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Leadership trasformazionale: cosa significa e perché è importante

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5 minuti di lettura

Cosa s’intende per leadership trasformazionale? Perché i manager dovrebbero saperne di più?

Sicuramente in più di un’occasione avrete sentito la frase “abbiamo bisogno di più leader e meno capi”. Questo bisogno riflette un cambiamento significativo nella concezione della leadership aziendale, di fronte a un mondo del lavoro in continua evoluzione.

Sono già tante le aziende che hanno capito che è necessario andare oltre, ed è per questo che cercano persone che non comandano ma anzi guidano, influenzando positivamente gli altri e approcciando il cambiamento in maniera strategica.

In questo approfondimento vedremo cosa si intende per leadership trasformazionale, quali sono le sue caratteristiche e perché, con il passare degli anni, è sempre più importante.

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Che cos’è la leadership trasformazionale: definizione

Cominciamo con la definizione di leadership trasformazionale.

La leadership trasformazionale è la capacità di influenzare positivamente il progresso e la crescita professionale delle persone con cui lavori. Un altro modo per definirla è come la guida, il miglioramento continuo che porta al cambiamento.

Questo stile di leadership va oltre il semplice raggiungimento degli obiettivi aziendali, mirando a ispirare e motivare i membri del team verso un miglioramento progressivo e un costante cambiamento positivo.

Secondo il parere di molti esperti, quello trasformazionale è uno degli stili di leadership più importanti ed efficaci che esistano.

Spesso, questa leadership può essere confusa con quella carismatica o adattativa, che però presentano caratteristiche diverse.

Caratteristiche della leadership trasformazionale

Un leader trasformazionale ha una serie di qualità che lo differenziano dagli altri leader.

Andiamo a vedere le caratteristiche principali di questo manager:

  • Capacità di influenzare positivamente gli altri.
  • Abilità per insegnare e far passare all’azione.
  • Sicurezza di quello che fa e delle sue decisioni, unita alla consapevolezza che, però, anche lui può commettere errori.
  • Pazienza e visione del futuro a lungo termine, perché sa che i grandi cambiamenti richiedono tempo.
  • Ottime doti di talent management.
  • Capacità di aiutare i dipendenti individualmente. Ad esempio, se il leader transazionale deve dare feedback ai dipendenti, lo fa individualmente.
  • Capacità di riconoscere il buon lavoro svolto dal team e di valutare i risultati dei dipendenti.
  • Capacità di migliorare la conoscenza e le skills strategiche dei dipendenti in modo che comprendano le decisioni all’interno dell’azienda.

In poche parole, questi leader si pongono come un esempio da seguire, un’ispirazione all’interno del team per migliorare.

I leader trasformazionali sono in grado di creare motivazione lavorativa e ambienti stimolanti, guidando il cambiamento.

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Esempi di leadership trasformazionale

Ci sono molti esempi di leader trasformazionali.

Quando si parla di leader transformazionale, generalmente, si parla di direttori che infondono nuova vita alle aziende, aumentandone così la redditività. Questi individui non si limitano a tagliare i costi o a riorganizzare, ma ridefiniscono la cultura aziendale, ispirano i dipendenti e guidano l’innovazione.

Pensiamo al CEO di una media impresa manifatturiera che, di fronte alla crescente concorrenza globale, ha guidato la transizione verso l’Industria 4.0. Questo leader non solo ha introdotto nuove tecnologie, ma ha anche investito massicciamente nella formazione dei dipendenti, creando una cultura di apprendimento continuo e adattabilità.

Ad esempio, le aziende tecnologiche sono spesso un buon terreno fertile per i leader trasformazionali, perché innovano sempre e provano cose nuove.

Proprio per questo, due noti esempio di leader trasformazionali sono Steve Jobs ed Elon Musk. Jobs ha rivoluzionato l’industria tecnologica con Apple, mentre Musk ha trasformato molteplici settori, dall’automotive all’esplorazione spaziale, dimostrando come la leadership trasformazionale possa avere un impatto profondo e duraturo.

Differenze tra leadership transazionale e trasformazionale

Spesso, quando si parla dei diversi tipi di leadership, vengono utilizzati i termini “transazionale” e “trasformazionale” come sinonimi. Le caratteristiche di queste due, però, sono diverse, in particolare per quanto riguarda il mondo in cui il pensiero transazionale o trasformazionale viene applicato alla visione strategica.

Prima di analizzare le differenze, vediamo quali sono le caratteristiche della leadership transazionale:

  • Mantenimento della stabilità dell’organizzazione.
  • Il leader comunica i suoi obiettivi ai dipendenti in modo chiaro, facendo sì che possano essere seguiti con efficienza.
  • Se i dipendenti si comportano bene vengono premiati e se non lo fanno vengono “puniti”.
  • La comunicazione è a senso unico poiché i leader sono quelli che decidono la via da seguire e la comunicano ai dipendenti.
  • Il rapporto dei dipendenti con il leader transazionale è impersonale e non duraturo.

La leadership transazionale, quindi, è caratterizzata dal mantenimento della stabilità dell’azienda, senza cambiare molto i metodi aziendali. La leadership trasformazionale, invece, cerca di apportare modifiche per migliorare il suo funzionamento.

Abbiamo anche potuto vedere che entrambe le leadership differiscono nella comunicazione tra leader e lavoratori. Le relazioni leader-dipendente nella leadership trasformazionale sono aperte e amichevoli, mentre non lo sono nella leadership transazionale.

Quale delle due leadership è migliore?

Potremmo dire che la leadership transazionale e trasformazionale sono praticamente opposte. Inoltre, data la descrizione di cui sopra, potremmo essere tentati di pensare che la leadership transazionale sia cattiva e la leadership trasformazionale sia buona.

È vero, la leadership transazionale sembra più tradizionale e autoritaria, ma ciò non significa che sia dannosa per le aziende. Ed è vero che la leadership trasformazionale ha più aspetti positivi, ma è adatta in ogni momento e per tutte le aziende?

La realtà delle aziende è che il tipo di leadership che hanno è determinato dai loro leader. Sono loro che decideranno quale leadership è la migliore. E sì, la leadership trasformazionale potrebbe non essere sempre nel tuo interesse.

Ad esempio, se un’azienda ha bisogno di risultati efficaci a breve termine, la leadership transazionale è migliore. Mentre se ciò che l’organizzazione cerca è favorire le relazioni tra i dipendenti e far sì che si sentano come una famiglia nell’azienda in modo tale da consentire loro di ottenere risultati a lungo termine, allora è preferibile una leadership trasformazionale.

Ecco perché ogni leader deve osservare la sua azienda per vedere cosa è necessario in uno specifico momento.

Vantaggi e svantaggi della leadership trasformazionale

Come abbiamo detto, ogni situazione ha un tipo di leadership che più gli si addice.

Andiamo a vedere quindi tutti i vantaggi e gli svantaggi di una leadership di tipo trasformazionale, per comprendere meglio a quali realtà è più adeguata.

Vantaggi

  • Aumenta le prestazioni dei lavoratori, che si sentono più coinvolti e fanno del loro meglio per raggiungere gli obiettivi dell’azienda e i propri.
  • Non si tratta più solo di prestazioni, ma anche di impegno nei confronti dell’azienda. Questa leadership ha un impatto positivo sui professionisti, rendendoli più impegnati nei confronti dell’azienda e del team.
  • In questo modo, i dipendenti possono resistere meglio alla pressione e adattarsi facilmente ai cambiamenti.
  • Il leader trasformazionale è un grande motivatore, quindi i lavoratori sviluppano un’elevata autostima, sicurezza nel team, in se stessi e sono più positivi.

Svantaggi

  • Non può essere applicato a tutti i tipi di azienda e può non essere lo stile più vantaggioso per l’organizzazione.
  • Non è il metodo migliore quando l’ambiente stesso è soggetto a pochi cambiamenti, i lavoratori hanno esperienza e svolgono in maniera autonoma il proprio lavoro. In un caso come questo, è meglio che l’azienda adotti un altro stile di leadership come quello transazionale. Lo stile transazionale mantiene l’equilibrio e promuove l’autocontrollo, che è vantaggioso per un’organizzazione tradizionale.

Ora che sai tutto sulla leadership trasformazionale, devi solo iniziare ad applicarla. Non si tratta di qualità innate, ma di competenze e forma mentis che possono essere acquisiti tramite corsi di formazione e studio.

Un buon leader trasformazionale sa adattarsi ai cambiamenti ed è sempre al passo con la rivoluzione digitale.

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Pietro è Growth Marketing Manager di Factorial ed è appassionato della digitalizzazione dei processi HR e delle strategie di crescita digitali, soprattutto per l'analisi dei dati di valutazione d'impatto. Ama scrivere, fare mountain-bike e suonare chitarra e sintetizzatore.

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