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Processo decisionale in azienda: come renderlo davvero efficace, 10 consigli

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8 minuti di lettura

In cosa consiste il processo decisionale in azienda? È davvero così importante? Come è possibile migliorarlo?

Il processo decisionale nelle imprese consiste in una sequenza di azioni che permettono di individuare l’opzione migliore per risolvere un problema o rispondere a una necessità aziendale.

In questa guida vediamo tutto ciò che serve sapere a riguardo, perché il decision making è fondamentale per qualsiasi impresa e dieci consigli su come ottimizzare questo processo a partire da oggi.

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Che cos’è il processo decisionale in azienda

Il processo decisionale in azienda è una serie di passaggi o azioni che vengono intraprese per identificare, valutare e scegliere tra varie alternative, al fine di risolvere problemi o raggiungere obiettivi aziendali.

Si tratta di un elemento chiave della gestione e della leadership in qualsiasi organizzazione, e la sua efficacia può avere un impatto significativo sul successo dell’azienda.

Ma come funziona, nel dettaglio?

Innanzitutto, in genere, il processo decisionale inizia con l’identificazione di un problema o di una necessità. Ad esempio, un’azienda potrebbe riconoscere che ha bisogno di migliorare la sua produttività o di ridurre i costi.

Una volta che il problema o la necessità è stato identificato, l’impresa inizia a cercare possibili soluzioni.

Le ‘alternative’ vengono dunque individuate e valutate in base a vari criteri, tra cui:

  • Costo;
  • Efficacia;
  • Fattibilità;
  • Tempo necessario per l’implementazione;
  • Altri fattori rilevanti.

Questa valutazione risiede alla base del processo decisionale ed aiuta l’azienda a determinare la scelta migliore per risolvere il proprio problema o soddisfare la propria necessità.

A questa fase fa seguito l’implementazione della decisione, che può comportare la messa in atto di piani o strategie, l’assegnazione di risorse e la comunicazione della decisione alle parti interessate.

Infine, solo dopo che la decisione è stata implementata, l’azienda monitorerà e valuterà i risultati. Questo passaggio conclusivo del processo decisionale permette infatti all’impresa di apprendere dalle proprie decisioni e di fare aggiustamenti o modifiche, se necessario.

Ricorda: sebbene in molti casi il processo di decision making sia immediato e spontaneo, conoscere le sue diverse fasi può aiutare le aziende a prendere decisioni più mirate e strategiche.

Un buon processo decisionale non si limiterà a produrre buone decisioni, ma contribuirà anche a creare un clima di fiducia e rispetto all’interno dell’organizzazione.

Come deve essere strutturato

Per massimizzare l’efficacia del processo decisionale in azienda, possiamo scomporlo in alcune fasi principali:

  1. Identificazione del problema
    Il primo passo di qualsiasi processo decisionale dovrebbe essere l’identificazione del problema o dell’obiettivo. Questo step richiede un’analisi attenta della situazione per comprendere cosa sta andando storto o cosa deve essere migliorato.
    Ad esempio, se le vendite dell’azienda sono in calo, l’obiettivo potrebbe essere quello di aumentarle. Quindi, il problema potrebbe essere identificato come una diminuzione delle vendite.
  2. Raccolta di informazioniUna volta che il problema o l’obiettivo è stato identificato, il passo successivo è raccogliere tutte le informazioni rilevanti.Questo può comportare l’analisi dei dati di vendita, l’indagine sulle preferenze dei clienti, l’osservazione dei trend del mercato e così via.
    Ad esempio, se l’obiettivo è quello di aumentare le vendite, l’azienda potrebbe voler esaminare i dati di vendita per individuare eventuali schemi o trend.
  3. Generazione di alternative
    Dopo aver raccolto le informazioni, l’azienda dovrebbe generare una serie di alternative tra cui scegliere.
    Questo è un compito particolarmente impegnativo, che richiede capacità d’osservazione, ma anche una buona dose di creatività e pensiero laterale.
    Ad esempio, per aumentare le vendite, l’azienda potrebbe prendere in considerazione l’implementazione di una nuova strategia di marketing, la modifica del prezzo delle proprie offerte, l’introduzione di nuovi prodotti e così via.
  4. Valutazione delle alternative
    Una volta generate le alternative, queste devono essere valutate in base a vari criteri come costi, benefici, rischi, fattibilità e allineamento con gli obiettivi dell’azienda.
    Ad esempio, l’impresa potrebbe valutare se una nuova strategia di marketing avrebbe un impatto significativo sulle vendite e se i costi di implementazione sarebbero superiori ai benefici, o meno.
  5. Scelta e implementazione dell’alternativa
    Dopo aver valutato le varie opzioni, l’azienda sceglierà l’alternativa che ritiene più promettente e inizierà il processo di implementazione.
    Ad esempio, se l’azienda decide di implementare una nuova strategia di marketing, dovrebbe pianificare come e quando questa strategia sarà messa in atto.
  6. Valutazione dei risultati
    Infine, una volta che la decisione è stata implementata, l’azienda dovrebbe monitorare e valutare i risultati. Questo aiuta a capire se la decisione ha avuto l’effetto desiderato e se sono necessari ulteriori aggiustamenti.
    Ad esempio, l’impresa dovrebbe monitorare le vendite dopo l’implementazione della nuova strategia di marketing per vedere se sono aumentate come previsto.

I vantaggi di un buon processo decisionale

Un processo decisionale ben strutturato ed efficace può portare a numerosi benefici per l’azienda in cui viene adottato, tra cui:

  1. Miglioramento delle prestazioni
    Un buon processo di decision making può aiutare a migliorare le prestazioni aziendali. Quando le decisioni sono prese in base a dati accurati e all’analisi approfondita delle opzioni, è più probabile che portino a risultati positivi.Ad esempio, un’azienda che utilizza un processo decisionale strutturato per decidere su nuove strategie di marketing può essere in grado di aumentare le sue vendite con più certezza.
  2. Aumento dell’efficienza
    Un buon processo decisionale può anche portare a un aumento dell’efficienza.Quando le decisioni sono prese in modo tempestivo e sulla base di dati concreti, possono contribuire ad evitare ritardi e inefficienze.Per esempio, un’azienda che utilizza un processo decisionale efficace per la gestione delle scorte può essere in grado di ridurre i costi di stoccaggio ed evitare la mancanza di prodotti.
  3. Riduzione dei rischi
    Un processo decisionale efficace può contribuire a ridurre i rischi.Quando tutte le opzioni sono state attentamente analizzate e valutate, l’organizzazione può essere meglio preparata a gestire potenziali rischi.Ad esempio, un’azienda che utilizza un processo decisionale strutturato per l’investimento in nuove tecnologie può essere in grado di anticipare e mitigare i rischi associati con più sicurezza.
  4. Maggiore soddisfazione dei dipendenti
    Un buon processo decisionale può anche portare a una maggiore soddisfazione dei lavoratori in azienda.Quando i dipendenti sono coinvolti nel processo decisionale e vedono che le decisioni sono prese in modo equo e trasparente, possono sentirsi infatti più soddisfatti e impegnati nel loro lavoro.Ad esempio, un’azienda che coinvolge i dipendenti nel processo decisionale per l’implementazione di nuove politiche aziendali può vedere un aumento dell’engagement dei dipendenti e della loro soddisfazione sul posto di lavoro.
  5. Costruzione di una buona reputazione
    Infine, un buon processo decisionale può contribuire a costruire una buona reputazione per l’azienda.Difatti, quando le decisioni dell’azienda sono viste come ponderate, giuste e basate su fatti, ciò può migliorare la reputazione dell’impresa tra i clienti, i fornitori e gli altri stakeholder.Ad esempio, un’azienda che prende decisioni etiche e sostenibili riguardo alla sua catena di approvvigionamento può migliorare la sua reputazione e attrarre clienti che valorizzano la sostenibilità e l’etica.

10 consigli per rendere efficace il processo decisionale

Ora che abbiamo compreso l’importanza di un buon processo decisionale e i vantaggi che può portare alla tua organizzazione, passiamo a qualche consiglio pratico.

Ecco 10 suggerimenti per ottimizzare il tuo processo decisionale e renderlo più efficace:

  1. Definisci chiaramente il problema
    Come abbiamo visto, il primo passo verso un processo decisionale efficace è la definizione del problema.In questa fase, occorre essere quanto più specifici possibile, per identificare la problematica nel dettaglio e dedicare la propria attenzione a ciò che conta davvero. Per questo, serve individuare tutti i fattori rilevanti, il contesto e le implicazioni del problema.Ad esempio, se le vendite sono in calo, è importante capire se ciò è dovuto a un problema con il prodotto, la concorrenza, il marketing, o qualche altro fattore.
  2. Raccogli tutte le informazioni necessarie
    Prima di prendere una decisione, è fondamentale assicurarsi di avere a disposizione tutte le informazioni pertinenti.Come accennato, queste possono essere ottenute con pratiche come l’analisi dei dati di vendita, il feedback dei clienti, le tendenze del mercato e molto altro. L’importante è avere una prospettiva ampia ed evitare di affidarsi a campioni di informazioni limitati o ristretti.Ad esempio, se stai cercando di decidere se lanciare un nuovo prodotto, potrebbe essere utile esaminare le vendite di prodotti simili, le recensioni dei clienti e le tendenze del settore.
  3. Valuta i ‘pro’ e ‘contro’ di ciascuna opzione
    Una volta raccolte tutte le informazioni, è importante valutare ciascuna opzione nel dettaglio.Un modo per farlo in maniera efficace è includere l’analisi dei pro e dei contro di ciascuna scelta, la considerazione di vari scenari e l’esame delle possibili conseguenze.Ad esempio, se stai valutando di espanderti in un nuovo mercato, dovresti considerare i potenziali benefici in termini di vendite e profitti, ma anche i possibili rischi e sfide.
  4. Coinvolgi i membri del team
    Includere i membri del team nel processo decisionale può portare a decisioni più efficaci.Fare ciò può infatti fornire una gamma più ampia di prospettive e idee, oltre che aumentare l’accettazione e l’adesione alle decisioni.Ad esempio, se stai cercando di decidere su una nuova strategia di marketing, potrebbe essere utile includere persone da diverse parti dell’organizzazione, come dai team di vendita, dai team del prodotto e dal customer care.
  5. Utilizza modelli decisionali
    L’uso di modelli decisionali può aiutare a strutturare il processo di decision making e a garantire che tutte le opzioni e le conseguenze siano considerate in maniera adeguata.
    Ad esempio, il modello decisionale di Tversky e Kahneman, che prende in considerazione le distorsioni cognitive, può aiutare a migliorare la qualità delle decisioni.
  6. Prendi in considerazione le implicazioni a lungo termine
    Quando prendi una decisione, è importante considerare non solo le immediate conseguenze, ma anche le implicazioni a lungo termine.
    Ad esempio, se stai considerando un taglio dei costi, dovresti considerare come potrebbe influire sulla qualità del prodotto o sulla soddisfazione del cliente nel lungo periodo.
  7. Sii consapevole dei bias
    Tutti noi siamo soggetti a vari bias cognitivi che possono influenzare le nostre decisioni.Essere consapevoli di questi ‘preconcetti’ e cercare di mitigarli può aiutare a migliorare la qualità delle scelte.Ad esempio, il bias della conferma può portarci a dare più peso alle informazioni che confermano le nostre idee preesistenti, ignorando quelle che le contraddicono.
  8. Prendi decisioni in modo tempestivo
    Mentre è importante prendere decisioni ponderate, è altrettanto fondamentale essere capaci di prendere decisioni in maniera tempestiva.Il ritardo nelle decisioni può infatti portare a opportunità mancate e inefficienze.Ad esempio, se stai considerando l’acquisto di nuove attrezzature, ritardare la decisione potrebbe significare perdere una buona offerta o posticipare l’avvio di un progetto.
  9. Rivedi e apprendi dalle tue decisioni
    Dopo aver preso una decisione, è importante rivedere i risultati e apprendere da essi. Questo può aiutare a migliorare il processo decisionale in futuro.
    Ad esempio, se una decisione di marketing non ha portato i risultati desiderati, è importante capire perché, e come si può fare meglio la prossima volta.
  10. Non aver paura di cambiare decisione
    Infine, è importante ricordare che è ok cambiare decisione se le circostanze cambiano o se emergono nuove informazioni.
    Ad esempio, se dopo aver lanciato un nuovo prodotto scopri che non sta vendendo come previsto, potrebbe essere necessario rivedere la decisione iniziale e considerare altre opzioni.

Migliora i processi decisionali con Factorial

Come abbiamo visto, un buon decision making risiede alla base del successo di ogni azienda o organizzazione che si rispetti.

La capacità di prendere buone decisioni è un tassello fondamentale di ciascuna impresa, che permette di evitare problemi come:

  • Grandi sprechi di denaro e risorse;
  • Calo della competitività;
  • Conflitti interni o con i propri partner di business;
  • Perdita di opportunità.

Perciò, come ottimizzare al massimo il processo decisionale e portare la propria azienda verso il successo, limitando il rischio di tutti questi errori?

Per questo puoi sfruttare Factorial – il software HR che aiuta a prendere decisioni migliori basandosi sui dati della tua organizzazione.

Come?

Ecco alcune funzioni di Factorial che rendono tutto ciò possibile:

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  • Sistema di recruiting facile e intuitivo, per comparare i candidati e scegliere quelli migliori per le esigenze della tua azienda;
  • Controllo e visibilità a 360° delle informazioni aziendali, come presenze dei dipendenti, ferie, spese, turni e corsi o eventi di formazione.

Ricorda: non importa quale sia il tuo settore o le dimensioni della tua azienda…

Una buona capacità decisionale risiede alla base del successo di qualsiasi organizzazione.

Con Factorial, puoi migliorare il tuo decision making e quello dei tuoi collaboratori, contribuendo positivamente al successo della tua azienda.

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Punto di riferimento per le start-up SaaS che vogliono posizionarsi nel mercato italiano, Niccolò è copywriter, scrittore, amante dell’arte e del viaggio. I suoi contenuti aiutano realtà internazionali come Factorial, o strappano un sorriso agli amici quando si tratta di poesie e brevi racconti. Nomade digitale, ama il mondo start-up, stare nella natura e visitare i musei.

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