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Produttività aziendale: quali indicatori considerare per misurare ed aumentare la produttività

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9 minuti di lettura
produttività

Laproduttività aziendaleè un indicatore fondamentale per misurare l’efficienzae l’efficaciadi un’azienda. 

Difatti, non solo aumentare la produttività significaaccrescere la produzionee quindiil fatturato.

Una maggiore produttività spesso garantisce piùsoddisfazione del personaleal lavoro, che risulta più motivato, ambizioso e appagato nello svolgere il proprio ruolo.

Ma cos’è esattamente la produttività aziendale e come si misura?

E soprattutto, quali strategie adottare per accrescerla?

In questa guida vedremo assieme cos’è nello specifico la produttività aziendale, quali indicatori usare per misurarla, e quali sono le migliori pratiche per aumentarla all’interno della tua azienda.

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Che cos’è la produttività aziendale?

Laproduttività aziendaleconsiste nella capacità di un’azienda diprodurre beni o servizi con l’uso efficace delle risorsea disposizione. 

In altre parole, essa misuraquanto un’azienda produce rispetto alle risorse che impiega

La produttività aziendale è unconcetto chiave, poiché consente alle aziende di capire se stanno utilizzando le risorse in modoefficientee se sono in grado di raggiungere i propriobiettivi di produzione.

Tuttavia, è bene chiarire che il concetto di “risorsa” non ha a che fare solamente con ibeni materiali.

Difatti, per “risorse” si intendono anche –e soprattutto– fattori come le conoscenze del personale, le energie dei dipendenti (entusiasmo, motivazione, esperienza) e i software utilizzati dall’azienda.

Misurare la produttività aziendale rende possibile verificare che tutte queste risorse siano sfruttate al massimo e che l’impresa le stia utilizzando a dovere per i propri scopi.

Ma come si misura in maniera accurata la produttività aziendale?

Ecco la risposta:

Quali sono gli indici di produttività 

Per misurare la produttività della propria azienda, è bene ricorrere a degli appositi indicatori, i cosiddettiindici di produttività.

Queste metriche permettono di tenere traccia della propria produttività aziendale nel tempo, in maniera tale darendere misurabiledati che altrimenti sarebbero troppovaghioconfusi.

Difatti, poter misurare la produttività della propria azienda è un fattore chiave, senza il quale non si potrebbero adottare misureaccurateper accrescerla nel corso del tempo.

Gli indici di produttività rispondono a questo problema e si dividono principalmente in due categorie:

  • Indici di produttività del capitale, ovvero metriche che fanno riferimento alcapitaleinvestito dall’azienda in beni e servizi strategici;
  • Indici di produttività del lavoro, cioè fattori che si concentrano maggiormente suglioutputprodotti dai singoli dipendenti dell’azienda.

In questa guida ci concentreremo maggiormente sugli indici di produttività del lavoro.

Tuttavia, è bene aver chiari alcuni indici di produttività del capitale fondamentali, fra cui:

  • Produttività marginale

    Laproduttività marginalemisura l’aumento di produttività ottenuto dal produrre un’unità aggiuntivadi un determinato bene o servizio.

    Ad esempio, se l’aumento di un’unità di produzione comporta un aumento del reddito di € 10.000, la produttività marginale sarà di € 10.000.
  • Produttività del capitale investito

    La produttività del capitale investito si ottiene dividendo il valore aggiunto – cioè la differenza tra il valore dei beni o servizi prodotti e quelli impiegati nel processo produttivo – per il totale degli impieghi.
  • Produttività dei macchinari

    La produttività dei macchinari si calcola semplicemente dividendo il fatturato netto per i costi di esercizio dei macchinari.

Passiamo ora a come misurare la produttività del lavoro:

Come si misura la produttività del lavoro

Il termine “produttività del lavoro” include al suo interno diversi elementi che si riferiscono aisingoli dipendentidi un’azienda.

Difatti, grazie agli indici di produttività del lavoro è possibile tenere traccia dell’impattoche ogni persona nel proprio team ha sulla produttività generale dell’impresa.

Ma non solo.

Avere una visione chiara della produttività di ciascun dipendente è fondamentale per garantire che ognuno di essi contribuisca a creare unambiente positivo, in cui siano incoraggiati al contempo collaborazione, ambizione e propositività.

Questi goal rendono possibile creare indicatoripersonalizzatiepiù soggettivi, che permettono di misurare a 360° l’impatto di un dipendente all’interno del proprio team, come ad esempio metriche per valutare (o autovalutare) l’impegno di ciascuna persona.

Ecco dunque una lista di indicatori per misurare il rendimento aziendale, sia in maniera diretta in termini di produzione, che di impatto all’interno dell’azienda:

  • Produttivitàpro capite

    Si riferisce alla quantità di lavoro che il dipendente è in grado di completare in un determinato periodo di tempo, come ad esempio il numero di attività portate a termine in un’ora.

    In alcuni casi è anche possibile misurarla intermini economici, verificando la quota di fatturato netto prodotta grazie al lavoro del dipendente preso in considerazione.
  • Ritardi e assenze

    I ritardi e le assenze dei dipendenti possono influire sulla produttività dell’azienda.

    Misurare il loro numero può aiutare a identificare eventuali problemi di comportamento o di organizzazione del lavoro.
  • Qualità del lavoro

    Questo indicatore si riferisce alla qualità del lavoro svolto dal singolo dipendente, come ad esempio laprecisionee l’accuratezzadelle informazioni fornite.

    Ogni azienda può stabilire i propri criteri per misurarla, che varieranno a seconda del settore d’azione e del compito del dipendente considerato.
  • Collaborazione

    La collaborazione valuta la capacità del dipendente di lavorare in team e di contribuire positivamente alla dinamica del proprio gruppo di lavoro.
  • Iniziativa

    Si riferisce alla capacità del dipendente di prendere l’iniziativa e proporre soluzioni innovative ai problemi, spesso pensando al di fuori degli schemi.
  • Comunicazione

    Questo indicatore valuta la capacità del dipendente di comunicare in modo chiaro ed efficace con i colleghi e i superiori, per rendere i processi di lavoro più efficaci e produttivi.
  • Formazione

    Si riferisce alla frequenza con cui il dipendente partecipa a corsi di formazione e aggiorna le proprie competenze.
  • Motivazione

    Valuta il livello di motivazione e impegno del dipendente nell’ambito del proprio lavoro, e il suo impatto sul morale del team.

Misurare accuratamente l’impatto di ciascun membro all’interno della propria azienda è fondamentale, poiché ogni dipendente contribuisce a creare un ambiente collaborativo, sano e –in ultimo luogo– produttivo. 

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Produttività  e smart working

Losmart working(cioè la possibilità per i dipendenti di lavorare da remoto, utilizzando strumenti come computer e tablet) è una scelta sempre più adottata dalle aziende, per via dei suoi benefici a livellopraticoe dicosti.

Tuttavia, è bene tenere conto dell’impatto che lo smart working può avere sul rendimento aziendale, per assicurarsi che sia effettivamente una scelta vantaggiosa per la propria azienda.

Difatti, lo smart working può portare con sé sia vantaggi, che svantaggi.

Fra i maggiori fattori dello smart working che incidono positivamente sulla produttività aziendale rientrano, in genere:

  • Flessibilità negli orari, che permette ai dipendenti di lavorare nei momenti in cui si sentono più produttivi;
  • Più tempo e energie a disposizione, grazie a minori necessità di spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro;
  • (Possibile) maggiore motivazione e migliore umore, grazie all’opportunità di viaggiare garantita ai dipendenti dell’azienda.

Dalla parte opposta, ecco alcuni fattori dello smart working che potrebbero incidere negativamente sulla produttività aziendale:

  • Più distrazioni, causate da altre persone o necessità a casa o in viaggio;
  • Difficoltà di comunicazionecon gli altri membri del team, specie se non si utilizzanopiattaformeestrumentiadeguati;
  • (Possibile) senso di isolamento, per via di una minore interazione con i colleghi.

In sintesi, non c’è una risposta certa sull’impatto che adottare lo smart working avrà sulla produttività aziendale.

Il nostro consiglio è quello ditestare, verificando se questa soluzione sia effettivamente adatta alla tua azienda, come sfruttando settimane o giorni dedicati interamente al lavorofull remote.

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Vantaggi nel misurare correttamente la produttività 

Come abbiamo visto, misurare accuratamente la produttività aziendale è fondamentale per ottenere vantaggi comemaggiore fatturato, unteam coesoe deidipendenti motivati.

Ma vediamo oranel dettaglioi più grandi benefici di tracciare la produttività aziendale all’interno della propria impresa:

  • Identificare le aree di miglioramento

    Misurare il rendimento può aiutare a identificare le aree in cui i dipendenti e l’azienda possono migliorare per ottenere una maggioreefficienzaeredditività.
  • Migliorare la pianificazione

    La misurazione della produttività può aiutare a capire quanto tempo e risorse sono necessari per completare un progetto, consentendo di pianificare in modo più accurato e di prevedere eventuali problemi in futuro.
  • Migliorare la gestione del tempo

    Una visione più chiara della propria produttività aziendale può aiutare a identificare le attività che richiedono più tempo e risorse, consentendo di concentrarsi sulle aree che hanno un impatto maggiore sull’azienda.
  • Migliorare la soddisfazione dei dipendenti

    Quando i dipendenti sono in grado di lavorare in modo più efficiente e produttivo, possono sentirsi più soddisfatti e motivati.

    Questo impatterà positivamente sul loro desiderio di contribuire al successo dell’azienda, oltre a ridurre –anche drasticamente– il loro tasso di abbandono.

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Consigli per migliorare il rendimento aziendale

Ci sono diversi modi in cui un’azienda puòaumentarela propria produttività.

Le strategie da adottare variano da caso a caso, ma tra quelle più di successo rientrano quasi sempre:

  • Fornire formazione

    I dipendenti devono avere leconoscenzee lecompetenzenecessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficace.

    Fornire formazione e sviluppo professionale può aiutarli a migliorare le loroskillse a diventare più produttivi.
  • Fornire attrezzature e strumenti adeguati

    Fornire ai dipendenti attrezzature e strumenti all’avanguardia per svolgere il proprio lavoro è una scelta che quasi sempre migliora l’efficienza e la produttività dell’aziendain generale.
  • Ridurre le distrazioni

    Le distrazioni possono essere una grande fonte di perdita di tempo e di produttività.

    Ridurre le distrazioni – ad esempio, attraversopolitiche aziendali che limitano l’uso dei dispositivi personali durante l’orario di lavoro– può aiutare a migliorare la produttività aziendale.
  • Favorire la collaborazione

    Favorire la collaborazione tra i dipendenti può migliorare la produttività e l’efficienza.

    Utilizzare strumenti di collaborazione e organizzare incontri regolari è in questo caso fondamentale, poiché può favorire la condivisione di idee e la risoluzione di problemi in modopiù rapido.
  • Favorire la flessibilità

    Offrire ai dipendenti maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro può migliorare la produttività, oltre che a impattare positivamente sulla loro soddisfazione.

In ogni caso, come abbiamo visto, è fondamentale innanzituttomisurarel’andamento della propria produttività aziendale.

In caso contrario, non sarà possibile verificare in maniera certa l’impattodi queste soluzioni, il che ne limiterà l’efficacia e la lororeplicabilitàa lungo termine.

Cosa sono e a cosa servono i premi di produttività

Un’altra strategia che le imprese possono adottare per aumentare la propria produttività è l’introduzione dei cosiddettipremi di produttività.

Questi non sono altro che uno strumento utilizzato dalle aziende per motivare i propri dipendenti a migliorare le loro prestazioni, incoraggiandoli a dare di più e a contribuire maggiormente al successo dell’azienda.

In genere, i premi di produttività vengono assegnati in base a fattori come la quantità e la qualità del lavoro svolto, la capacità di lavorare in team, la puntualità e la presenza.

Tuttavia,la scelta dei criteri adottati dipende in gran parte dalle metriche che si desidera misurare, il che lasciacarta biancaalla tua azienda su come assegnare i propri premi.

In ogni caso, è fondamentalestabilire criteri chiarisu come accedere a ciascun premio, per far sì che vengano assegnati in modo trasparente ed evitareconflittiedisaccorditra i vari dipendenti dell’azienda.

👉 Leggi anche l’articolo:Premio produzione: come funziona, erogazione e tassazione

Software per misurare la performance aziendale

HR Report con Factorial

Utilizzaresoftware gestionalirappresenta uno dei modi più efficaci per misurare la produttività aziendale. 

Difatti, un software può contribuire a organizzare e gestire in maniera efficiente il tracciamento della propria produttività,digitalizzandoprocessi che altrimenti risulterebberolentiemacchinosi.

Tramite software, è inoltre possibile raccogliere una gran mole di dati, conservarli in maniera ordinata ed effettuare valutazioni più immediate sui parametri che si desidera considerare.

La scelta migliore è in ogni caso quella di adottare software che permettano di misurare la performance dei dipendenti inmaniera specifica.

Al contrario, è meglio evitare soluzioni generiche o confusionali, che a lungo termine possono impattare negativamente sull’organizzazionedell’azienda.

Sfruttare un software per misurare la produttività aziendale è un investimento che può aiutare le aziende a risparmiare costi, evitare sprechi di tempo e aumentare la propria produttività in manieraesponenzialenel lungo periodo.

Factorial: software HR per misurare la performance

Sebbene abbiamo visto che usare un software per tracciare la produttività aziendale puòdavverofare la differenza, è bene notare chenon tutti i software sono uguali.

Difatti, adottare lo strumento sbagliato può portare a piùgrattacapi, che benefici.

Scegliere un software non adatto per tracciare la performance dei propri dipendenti può risultare inperdite economiche,sprechi di tempoederrori di valutazione.

Ma c’è di peggio.

Difatti, le conseguenze di adottare il software sbagliato possono avere impatti negativi sull’umore del team, condurre alcuni dei migliori talenti dell’azienda ad andarsene e incidere negativamente sull’intera produttività aziendale.

Perciò, come evitare danni irreversibili alla propria impresa e tracciare la produttività aziendale in maniera efficace e accurata?

La risposta esiste e si chiamaFactorial.

Factorial è un software HR che ti permette di tracciare in maniera precisa e personalizzata la performance del tuo team, e di adottare legiuste strategieperaumentarlanel tempo.

Come?

La risposta è semplice e nasce da alcunefunzionalità chiavedi Factorial:

  • Valutazioni personalizzabiliper ciascun membro del team, per tenere conto delle metriche che contanodavveroper la tua azienda;
  • Feedback a 360° gradi dagli altri membri della squadra, grazie alla possibilità per manager e colleghi di commentare in manieraanonima(o non) l’operato dei dipendenti e aiutarli a comprendere il loro impatto all’interno dell’azienda;
  • KPI e metriche efficaci per tenere sotto controllo la produttivitàdei dipendenti, grazie almetodo OKR(in aggiunta ai valori personalizzabili e creabili su misura);
  • Procedure semplificate e 100% incluse nella piattaforma, senza la necessità di ripetere continuamente compitidispendiosiin termine di tempo e di lavoro.

Ancora non convinta/o?

Considera come sarebbe gestire la tua azienda se…

  • Tutti i tuoi dipendenti fossero motivati, ambiziosi efelicidi presentarsi al lavoro ogni giorno;
  • Risparmiassi tempo, denaro e risorsenella creazione di valutazioni e analisi del personale;
  • La produttività della tua azienda aumentasse, accrescendofatturatoesoddisfazionisia individuali, che collettive.

Questi e molti altri vantaggi sono resi possibili grazie aFactorial– la scelta perfetta per imprese che vogliono tracciare e aumentare la propria produttività aziendale.

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Nata a Piacenza e laureata in Economia e Gestione dei Beni Culturali presso l'Università Cattolica di Milano. Ha collaborato con una rivista di attualità culturale e mercato dell'arte. Ora vive a Barcellona dove lavora come Copywriter in Factorial e si dedica alla stesura di articoli e contenuti per il mercato italiano. Interessata alla digitalizzazione dei processi HR e agli strumenti di innovazione per la gestione del personale. Ama fare yoga, dedicarsi alla ceramica, viaggiare e guardare film.

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