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Congedo facoltativo padre: che cos’è, come va retribuito e come digitalizzare le richieste con un software

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6 minuti di lettura
Congedo facoltativo padre: che cos’è, come va retribuito e come digitalizzare le richieste con un software

Cos’è il congedo facoltativo per il padre? Quali sono i diritti che spettano ai padri lavoratori e quali sono le condizioni da rispettare?

Come scoprirai in questo articolo, esistono diverse tipologie di congedi facoltativi e obbligatori che un padre può richiedere per prendersi cura del proprio figlio.

Questi congedi garantiscono al genitore di ricevere totalmente o parzialmente la retribuzione, la quale è a carico dell’INPS.

Per conoscere tutti i dettagli, da come un lavoratore può richiedere il congedo a quanto ammonta l’indennità, continua a leggere l’approfondimento.

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Che cos’è il congedo facoltativo per il padre

Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia Italiano, facendo riferifemento all’articolo 4 comma 24 della legge 92/2012, specifica che il congedo facoltativo per il padre è il periodo di astensione facoltativa dal lavoro spettante al neo papà, il quale ha i seguenti diritti:

  • Un giorno di congedo obbligatorio in concomitanza con la nascita del bambino.
  • Un congedo facoltativo della durata di due giorni, a condizione che la madre del bambino sia d’accordo e riduca a sua volta i giorni di congedo di maternità.

Tutti i lavoratori dipendenti possono richiedere questo congedo facoltativo, anche nel caso in cui il figlio sia in adozione o in affidamento.

Inoltre, è possibile usufruire di un ulteriore congedo entro i primi 5 mesi di vita del bambino, per un massimo di 10 giorni da utilizzare in maniera continuativa o frazionata. I giorni di congedo sono interamente coperti dall’INPS e il padre riceverà il 100% della retribuzione.

Oltre a quanto appena riportato, i papà lavoratori hanno anche la possibilità di accedere a un’altra tipologia di congedo, il congedo parentale, che è facoltativo e rivolto sia al padre che alla madre.

Il congedo parentale permette ai genitori di assentarsi dal lavoro fino a un totale di 11 mesi (frazionati o continui) durante i primi 12 anni di vita del bambino. In questo caso, l’indennità spettante, coperta dall’INPS, varia a seconda della situazione economica del lavoratore e della durata del congedo, ma in generale si attesta intorno al 30% della paga normalmente percepita.

In sintesi, oggi un neo padre ha a disposizione diverse tipologie di congedo, sia facoltative che obbligatorie, alle quali può accedere per prendersi cura del proprio figlio e aiutare la neo madre durante i primi mesi e anni di vita del bambino.

Quanto tempo dura il congedo facoltativo per il padre

Ma in dettaglio, quanto dura il congedo facoltativo per il padre? Per affrontare l’argomento in modo esaustivo, è necessario distinguere le varie tipologie di congedo spettanti ai neo papà, tenendo conto delle ultime disposizioni emanate mediante il Decreto Legislativo 105/2022 e valide quindi anche per questo 2023.

In questo paragrafo faremo chiarezza tra le due tipologie di congedo che spettano ai padri**: il congedo obbligatorio introdotto nel 2022 e il congedo facoltativo**, noto anche come congedo parentale e ci concentreremo sulla durata e sulle condizioni da rispettare.

Queste distinzioni sono necessarie e utili da conoscere, sia per te in qualità di datore di lavoro, in quanto sei tenuto a sapere quanti giorni di congedo spettano ai dipendenti genitori, sia per i lavoratori neo padri che devono essere in grado di orientarsi rapidamente e facilmente tra le molteplici tipologie di congedi esistenti.

Congedo per il padre dipendente di 10 giorni

Si tratta di un congedo che spetta di diritto ai neo padri. È un congedo particolare perché non obbliga il padre a richiederlo. Tuttavia, come specificato dalla circolare 122/2022 dell’INPS, è un dovere del neo papà astenersi dal lavoro a partire dai due mesi prima della nascita del bambino e entro i primi cinque mesi di vita del bambino stesso.

Il congedo ha una durata di 10 giorni, che possono essere anche frazionati, e spetta ai neo genitori dipendenti sia pubblici che privati, anche in casi casi di adozione o affidamento di un figlio.

Tuttavia, il congedo non è previsto per i lavoratori autonomi o iscritti alla gestione separata. È riconosciuto a diverse tipologie di lavoratori subordinati, compresi:

  • Agricoli
  • Domestici
  • Pubblici dipendenti

Congedo parentale facoltativo per il padre dipendente

C’è poi la possibilità di accedere al congedo parentale per i padri. Questa tipologia di congedo è sicuramente facoltativa.

Il padre del bambino ha diritto fino a 7 mesi di congedo che può decidere di fruire dalla nascita del bambino fino al compimento dei 12 anni.

Anche in questo caso, il padre può richiedere giorni di congedo in base alle necessità del figlio, anche se è un genitore adottivo o affidatario. È possibile e solo in quest’ultima evenienza continuare a richiedere il congedo facoltativo anche dopo il compimento dei 12 anni del bambino, poiché si fa riferimento alla data d’ingresso del bambino in famiglia.

Tuttavia, il congedo parentale non è più richiedibile una volta che il ragazzo raggiunge la maggiore età.

Come viene retribuito?

Passiamo ora a un altro importante aspetto, quello retributivo. Nei congedi facoltativi per il padre, è sempre l’INPS a prendersi carico della retribuzione. Quindi, in quanto datore di lavoro, devi solo assicurarti che il lavoratore invii la richiesta entro i tempi stabiliti dalla legge e che il lavoratore inoltri la richiesta all’ente.

La retribuzione, tuttavia, varia a seconda della tipologia di congedo richiesta. Distinguiamo nuovamente le due principali tipologie di congedi facoltativi spettanti al padre, focalizzandoci ora sulla retribuzione:

  • Congedo di paternità di 10 giorni: Per quanto riguarda il diritto del neopapà di fruire dei 10 giorni di congedo di paternità, introdotto a partire da agosto 2022, l’INPS garantisce una retribuzione totale. Ciò significa che il lavoratore riceve la normale busta paga come se fosse stato effettivamente presente al lavoro.
  • Congedo parentale facoltativo fino a 7 mesi: Anche questo congedo è retribuito dall’INPS. Tuttavia, se il padre (o la madre) fruisce del congedo a ore, la retribuzione spettante in generale è pari al 50% della paga prevista, mentre se il lavoratore fruisce del congedo per un mese, ha diritto all’80% della retribuzione, che poi scende al 30% per i mesi successivi.

Come richiedere il congedo di paternità facoltativo

Come può un lavoratore inviare una richiesta di congedo di paternità facoltativo e a quali regole deve attenersi?

Indipendentemente dal permesso, il padre è tenuto a inviare una comunicazione in forma scritta, con almeno 5 giorni di anticipo, specificando la tipologia di congedo richiesta.

Successivamente, o contemporaneamente alla richiesta, il lavoratore deve accedere alla propria pagina personale sul portale dell’INPS e inviare una comunicazione all’istituto al fine di ottenere il riconoscimento dell’indennità.

In quanto titolare d’azienda, spetta a te il compito di informare i lavoratori sugli strumenti che possono utilizzare per inviare le richieste in azienda. A seconda dei casi, il lavoratore può utilizzare:

  • Moduli cartacei
  • E-mail
  • Software HR

Una volta ricevuta la richiesta di congedo facoltativo, sei tenuto ad accettarla. L’astensione dal lavoro è infatti considerata un diritto del lavoratore a cui non puoi opporsi.

Come digitalizzare la gestione del congedo di paternità con Factorial

Gestire le diverse richieste di congedo, sia facoltative che obbligatorie, per paternità o maternità, insieme alle altre richieste di permessi e ferie, può diventare un’operazione particolarmente difficile.

Le richieste, soprattutto quando inviate tramite moduli cartacei, potrebbero sovraccaricare di lavoro le persone responsabili di visionarle e approvarle. Alcune richieste potrebbero rimanere senza risposta, mentre altre potrebbero perdersi tra numerosi moduli.

La tecnologia odierna ti consente finalmente di risolvere questo problema. Grazie a software HR come Factorial, puoi digitalizzare la gestione delle ferie e dei permessi dei dipendenti una volta per tutte.

In questo modo, risparmierai almeno 8 ore di lavoro ogni settimana e, soprattutto, tutti i dipendenti avranno a disposizione un sistema semplice per inviare ogni richiesta. Installando e provando gratuitamente per 14 giorni Factorial, potrai scoprire immediatamente l’impatto della digitalizzazione.

Riguardo alla digitalizzazione dei congedi e delle ferie, potrai facilmente:

  • Creare e condividere le politiche di gestione delle ferie e dei permessi
  • Approvare le richieste con un click
  • Controllare la situazione delle ferie e dei permessi utilizzati da ciascun lavoratore

Inoltre, il software calcolerà per te le ferie, i ROL e tutti i giorni e le ore di permessi maturati e utilizzati dai lavoratori, evitandoti di dover fare tutti i calcoli manualmente.

Come accennato in precedenza, Factorial è un software completo che ti permetterà di digitalizzare anche molti altri processi HR in azienda che attualmente possono causare rallentamenti, errori umani e incomprensioni con i lavoratori.

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Congedo facoltativo padre: le conclusioni

Lo stato italiano e l’Europa negli ultimi decenni hanno adottato una precisa direzione: garantire ad entrambi i genitori la possibilità di richiedere e usufruire di maggior tempo libero da trascorrere con i propri figli.

Come abbiamo visto, i lavoratori oggi hanno a disposizione diverse tipologie di congedi pensati per i genitori, alcuni dei quali retribuiti completamente dall’INPS.

In conclusione, le scelte intraprese a livello normativo sono da accogliere positivamente, in quanto consentono ai lavoratori di conciliare meglio i tempi di lavoro con quelli della vita privata, permettendo loro di seguire più da vicino la crescita dei propri figli.

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