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Ferie maturate in un mese: quanti giorni ed ore si maturano in un mese?

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6 minuti di lettura
ferie maturate in un mese

Quante ore di ferie vengono maturate in un mese da un dipendente? A quanti giorni l’anno corrispondono? 

Se sei un manager o responsabile HR e il calcolo dei giorni di ferie ti sta creando non pochi problemi, in questa guida scoprirai come calcolare l’esatto numero di ore, tenendo conto di tutte le possibili variabili.

Le ferie rientrano tra i diritti del lavoratore e rappresentano un periodo di tempo necessario per il recupero delle energie psicofisiche e per trascorrere dei momenti di serenità in compagnia dei propri cari. Il diritto è riconosciuto dalla Costituzione, articolo 36. Maggiori indicazioni sono contenute inoltre nel decreto legislativo n.66 del 2003 e nei CCNL di riferimento.

Sommario

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Ferie maturate in un mese: quanti giorni spettano al lavoratore?

In generale, ogni tuo dipendente con contratto full time ha diritto a 4 settimane di riposo l’anno, 2 delle quali da godere in maniera continuata. 4 settimane sono l’equivalente di 26 giorni, i quali corrispondono a 2.16 giorni di ferie maturati in un mese per ogni lavoratore.

Tuttavia, i suddetti giorni sono raggiunti a condizione che il lavoratore non abbia fruito di alcuno dei permessi o periodi di aspettativa non retribuiti

Questi ultimi, infatti, non permettono di maturare giorni di ferie. Ad esempio, devi considerare che il lavoratore non matura giorni di ferie in caso di:

  • Congedo parentale
  • Congedo straordinario per assistenza ai familiari
  • Assenza per sciopero
  • Aspettativa per cariche pubbliche
  • Malattia e infortunio una volta scaduti i giorni previsti
  • Cassa integrazione a zero ore
  • Altri casi di assenza non retribuita.

Tuttavia, non mancano eccezioni alla regola da tener ben presente. Ad esempio, alcuni CCNL possono prevedere fino a 32 giorni di ferie annui per ogni lavoratore.

Mentre un lavoratore con contratto part time orizzontale, matura in un mese gli stessi giorni di ferie di un lavoratore con contratto full time, ma meno ore.

Cosa che non avviene in caso di contratto part time verticale o misto. In quest’ultimo caso, il lavoratore per maturare lo stesso numero di giorni di ferie di coloro con contratto full time, deve lavorare almeno 15 giorni in un mese.

👉 Forse può interessarti anche l’articolo “Quanti giorni di ferie si maturano in un mese: calcolo e dettagli 2022”.

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Quante sono le ore di ferie maturate in un mese?

I numeri precedentemente riportati permettono di calcolare il numero di ore di ferie maturate in un mese per ogni lavoratore.

Bisogna tener presente che i 26 giorni maturati in un anno sono calcolati prendendo come riferimento un tipico contratto di 6 giorni lavorativi e 40 ore settimanali.  

È sufficiente quindi moltiplicare il numero di ore lavorate in un giorno, convenzionalmente 6,66, per il numero di giorni maturati in un mese 2,16. In totale un lavoratore matura circa 14,4 ore di ferie ogni mese.

Diverso è il discorso per i lavoratori con contratto part-time orizzontale. Questi ultimi maturano lo stesso numero di giorni ma possono fruire di meno ore. Ad esempio, a un lavoratore con contratto da 20 ore settimanali, spettano circa 7,2 ore di ferie in un mese.  

Il calcolo più complesso si verifica per i lavoratori con contratti part-time verticali o misti. È necessario considerare diversi aspetti tra cui:

  • Le condizioni stabilite nel contratto
  • Il numero di giorni effettivamente lavorati.

In linea generale si può fare riferimento a quanto stabilito dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni: un lavoratore impiegato 3 ore al giorno per tre giorni la settimana matura ferie pari al numero delle giornate lavorative effettivamente svolte durante l’anno.

In caso di settimana da 6 giorni, matura esattamente la metà dei giorni di ferie previsti da un lavoratore full time, in caso di settimana da 5 giorni, matura i 3/5 dei giorni di ferie sempre rispetto ai lavoratori a tempo pieno.  

Ferie e permessi maturati in un mese

Per quanto concerne i giorni di permesso maturati in un mese, anche in questo caso, le condizioni specifiche sono riportate nel contratto di lavoro. 

In generale, devi considerare che un dipendente con contratto full time, matura dalle 88 alle 104 ore annuali di permesso.

I permessi retribuiti si dividono in due grandi categorie. I permessi annui retribuiti (PAR), che possono essere considerati al pari delle ferie e i permessi orari retribuiti (ROL) che vedremo in dettaglio nel prossimo paragrafo. 

I primi (PAR), permettono al lavoratore di assentarsi per uno o più giorni e possono essere richiesti per:

Ad esempio: la legge permette al lavoratore di chiedere un permesso retribuito fino a tre giorni in caso di lutto, oppure di assentarsi fino a 15 giorni per congedo matrimoniale.

💡 Può interessarti l’approfondimento “Permessi non retribuiti: quanti giorni spettano e quando richiederli”.

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Ferie e ROL maturati in un mese

Oltre alle ferie e ai giorni di permessi, i tuoi dipendenti, sempre su base mensile, possono godere della possibilità di usufruire di alcune ore di permesso.

Si tratta di particolari permessi ROL (Riduzione Orario di Lavoro) retribuiti, introdotti nel 1983, grazie al lodo Scotti. L’accordo è stato sancito tra il Governo, le principali associazioni sindacali e Confindustria. 

I ROL al contrario delle ferie scadono, a seconda dei casi, dopo 1 o 2 anni da quando vengono maturati.

Il totale ROL + PAR maturati e ancora da godere per ogni dipendente sono evidenziati nella busta paga. Ad esempio, il CCNL:  

  • Commercio prevede che ogni lavoratore possa beneficiare fino a 72 ore di permessi in un anno (aziende con più di 15 dipendenti).
  • Edilizia permette al lavoratore di maturare fino ad 88 ore di permessi annui
  • Logistica prevede solo 40 ore annue di permessi.

Ogni tipologia di contratto, quindi, può prevedere un numero di ore diverse ed è necessario tenerne conto.

In linea di massima un lavoratore matura da un minimo di 6 ore ad un massimo di 7,66 ore di permessi in un mese, da usufruire per solo alcune ore o per diversi giorni.  

Può quindi decidere in autonomia come spenderli, a seconda delle motivazioni, può assentarsi dal lavoro per qualche ora o per diversi giorni.

Così come le ore di ferie, a seconda delle esigenze della tua azienda puoi decidere se concedere o meno le ore di permesso

Tuttavia, i ROL non goduti, devono comunque essere retribuiti al lavoratore entro la scadenza degli stessi. Il dipendente infatti ha facoltà di monetizzare le ore ROL non godute, inviando una richiesta in forma scritta.  

Inoltre, le ore sono retribuite nella stessa misura delle ore lavorate. Dovrai poi segnalare i compensi sia nella busta paga, sia nel Libro Unico del Lavoro.

Non dimenticare che i ROL permettono ugualmente al lavoratore di maturare:

  • TFR
  • Tredicesima ed eventuale quattordicesima
  • Giorni di ferie.

Ti ricordo inoltre che i permessi ROL non possono essere richiesti da lavoratori parasubordinati, da stagisti e tirocinanti.

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Ferie maturate in un mese: come non sbagliare

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Poiché ogni lavoratore ha diverse esigenze, un diverso inquadramento e diversa anzianità, ogni individuo in azienda ha una personale situazione relativa a ferie e permessi maturati durante un mese.

Onde evitare che la tua attività si trovi d’improvviso con una carenza di personale, oppure che alcuni dipendenti non abbiano la possibilità di godere dei giorni di ferie forzate previsti per legge, è necessaria l’elaborazione di un piano ferie, possibilmente redatto cercando di venire incontro alle esigenze di tutta la forza lavoro presente in azienda.

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Come responsabile HR o datore di lavoro di pochi dipendenti, potresti pensare di calcolare il numero di ferie in Excel, così da mantenere sotto controllo la situazione di ogni lavoratore.

In alternativa, avvalersi un software HR per la gestione di ferie e permessi, è la soluzione ideale per le organizzazioni in rapida crescita, desiderose di accogliere i vantaggi derivanti dall’utilizzo di strumenti che facilmente permettono di:

In questo approfondimento abbiamo messo in luce come le ferie e i permessi maturati in un mese non sono uguali per tutti i dipendenti. 

Come manager HR hai il compito di considerare diverse variabili: il tipo di contratto, il numero di dipendenti, la tipologia di permesso richiesta (se retribuita o meno).

Affidare la gestione di tutte le variabili riportate quest’oggi ad appositi software HR, significa non solo automatizzare e velocizzare la gestione di un processo lungo e talvolta complesso, ma anche poter concentrare il proprio tempo nell’ottimizzazione e nella crescita del proprio business.

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Nata a Firenze e laureata in Scienze Politiche (in particolare Comunicazione e Giornalismo) all’Università di Firenze. In Italia ha lavorato come giornalista ed ha collaborato con diversi siti web dedicati al mondo dell’attualità. Adesso vive a Barcellona ed è Content Marketing Specialist in Factorial e si occupa della creazione dei contenuti del mercato italiano. Il suo obiettivo è dare supporto, ispirazione e strumenti per far conoscere il mondo delle Risorse Umane e far crescere la community HR. Ama l’avventura, la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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