti in un unico posto e il risparmio sulla formazione one-to-one che contribuiscono all’aumento della precisione e dell’efficienza.
Pianificazione strategica e valutazione del personale con HR Analytics
Il processo di sviluppo e implementazione di piani strategici e politiche di talent management ha il fine di raggiungere gli obiettivi fissati dall’azienda.
L’analisi delle risorse umane prevede un processo di raccolta e analisi dei dati delle risorse umane per il miglioramento delle prestazioni dei dipendenti. Sono sempre di più le imprese che decidono di prendere decisioni basandosi su dati reali e per fare ciò si affidano a software HR.
Le scelte strategiche per rendere più efficienti le aziende partono da un’efficace valutazione della performance dei dipendenti. Generalmente i software HR per la gestione delle risorse umane consentono di generare feedback da parte dei manager sui task e anche ai dipendenti di autovalurarsi. Questi sistemi permettono ai dipendenti di capire quali carenze possiedono, quali capacità sviluppano nel tempo e i risultati raggiunti.
Il software HR all-in-one di Factorial possiede una funzione specifica pensata per la valutazione delle performance che può essere utilizzata sia in maniera personalizzabile che predefinita.
Grazie alla generazione automatica di Report, dovrai solo inserire i dati della tua impresa e il software si occuperà di tutto il resto. In questo modo potrai tenere traccia dei dati dell’ufficio o dei team e anche rivedere le valutazioni dei dipendenti.
👉 Inizia a utilizzare i report HR per prendere decisioni strategiche basate su dati reali
La leadership nella gestione delle risorse umane
Come sappiamo la leadership è generalmente considerata come una forma di influenza prevalente in un’organizzazione. Influenza il comportamento dei dipendenti, le prestazioni dei gruppi, tanto quanto la struttura organizzativa nel suo complesso.
La leadership aziendale si riferisce all’insieme di attività pianificate volte al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Una visione strategica di un’organizzazione chiaramente articolata e ben comunicata unisce e motiva i dipendenti. La leadership non deve essere vista come un’attività svolta soltanto ai piani alti delle aziende.
Tra i principali qualità che delineano un esperto della gestione delle risorse umane infatti troviamo anche buone abilità di leadership. Una leadership empatica che parta dall’ascolto e offra il supporto e l’aiuto necessari ai dipendenti è ciò che viene richiesto oggi. Anche questo farà la differenza e renderà l’azienda più competitiva nel suo complesso.
👉 Leggi la lista dei profili professionali hr necessari
Investi in una formazione continua
Non si può fare a meno di notare la velocità con cui il mondo del lavoro e le sue esigenze cambiano. Le nuove pratiche, competenze, conoscenze da apprendere non terminano mai.
Anche nel panorama di gestione delle risorse umane c’è sempre bisogno di apprendere nuove pratiche per mantenersi competitivi. Fortunatamente queste nuove richieste sono quasi sempre accompagnate, se non proprio spinte, dagli sviluppi tecnologici. Grazie agli strumenti HR ad oggi è possibile snellire i processi di gestione delle risorse umane per dedicarsi ad attività che possano apportare maggiore valore alle aziende.
Infatti, quando i responsabili della gestione delle risorse umane riescono a liberarsi di compiti ripetitivi e perditempo possono davvero dedicarsi a ciò che conta davvero. Il tema della formazione continua oggi preme più che mai.
Uno degli errori maggiormente commessi dalle aziende è quello di limitare la formazione al processo di onboarding. Affinchè i talenti possano svilupparsi e rappresentare un vantaggio competitivo durante la loro permanenza all’interno dell’azienda devono avere gli strumenti adatti alla loro crescita. Il primo strumento necessario è proprio un programma di training continuativo e attentamente studiato. Questo consentirà al personale di sentirsi sempre aggiornato e possedere le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro al meglio.
👉 Quanto ti sono familiari i concetti di upskilling e reskilling? Impara a conoscerli e distinguerli meglio nel nostro articolo
Fornire benefit aziendali adeguati
Con la diffusione di Covid-19 e l’introduzione di misure di confinamento, molti dipendenti hanno dovuto smettere di recarsi in ufficio. Lo smart working è diventata la nuova normalità. I responsabili della gestione delle risorse umane si sono trovati a ripensare a nuove strategie per attirare e trattenere i talenti.
Nel contesto di crisi umanitaria ed economica in cui viviamo oggi garantire dei benefit aziendali che si adattino alle nuove esigenze dei dipendenti diventa fondamentale.
I benefit aziendali sono un modo per far sentire ai dipendenti che il loro benessere è importante per l’azienda. Stiamo attraversando tempi di grande incertezza sul futuro. Non sappiamo come evolverà la situazione sanitaria nei prossimi mesi. Questo incide sulle capacità organizzative e sulla salute mentale dei dipendenti. Tenendo conto di ciò, è importante introdurre delle misure che incoraggino l’equilibrio lavorativo e riducano lo stress.
Smartworking e lavoro flessibile
Tra i benefit che attireranno maggiori talenti ci saranno sicuramente la flessibilità lavorativa e il lavoro agile o smart working.
Questa flessibilità concilia l’equilibrio tra lavoro e vita familiare. L’autonomia di iniziare a lavorare alle 10 invece che dover timbrare il cartellino alle 9 in punto per esempio, permette alle persone di percepire la fiducia dell’azienda nei loro confronti. Lavorare da qualsiasi luogo e necessitare soltanto una connessione internet sicuramente facilita le cose per molti, specialmente in questo contesto di incertezza.
Employee Retention e gestione delle risorse umane
Infine, la fidelizzazione, questo è lo sforzo sistematico che l’impresa fa per mantenere in azienda i migliori professionisti. L’employee retention nell’organizzazione è finalizzata anche a creare e generare un ambiente di lavoro favorevole alla cultura dell’elevata retention.
La gestione delle risorse umane prevede azioni strategiche per mantenere i dipendenti motivati e concentrati in modo che scelgano di rimanere occupati e pienamente produttivi a vantaggio dell’organizzazione. Un programma completo di fidelizzazione dei dipendenti può svolgere un ruolo fondamentale sia nell’attrarre e trattenere i dipendenti chiave, sia nella riduzione del turnover e dei relativi costi. Tutto ciò contribuisce alla produttività di un’organizzazione e alle prestazioni aziendali complessive.
Questi 7 punti esprimono chiaramente le misure precise che un’azienda deve tenere in considerazione quando inizia a lavorare sulla gestione dei talenti. Vale la pena ricordare che, per questo, è estremamente necessario che la gestione dell’azienda sia impegnata nei confronti dei dipendenti.
Ottieni il supporto di Factorial per una organizzazione e gestione delle risorse umane rivoluzionaria.
Factorial, il software pensato per la digitalizzazione della gestione delle risorse umane
Una corretta gestione delle risorse umane in azienda non può prescindere dall’utilizzo di software HR specifici come Factorial. Factorial in un unico posto semplifica e permette di digitalizzare tutta una serie di attività in carico al reparto HR della tua azienda.
Tutti i processi HR possono così essere gestiti da un unico posto. È ad esempio possibile:
- Organizzare le ferie e assenze
- Registrare le presenze e le ore di lavoro
- Generare report e analisi HR
- Gestire e condividere i documenti
- Ottimizzare la fase di ricerca e di selezione dei talenti
- Firmare digitalmente i documenti
- Automatizzare la gestione delle buste paga
- Creare spazi personali a cui ogni lavoratore può accedere
Inoltre, l’app HR mobile permette di gestire tutte queste operazioni anche da remoto e in qualsiasi momento della giornata.
Gestione delle risorse umane: le conclusioni
In questo approfondimento abbiamo visto come l’organizzazione e la gestione delle risorse umane siano profondamente cambiate negli ultimi anni. Sono cambiati i compiti e le responsabilità attribuite all’intero reparto HR e la digitalizzazione ha reso possibile la nascita di nuovi modelli di gestione delle risorse umane.
Questi ultimi, a loro volta, per essere implementati richiedono competenze digitali e responsabili HR adeguatamente formati e disponibili ad accogliere un cambiamento dell’intero reparto aziendale che probabilmente è solo all’inizio.
Insomma, abbiamo visto che la gestione del personale prevede molte funzioni e altrettante attività legali-amministrative. Come i contratti, buste paga, assicurazioni sociali, permessi, congedi per malattia, ferie, assenze e simili. Questo significa molte “scartoffie” da compilare. In realtà, tutto ciò può essere evitato installando un
software specifico per le risorse umane che semplifica le funzioni di base della gestione del personale: sistema di selezione del personale, gestione dei documenti, gestione delle ferie e delle assenze, app di controllo d’ingresso e uscita, sistema di geolocalizzazione e molto altro ancora.
Tra le nuove tendenze del lavoro nelle risorse umane troviamo infatti la trasparenza supportata dalla tecnologia. Piena visibilità di feedback, valutazioni e criteri per il processo decisionale chiari e comprensibili. L’uso di dati, di strumenti digitali, di software HR e dell’intelligenza artificiale è quindi essenziale per gestire al meglio le risorse umane e per prendere decisioni efficaci per scovare i migliori talenti.