Cos’è il wellbeing aziendale? Perché migliorare il benessere dei lavoratori in azienda garantisce un aumento della produttività?
Migliorare le prestazioni, ridurre i tassi di turnover, valorizzare e trattenere i migliori talenti sono obiettivi che tutte le aziende si pongono, consapevoli che il loro raggiungimento garantisce il mantenimento di un ambiente lavorativo sano e produttivo.
Per farlo, è necessario mettere agire proattivamente, adottando politiche concrete volte a migliorare il benessere aziendale.
Ma cos’è e cosa si intende per benessere aziendale? Perché è importante e come puoi misurare gli effettivi livelli di benessere e soddisfazione dei dipendenti nella tua azienda?
A queste e altre domande troverai risposta in questa guida. Buona lettura!
Sommario
Che cosa si intende per wellbeing aziendale?
Il wellbeing aziendale fa riferimento al livello di benessere fisico, mentale ed emotivo dei dipendenti all’interno di un’azienda.
Questo concetto si basa sull’idea che vari fattori, come gli orari di lavoro, gli stipendi, i rapporti tra colleghi e le opportunità di crescita, contribuiscano a definire il grado effettivo di benessere nell’ambiente lavorativo aziendale.
Inoltre, ci sono molte definizioni diverse di wellbeing aziendale che aiutano a comprendere meglio questo concetto. Ad esempio, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), oltre a quanto già riportato, evidenzia che il benessere sul luogo di lavoro coinvolge tutti gli aspetti della vita lavorativa, tra cui:
- Qualità del lavoro
- Sicurezza
- Ambiente circostante
- Organizzazione dell’azienda
Perché è importante occuparsi del benessere dei propri dipendenti
In modo semplice, possiamo dire che maggiore è il benessere in azienda, migliore sarà la tua capacità di trattenere i migliori talenti e, allo stesso tempo, migliore sarà la tua capacità di renderli più produttivi.
Nello specifico investire nel benessere aziendale, ti aiuta a gestire in modo più efficace molti processi nell’ambito della gestione delle risorse umane, nello specifico:
- Gestione del talento: la strategia di talent management di un’azienda si basa sull’identificare, attrarre, far crescere e trattenere i talenti più promettenti all’interno dell’azienda, e non può prescindere dall’adozione di politiche volte a migliorare il benessere dei dipendenti in azienda. Più un lavoratore si sente accolto, seguito e valorizzato, minori saranno le possibilità che prenda in considerazione l’idea di lasciare l’azienda.
- Coinvolgimento dei dipendenti: maggiori sono i livelli di entusiasmo, motivazione e senso di appartenenza, migliori saranno le prestazioni e la fedeltà dei dipendenti. Uno dei modi migliori per migliorare l’engagement dei dipendenti consiste proprio nel dedicarsi al loro benessere.
- Gestione del turnover: un alto tasso di turnover in azienda rappresenta sempre un campanello d’allarme preoccupante. Per ridurlo in modo efficace, è fondamentale focalizzarsi sulle esigenze anche personali dei lavoratori. Esempi possono essere il fatto di offrire maggiore flessibilità oraria e bonus legati alle prestazioni.
- Prevenzione del burnout: l’implementazione di azioni volte a migliorare il benessere aziendale è utile anche per prevenire episodi di stress o, addirittura, burnout lavorativo in azienda. La prevenzione del burnout è fondamentale sia per la salute dei lavoratori che per evitare il manifestarsi di questa sindrome, riconosciuta anche dall’OMS.
- Gestione del workaholism: infine, una corretta gestione del benessere in azienda ti consente anche di ridurre, se non addirittura eliminare, episodi di workaholism, cioè quando un dipendente sviluppa una tendenza insana a lavorare in modo incontrollato e incessante.
Insomma, sono molteplici i motivi per cui dovresti investire nel benessere aziendale, motivi rinforzati anche da un recente rapporto di Gallup che ha evidenziato che prendersi cura dei lavoratori significa beneficiare di:
- Il 69% in meno di dipendenti propensi a cercare nuovo lavoro
- Il 71% in meno di probabilità che si verifichino episodi di burnout
- Il 36% in più di dipendenti appagati
Consigli per migliorare il wellbeing aziendale
Wellbeing aziendale e l’employee satisfaction (letteralmente la “soddisfazione dei dipendenti”) sono due concetti che vanno di pari passo.
Basta impegnarsi nel riconoscere e valorizzare il contributo dei lavoratori e a fornire loro un ambiente di lavoro sano e attento alle loro esigenze per garantire un adeguato benessere aziendale. Tuttavia, non è sempre semplice garantire tutto ciò.
Ecco perché abbiamo raccolto alcuni consigli utili che ti aiuteranno a migliorare il benessere in azienda.
- Migliora l’ambiente di lavoro: assicurati che l’ambiente di lavoro sia davvero accogliente e funzionale alle attività previste (benessere organizzativo). Ciò significa garantire ai lavoratori postazioni di lavoro adeguatamente illuminate, sedie comode, scrivanie funzionali e una presenza adeguata di piante.
- Sii flessibile: i lavoratori di oggi attribuiscono grande importanza alla flessibilità garantita dall’azienda. Ascolta le loro esigenze e, quando possibile, cerca di soddisfarle. Ad esempio, puoi offrire la possibilità di modulare con maggiore libertà gli orari d’ingresso o d’uscita, fornire alcuni giorni di lavoro da remoto e adottare politiche che tengano conto delle esigenze specifiche di categorie di lavoratori come madri lavoratrici o pendolari.
- Favorisci la socializzazione: Incoraggia lo svilupparsi di relazioni amichevoli e cordiali tra i dipendenti. Puoi pensare di creare comunità online dove potersi organizzare per uscire dopo il lavoro e organizzare team event in spazi aperti. Ci sono molte attività di team building aziendale tra cui scegliere, che certamente contribuiranno a creare un ambiente positivo in azienda.
- Offri opportunità di crescita professionale: il benessere dei dipendenti può essere raggiunto anche attraverso politiche aziendali chiare e meritocratiche che consentano ai lavoratori di avanzare nella loro carriera. Ciò implica il riconoscimento dei talenti e la reale possibilità di formarsi e crescere all’interno dell’azienda.
- Ascolta i tuoi dipendenti: coinvolgi i lavoratori nelle decisioni che li riguardano. Chiedi loro di cosa hanno bisogno, come l’azienda può aiutarli ad adattarsi meglio e soddisfare le loro esigenze. Puoi periodicamente invitare i dipendenti a compilare sondaggi anonimi per ottenere feedback costantemente aggiornati riguardo alle loro eventuali preoccupazioni.
Wellbeing aziendale e retention dei dipendenti
Tra le varie azioni che puoi implementare per raggiungere un adeguato livello di soddisfazione in azienda, ci sono quelle finalizzate a trattenere i migliori talenti.
L’efficacia del processo è raggiunta quando l’azienda vanta alti tassi di fidelizzazione e di retention dei dipendenti. Più questi tassi sono elevati meno vuol dire che i dipendenti sono spinti a cercare e accettare altre offerte di lavoro.
Tutto ciò porta naturalmente le azienda a ridurre i costi di ricerca, selezione e formazione di nuovi lavoratori.
Come evidenziato nello studio “Employee Retention: Organisational and Personal Perspectives“, assicurarsi di trattenere i migliori dipendenti è un obiettivo fondamentale per tutte le aziende.
Ecco perché ribadiamo ancora una volta l’importanza di:
- Creare un ambiente di lavoro positivo
- Valorizzare i percorsi di crescita e apprendimento
- Garantire salari competitivi
Scendendo ancor più nei dettagli, in qualità di People Manager o datore di lavoro nell’ambito del benessere e della retention aziendale, ti invitiamo a leggere i dati riportati da Diwakar Singh nel documento “A Literature Review on Employee Retention with Focus on Recent Trends“.
Da questo emerge l’importanza oggi di prestare attenzione ad aspetti quali:
- Garantire una comunicazione efficace tra i dipendenti e tra i team di lavoro
- Creare ambienti di lavoro accoglienti e trasparenti
- La retribuzione e i benefit garantiti
- Stabilire piani di supporto e sviluppo del dipendente
- Facilitare l’instaurarsi di rapporti solidi tra i lavoratori
È dunque evidente come il lavoro dei manager sia oggi fondamentale per trattenere un dipendente in un’azienda. Seguendo i nostri consigli e affidandoti alle tue capacità empatiche e di leadership, riuscirai a trovare il modo per garantire un’ottima gestione del capitale umano e a valorizzare tutti coloro che dimostrano alti margini di crescita.
Come misurare l’employee wellbeing in azienda
Chiudiamo la nostra guida concentrandoci su un’ultima questione: come puoi effettivamente valutare il benessere aziendale e verificare l’efficacia delle azioni intraprese? La misurazione del benessere in azienda può essere realizzata attraverso diversi metodi:
- Feedback e sondaggi: utilizzando questi strumenti, puoi ottenere informazioni preziose su tutte le aree che possono essere migliorate in azienda per aumentare il benessere dei dipendenti.
- L‘eNPS (Employee Net Promoter Score): questo strumento è utilizzato dalle aziende per misurare la soddisfazione dei propri dipendenti e fornisce un’indicazione diretta di quanto i dipendenti siano soddisfatti del loro lavoro e dell’ambiente aziendale.
- Analisi delle metriche sulla produttività: monitorare le metriche di produttività, come il numero di progetti completati o il tempo medio di risposta ai clienti, può aiutare a identificare i dipendenti che potrebbero essere sovraccaricati o stressati, fornendo un indicatore indiretto del benessere.
- Analisi di altre metriche: puoi esaminare metriche come i tassi di assenteismo, il turnover, tassi di dimissioni e le richieste di aspettative e permessi. Questi dati offrono una visione più ampia sulla salute aziendale e sull’andamento del benessere dei dipendenti.
Combinando tutte queste valutazioni, otterrai una panoramica chiara del livello attuale di benessere in azienda.
Ma cosa diresti ora se ti dicessimo che esiste un software che ti permette per valutare tutto questo da un’unica piattaforma?
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