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Come superare la Sindrome dell’Impostore: 6 strategie per l’empowerment femminile in azienda

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5 minuti di lettura
empowerment femminile

“E se non sono abbastanza? E se pensano di essersi sbagliati ad assumermi? E se si congratulassero con me solo perché devono?”. 

Questi sono i tipi di domande che la voce dell’impostora interiore sussurra nelle orecchie di molte donne mentre assumono maggiori responsabilità. E diciamo impostora, al femminile, perché uno studio di Access Commercial Finance nel Regno Unito ha confermato che gli uomini hanno il 18% in meno di probabilità di soffrirne. 

Con l’aumentare delle responsabilità aumenta l’insicurezza e, d’altra parte, il fatto che le donne siano riuscite a raggiungere posizioni manageriali in tempi relativamente brevi e che non abbiano molti modelli di successo pregressi provoca sia la sensazione di insicurezza che la necessità di dimostrare un valore personale maggiore.

L’unione di questi fattori può innescare fenomeni psicologici come la sindrome dell’impostore, ovvero convincersi di essere stati premiati per sbaglio o per caso, non per merito. Cosa fare quando sorge questa sensazione? La cosa più importante è non combatterla, accettarla e capire che è il risultato di una percezione delle cose che non corrisponde alla realtà.

Per questo, in onore della giornata dell’8 marzo, noi di Factorial abbiamo voluto rendere omaggio alle nostre manager ricordando il grande lavoro che svolgono ogni giorno.

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Questo sentimento è molto spesso autoimposto ma, d’altra parte, è responsabilità delle aziende creare un ambiente ideale per minimizzarlo, poiché, sebbene ci siano sempre più donne in posizioni dirigenziali nel mondo del lavoro, devono ancora affrontare molte barriere nella società che ne limitano il progresso e la crescita.

Un modo in cui le aziende possono ridurre questa sensazione è cambiare i vecchi modi di pensare e garantire gli stessi diritti e opportunità di lavoro incoraggiando le donne a raggiungere il loro pieno potenziale.

In questo articolo, ti proponiamo sei azioni per potenziare il talento femminile in azienda. Rendiamo il nostro posto di lavoro un luogo inclusivo ed egualitario dove le pari opportunità sono rispettate.

6 consigli per l'empowerment femminile in azienda

Promuovi la leadership femminile

Avere donne in posizioni di leadership aiuta a promuovere la diversità di genere nella cultura aziendale. Allo stesso modo, crea un precedente per altre donne che aspirano a posizioni di leadership e lascia dietro di sé pregiudizi e miti nella cultura, che stabiliscono che gli uomini sono più qualificati per posizioni manageriali.

Inoltre, uno studio del Peterson Institute, chiamato Is Gender Diversity Profitable?, ha rilevato che le aziende con almeno il 30% di donne in posizioni di senior management hanno generato un margine di profitto netto mediano del 6,4% rispetto ad altre società senza leader donne che avevano un margine di profitto netto mediano dell’1,5%.

Conoscere le capacità e le performance del talento femminile in azienda serve a identificare le aree in cui le donne eccellono o dove hanno un basso rendimento. Utilizzando questa intuizione basata sui dati, i responsabili possono agire per affrontare eventuali disparità di genere nelle prestazioni e nella promozione.

👉 Leggi l’articolo “Cultura aziendale: cos’è, quali tipi con esempi e dettagli”.
👉 Oppure “Valutazione delle performance dei dipendenti, esempi e tecniche efficaci”.

Fornisci corsi e programmi di sviluppo professionale

Strettamente correlato alla promozione della leadership femminile in azienda è l’offerta di programmi di formazione e sviluppo che aiutino la loro crescita professionale, che a sua volta contribuirà positivamente ad acquisire maggiore fiducia in se stesse e iniziare ad affrontare nuove sfide.

Queste sessioni di formazione dovrebbero concentrarsi sul talento femminile che apprende nuove capacità comunicative, decisionali e di risoluzione dei problemi, oltre a fornire strategie per stabilire contatti e relazioni con altri leader aziendali. Maggiore è il sostegno che sentono dai loro colleghi, più si rafforza l’idea che ciò che fanno sia giusto e sia apprezzato dal resto del team.

Non si tratta solo di offrire corsi alle donne del team, ma anche dei responsabili delle risorse umane che monitorano l’andamento della formazione, individuando opportunità di formazione o sviluppo in base alle competenze di ciascuna persona e, soprattutto, fornendo pari opportunità sia alle donne quanto agli uomini.

Sviluppa programmi di tutoraggio

Un’altra delle azioni efficaci per sostenere il talento femminile è attraverso programmi di mentoring. Le aziende possono stabilire programmi di mentoring con donne leader che hanno più esperienza e ispirare altre donne a sviluppare le proprie capacità, la fiducia in se stesse e trovare il supporto di cui hanno bisogno.

Collegandole con donne in ruoli di potere che possono offrire guida, consulenza e supporto, aiuterà le donne ad affrontare le sfide che possono sorgere nella loro carriera e fornirà loro preziose informazioni e prospettive.

Garantisci parità retributiva e crescita

I responsabili delle Risorse Umane devono essere quelli che rappresentano i sentimenti di tutti i membri del team e garantire pari opportunità salariali e di promozione. Tale area, in particolare, deve periodicamente rivedere le proprie politiche di remunerazione e monitorare la correttezza di tutti i pagamenti.

Va notato che per comprendere le esigenze del team e i problemi che devono affrontare, è consigliabile stabilire un’adeguata comunicazione interna, in cui vi sia uno stretto rapporto tra i leader e il resto del team. Ciò influenzerà positivamente la partecipazione attiva e la motivazione dei talenti.

Crea report e indicatori del registro salariale su base regolare in modo da assicurarti che le donne non guadagnino meno e che non ci siano disuguaglianze di genere nell’accesso alle opportunità di promozione interna.

👉 Leggi l’articolo “Disuguaglianza di genere nel mondo del lavoro: la situazione attuale in Italia”.
👉 Oppure “Gender Gap nelle aziende: il contesto attuale e come gestirlo in azienda”.

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Offri lavoro e conciliazione familiare

Conciliare lavoro e famiglia è fondamentale per emancipare le donne in azienda. Politiche di lavoro flessibili, come lo smart working o l’orario flessibile, possono aiutare le donne a conciliare lavoro e responsabilità personali, come prendersi cura dei figli o dei parenti anziani.

Allo stesso modo, l’offerta di benefici come l’abbonamento all’asilo nido, la polizza ferie e i congedi di lavoro previsti dalla legge (maternità/paternità, allattamento) sono essenziali affinché le donne della nostra organizzazione si sentano ascoltate e non debbano abbandonare la loro vita professionale quando decidono essere madri per la prima volta.

👉 Leggi l’articolo “Congedo parentale e di paternità: come richiederlo e tutte le novità”.

👉 Oppure “Smart working controllo orario di lavoro: come digitalizzare la rilevazione delle presenze”.

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Crea uno spazio di lavoro sicuro

Comprendere le preoccupazioni e i problemi che le donne devono affrontare in un’organizzazione va oltre lo stipendio. A volte ci sono problemi che non compaiono nei report di valutazione.

Avere un canale per i reclami a disposizione del team crea uno spazio sicuro in cui condividere i reclami in modo anonimo e sicuro (i dati del denunciante e tutte le informazioni sono protette da un canale crittografato).

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Conclusioni

In Factorial ti offriamo molti strumenti per combattere il gender gap, migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata e risolvere il problema della retribuzione.

Ad esempio, ti offriamo strumenti come il grafico della distribuzione di genere, che ti mostra la percentuale di uomini e donne per team oppure i report sugli stipendi per genere, dove puoi seguire da vicino il divario salariale con filtri per team, anzianità e molto altro. È possibile utilizzare queste informazioni per identificare le disuguaglianze e agire.

Inoltre, ti offriamo molti strumenti per gestire il personale anche da remoto, come ad esempio la rilevazione presenze da app, la gestione delle performance da un’unica piattaforma o un pratico onboarding digitale.

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Nata a Firenze e laureata in Scienze Politiche (in particolare Comunicazione e Giornalismo) all’Università di Firenze. In Italia ha lavorato come giornalista ed ha collaborato con diversi siti web dedicati al mondo dell’attualità. Adesso vive a Barcellona ed è Content Marketing Specialist in Factorial e si occupa della creazione dei contenuti del mercato italiano. Il suo obiettivo è dare supporto, ispirazione e strumenti per far conoscere il mondo delle Risorse Umane e far crescere la community HR. Ama l’avventura, la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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