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Congedo parentale: che cos’è, quanto dura e come rendere più efficiente la gestione di questi permessi

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10 minuti di lettura
Congedo parentale: che cos’è, quanto dura e come rendere più efficiente la gestione di questi permessi

Il congedo parentale è una misura chiave a sostegno dei genitori-lavoratori ed è essenziale che sia i dipendenti che le aziende la conoscano a fondo, per assicurare ordine e rispetto delle leggi.

In questa guida trovi tutto ciò che serve sapere, come funziona e quali sono gli aspetti pratici da tenere in conto per garantire rispetto delle norme e gestione efficace di questi permessi.

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Che cos’è il congedo parentale

Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro per i genitori, durante il quale possono dedicarsi alla cura dei propri figli.

Si tratta a tutti gli effetti di una misura prevista per legge e regolata da un’apposita norma, il Testo unico sulla maternità e paternità, introdotto nel 2001.

Lo scopo di questo congedo è permettere ai dipendenti di conciliare le esigenze lavorative con quelle famigliari, garantendo così al contempo una tutela economica e del tempo per dedicarsi alla propria famiglia.

Va notato che il congedo parentale è diverso dal congedo di maternità e dal congedo parentale per il padre.

Difatti, questi ultimi sono periodi di astensione obbligatori, rispettivamente per la madre e per il padre del bambino.

Al contrario, il congedo parentale è facoltativo e può essere utilizzato in maniera flessibile dai genitori per dedicare tempo alla cura del figlio, anche in maniera non continuativa o a giornate alternate.

Infine, questo tipo di congedo prevede la possibilità di lavorare a orario ridotto, consentendo ai genitori di conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari in maniera quanto più flessibile.

Quest’opzione risulta particolarmente utile per coloro che desiderano continuare a lavorare, pur avendo più tempo da dedicare alla propria famiglia.

Questo permesso si inserisce in una serie di misure previste dalla legge italiana per promuovere equilibrio tra vita lavorativa e vita famigliare, come i congedi per allattamento, i permessi per esigenze personali e familiari, e lo smart working.

Chi ha diritto al congedo parentale

Il congedo parentale è un diritto riconosciuto a tutti i genitori lavoratori, sia dipendenti sia autonomi, che risiedono in Italia.

Tuttavia, per ciascuna categoria potrebbero essere previsti requisiti aggiuntivi, che variano a seconda di fattori come la tipologia di lavoro (subordinato o autonomo), il genere del genitore e il versamento dei contributi nei mesi precedenti alla richiesta.

Ecco dunque, caso per caso, chi ne ha diritto:

  • I genitori dipendenti – inclusi quelli con contratto di apprendistato – che lavorano presso datori di lavoro privati, in amministrazioni pubbliche o come soci lavoratori di cooperative;
  • I genitori operai agricoli con contratto a tempo determinato;
  • I genitori lavoratori stagionali a termine;
  • I genitori che lavorano nello spettacolo a tempo determinato;
  • I genitori lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, come i lavoratori a progetto, i titolari di assegno di ricerca e i collaboratori coordinati e continuativi presso la pubblica amministrazione.
    In questo caso, la durata del permesso varia leggermente (vedremo tra poco quanto dura il congedo parentale caso per caso).

Non rientrano in questa categoria i lavoratori iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e quelli pensionati;

  • Le madri lavoratrici autonome, purché abbiano versato contributi relativi al mese precedente rispetto a quello in cui ha inizio il congedo e che si astengano dall’attività lavorativa nel periodo di fruizione.
    Anche in questo caso, le modalità di accesso al congedo parentale variano leggermente (le vedremo fra poco);
  • I genitori liberi professionisti iscritti alla gestione separata e con almeno 3 mensilità di contribuzione piena nei 12 mesi che precedono il congedo parentale.
    Questi devono in ogni caso astenersi dalla prestazione lavorativa durante il periodo di congedo.

Per ultimo, per usufruire del congedo parentale i lavoratori devono rispettare alcuni requisiti ‘tecnici’, che sono comuni a tutte le categorie elencate:

  1. innanzitutto, è possibile fruire del congedo parentale fino al compimento dei primi 12 anni di vita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in caso di adozione, fino ai 18 anni.
  2. in aggiunta, il genitore deve assicurarsi di presentare la domanda per tempo, con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto all’astensione, o di 48 ore nel caso di fruizione su base oraria.
  3. infine, la richiesta di congedo va inoltrata sia al datore di lavoro che all’INPS (in quest’ultimo caso, in via telematica), di modo che entrambi possano essere informati ed agire di conseguenza.
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Quanto dura il congedo

La durata del congedo varia a seconda di diversi fattori, tra cui l’età del bambino, il tipo di contratto di lavoro del genitore e le specifiche esigenze della famiglia.

Vediamo quanto dura il congedo parentale caso per caso, facendo distinzione fra genitori dipendenti e lavoratori autonomi:

  • Per entrambi i genitori dipendenti, il congedo parentale dura complessivamente 10 mesi, da spartire tra le due parti.
    Questo periodo può aumentare fino a 11 mesi, ma solo se il padre lavoratore decide di astenersi dal lavoro per almeno tre mesi (non per forza continuativi);
  • La madre dipendente ha diritto a fino 6 mesi di congedo, che fanno parte dei mesi complessivi a disposizione della coppia, da cui vanno scalati.
    Questo periodo ha inizio a partire dalla fine del periodo di astensione obbligatoria (la maternità), che non è incluso in questo conto;
  • Il padre dipendente del bambino ha a sua volta diritto a fino 6 mesi di congedo parentale, anch’essi da scalare dal periodo complessivo di congedo famigliare a disposizione di entrambi i genitori.
    Questo limite può aumentare fino a 7 mesi – portando il periodo a disposizione della coppia a 11 mesi, come accennato – ma solo se il padre decide di assentarsi dal lavoro per almeno tre mesi (frazionati o continuativi);
  • Per i genitori dipendenti soli, il congedo parentale dura fino a 11 mesi;
  • Per il genitore lavoratore autonomo, il congedo parentale dura 3 mesi.

Retribuzione e aspetti contributivi

Il congedo parentale 2023 prevede una retribuzione per il genitore che ne usufruisce.

Nello specifico, la somma corrisposta al genitore che utilizza il congedo parentale è pari al 30% del proprio reddito o stipendio, ad eccezione del primo mese, in cui tale cifra sale all’80%.

Per i lavoratori autonomi questa percentuale va applicata alla retribuzione convenzionale stabilita ogni anno, confermata dall’indice ISTAT.

In ogni caso, è importante notare che la retribuzione del congedo parentale è valida solo per un tempo limitato, che varia in base a diversi elementi, tra cui l’età del bambino.

Difatti, è possibile accedere alla retribuzione del congedo parentale solo con le seguenti modalità:

  • A ciascun genitore spetta un’indennità pari a 3 mesi, non trasferibile al/alla proprio/a partner;
  • Ad entrambi i genitori spetta, in alternativa fra loro, un periodo aggiuntivo di tre mesi, da dividere;
  • Al genitore solo sono riconosciuti nove mesi retribuiti al 30%.

Non è prevista alcuna indennità a partire dal compimento dei 12 anni del bambino (o dall’ingresso in famiglia).

Chi paga il congedo parentale?

L’indennità  viene pagata dallo Stato attraverso l’INPS.

Tuttavia, è bene notare che come datore di lavoro dovrai anticipare la somma di tasca tua, corrispondendo al lavoratore dipendente un indennizzo pari al 30% del suo stipendio nei casi in cui il congedo è previsto.

Quest’indennità ti verrà rimborsata poi dall’INPS, in fase successiva.

Vantaggi per genitori e aziende

Il congedo parentale porta con sé numerosi vantaggi sia per i genitori che per le aziende.

Difatti, esso rappresenta un’occasione unica per permettere ai propri dipendenti di vivere appieno la loro vita privata, spesso con impatti positivi sul loro impegno professionale e nei confronti dell’azienda.

Ma ecco una panoramica più dettagliata dei benefici che ne derivano, sia per i lavoratori, che per le imprese.

Per i genitori:

  • Maggiore tempo con i propri figli
    Il congedo parentale permette ai genitori di trascorrere più tempo con i propri bambini durante i primi anni di vita, un periodo cruciale per lo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino.
  • Conciliazione tra vita familiare e lavorativa
    Il congedo parentale aiuta i genitori a conciliare le esigenze della vita familiare con quelle lavorative, permettendo loro di prendersi cura dei propri figli senza rinunciare alla carriera professionale.
  • Riduzione dello stress
    Il congedo parentale contribuisce a ridurre lo stress legato alla gestione di una nuova nascita e delle esigenze familiari, migliorando la qualità della vita dei genitori e dei bambini.
  • Sostegno economico
    Il congedo famigliare prevede una retribuzione, anche se parziale, che offre un sostegno economico ai genitori durante il periodo di assenza dal lavoro.
  • Mantenimento dei diritti lavorativi
    Durante il congedo parentale i lavoratori mantengono i propri diritti, come l’anzianità contributiva, il diritto alle ferie e ai permessi retribuiti, garantendo così continuità nella carriera professionale.

Ecco invece i vantaggi da parte delle aziende:

  • Aumento della soddisfazione e della motivazione dei dipendenti
    Contribuisce spesso ad aumentare la soddisfazione e motivazione dei dipendenti sul lavoro, grazie a un equilibrio che tutela la vita famigliare quanto quella lavorativa.
  • Miglioramento delle competenze
    Può consentire alle aziende di riassegnare temporaneamente i dipendenti in altri ruoli o reparti, offrendo loro l’opportunità di sviluppare nuove competenze e di arricchire il proprio bagaglio professionale.
  • Valorizzazione della diversità
    Il congedo parentale, applicato sia alle madri che ai padri, promuove la parità di genere e valorizza la diversità in azienda, contribuendo a creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante.
  • Adattabilità organizzativa
    La gestione di questo permesso richiede alle aziende di organizzarsi per far fronte alle assenze temporanee dei dipendenti, contribuendo a sviluppare una maggiore flessibilità e adattabilità organizzativa all’interno dell’organizzazione.

Schermata della gestione dei congedi parentali con HR suite Factorial

Come gestire le richieste di congedo parentale

La gestione delle richieste di congedo parentale da parte dei dipendenti è un aspetto fondamentale per le aziende, che devono assicurarsi di rispettare i diritti dei lavoratori e garantire il buon funzionamento dell’organizzazione.

Come datore di lavoro o HR manager ti ritroverai in una situazione delicata, in cui dovrai prestare attenzione a rispettare le esigenze di tutte le parti e le regole previste dalla legge italiana.Ecco dunque alcuni suggerimenti pratici per aiutarti a gestire al meglio le richieste di congedo parentale:

  1. Crea procedure chiare e trasparenti
    Per facilitare la gestione delle richieste di congedo parentale, è importante che le aziende stabiliscano procedure chiare e trasparenti.
    Queste possono permettere ai dipendenti di comprendere i passaggi necessari su come richiedere il congedo parentale e quali documenti sono richiesti, limitando così intoppi e rallentamenti.
  2. Sfrutta una comunicazione efficace
    Mantenere una comunicazione costante con i dipendenti che richiedono il congedo parentale è fondamentale per assicurarsi che tutte le parti siano informate sulle tempistiche, le modalità e le condizioni del congedo.
    Puoi rendere più puntuale ed efficace la comunicazione all’interno della tua azienda adottando alcune soluzioni pratiche, come l’uso di un software per la gestione delle risorse umane.
  3. Pianifica in anticipo come gestire le assenze
    Per minimizzare l’impatto delle assenze per congedo parentale sulla tua azienda, è importante che pianifichi in anticipo, valutando le possibili soluzioni per far fronte alle assenze temporanee dei tuoi dipendenti.
    Ad esempio, pianificando in maniera tempestiva puoi organizzare con successo la formazione di sostituti, la riassegnazione temporanea delle mansioni o il ricorso a personale esterno.
  4. Prevedi flessibilità ed adattabilità
    La gestione del congedo parentale richiede alle aziende di essere flessibili e adattabili, in modo da poter rispondere alle esigenze dei dipendenti e alle variazioni del contesto lavorativo.
    È importante che tu metta in conto diverse situazioni, come ad esempio il prolungamento del congedo o la necessità di un’assenza temporanea per motivi familiari.
    Adotta procedure efficaci e standardizzate, ma considera anche eventuali imprevisti frequenti e che possono avere forti conseguenze sulla tua azienda.
  5. Monitora con attenzione che diritti e procedure siano rispettate
    Le aziende devono prestare grande attenzione ai diritti dei propri lavoratori e verificare costantemente che le loro azioni siano sempre in regola con le leggi, oltre che con le esigenze di ciascun dipendente.
    Cerca dunque di revisionare in maniera costante come gestisci le richieste di congedo parentale, per evitare problemi organizzativi o persino controversie legali.

Digitalizza la gestione dei permessi per congedo parentale grazie a Factorial

Gestire i permessi e le richieste di congedo parentale è un compito complesso, che richiede attenzione, tempo e risorse.

Non a caso, un errore in questa fase delicata può portare a conseguenze gravi, con impatti dannosi sulla tua impresa come disorganizzazione, danno d’immagine e, nei casi peggiori, controversie legali.

Se vuoi gestire in maniera efficace richieste di congedo parentale e permessi, allora digitalizzare i processi della tua azienda potrebbe essere la scelta che cerchi, in grado di ridurre rischi legati al mancato rispetto delle norme, o a inefficienze nella gestione del team.

Puoi fare questo e molto altro grazie a Factorial, il software HR che rende la gestione di permessi e ferie un processo facile, accurato e senza stress.

Grazie a Factorial avrai accesso a tantissime funzioni che semplificheranno la tua vita di datore di lavoro o HR manager, come ad esempio:

  • Approvazione in un solo click di richieste di congedo parentale, ferie o altri permessi – senza infiniti documenti cartacei o lunghi giri di mail;
  • Creazione di report personalizzati per ogni permesso dei tuoi dipendenti, per tenere tutto sotto traccia, evitare errori organizzativi e ridurre i rischi legali;
  • Creazione di permessi personalizzabili su misura, per permettere alla tua azienda di rispondere a ogni richiesta ed evenienza – anche quelle più specifiche.

Factorial è il miglior alleato di aziende e piccole imprese che vogliono gestire in maniera efficace i propri dipendenti, mantenendo i lavoratori motivati, riducendo la disorganizzazione e favorendo un clima produttivo e sereno.

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Domande frequenti relative al congedo parentale

Come funziona il congedo parentale 2023?
Il congedo parentale prevede una retribuzione per i genitori che ne usufruiscono. Questa somma è pari al 30% del reddito del genitore, tranne per il primo mese che è pari all’80%.

 

Che cos’è il congedo parentale?
È un periodo di assenza dal lavoro che i neo genitori possono richiedere per poter passare del tempo con i propri figli. In questo modo si conciliano le esigenze lavorative e quelle familiari.

 

Quanti giorni di congedo parentale si possono richiedere?
Il numero di giorni che si possono richiedere dipendono da molti fattori tra cui l’età del bambino, il tipo di contratto di lavoro del genitore e le specifiche esigenze della famiglia.

 

Come si richiede il congedo parentale?
La domanda deve essere presentata con un 5 giorni di anticipo (o con un preavviso di 48 ore nel caso di fruizione su base oraria), e deve essere inoltrata sia al datore di lavoro, sia all’INPS.

Punto di riferimento per le start-up SaaS che vogliono posizionarsi nel mercato italiano, Niccolò è copywriter, scrittore, amante dell’arte e del viaggio. I suoi contenuti aiutano realtà internazionali come Factorial, o strappano un sorriso agli amici quando si tratta di poesie e brevi racconti. Nomade digitale, ama il mondo start-up, stare nella natura e visitare i musei.

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