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Milleproroghe 2021: novità del decreto e come incide sui lavoratori

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8 minuti di lettura
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Cos’è il decreto Milleproroghe? Cosa prevede nel 2021?

In questa continua situazione di emergenza portata dal coronavirus, lo Stato Italiano continua a vedersi costretto ad emanare ed attuare disposizioni speciali, volte a supportare il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione e al rispetto delle scadenze istituzionali.

Oltre che all’ordinaria amministrazione dello Stato, il decreto Milleproroghe influenza una larga fetta di lavoratori ed aziende, in quanto la forza lavoro e il tessuto imprenditoriale italiani rappresentano la spina dorsale del nostro Paese. Come per il bonus fiscale 2021, anche  le nuove disposizioni di questo decreto, convertito in legge il 1°marzo 2021, sono volte a tutelare queste importantissimi componenti strategiche

In questo ultimo anno e mezzo il Milleproroghe si è trasformato, passando dall’essere uno strumento straordinario al venire considerato quasi una formalità. Se gestisci un’azienda o sei responsabile delle risorse umane della tua impresa, è importante che tu conosca il contenuto e gli elementi principali di questo decreto, per poter supportare al meglio la tua azienda e i tuoi dipendenti.

In questo articolo capiamo meglio cos’è il Milleproroghe, come funziona, cosa prevede e come influenza i lavoratori e le aziende del nostro Paese.

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Cos’è il decreto Milleproroghe?

Come sempre cominciamo con ordine. Cerchiamo di capire innanzitutto di cosa stiamo parlando e rispondiamo alla prima importante domanda: cos’è il Milleproroghe?

Il Milleproroghe è un provvedimento che contiene principalmente varie disposizioni di proroga relative a numerose scadenze legislative, oltre ad una lista di misure che sono state posticipate a causa dell’emergenza sanitaria causata dall’avvento della pandemia.

Viene facile capire l’importanza di questo provvedimento, in un momento in cui gli italiani non hanno la possibilità di rispettare ogni singola scadenza e hanno bisogno di uno strumento aggiuntivo per continuare a gestire questa situazione.

Per completezza, riportiamo quanto indicato dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che spiega che “è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 26 febbraio 2021, n. 21 di conversione del c.d. Decreto Milleproroghe, recante la “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea. Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità Il Forteto”.

Cosa prevede il Milleproroghe?

Ora che abbiamo capito di cosa stiamo parlando andiamo a scoprire meglio i contenuti principali di questo decreto. Sono tante le novità contenute nel provvedimento, che conta addirittura 160 pagine.

Cosa prevede quindi il decreto Milleproroghe?

I temi trattati sono molteplici:

  • agricoltura, ambiente e territorio, cultura e spettacolo, difesa, economia e finanza, elezioni, energia, enti territoriali, giustizia, informazione e comunicazione, infrastrutture e contratti pubblici, lavoro e previdenza, politiche sociali, pubblica amministrazione, salute, scuola università e alta formazione, sicurezza, sport, sviluppo economico, trasporti.

Oltre a queste, nel decreto vengono indicate le proroghe relative alla legislazione emergenziale.

Non sarebbe possibile, ovviamente, trattare tutto in questo articolo. Ecco perchè cercheremo di toccare i punti più importanti con un’enfasi particolare sul mondo dei lavoratori e delle imprese.

Disposizioni riguardo imprese, lavoratori e previdenza sociale

Per supportare le imprese in crisi in seguito all’emergenza sanitaria causata dal coronavirus è stata prevista la proroga al 31 marzo 2021 (anziché al 28 febbraio) dei i termini scaduti nel 2020 per le richieste di accesso alla cassa integrazione Covid.

Nel testo, viene riproposto quanto previsto nel d.l. 183/2020 e vengono sostituite le norme in materia di stabilizzazione della detrazione spettante sui redditi da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati. L’agevolazione spetta nei seguenti importi annuali:

  • 960 euro, aumentati del prodotto tra 240 euro e la somma corrispondente al rapporto tra 35.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo risulta superiore a 28.000 euro ma non a 35.000 euro;
  • 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro ma non a 40.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro”.

Queste informazioni possono essere trovate direttamente sul sito della Camera alla pagina relativa al dl 183/2020 con oggetto “Proroga di termini e altre disposizioni urgenti”.

Società benefit: le imprese potranno usufruire del credito d’imposta fino al 30 giugno 2021 per i costi di costituzione o trasformazione in società benefit anche in relazione a quelli sostenuti. Il bonus è utilizzabile in compensazione a decorrere dal 2021.

Garanzie SACE: il decreto estende fino al 30 giugno 2021 l’operatività della garanzia SACE sulle emissioni di titoli di debito da parte delle imprese colpite della pandemia di Covid-19 alle quali sia attribuito un rating pari ad almeno BB- o equivalente.

Assemblee di società: il decreto stabilisce che l’assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 può essere convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio (il termine ordinario sarebbe di 120 giorni). Oltre a questo, le procedure semplificate di svolgimento delle assemblee societarie potranno essere applicate alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2021.

Assemblee di associazioni e fondazioni: viene prorogata dal decreto, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica e comunque non oltre il 30 aprile 2021, la possibilità (art. 73 D.L. n. 18/2020) di svolgere in videoconferenza le sedute degli organi di associazioni private, delle fondazioni nonché delle società (comprese quelle cooperative e i consorzi).

👉  Qui puoi trovare un approfondimento sulla cassa integrazione e il reddito di emergenza.

Disposizioni riguardo economia e finanza

Per quanto riguarda i provvedimenti a sostegno del sistema economico-finanziario, il decreto Milleproroghe 2021 prevede:

  • La proroga al 31 dicembre 2021 del termine massimo per poter utilizzare il bonus vacanze per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, dagli agriturismi e dai bed & breakfast.

Inoltre, vengono inserite nel testo le proroghe contenute nel decreto legge 7/2021 (adesso abrogato), ovvero il differimento di alcuni termini per adempimenti di natura tributaria. Come ad esempio:

  • proroga di 14 mesi dei termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento
  • proroga al 28 febbraio 2021 del termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non tributari
  • proroga al 28 febbraio 2021 della scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione e dagli altri soggetti titolati, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, pensione e trattamenti assimilati.

Disposizioni relative agli Esami di Stato

Il Milleproroghe 2021 introduce una proroga fino al 31 dicembre 2021 per permettere di accedere in maniera semplificata al conseguimento dell’abilitazione relativa ad alcune professioni regolamentate. La modalità semplificata, nel caso specifico, consisterà nello svolgimento di un esame orale a distanza.

Le categorie interessate sono quelle di:

  • commercialisti, esperti contabili e revisori legali
  • architetti
  • agronomi e forestali
  • odontoiatri, farmacisti, veterinari, tecnologi alimentari
  • geometri, geologi, ingegneri, periti agrari ed industriali
  • biologi e chimici
  • psicologi e assistenti sociali

Questo non è tutto. Gli studenti universitari, infatti, avranno anche più tempo per finire gli esami e laurearsi in corso nonostante le difficoltà e i rallentamenti causati dall’emergenza covid. Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio infatti hanno approvato alcuni emendamenti che spostano l’ultima sessione utile dell’anno accademico 2019/2020 al 15 giugno 2021. Una buona notizia per tutti i laureandi, soprattutto per gli studenti lavoratori.

Legislazione emergenziale: proroga delle disposizioni

Il decreto Milleproroghe 2021 contiene, inoltre, una proroga fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e comunque non oltre il 30 aprile 2021 delle disposizioni legislative per le quali  la proroga è disposta.

Nello specifico questa proroga riguarda:

  • le disposizioni di cui all’art. 73 d.l. 18/2020 (cosiddetto Cura Italia) che consente lo svolgimento in videoconferenza delle sedute dei “consigli comunali, provinciali e metropolitani e delle giunte comunali, degli organi collegiali degli enti pubblici nazionali, degli organi degli enti e organismi del sistema camerale e degli organi di associazioni private, delle fondazioni nonché delle società (comprese quelle cooperative e i consorzi) e degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado;
  • le disposizioni di cui all’art. 6 c. 4 d.l. 22/2020 relative allo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari
  • le disposizioni di cui all’art. 33 d.l. 34/2020 in relazione alla sottoscrizione dei contratti finanziari e assicurativi in modo semplificato, nonché disposizioni in materia di distribuzione di prodotti assicurativi
  • le disposizioni di cui all’art. 4 del d.l. 23/2020 in materia di sottoscrizione di contratti e di comunicazioni in modo semplificato
  • le disposizioni di cui all’art. 90, c. 3 e 4, del d. l.34/2020 (decreto Rilancio) che prevedono che i datori di lavoro privati possono ricorrere al lavoro agile in forma semplificata (smart working).

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Disposizioni in materia di giustizia

Tra le varie disposizioni introdotte dal decreto Milleproroghe ricordiamo anche quelle in materia di giustizia. Fra le quali soprattutto:

  • la proroga di un anno della disciplina transitoria che consente l’iscrizione all’albo per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori a coloro che siano in possesso dei requisiti previsti prima dell’entrata in vigore della riforma forense 2012.

Il decreto di conversione interviene anche in materia di tutela degli acquirenti degli immobili da costruire (d. lgs. 122/2005) per differire l’emanazione dei decreti ministeriali che introdurranno i modelli di fideiussione e di polizza assicurativa, a beneficio dell’acquirente, alla data di entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. In attesa dei citati, il contenuto degli atti di cui sopra è lasciato alla libera volontà dei contraenti.

A tal proposito, ricordiamo che la legge 155/2017, recante la delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, si è concentrata anche sulle garanzie a tutela degli acquirenti di immobili da costruire e il d.lgs. 14/2019, recante Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, ha dato attuazione alla succitata legge delega.

Inoltre, sono prorogate al 30 aprile 2021 le stesse disposizioni contenute nel d. l. 7/2021 (ora abrogato) in ambito penitenziario riguardanti:

  • l’ammissione al regime di semilibertà (art. 28 d.l. 137/2020),
  • la concessione di permessi premio (art. 29 d.l. cit.)
  • l’esecuzione domiciliare della pena detentiva non superiore a 18 mesi (art. 30 d.l. cit.)

Fra le altre disposizioni oggetto di conversione in legge e rimaste invariate, troviamo anche:

  • la proroga al 30 giugno 2021 della sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per morosità
  • la proroga al 30 giugno 2021 della sospensione delle procedure esecutive immobiliari aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore
  • la proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 del termine per la presentazione delle istanze di indennizzo per le vittime dei reati intenzionali violenti
  • la proroga dal 31 ottobre 2020 al 31 ottobre 2021 del termine entro cui devono essere maturati i requisiti e le condizioni per poter richiedere l’indennizzo

👉 Potresti trovare interessante questo focus sul Fondo di Garanzia PMI 2021.

Disposizioni relative all blocco degli sfratti

Il decreto Milleproroghe, tra le altre cose, prevede anche il cosiddetto “blocco degli sfratti”, ossia la sospensione dell’esecuzione. Esistono però dei limiti.

La sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di “rilascio degli immobili anche ad uso non abitativo” (situazione quindi che potrebbe riguardare anche molte imprese) è prorogata fino al 30 giugno 2021, solo:

  • limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari

La proroga fino al 30 giugno 2021 riguarda quindi della sospensione dell’esecuzione di quelli che vengono definiti “sfratti per morosità”, ovvero sfratti relativi a immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari e degli sfratti aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore. Il blocco degli sfratti è stato confermato nella stessa formulazione sia dalla Camera che dal Senato.

Disposizioni relative ai trasporti

Le proroghe del decreto toccano anche le imprese che operano nel settore del trasporto stradale. In particolare, il focus del Milleproroghe sui trasporti prevede:

  • La proroga al 31 dicembre 2021 del termine previsto per le verifiche periodiche della strumentazione metrica delle imprese di autoriparazione e revisione dei veicoli, in scadenza dalla data di entrata in vigore del provvedimento d’urgenza in esame e fino al 31 maggio 2021
  • proroga di sei mesi dei termini per lo svolgimento della prova di teoria nell’esame per la patente di guida (art. 121 c. 1 Codice della Strada), dalla data di presentazione della domanda per il conseguimento della patente in relazione alle domande dirette al conseguimento della patente presentate nel corso dell’anno 2020.

I trasporti rappresentano un settore fondamentale per il nostro Paese e molte aziende si vedranno influenzate dalle proroghe del decreto.

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Milleproroghe 2021 e smart working

Cosa succede, invece, per quanto riguarda l’accesso allo smart working per i lavoratori dipendenti? Con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe, la data ultima per utilizzare un accesso semplificato allo smart working si sposta dal 31 marzo al 30 aprile 2021.

Per ora, quindi, la via più breve per l’accesso al lavoro agile segue i tempi dello stato di emergenza e una sua conferma per il futuro dipenderà, come è stato fino ad ora, da eventuali nuove proroghe.

Le aziende potranno automaticamente usufruire della procedura semplificata introdotta con l’emergenza Covid.

Milleproroghe e smart working: tempi e modi

Le eccezioni che vengono ulteriormente confermate fino alla fine dello stato di emergenza e anche oltre, in caso di proroga, sono diverse.

Tra queste ci sono anche le disposizioni che riguardano lo smart working e in particolare i commi 3 e 4 dell’articolo 90 del Decreto Rilancio:

  • fino al 30 aprile 2021 i datori di lavoro del settore privato dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, utilizzando piattaforma e moduli semplificati messi a disposizione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali
  • per lo stesso periodo la modalità di lavoro agile (smart working) resta applicabile dai datori di lavoro privati a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalla normativa vigente, anche in assenza degli accordi individuali previsti.

Per procedere con per la comunicazione relativa all’accesso allo smart working semplificato le aziende potranno, ancora per qualche mese, utilizzare il portale del sito del Ministero utilizzato nei mesi scorsi.

Scritto da Matteo Pizzinato

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Isotta è Content Marketing Specialist in Factorial ed è appassionata di comunicazione, copywriting, social media e HR. Ama la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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