Le ex festività sono giornate di permesso retribuito per i lavoratori dipendenti, diverse sia dai giorni festivi, che da quelli di lavoro ordinario.
In questa guida trovi tutto ciò che hai bisogno di sapere sulle ex festività, sul loro funzionamento e su come gestirle al meglio all’interno della tua impresa.
Sommario
Cosa sono i permessi ex festività
Le ex festività sono giornate che in passato erano considerate festive e che oggi non lo sono più.
Nello specifico, esse sono state abrogate da una legge in particolare (la legge n. 54 del 1977), che ha trasformato diverse feste religiose e nazionali in giorni lavorativi, ora conosciuti con tale nome.
Tuttavia, sarebbe sbagliato considerare le ex festività come comuni giorni di lavoro.
In queste, infatti, i lavoratori hanno diritto per legge a dei permessi retribuiti, i cosiddetti ‘permessi ex festività’.
Tali permessi possono essere goduti dal lavoratore durante l’anno solare in cui sono maturati o, se non goduti, vanno retribuiti in busta paga con il nome di “ex festività non godute“.
Quest’ultima possibilità permette al lavoratore di ricevere una retribuzione anche nel caso in cui non usufruisca dei permessi a sua disposizione.
Infine, è bene notare che i permessi ex festività sono regolati dai contratti collettivi nazionali di lavoro (i cosiddetti CCNL), che ne stabiliscono le regole per ciascun settore e categoria professionale.
Dunque, le misure relative alle ex festività variano seconda del contratto collettivo applicato, un fattore che rende fondamentale conoscere il CCNL adottato per la tua azienda ed il suo settore specifico.
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Quali ex festività soppresse possono finire in busta paga
Come abbiamo visto, i permessi ex festività prevedono la possibilità per il lavoratore di essere retribuito in alcuni giorni festivi aboliti.
Tuttavia, questo avviene solo se la festività soppressa cade in un giorno per cui è prevista l’attività lavorativa.
Dunque, ad esempio, se l’ex festività cade di sabato e per contratto il dipendente lavora da lunedì al venerdì, egli non avrà diritto ad alcuna retribuzione.
Ma vediamo subito un elenco completo delle ex festività che possono finire in busta paga:
- San Giuseppe o Festa del Papà (19 marzo)
Festa in onore di San Giuseppe, patrono universale della Chiesa e padre di Gesù nella tradizione cristiana. - Ascensione di Gesù (data variabile, 40 giorni dopo Pasqua)
Cade 40 giorni dopo la Pasqua e celebra l’ascensione di Gesù al cielo.
È una festa di origine cristiana e segue la tradizione pasquale. - Festa dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno)
Festa in onore di San Pietro e di San Paolo, patroni di Roma.
Rappresenta un caso particolare tra le ex festività, in quanto nel Comune di Roma essa costituisce una festa patronale (e dunque, è considerata a tutti gli effetti come un giorno festivo). - Corpus Domini (data variabile, 60 giorni dopo Pasqua)
Si celebra il 60° giorno dopo la domenica di Pasqua e commemora l’Eucaristia nel cristianesimo. - Festa dell’Unità Nazionale (4 novembre)
Festa che cade ogni anno il 4 novembre e celebra la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale.
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Quante ore di permesso ex festività spettano all’anno
Il primo passo per verificare quante ore di permesso spettano a un dipendente è tenere in conto che le ex festività maturano su base mensile.
Ciò significa che, ogni mese, il dipendente matura 1/12 (“un dodicesimo”) delle ore di permessi ex festività a cui ha diritto nel corso dell’intero anno.
Ad esempio, se per l’anno considerato il contratto collettivo del lavoratore prevede 32 ore di ex festività, ciascun mese egli maturerà 2,66 ore di tali permessi.
Dunque, puoi calcolare in maniera facile e rapida le ore di permesso ex festività a cui ha diritto un dipendente dividendo per dodici le ore a sua disposizione nell’intero anno.
Quest’ultima cifra è inclusa all’interno del contratto collettivo di riferimento per la tua azienda ed il suo settore di appartenenza, che devi ricordarti di consultare.
Infine, tieni a mente che il calcolo delle ex festività è influenzato dal tipo di contratto del lavoratore, sia esso un full-time o un lavoro part-time.
In quest’ultimo caso, infatti, le ore di permessi per ex festività vanno riproporzionate in base al numero di ore di lavoro previste dal contratto.
Ad esempio, se il contratto collettivo di riferimento prevede 32 ore di permessi ex festività, il lavoratore part-time al 50% avrà diritto alla metà di esse, cioè 16 ore.
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Come vengono pagati i permessi ex festività in busta paga
Come abbiamo visto, le ex festività vengono compensate sotto forma di permessi retribuiti, fruibili dal dipendente quando preferisce.
Esse vengono dunque trattate come gli altri permessi (quali ad esempio i ROL) e, se non utilizzate, sono pagate al lavoratore l’anno seguente attraverso un’indennità economica.
Tuttavia, è bene notare che le modalità di accesso alla retribuzione dei permessi ex festività variano a seconda del contratto collettivo applicato.
Consideriamo, ad esempio, il CCNL Commercio, uno dei più diffusi.
Questo contratto mette a disposizione del dipendente fino a 32 ore annue di permesso retribuito per le ex festività (a patto che cadano in giornate lavorative, ovviamente).
Di conseguenza, qualora il lavoratore non sfruttasse questi permessi prima della loro scadenza, egli vedrà retribuita ognuna di queste 32 ore con un trattamento economico pari a quello previsto nelle giornate di lavoro ordinarie.
Cosa succede alle ex festività se il rapporto di lavoro viene interrotto
Cosa accade alle ex festività in caso di interruzione del rapporto di lavoro?
Qualora il contratto con un dipendente giunga al termine (come per licenziamento o dimissioni), le ore di permessi ex festività andranno corrisposte direttamente in busta paga e ricompensate in denaro.
Come gestire al meglio i permessi ex festività
Abbiamo visto cosa sono le ex festività, come funzionano e come vengono retribuite.
Ma come gestirle al meglio all’interno della tua azienda?
Occuparsi in maniera efficace di ex festività, permessi e altre misure previste dalla legge è fondamentale sia per le imprese, che per i lavoratori.
Difatti, una buona gestione interna non solo impatta sui processi produttivi e sull’efficienza dell’azienda, ma può aiutare i dipendenti a conciliare la propria vita privata con quella lavorativa, consentendo loro di sentirsi più motivati e produttivi.
Ecco dunque alcuni consigli utili su come gestire al meglio questi permessi:
- Conoscere il CCNL e le leggi applicabili
Se vuoi gestire al meglio le ex festività all’interno della tua impresa, per prima cosa hai bisogno di conoscere in maniera approfondita il contratto collettivo di riferimento per la tua azienda e per il tuo settore.
Difatti, come abbiamo visto in questa guida, ciascun CCNL prevede delle regole e delle caratteristiche diverse, che possono modificare il funzionamento dei permessi ex festività per ogni caso specifico.
Dunque, assicurati innanzitutto di comprendere quale CCNL devi applicare e di consultarlo in maniera approfondita.
Esso potrebbe infatti prevedere variazioni nelle regole e nelle condizioni relative ai permessi, aspetti che ti conviene conoscere in modo preventivo.
Infine, cerca di tenerti aggiornato su eventuali modifiche legislative che potrebbero influenzare la gestione dei permessi ex festività nel tempo.
Ad esempio, puoi fare ciò seguendo fonti governative (come la Gazzetta Ufficiale), iscrivendoti a newsletter del settore o partecipando a forum di discussione. - Tenere traccia delle ex festività e dei permessi
Per gestire correttamente i permessi ex festività, è fondamentale che la tua azienda abbia un sistema efficace che tenga traccia dei permessi concessi ai tuoi dipendenti.
A tal motivo, puoi aiutarti sfruttando strumenti utili a registrare questo tipo di informazioni, quali fogli di calcolo o software per la gestione delle risorse umane.
Ad esempio, potresti creare un calendario delle ex festività e annotare le richieste di permesso dei dipendenti, in modo da avere sempre una panoramica aggiornata della situazione.
Inoltre, considera di stabilire un processo per verificare periodicamente i saldi dei permessi dei dipendenti, in modo da assicurarti che vengano utilizzati correttamente e nei tempi previsti dalla legge. - Comunicare chiaramente con i dipendenti
Una comunicazione chiara e aperta con tuoi i dipendenti è fondamentale gestire in maniera efficace i permessi ex festività (e non solo).
Informa dunque i tuoi dipendenti sulle regole e le condizioni relative ai permessi e incoraggiali a rivolgersi all’azienda per eventuali chiarimenti o dubbi.
Ad esempio, potresti organizzare riunioni periodiche per discutere delle politiche aziendali sui permessi o creare un canale di comunicazione dedicato alle domande sul tema.
Infine, assicurati di fornire ai dipendenti un sistema semplice e trasparente per richiedere i permessi, in modo che siano a conoscenza delle procedure da seguire. - Formazione del personale
Investire nella formazione del personale responsabile della gestione dei permessi ex festività è un passo cruciale per garantire una buona organizzazione interna.
Corsi di formazione specifici, seminari o workshop possono aiutare i responsabili e il personale HR a comprendere le leggi, i regolamenti e le procedure relative ai permessi, per poi applicarle in modo corretto ed efficiente.
La formazione dovrebbe includere anche l’utilizzo di strumenti e software di gestione dei permessi, in modo da sfruttare al meglio le tecnologie disponibili per facilitare il processo. - Utilizzare strumenti di pianificazione e organizzazione
Utilizzare strumenti di organizzazione del lavoro può aiutarti a coordinare in modo più efficace le assenze dovute ai permessi ex festività e ad altre esigenze dei tuoi dipendenti.
Alcuni esempi sono i calendari condivisi o, come accennato, i software HR.
Questi strumenti consentono a manager e responsabili delle risorse umane di avere una visione chiara e aggiornata delle assenze pianificate, delle scadenze e delle esigenze lavorative.
Ciò permette loro di prevenire eventuali conflitti di programmazione e di assegnare risorse in modo più efficiente all’interno della tua azienda.
In aggiunta, in questo modo possono offrire ai dipendenti maggiore flessibilità nella pianificazione di permessi e ferie, facilitando così la comunicazione e l’organizzazione del lavoro in team.
Per ultimo, questa soluzione permette di evitare situazioni di sovraccarico lavorativo o di carenza di personale durante le assenze, garantendo così equilibrio tra le esigenze dell’azienda e il benessere dei dipendenti.
Come gestire i permessi con Factorial
Ogni HR manager o datore di lavoro sa quanto sia complicato gestire accuratamente permessi, ferie e assenze dei dipendenti.
Difatti, le misure di cui ricordarsi sono moltissime e altrettanti sono i rischi che le aziende corrono in caso di errori.
Ad esempio, una cattiva gestione dei permessi può portare la tua impresa a conseguenze come danno d’immagine, malumori interni, caos più totale o – nei peggiori casi – persino controversie legali.
Dunque, a questo punto la domanda sorge spontanea.
Come limitare i rischi nella gestione dei permessi e assicurarti che tutto fili liscio all’interno della tua azienda?
Per fortuna la risposta esiste e si chiama Factorial.
Factorial è il software HR all-in-one che ti permette di gestire in maniera efficace permessi, ferie e assenze dei tuoi dipendenti – risparmiando tempo e denaro e limitando al contempo i rischi per la tua azienda.
Come?
Ecco tre funzioni chiave di Factorial che rendono possibile tutto ciò:
- Approvazione di ferie e permessi in un click e da qualsiasi dispositivo, grazie all’app per smartphone e al software per computer;
- Calcolo automatico di permessi e ferie in base alla loro maturazione, per tenere sott’occhio tutte le norme e le scadenze;
- Creazione di politiche per ferie e permessi 100% personalizzabili, in base alle esigenze della TUA azienda.
Se vuoi gestire in maniera efficace ferie e permessi all’interno della tua impresa, Factorial è la scelta che fa al caso tuo.
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