Cos’è ilvoucher per la digitalizzazione delle aziende? Come funziona per lePMI italiane?
In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso la digitalizzazione rappresenta un processo fondamentale che permette alle aziende non solo di innovare, ma anche digestire con maggior facilità tutti gli aspetti del proprio business.
Digitalizzare, però, non significa solo crescere: vuol dire anchesemplificare, ottimizzare e risparmiare risorseattraverso un utilizzo consapevole della tecnologia, adottando soluzioni di vario tipo in base alle caratteristiche e ai bisogni dell’azienda.
La digitalizzazione, infatti, comporta l’abbandono degli strumenti più tradizionali per riuscire arendere più snelli tutti i processi aziendalie automatizzare le attività più ripetitive, sia quelle legate allagestione delle risorse umane, che quelle più strettamente collegate al business, alle vendite all’assistenza al cliente o alla parte amministrativa in generale.
Nel contesto di una costante evoluzione delle aziende italiane (ed anche in seguito all’approvazione delRecovery Fund europeo) il Governo mette a disposizione degli incentivi per le aziende a supporto dei loroprocessi di digitalizzazione aziendale.
In questo articolo, scopriamo più nel dettagliocosa sono i voucher per la digitalizzazione delle aziende, come funzionano e quali sono le cose più importanti da sapere.
Sommario
Cos’è il voucher per la digitalizzazione delle imprese?
Definiamo innanzitutto il soggetto principale di questo articolo:cos’è il voucher per la digitalizzazione delle aziende?
Si tratta di unincentivo fornito alle piccole e medie imprese italiane(PMI) da parte del Governo attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) al fine di supportare proprio quei processi di digitalizzazione aziendale di cui abbiamo parlato poco sopra.
Il sito del Ministero la definisce come una misura agevolativa rivolta alle micro, piccole e medie imprese e si concretizza fondamentalmente nell’erogazione di un contributo, che avviene sotto forma di un “voucher” conun importo fino ai 10 mila euro. L’utilizzo di questo voucher sarà subordinato alla definizione delle sue finalità, che dovranno appunto essere rivolte all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
A livello concreto, questo tipo di misura è stata introdotta attraverso il decreto interministeriale 23 settembre 2014.
Voucher digitalizzazione aziende: come funziona?
Ora che abbiamo capito meglio di cosa stiamo parlando è arrivato il momento di capire come funziona nella pratica ilvoucher per la digitalizzazione delle PMI. L’incentivo economico può essere usato per finalità volte a sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale.
Elenco dell aziende ammesse
Il voucher per la digitalizzazione previsto dal MISE può essere usufruitoda micro, piccole e medie imprese (anche dette mPMI), che siano costituite in qualsiasi forma giuridica e che dimostrino di possedere, alla data della presentazione della domanda, tutti i requisiti previsti all’art. 5 del decreto 23 settembre 2014.
Esistono alcunelimitazioni? La risposta è sì.
Possono infatti usufruire del voucher le imprese operanti in tutti i settori di attività economica fatta eccezione per quelle escluse dall’articolo 1 del regolamento (UE) n. 1407/2013(aiuti “de minimis”) come, ad esempio, quelle nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e acquacoltura.
Le spese ammissibili
Nello specifico esiste uno specificoelenco di spese ammissibiliper il voucher fornito dal MISE:
- Acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialisticaper il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione aziendale o lo sviluppo di soluzioni e-commerce
- Spese di attivazione dei servizi di connettività a banda larga o ultralargasostenute una tantum (con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga)
- Spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e paraboleper il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
- Spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata(a favore di titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti dell’impresa beneficiaria), nell’ambito di una formazione qualificata del personale nel campo ICT
Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla pubblicazione sul sito web del MISE del provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, il quale viene stabilitosu base regionale.
Una volta che il provvedimento viene approvato, ogni azienda può ottenere un unico voucher di importonon superiore ai 10 mila euroa copertura massima del 50% del totale delle spese ammissibili da effettuare.
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Voucher digitalizzazione PMI: erogazione e presentazione delle domande
Ledomande di erogazione del voucherper la digitalizzazione possono essere presentate solo ed esclusivamente attraverso l’apposita procedura informatica, accedendo all’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione”.
Allo stesso modo, tramite la stessa procedura informatica le aziende possono anche presentare le comunicazioni relative allarinunciaalle agevolazioni e/o allarichiesta di variazionedel soggetto beneficiario.
Come nella fase di prenotazione del voucher, per accedere alla procedura informatica le aziende dovranno essere in possesso, oltre che di una casellaPECattiva e registrata presso il Registro delle imprese, anche della Carta nazionale dei servizi e del relativo PIN rilasciato con insieme stessa.
Trasmissione della domanda per il voucher per la digitalizzazione
Sempre secondo quanto riportato dal sito web del MISE, ai fini dell’erogazione delle agevolazioni le imprese dovranno compilare, attraverso la predetta procedura informatica, la richiesta di erogazione inconformità ai requisiti previstie provvedere ad inviarla al Ministero debitamente corredata dalla seguente documentazione:
- Titoli di spesa recanti le specifiche diciture previste dalla normativa di attuazione
- estratti del conto corrente utilizzato per i pagamenti connessi alla realizzazione del progetto soggetto a incentivi
- Liberatorie sottoscritte dai fornitori dei beni e dei servizi acquisiti
- Resoconto sulla realizzazione del progetto, redatto secondo lo schema previsto dal decreto direttoriale
Voucher digitalizzazione piccole e medie imprese: come ricevere assistenza
Nel caso di problematiche legate alla presentazione della domanda o qualsiasi dubbio tecnico,consultando il sito del MISEè possibile ottenere i principali numeri ed indirizzi di contatto. Il servizio di assistenza tecnico/informatica è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00, al numero 06 64892998.
Oltre al contatto telefonico, le aziende potranno contattare l’assistenza anche via mail utilizzando questi indirizzi:
- supportoregistrazione.agevolazionidgiai@mise.gov.it: esclusivamente per problemi di accesso alla piattaforma
- voucherdigitalizzazione.istanzedgiai@mise.gov.it: esclusivamente per problemi tecnici relativi alla compilazione delle istanze
- info.voucherdigitalizzazione@mise.gov.it: per segnalazioni di natura normativo-procedurale relativamente all’interpretazione delle disposizioni attuative della misura agevolativa
Voucher digitalizzazione delle PMI: comunicazioni di rinuncia alle agevolazioni variazione del soggetto beneficiario
Sempre utilizzando la medesima procedura informatica prevista per la presentazione delle domande relative all’incentivo, le aziende hanno anche la possibilità di presentare le comunicazioni specifiche relative allarinuncia alle agevolazionicome anche inoltrare la propriarichiesta di variazionedel soggetto beneficiario del contributo.
Il sito del MISE ricorda alle aziende che in questi casi:
- Le comunicazioni di rinuncia alle agevolazioni possono essere comunicate al Ministero solamente utilizzando la specifica procedura informatica e comportano la decadenza automatica dalle agevolazioni.
- Le variazioni dell’impresa beneficiaria dovranno essere comunicate esclusivamente nel caso in cui vi siano operazioni societarie o cessioni a qualsiasi titolo dell’azienda o del ramo di azienda specificatamente interessati dal progetto di digitalizzazione agevolato che determinano un trasferimento della titolarità delle agevolazioni in capo ad un soggetto diverso dall’impresa a cui era stato assegnato il voucher.
- Le variazioni relative alle condizioni di svolgimento del progetto di digitalizzazione aziendale e le modifiche societarie che non comportano la variazione dell’impresa beneficiaria delle agevolazioni dovranno essere comunicate al MISE esclusivamente nell’ambito della richiesta di erogazione del voucher per la digitalizzazione.
Tassazione del voucher per la digitalizzazione
Altra questione “calda” è quella relativa alla tassazione del voucher per la digitalizzazione. Viene tassato? Se sì, quanto? La risposta definitiva è cheil voucher non viene sottoposto a tassazione.
Il credito economico ottenuto come voucher per la digitalizzazionecostituisce un’erogazione a fondo perduto da parte dello Stato. Per questo motivo, l’impresa ricevente non è tenuta alla restituzione dei fondi in quanto si tratta di un incentivo volto proprio a supportare la trasformazione tecnologica relativa dell’azienda stessa.
Per questo motivo per l’azienda in questionel’importo non sarà soggetto a contabilizzazione per la costituzione del reddito imponibile IRES(Imposta sul reddito delle Società) oIRAP(Imposta sul Reddito delle Attività Produttive), rimanendo, di fatto, esente da qualsiasi tassazione.
Perché il Governo investe sul voucher digitalizzazione delle imprese?
Arrivati a questo punto è importante discutere nuovamente dei motivi che spingono il Governo del nostro Paese ad investire in maniera così importante sulla digitalizzazione delle imprese. Questo processo rientra in un programma di più ampio respiro volto amodernizzare, agilizzare e ottimizzarenon solo i processi produttivi ma anche quelli gestionali delle aziende.
Molte imprese si illudono che digitalizzare la propria attività significhi semplicemente utilizzare maggiormente la tecnologia. In realtà la digitalizzazione rappresenta un percorso molto più complesso, che richiede un sostanzialecambio nella cultura organizzativa a livello aziendalesoprattutto per quelle aziende la cui attività è ormai figlia di anni ed anni di esperienza.
Far permeare il concetto nella mente di dirigenti e manager che per poterrimanere competitivi in un mondo globalizzatole strategie utilizzate fino ad ora non sono più le efficienti, è sicuramente la parte più difficile.
In altri casi, alcune aziende vedono il processo di digitalizzazione dei propri processi come costo evitabile e non come un investimento con unaltissimo potenziale di rendimento. In fin dei conti l’obiettivo è semplicemente quello di approfittare delle opportunità offerte dalla tecnologia in modo da migliorare i risultati.
Per farlo, è necessario molto spesso rivedere completamente la strategia aziendale e il funzionamento dei processi produttivi. Il primo passo è operare un’analisi seguita da unariorganizzazione globale, introducendo e formando dipendenti con competenze digitali concrete.
I benefici della digitalizzazione per le PMI
Come è ormai evidente, la digitalizzazione rappresenta unprocesso inevitabilesoprattutto per le piccole e medie imprese, che devono lottare più duramente rispetto ai grandi colossi per imporsi sul mercato. Le risorse di questo tipo di realtà sono in generale minori rispetto a quelle di aziende di grandi dimensioni, il che necessita una gestione economica più attenta e consapevole.
La digitalizzazione si mostra quindi come scelta quasi obbligata, capace di apportare tanti vantaggi in un’azienda. Innanzitutto, l’eliminazione dei processi più tradizionali e obsoleti da la possibilità di ottenere ungran risparmio in termini di spazio: tutto può essere gestito, spostato o archiviato digitalmente, semplificando le procedure, rendendo l’accesso alle informazioni più organizzato e risparmiando risorse.
Dopo aver integrato, definito ed assimilato nuove competenze relative all’uso degli strumenti digitali, le aziende potranno notare una miglior gestione del tempoimpiegato per i singoli processia parità di risultati raggiunti. Questo è forse in generale il più importante tra i vantaggi competitivi che le aziende dovrebbero considerare per convincere in modo definitivo anche i manager e i dirigenti più ostili al cambiamento. Come si suol dire, il tempo è denaro, ed è quindi meglio essere pronti a sfruttarlo nel modo migliore, implementando fin da subito una vera e propria trasformazione digitale dei processi aziendali delle risorse umane e non.
Il voucher digitalizzazione come porta d’entrata alle nuove generazioni
È inutile negare che uno dei principali focus della digitalizzazione aziendale ricade sulla necessità di soddisfare le esigenze delle nuove generazioni. In particolare i target principali delle aziende sono gli ormai famosiMillennialse la cosiddettaGenerazione Z, quella dei più giovani.
Parlando nello specifico di queste due generazioni, ci troviamo di fronte a persone che sono nate e/o cresciute immerse nella tecnologia e per le quali, quindi, l’interazione con il mondo digitale rappresenta qualcosa di estremamente naturale. La forma mentis di queste generazioni è strettamente legata ad un’ottica digitalee, per questo motivo, evitando di investire in digitalizzazione le aziende stanno automaticamente chiudendo le porte all’interazione con questi individui.
Le persone di questa generazione stanno poco a poco conquistando non solo il mercato dei consumi ma anche le aziende, essendo arrivati in un’età nella quale si inizia alavorare all’interno delle aziende. Sia le loro scelte di consumo e fruizione di servizi che le loro necessità dal punto di vista dell’ambiente lavorativo sono strettamente legate al digitale e se un’azienda decide coscientemente di non investire online, non può pensare di avere successo nel mercato di oggi.