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Leadership gentile: che cos’è e perché è importante per l’azienda

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8 minuti di lettura

Sai cos’è e cosa si intende per leadership gentile? Conosci la differenza tra leader e capo? Il concetto di leadership per molti rimane ancora un mistero.

Alcuni lo intendono erroneamente come la capacità di un datore di controllare le risorse umane, magari prendendo decisioni unilaterali, mentre altri hanno iniziato a comprendere che, diversamente, si tratta di una combinazione di attitudini e competenze che possono spingere e motivare gli altri a raggiungere gli obiettivi, il tutto senza mettere da parte soft skills proprie di un leader come l’empatia, la compassione e la capacità di ascolto.

Le PMI hanno oggi bisogno di comprendere al meglio cosa sia la leadership, ed è per questo che si tende sempre più a parlare di leadership gentile, con l’obiettivo di porre l’accento sulle essenziali caratteristiche che un manager, un datore o un responsabile deve avere**: guidare gli altri con rispetto, creando un ambiente trasparente, basato sulla fiducia, sulla flessibilità e sul dialogo.

In questo approfondimento, ci concentriamo sulla leadership in generale, per poi focalizzarci sulla leadership gentile. Scoprirai cosa si intende per quest’ultima, quali vantaggi applicarla porta all’organizzazione e come puoi individuare che tipo di leader sei.

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Che cos’è la leadership

Partiamo dalla definizione di leadership in senso classico. Si tratta dell’approccio che il manager o il responsabile adotta con l’obiettivo di guidare, far crescere e migliorare la vita dei lavoratori.

È pertanto un tratto caratteriale che, nelle migliori intenzioni, dovrebbe agevolare il raggiungimento di due grandi obiettivi:

Secondo l’approccio classico, la leadership veniva semplicemente definita come la capacità di gestione o management di un datore di lavoro o di un manager. Oggi, invece, si tende a considerare leader tutti coloro che, pur occupando posizioni di vertice, riescono a praticare con successo:

  • Empatia
  • Gratitudine
  • Capacità di ascolto

Insomma, possiamo concordare sul fatto che la leadership sia oggi la capacità di spingere i lavoratori a collaborare tra loro, a prendere iniziative e ad innovare, il tutto con il fine ultimo di raggiungere gli obiettivi dell’azienda e i propri obiettivi personali di crescita professionale, mantenendo al contempo un elevato grado di benessere sul posto di lavoro.

Un leader, in altri termini, deve essere in grado sia di guidare che di promuovere una mentalità che:

  • Mette al primo posto l’individuo
  • È orientata alla creazione di valore
  • È in linea con la cultura e la vision aziendale.

Diversi modelli di leadership

Individuare i diversi modelli di leadership significa addentrarsi in un discorso molto ampio. Il concetto di leadership, infatti, è in continua evoluzione, cambia nel tempo e soprattutto non esiste un modello universalmente più efficace rispetto ad un altro.

Di seguito ti riportiamo i 12 modelli di leadership che si sono via via sviluppati durante gli anni, riportando le caratteristiche essenziali di ognuno.

  • Leadership Trasformazionale: questi leader sono fortemente orientati al cambiamento, hanno l’obiettivo di spingere tutta la forza lavoro a innovarsi e a formarsi. Si tratta di personalità che attribuiscono grande importanza al dialogo, all’integrità e che fanno largo uso di tecniche finalizzate a motivare il personale nel raggiungere gli obiettivi.
  • Leadership Transazionale: è una modalità di leadership basata sulle ricompense. Il tratto caratteristico è quello di ricompensare il lavoratore che raggiunge determinati obiettivi. Questa leadership mette in secondo piano l’importanza di costruire relazioni, di dialogare o di motivare, ma è attuata da chi ritiene che basti promettere un incentivo per ottenere determinate prestazioni.
  • Leadership del Servitore: qui, invece, il leader si mette a completa disposizione dei lavoratori. Ricopre il ruolo di guida e di mentore, organizza regolari riunioni, invia feedback e fa di tutto per mantenere alto il morale, nella convinzione che sia quest’ultimo il vero determinante dietro il successo dell’azienda.
  • Leadership Autocratica: è una delle visioni più classiche di leadership, in cui il datore o il manager prende ogni decisione in autonomia, non si consulta ma semplicemente traccia una direzione ed esige che gli altri lo seguano. Chiaramente questa tipologia di gestione della forza lavoro crea spesso problemi non trascurabili, tra cui lavoratori demotivati.
  • Leadership Democratica: è l’esatto opposto dei precedenti. In questo caso, il leader cerca di coinvolgere il più possibile i lavoratori, si confronta con loro, pur riservandosi il diritto di prendere la decisione finale. L’obiettivo è spingere i team di lavoro a trovare soluzioni in autonomia e a fare leva su tutte le loro competenze e creatività.
  • Leadership Laissez-Faire: è un tipo di gestione molto permissiva, in cui il leader è quasi assente, si limita a dare indicazioni generali e dopo di che spetta ai lavoratori far in modo che tutto proceda per il meglio. Si tratta di un approccio che spesso crea confusione, errori e dissidi tra i lavoratori.
  • Leadership Burocratica: il rispetto di regolamenti e il rigore sono le caratteristiche principali di questa tipologia di leadership che si basa quindi nello stilare regolamenti e protocolli precisi. I lavoratori non devono far altro che attenersi a questi evitando ogni possibile variazione che potrebbe causare problemi all’azienda.
  • Leadership Carismatica: qui il leader assume le vesti di un vero visionario, fa leva sulla sua forte personalità con l’obiettivo di mantenere alte le motivazioni e soprattutto spingere tutti i lavoratori a seguirlo.
  • Leadership Avanguardista: i leader avanguardisti sono coloro che costantemente motivano e spingono i team di lavoro a fare sempre di più. È un approccio molto orientato al raggiungimento degli obiettivi. Gli ambienti di lavoro che adottano questa tipologia di leadership vedono lavoratori costantemente sotto pressione.
  • Leadership Etica: ciò che guida il leader etico è il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori. Al primo posto qui vengono messi la lealtà, le pari opportunità, la trasparenza e la meritocrazia. Si tratta di un buon modello di leadership generalmente ben accolto dai lavoratori.
  • Leadership Affiliativa: la caratteristica principale della leadership affiliativa è la volontà del responsabile di mettere al primo posto le persone. Ha quindi un approccio collaborativo, basato sul dialogo e sulla valorizzazione dei punti di forza di tutta la forza lavoro.
  • Leadership e Coaching: Il leader in quest’ultimo caso non solo riveste il ruolo di responsabile e guida, ma proprio come un allenatore sportivo, si concentra molto sugli aspetti psicologici cercando costantemente di motivare al meglio i lavoratori, spingendoli verso la direzione che più ritiene opportuna per raggiungere i risultati.

Che cosa si intende per leadership gentile

La leadership gentile, o gentle leadership, è una modalità di gestione delle risorse umane sempre più adottata sia all’estero che in Italia.

Il concetto è stato introdotto dallo scrittore James Hunter nel suo celebre libro intitolato “The Servant Leader”. Secondo questo approccio, chi aspira a essere un vero leader dovrebbe **mettersi al servizio delle persone che guida.**In altre parole, si tratta di un’evoluzione della leadership del servitore.

In questo caso, il leader si mette al servizio dei lavoratori, offre sostegno, si dimostra disponibile al dialogo e coinvolge i dipendenti nelle decisioni. Inoltre, pone al primo posto la possibilità di offrire ai lavoratori opportunità di crescita sia professionali sia personali.

Tuttavia, rispetto alla leadership del servitore, la volontà di mettersi al servizio degli altri non è il pilastro fondante. Il vero obiettivo è quello di porsi come figura di riferimento, pronta ad offrire il giusto supporto affinché il dipendente possa dare il meglio di sé.

In sintesi, questa tipologia di leadership si basa sulla pratica della gentilezza, dell’empatia e dell’ascolto attivo. Sono questi i tratti distintivi del leader gentile, il quale dovrebbe essere in grado di:

  • Intercettare i bisogni dei lavoratori
  • Agevolare lo sviluppo delle idee degli altri
  • Instaurare un clima trasparente in azienda
  • Incoraggiare lo sviluppo delle competenze
  • Offrire opportunità di crescita
  • Mirare al raggiungimento di un perfetto equilibrio tra lavoro e vita privata

I vantaggi di una leadership gentile

Perché dovresti impegnarti nell’adottare il modello di leadership gentile? Quali sono i vantaggi? L’approccio può portare notevoli benefici alla tua organizzazione, migliorare i rapporti con i lavoratori e influire positivamente sulla produttività.

Vediamo più da vicino tutti i vantaggi:

  • Crei un clima disteso in azienda: i lavoratori si sentono protetti e tutelati, riconoscono il tuo impegno verso il loro benessere e sono spinti a praticare la gentilezza anche tra di loro. Questo riduce e previene i conflitti e le tensioni tra i lavoratori.
  • Stimoli la creatività: quando lasciati liberi di prendere iniziativa, i migliori talenti danno il meglio di sé. Suggeriscono soluzioni innovative a problemi complessi, aiutano l’azienda a crescere, mettono al primo posto la collettività rispetto agli interessi del singolo.
  • Migliori la produttività: più ti dimostri gentile e attento alle esigenze dei lavoratori, più questi ultimi sono tranquilli, si sentono valorizzati, apprezzati e coinvolti, tutto ciò porta ad un naturale aumento della produttività.
  • Riduci i tassi di turnover e assenteismo: migliore è il clima in azienda, meno il lavoratore è spinto a cercare nuove opportunità lavorative. Ciò vuol dire dover fronteggiare meno richieste di dimissione e limitare l’insorgere dell’assenteismo in azienda.

Oltre a questi quattro motivi, ce ne sono tanti altri, tutti collegati alla pratica di una leadership gentile. Ad esempio, grazie a questa puoi prevenire eventuali episodi di burnout in azienda, in più la tua organizzazione diventa un luogo ambito da giovani talenti, i quali saranno più propensi a inviare il loro curriculum. In definitiva, adottare nuovi approcci alla leadership non può che portare vantaggi impossibili da ignorare.

Come individuare la tua tipologia di leadership

Sapere quale tipo di leadership aziendale è presente nella tua organizzazione è il primo passo per migliorarsi.

Potresti renderti conto di essere troppo autoritario o troppo permissivo e di conseguenza non riuscire a gestire la forza lavoro al meglio.

Se hai trovato interessanti i presupposti della leadership gentile, ti consigliamo di individuare la tua tipologia di leadership e successivamente apportare una serie di cambiamenti che possano agevolare l’instaurarsi in azienda di un clima più basato sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulla condivisione.

Ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire che tipo di leader sei:

  • Rifletti su te stesso: Chiediti come ti relazioni con la forza lavoro, se imponi le regole da seguire o se lasci loro ampia autonomia. Chiediti inoltre quando i tuoi comportamenti e atteggiamenti hanno creato malumori o problematiche in azienda.
  • Chiedi ai lavoratori: Utilizza strumenti come il feedback e sondaggi anonimi e interroga le risorse umane riguardo il loro attuale pensiero sulla leadership presente in azienda. I lavoratori potrebbero fornirti utili suggerimenti sulle tue capacità di leader, evidenziando sia i tuoi punti di forza che di debolezza.
  • Trova la leadership più adatta alla tua azienda: Non esiste un modello di leadership sicuramente migliore rispetto ad un altro. Analizza a fondo il settore in cui operi, il tipo di lavoratori di cui ti avvali e la clientela con cui ti relazioni. Successivamente, magari confrontandoti con un coach aziendale, definisci il miglior modello di leadership attuabile.
  • Continua a formarti: Così come per i lavoratori, la formazione continua è utile anche per i datori e i manager. Valuta la possibilità di acquisire nuove abilità e competenze, magari focalizzandoti su corsi pensati per migliorare l’esercizio della leadership.

Questi sono alcuni dei principali consigli che ti aiuteranno a essere un leader migliore in azienda. Tutto parte dalla tua volontà di cambiare.

I risultati? Non tarderanno ad arrivare. I lavoratori noteranno il tuo cambiamento in positivo, lo apprezzeranno e ti ripagheranno aiutandoti ancor di più a raggiungere gli obiettivi.

Migliora e pratica la leadership gentile con Factorial

Possono la tecnologia e specifici software innovativi aiutarti a migliorare le tue capacità di leadership?

La risposta è affermativa. In particolare, ti invitiamo a utilizzare Factorial, un software HR disponibile anche per dispositivi mobili, pensato sia per digitalizzare e automatizzare tutti i processi relativi alla gestione delle risorse umane, sia per aiutare te e i lavoratori a migliorare la produttività, il clima e il morale in azienda.

Relativamente allo sviluppo della leadership, con Factorial hai la possibilità di:

  • Invitare i lavoratori a compilare sondaggi anonimi per ottenere un feedback sincero e valutare la percezione dei dipendenti riguardo la tua leadership.
  • Monitorare e valutare le performance dei lavoratori, permettendoti di identificare punti di forza e aree di miglioramento per te e per i membri del tuo team.
  • Agevolare il work-life balance creando calendari condivisi e flessibili per garantire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata per tutti i dipendenti.
  • Organizzare e pianificare corsi di formazione e apprendimento personalizzati, in modo da sviluppare competenze e abilità specifiche per migliorare le tue capacità di leadership.

Queste funzionalità ti consentono di renderti rapidamente conto dell’efficacia della tua leadership in azienda. Ad esempio, puoi scoprire con facilità bruschi cali nella produzione e intervenire tempestivamente, avere sempre un confronto e un dialogo aperto con i lavoratori, aiutarli a raggiungere un perfetto equilibrio tra la vita privata e quella lavorativa, seguire il loro sviluppo professionale e formarli al meglio fin dal primo giorno di lavoro in azienda.

Inoltre, con Factorial hai finalmente a disposizione uno strumento per digitalizzare e automatizzare tantissime altre operazioni:

Leadership gentile: le conclusioni

In questo articolo ci siamo concentrati sulla leadership gentile, scoprendo che praticarla può apportare notevoli vantaggi alla tua azienda.

Sebbene gli stili di leadership siano tanti, come datore è importante oggi individuare un modello al passo con i tempi. Un modello che, come abbiamo visto, possa portare i dipendenti a sentirsi parte dell’azienda, seguiti e coinvolti nelle attività. Ancora una volta, sono le tue capacità manageriali ad essere determinanti per il successo.

Prescindere oggi dalle buone maniere, dalla gentilezza e dall’ascolto attivo è impensabile se l’obiettivo è disporre di una forza lavoro motivata, entusiasta di lavorare per te e orientata a aggiornarsi e crescere professionalmente ogni giorno.

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Nata a Piacenza e laureata in Economia e Gestione dei Beni Culturali presso l'Università Cattolica di Milano. Ha collaborato con una rivista di attualità culturale e mercato dell'arte. Ora vive a Barcellona dove lavora come Copywriter in Factorial e si dedica alla stesura di articoli e contenuti per il mercato italiano. Interessata alla digitalizzazione dei processi HR e agli strumenti di innovazione per la gestione del personale. Ama fare yoga, dedicarsi alla ceramica, viaggiare e guardare film.

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