Hai mai fatto uso del reclutamento interno?
Il reclutamento interno consiste nel promuovere o trasferire i dipendenti già presenti in azienda verso nuove posizioni o ruoli.
Questa pratica ti permette di sfruttare al meglio le risorse umane che hai già a disposizione, valorizzandone le competenze.
Prima di pubblicare un annuncio di lavoro o affidarti ad una società di selezione del personale, perché non guardare dentro la tua stessa azienda?
Immagina di avere bisogno di un nuovo responsabile per il tuo reparto marketing. Invece di cercare un candidato esterno, che dovresti formare e inserire nella tua organizzazione, potresti scegliere tra i tuoi collaboratori attuali. Magari c’è qualcuno che ha dimostrato di avere le capacità e le attitudini necessarie per il ruolo. Promuovendolo gli offri una nuova opportunità di crescita professionale e gli mostri la tua fiducia e il tuo apprezzamento, risparmiando le risorse che avresti speso per la selezione e formazione di un candidato esterno.
In questo articolo imparerai cos’è il reclutamento interno, come funziona, e tutti i suoi vantaggi e svantaggi. Ti daremo anche alcuni consigli per applicare il reclutamento interno nella tua azienda in modo efficace.
Sommario
- Che cos’è il reclutamento interno
- I vantaggi del reclutamento interno
- Svantaggi del reclutamento interno
- Differenze tra il reclutamento interno ed esterno
- Come funziona il reclutamento interno
- Semplifica il reclutamento interno con Factorial
- ✅ Digitalizza il processo di reclutamento interno – Prova Factorial gratis
Che cos’è il reclutamento interno
Il reclutamento interno consiste nell’assumere per un posto di lavoro vacante dipendenti che già lavorano in azienda.
La gestione classica di un posto vacante è quella del reclutamento esterno, dove l’azienda cerca un nuovo dipendente sul mercato del lavoro. La più grande debolezza del reclutamento esterno è la sua dispendiosità. In più non sai mai bene a cosa vai incontro assumendo un esterno; potrebbe faticare ad integrarsi con i nuovi colleghi o ad adattarsi alla cultura aziendale.
Spostando la tua attenzione all’interno dell’azienda eviti tutti questi problemi. Stai selezionando persone che sono già ben integrate nella tua organizzazione, e di cui conosci attitudini e peculiarità. Sai già che sono competenti e che ti puoi fidare di loro.
Ma il reclutamento interno non è solo una questione di convenienza o sicurezza. È un processo che, quando ben implementato, porta valore aggiunto in azienda.
Ha i suoi pro e contro come ogni strumento, quindi è cruciale capire se può funzionare per la tua azienda. Come non puoi usare un trapano per fare qualsiasi tipo di buco, così non puoi usare il reclutamento interno per ogni posizione o ruolo.
Devi valutare attentamente le tue esigenze, le tue risorse e i tuoi obiettivi, e confrontarli con i vantaggi e gli svantaggi del reclutamento interno.
Vediamo insieme questi pro e contro.
I vantaggi del reclutamento interno
Affidarti alla pratica del reclutamento interno porta numerosi vantaggi alla tua azienda.
- Risparmio di tempo e denaro: Assumere un nuovo dipendente è una spesa. Devi pubblicare l’annuncio, fare lo screening dei CV, e condurre colloqui. Una volta selezionato il candidato migliore devi anche formarlo ed aiutarlo ad integrarsi in azienda. Il reclutamento interno ti permette di saltare queste fasi.
- Valorizzazione delle competenze: Capita che alcuni tuoi dipendenti non si sentano valorizzati nel ruolo corrente. Aprendo opportunità di reclutamento interno offri loro la possibilità di cambiare posizione in base alle loro aspirazioni e alle loro potenzialità.
- Aumento della motivazione e della fidelizzazione: Promuovendo e trasferendo i dipendenti mostri che dai valore alle loro competenze e che ti interessano il loro benessere e la loro crescita professionale. Di rimando, i dipendenti ti ripagano con maggiore motivazione e lealtà, visto che hai dimostrato di credere in loro e di volerli premiare per il loro lavoro; così riduci i tassi di turnover e assenteismo derivanti da scarsa motivazione.
- Miglioramento della cultura aziendale e dell’employer branding: Una cultura aziendale dedita alla meritocrazia promuove un luogo di lavoro meno tossico, dove importano le competenze, non subdoli giochi di potere o favoritismi personali. E un dipendente reclutato internamente racconterà della sua esperienza ai conoscenti, proiettando un’immagine positiva dell’azienda.
- Arricchimento del capitale umano e aumento della competitività: Il reclutamento interno arricchisce il capitale umano e aumenta la competitività dell’azienda poiché sfrutta al meglio le conoscenze e le esperienze dei dipendenti interni. Inoltre, stimola innovazione e creatività dei dipendenti, che possono proporre nuove idee e soluzioni per migliorare i processi e i prodotti dell’azienda.
Affidarti al reclutamento interno porta anche dei rischi, ecco quali.
Svantaggi del reclutamento interno
Scegliere di sfruttare le risorse umane già presenti all’interno dell’azienda per coprire ruoli vacanti comporta dei rischi; rischi che, fortunatamente, sono mitigabili se ti prepari in anticipo ad affrontarli.
I principali svantaggi del reclutamento interno sono:
- Creazione di un vuoto nel team originale: Difficilmente potrai semplicemente trasferire un dipendente da un team all’altro — dovrai colmare il vuoto lasciato dal dipendente promosso. L’idea è quella di semplificare il processo di reclutamento, non rimpiazzarlo del tutto.
- Limitazione del pool di candidati: Le tue opzioni di selezione sono ristrette quando scegli di reclutare internamente. Invece di poter selezionare un candidato tra tutti quello offerti dal mercato del lavoro, la tua scelta sarà limitata ai dipendenti che già lavorano nella tua azienda. Questo può portare a una mancanza di scelta e di qualità, e a una difficoltà di trovare il candidato ideale per il ruolo.
- Creazione di conflitti o gelosie: C’è sempre il rischio di creare risentimento verso il collega promosso, specie se i criteri di promozione non sono chiari e trasparenti. Ciò può danneggiare il clima e la collaborazione in azienda, e portare a una perdita di motivazione e di produttività. Per evitare questo problema, è importante comunicare in modo efficace le ragioni e le modalità del reclutamento interno, e coinvolgere tutti i dipendenti nel processo.
- Riduzione della diversità e dell’innovazione: Il reclutamento interno può ridurre la diversità e l’innovazione in azienda, in quanto si limita l’ingresso di nuove competenze, prospettive e idee provenienti dall’esterno. Il risultato, spesso, è una perdita di competitività dell’azienda, che fatica ad adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze dei clienti.
Sfruttando sia il reclutamento interno che quello esterno puoi creare un processo di selezione del personale più efficace ed adattabile alle tue esigenze. Ma analizziamo meglio le differenze tra queste due pratiche, per comprendere meglio quale delle due fa al caso tuo.
Differenze tra il reclutamento interno ed esterno
Prima di analizzare le differenze, ricordiamo che queste due pratiche sono complementari.
Spesso le aziende si focalizzano solo sulla ricerca di nuovi talenti, trascurando le risorse preziose che hanno già in casa. Oppure cercano di promuovere i propri dipendenti senza valutare le opportunità del mercato esterno.
Reclutamento interno ed esterno differiscono per 4 fattori principali:
- Velocità e costo del processo
- Qualità e quantità dei candidati
- Innovazione e diversità di vedute
- Impatto sulla motivazione e sul clima aziendale
Vediamo come ognuno di questi fattori cambia in base al tipo di reclutamento.
Velocità e costo del processo
Il reclutamento interno ti permette di velocizzare la selezione del personale, dato che l’hai già fatta quando hai assunto il dipendente che stai per promuovere.
Non puoi prescindere dal valutare l’idoneità dei candidati al nuovo ruolo, ma puoi saltare alcune fasi preliminari come la verifica delle competenze di base, il colloquio motivazionale e la richiesta dei documenti.
Tieni a mente che dovrai comunque assumere una nuova persona per sostituire il dipendente promosso, a meno che tu non decida di ridistribuire il suo carico di lavoro tra i colleghi.
D’altro canto il reclutamento esterno richiede più tempo e risorse, ma ti permette di ampliare il tuo pool di talenti e di trovare la persona più adatta al ruolo.
Qualità e quantità dei candidati
Il pool di candidati tra cui puoi scegliere è limitato quando ti affidi al reclutamento interno; potrai scegliere solo tra i dipendenti correnti della tua azienda. Scegliendo il reclutamento esterno, invece, ti dà accesso all’intero mercato del lavoro della zona — e oltre, specie in caso di smart working.
Ma devi anche considerare che, sebbene il reclutamento esterno offra una quantità maggiore di candidati che possono avere competenze più specifiche e aggiornate, dovrai seguire i neoassunti per formarli ed aiutarli ad integrarsi.
Col reclutamento interno ti risparmi la fase di integrazione, ma se non conosci a fondo le loro potenzialità rischi di fare scelte subottimali. Per minimizzare questo rischio puoi affidarti ad un software — come Factorial — che ti aiuti a valutare performance, competenze e aspirazioni dei tuoi dipendenti.
Innovazione e diversità di vedute
Affidarti solo ed esclusivamente al reclutamento interno per ricoprire i ruoli più importanti in azienda può portare ad una stagnazione dal punto di vista dell’innovazione. I tuoi dipendenti avranno una visione omogenea e consolidata dell’azienda e del mercato, che potrebbe non essere adatta alle sfide e ai cambiamenti del contesto esterno.
E potresti perdere l’opportunità di arricchire il tuo capitale umano con nuove competenze, esperienze e prospettive provenienti da altre realtà.
Diversamente, il reclutamento esterno ti permette di portare innovazione e diversità in azienda, in quanto i nuovi assunti potranno apportare nuove idee, soluzioni e punti di vista che potrebbero stimolare la creatività e la competitività dell’azienda.
Ma dovrai anche fare attenzione a creare un ambiente inclusivo e collaborativo, in cui le diverse culture possano integrarsi e dialogare senza creare problemi di comunicazione o di conflitto.
Impatto sulla motivazione e sul clima aziendale
Vedere un collega promosso o trasferito in un ruolo a lui più congeniale dimostra che la tua azienda ha a cuore lo sviluppo professionale dei propri dipendenti — a patto che tu stia promuovendo una cultura aziendale basata su trasparenza e meritocrazia.
Mettiti nei panni di un dipendente che vede i suoi colleghi venire promossi. Non penserai forse che anche tu hai delle possibilità di crescita e di miglioramento? Non avrai più fiducia nella tua azienda e nei tuoi leader che sanno riconoscere e valorizzare il talento?
Il reclutamento esterno è più incerto; se il nuovo assunto si rivela una “mela marcia”, può avere un effetto negativo sulla motivazione e sul clima aziendale, in quanto può generare risentimento, conflitto e disimpegno tra i dipendenti interni. Come evidenziato in questo studio della Wharton School of Business, avere un solo dipendente svogliato o maleducato in un gruppo può abbassare la performance del 30-40%.
Come funziona il reclutamento interno
Un reclutamento interno di successo comincia da un processo ben studiato. Sebbene ogni azienda sia diversa, possiamo individuare una serie di passaggi comuni a tutte.
Ecco quali:
- Identifica la necessità: Devi capire qual è il ruolo da ricoprire, quali sono le competenze e le responsabilità richieste, e quali sono gli obiettivi da raggiungere. Questo ti aiuterà a definire il profilo ideale del candidato e a comunicarlo in modo chiaro ai tuoi dipendenti.
- Pubblica l’annuncio interno: Rendi nota ai tuoi dipendenti l’opportunità di carriera interna; descrivi il ruolo, i requisiti e le modalità di candidatura. Puoi usare diversi canali come la bacheca aziendale, la newsletter, il portale HR o le chat interne. L’importante è che l’annuncio sia visibile e invitante per i tuoi dipendenti.
- Ricevi e valuta le candidature: Valuta le candidature dei dipendenti interessati verificando le loro competenze, le loro esperienze e le loro aspirazioni. Puoi usare diversi strumenti, come i CV, le lettere di motivazione, i test o i colloqui. L’importante è che la valutazione sia oggettiva, equa e trasparente per tutti i candidati.
- Seleziona e comunicare il candidato scelto: Usa criteri oggettivi e trasparenti per selezionare il candidato. Una volta scelto, comunica la tua decisione al candidato scelto e agli altri candidati, spiegando le ragioni della tua scelta e ringraziandoli per la loro partecipazione. La comunicazione deve essere tempestiva, rispettosa e costruttiva per tutti i candidati.
Puoi semplificare notevolmente il processo di reclutamento interno affidandoti ad un software come Factorial.
Semplifica il reclutamento interno con Factorial
Se vuoi semplificare il processo di reclutamento interno, Factorial è un software HR che ti aiuta a gestire tutti gli aspetti delle risorse umane in un unico strumento. Con Factorial puoi:
- Creare e pubblicare annunci interni personalizzati, usando dei template o creando i tuoi modelli.
- Ricevere e organizzare le candidature in modo automatico, usando dei filtri o delle etichette per classificarle.
- Valutare e confrontare le candidature in modo oggettivo, usando dei punteggi o delle valutazioni per misurare le competenze e le potenzialità dei candidati.
- Selezionare e comunicare il candidato scelto in modo trasparente, usando dei report o delle notifiche per informare i candidati del risultato del processo.
Factorial ti aiuta anche a gestire altri aspetti del reclutamento interno, come la formazione, il trasferimento o la promozione del dipendente selezionato. In più ti offre una visione completa delle performance e delle aspirazioni dei tuoi dipendenti, in modo da poterli valorizzare al meglio.