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Agevolazioni assunzioni 2024: tutti gli sgravi previsti dai nuovi bonus

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6 minuti di lettura
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Agevolazioni alle assunzioni per il 2024: finalmente abbiamo un quadro completo.

Dopo il Decreto Coesione, il governo, infatti, ha pubblicato anche il decreto attuativo relativo al maxi bonus che dovrebbe avere benefici sul mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato.

Ma non è tutto: ci sono anche un’altra serie di agevolazioni previste fino alla fine del 2025, che avvantaggeranno i datori di lavoro nel momento dell’assunzione di categorie specifiche di dipendenti.

Andiamo a vedere nel dettaglio tutti i nuovi sgravi previsti per le aziende, quali sono i requisiti necessari per accedervi e a quale tipo di lavoratori si riferiscono.

La Superdeduzione assunzioni del 2024

Partiamo dalla misura più attesa e più importante.

Cos’è nel dettaglio il nuovo decreto attuativo (MEF – Lavoro) con cui il governo mira a impattare il problema del precariato?

Questo decreto è stato pubblicato lo scorso 25 giugno e al suo interno sono contenute tutte le nuove misure ideate dal governo per agevolare le assunzioni in base alla nuova Manovra economica, per un periodo che va fino al dicembre 2025.

Le misure riguardano nello specifico le assunzioni a tempo indeterminato (non riguardano quindi le altre forme di assunzioni), che prevedono sgravi fiscali a carico dei datori di lavoro per tutte le categorie di lavoratori.

L’incentivo prevede la deduzione IRPEF e IRES del costo del personale di nuove assunzioni con contratto indeterminato pari al 120%, che può anche arrivare al 130% nel caso in cui a essere assunto sia quello che, da normativa europea, viene definito come “lavoratore molto svantaggiato“.

In questa categoria rientrano:

  • Persone con disabilità o che rientrano in categorie svantaggiate;
  • Donne con almeno due figli minori o prive di impegno da almeno sei mesi;
  • Ex percettori del reddito di cittadinanza;
  • Donne vittime di violenza;
  • Minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare;
  • Giovani under 30 ammessi agli incentivi all’occupazione.

Il requisito fondamentale per poter usufruire degli sgravi fiscali per le assunzioni nel 2024 è uno: aumentare la base occupazionale rispetto all’anno precedente. Questo implica che l’azienda dovrà dimostrare che tra la fine del periodo d’imposta di dicembre 2023 e quello successivo ci sia stato un’incremento del numero di dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato.

È anche bene specificare che questa misura è cumulabile a quelle relative alle assunzioni al Sud, di cui parleremo più avanti.

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Chi può usufruire delle nuove agevolazioni per le assunzioni

Queste deduzioni per le assunzioni a tempo indeterminato sono riservate a titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, autonomi esercenti arti e professioni che abbiano esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni.

Questo bonus, quindi, non fa riferimento alle nuove imprese costituite nel corso del 2023.

Nello specifico, rientrano nelle categorie eleggibili per le agevolazioni alle assunzioni per il 2024:

  • Società per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative e società di mutua assicurazione, società europee e società cooperative europee residenti in Italia;
  • Enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali;
  • Enti pubblici e privati che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, organismi di investimento collettivo del risparmio;
  • Società ed enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato;
  • Imprese individuali, società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del citato TUIR titolari di reddito d’impresa;
  • Esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del suddetto TUIR (il testo unico delle imposte sui redditi).

Chi non può usufruire del bonus

Abbiamo elencato le categorie di aziende che possono richiedere il bonus per le assunzioni, ma andiamo a vedere nello specifico chi, invece, non può fare richiesta.

Oltre alle imprese di nuova costituzione già menzionate, sono pochi, infatti, i casi in cui un datore di lavoro non può beneficiare degli sgravi fiscali.

Tra questi figurano le imprese in liquidazione ordinaria, le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori.

Le agevolazioni per le assunzioni nel Decreto Coesione

Gli incentivi per i contratti a tempo indeterminato non sono le uniche agevolazioni per le assunzioni del 2024.

Importanti misure sono presenti anche nel nuovo Decreto Coesione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio, che presenta una serie di bonus per le assunzioni, alcuni dei quali volti a sostituire i bonus scaduti nel 2023.

Nello specifico, queste misure si concentrano su una serie di categorie specifiche: giovani sotto i 35 anni che non hanno mai avuto contratti a tempo indeterminato, donne che appartengono a categorie svantaggiate e assunzioni nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno. Andiamo a vedere nel dettaglio gli incentivi previsti per ciascuna di esse.

Assunzioni giovani under 35

Questa agevolazione riguarda i giovani sotto i 35 anni che non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato.

I datori di lavoro, in caso di assunzioni di lavoratori che appartengono a questa categoria, potranno usufruire di uno sgravio contributivo di 500 euro al mese per 24 mesi. Per aziende basate nelle regioni del Mezzogiorno, invece, lo sgravio sarà di 650 euro mensili.

L’esonero contributivo non sarà valido per le aziende che, nei sei mesi precedenti alle assunzioni, abbiano effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo.

La misura, in vigore dal settembre 2024, sarà valida fino al dicembre 2025.

Donne svantaggiate

Questa misura riguarda le lavoratrici svantaggiate, ovvero le donne che sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Per le lavoratrici residenti in una delle regioni dell’area ZES Sud, il requisito sarà di mancanza d’impiego per sei mesi.

Esso prevede l’esonero totale dei contributi INPS e INAIL fino a 650 euro mensili, per una durata di 24 mesi.

Come per il caso della Superdeduzione alle assunzioni, anche questa misura prevede il requisito di dover aumentare la base occupazionale rispetto all’anno precedente.

La misura, in vigore dal settembre 2024, sarà valida fino al dicembre 2025.

ZES del Mezzogiorno

In questo caso, gli sgravi fiscali si rivolgono alle micro e piccole imprese (con non più di 10 dipendenti) appartenenti alla ZES Sud, ovvero la Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Di quest’area fanno parte le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Per i datori di lavoro del settore privato è previsto l’esonero contributivo totale per i nuovi assunti a tempo indeterminato che abbiano compiuto i 35 anni, che al momento dell’assunzione risultino disoccupati da almeno 24 mesi.  L’agevolazione è pari a 650 euro per la durata di 24 mesi.

La misura, in vigore dal settembre 2024, sarà valida fino al dicembre 2025.

Gli altri incentivi per le assunzioni

Nonostante la Superdeduzione e gli incentivi del Decreto Coesione siano senza dubbio le agevolazioni per le assunzioni nel 2024 più importanti introdotte con la manovra economica, rimangono validi una serie di altri bonus che possono sfruttare le aziende per usufruire degli sgravi fiscali dedicati ai nuovi assunti.

  • Bonus assunzione per i percettori di SFL e ADI
    L’incentivo prevede un esonero contributivo totale fino a 8000 euro annui per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato e 4000 per le assunzioni a tempo determinato. Per poterne usufruire, il datore di lavoro deve pubblicare l’offerta di lavoro nel sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, il SIISL.
  • Bonus NASpI
    Si tratta di un contributo mensile che viene concesso ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i cittadini che usufruiscono della NASpI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego). Questo contribuito ha un importo del 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. La durata massima del beneficio è pari 24 mesi e vale anche per i contratti a termine trasformati in indeterminati.
  • Bonus assunzione under 30 e over 50
    Questi bonus prevedono incentivi relativi all’età dei lavoratori. Nello specifico, per gli under 30 è previsto un esonero contributivo del 50% fino a 3000 euro. Per gli over 50 (a patto che siano disoccupati da almeno 12 mesi), invece, l’esonero contributivo è del 50% per 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato e di 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato.

Le misure non più in vigore

È importante specificare che diverse delle agevolazioni alle assunzioni per il 2024 sostituiscono una serie di incentivi che non sono stati riconfermati e che quindi non saranno più a disposizione dei datori di lavoro.

In particolare, uno degli incentivi non riconfermato è quello riguardante gli esoneri contributivi per i giovani Under 36 e per le donne, che prevedeva lo sgravio sulla contribuzione del 50% per 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato, sostituito da quelli specifici elencati sopra.

Scaduto anche il bonus assunzioni per i NEET (ovvero i giovani under 30 che non lavorano e non studiano) e quello delle assunzioni dei percettori del reddito di cittadinanza.

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Dopo anni di esperienza nel mondo dell'editoria digitale e delle start-up, attualmente vive a Barcellona, dove è copywriter per Factorial e crea contenuti per il mercato italiano. Appassionata di scrittura e letteratura, non potrebbe mai vivere senza viaggiare e senza il suo gatto.

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