Quali sono le cose più importanti da sapere per le aziende riguardo allasicurezza sul lavoro?
Il tema della sicurezza sul lavoro è uno trai più importantie, in alcuni casi, anche tra i più sottovalutati nel nostro paese da parte di alcune aziende. Lalegge italiana in materia di sicurezza sul lavoro, d’altro canto, è chiara da questo punto di vista e si impegna per poter garantire al singolo lavoratore le tutele che merita.
A provarlo sono gli aggiornamenti annuali su come tutelare i propri dipendenti, che rappresentano un aspetto fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di datori di lavoro emanager HR, in quanto consentono di limitare potenziali danni arrecati da incidenti e infortuni e sostenere una costante crescita del personale. Come in questo caso sono stati pubblicati aggiornamenti in unacircolare dell’INAIL(Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni Sul Lavoro).
In questo articolo cercheremo di analizzare nei dettagli la tematica della sicurezza sul lavoro, andando a vedere qualinormativeregolamentano questo aspetto e quali sono le novità introdotte dallacircolare INAIL.
Che cosa si intende quando si parla di sicurezza sul lavoro?
In Italia ogni azienda ha il dovere di tutelare i propri dipendenti per legge e quando si parla di sicurezza sul lavoro si intende, per definizione, il normale svolgimento delle proprie mansioni lavorative senza che i dipendenti siano esposti apotenziali rischi,infortuni sul lavoro,incidentio cattivecondizioni di benessere mentale o fisico come, ad esempio, lostress lavoro correlato.
Partendo da questo significatosi può anche riassumere tutto il generico percorso che viene effettuato dalle aziende per individuare i pericoli, educare il personale a contrastarli, disporre l’ambiente di lavoro in maniera funzionale, disporre sistemi di sicurezza come la segnaletica antincendio e gli estintori, scegliere il personale di riferimento per le emergenze e aggiornarsi su un miglioramento costante delle strategie di sicurezza.
In particolare quest’ultima èfondamentale, perché così come può cambiare nel tempo il personale, allo stesso modo può essere modificato l’ambiente di lavoro. Entrambi questi fattori necessitano diun datore di lavoro o di un team preparato e motivatoa dare loro una nuova formazione e rinnovare, così, tutta la documentazione per la valutazione dei rischi. Apriamo anche una breve parentesi prima di parlare delle nuove indicazioni dell’INAIL, per ricordare tutti i passaggi a cui un datore di lavoro deve prestare attenzione per valutare ogni pericolo:
- Confrontarsi con un Tecnico della Sicurezza per un sopralluogo
- Selezionare tra i dipendenti e gli altri dirigenti le figure responsabili per la sicurezza sul luogo di lavoro
- Inserire la strumentazione e gli oggetti utili a prevenire ogni pericolo
- Indicare ad alcuni responsabili o privati di educare e formare il personale in situazioni critiche
Tenere a mente queste fasi sarà importante anche per comprendere meglio queste famose novità. I quattro punti ora elencati non sono altro chela base di riferimentodi tutta la prevenzione rischi, la stessa che deve essere anche riportata nel moduloDVR(Documento di Valutazione dei Rischi) di cui avevamo già parlato in precedenza. Prima, però, dobbiamo spiegarecosa dice la Leggeitaliana sulla sicurezza sul lavoro.
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Quale decreto regolamenta la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro?
Il Decreto Legislativo di riferimento era inizialmente ilDecreto Legislativo 81/08, ma dopo gli episodi nati dalla rapida diffusione delcoronavirustutta la questione sicurezza, salute ewelfare aziendaleè cambiata radicalmente. Oggi, il Decreto che fa da riferimento a datori di lavoro, rappresentanti delle risorse umane, dirigenti e dipendenti è il146/2021.
Gli articoli che compongono questi decreti sono ipunti di riferimentodella legge italiana di oggi, in quanto si impegnano nei loro titoli e articoli a sottolineare ed evidenziare le necessità di ogni dipendente e le sanzioni a cui i responsabili, in caso di negligenza, vanno incontro. Il tutto che si può concludere, nelle ipotesi peggiori, consanzionipecuniarie di migliaia di euro ofino a sei mesi di carcere.
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Cosa è stato introdotto dalla nuova circolare INAIL?
Cambia prima di tutto l’obbligo di addestramento e formazione del personale che si muove e si organizza sotto la tua ala:
- Se era già specificato che solo una persona esperta poteva addestrare il personale sul luogo di lavoro, ora è richiesta in maniera assoluta una formazione dalpunto di vista praticoe non teorico. Tutto deve essere anche riportato in un registro per confermare tali impegni
- Questoregistro informatizzatonon viene imposto dal punto di vista legale, ma invita direttamente i responsabili all’uso per una questione di precisione e professionalità
E di conseguenza cambia anche il ruolo del datore di lavoro
- Anche il datoredovrà ricevere un’adeguata formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti sul tema della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro
- Individuato ora comenuovo soggetto destinatariodella formazione, dovrai imparare i contenuti minimi sull’argomento e svolgere una verifica finale per testimoniare le tue conoscenze e competenze
E lo stesso discorso vale anche per dirigenti e preposti, tuttavia bisogna specificare che nel precedentecomma 7 dell’Articolo 37dell’ordinanza precedente già parlava di obblighi formativi per questi due soggetti
- Nel Decreto passato non solo era previsto che i dirigenti e i preposti fossero formati, ma anche indirizzati nelle fasi della valutazione dei rischi che abbiamo elencato prima, dall’intervento del Tecnico fino alla valutazione dei rischi in base alle differenti mansioni del personale
- Ora invece si parla diuna formazione adeguata, specificaeparallelaalla stessa che riceve il datore di lavoro, come specificato nel nuovo Comma 2
- Anche queste dovranno essere svolte in presenza e concadenza biennale
È importante rivolgere maggiore attenzione a questo ultimo aggiornamento sui dirigenti e i preposti alla sicurezza sul lavoro, perché le parole che le descrivono in parte sono molto esaustive, ma in altri casi sono definizioni generiche e a libera interpretazione.
Come detto in precedenza, l’introduzione dell’obbligo formativo per dirigenti e prepostinon è una novità, perché in passato erano già persone che, per legge, dovevano essere informate e aggiornate sulla questione. La loro formazione, infatti, dipende dalla precedente normativa n. 221 del 21 Dicembre 2011, coerentemente con quanto indicato dai Decreti Legislativi 81/08 e delle recenti introduzioni del 146/2021.
Gli aggettivi“adeguata e specifica”vogliono sottolineare sia l’importanza della formazione sia il dettaglio che viene rimandata e aggiornata per il 30 Giugno 2022, in quanto bisogna ancora stabilire i particolari su che tipo di formazione sarà necessaria per i dirigenti.
Cambia qualcosa, invece, per i preposti. Oltre a ciò che è stato già ripetuto per i ruoli più importanti, quest’ultimo viene separato ufficialmente dalla formazione con il dipendente, per essere inserito ancora in un contestopiù teorico e burocratico, motivato dal fatto che i lavoratori saranno impegnati con prove pratiche e non più nello studio di leggi, decreti e normative. Per farla breve,anche il proposto sarà valutatosulla transizione alle nuove regole, alle nuove normative e alle nuove indicazioni come un dirigente o il datore di lavoro.
Sicurezza sul lavoro: cosa comportano tutte queste novità?
All’inizio il datore di lavoro si limitava a indicare le normative a persone responsabili, dirigenti e preposti, che si sarebbero impegnati, attraverso la formazione ricevuta, a riordinare gli ambienti di lavoro e spiegare ai dipendenti come evitare di arrecare danni e adoperare tutta la cautela necessaria.
Soprattutto laformazione teorica del dipendente è sempre stata vista come la colonna portante del sistema educativo alla prevenzione degliinfortuni sul lavoro.
Oggi invecetutto è diverso: il dipendente deve essere preparato a usare l’estintore e memorizzare al meglio i passaggi attraverso la pratica anziché dei test a risposta multipla. Viene introdotta una formazione per il datore di lavoro, aumentando così la sua responsabilità nei confronti dei sottoposti e delle persone assunte.
E il preposto, infine, viene unito ufficialmente alle figure più responsabili della sicurezza sul lavoro dal punto di vista educativo.Un nuovo punto di vistache ribalta il ruolo precedente da individuo vicino al dipendente a una sorta di tramite tra le due sfere più integrato anche con la dirigenza.
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