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Apprendistato stipendio, durata e dettagli del contratto [Guida Completa]

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8 minuti di lettura
apprendistato stipendio

Tutti i dettagli del contratto di apprendistato stipendio, durata e come funziona per le aziende. 

In qualsiasi organizzazione, il personale costituisce sempre la risorsa e la fonte di crescita principale, che ogni datore di lavoro dovrebbe cercare di rinnovare e nutrire costantemente con della “nuova energia”. Poter contare su una forza lavoro variegata e con competenze professionali diverse fra loro è fondamentale.

L’apprendistato può aiutare le aziende proprio in questo senso: rappresenta l’opportunità per un giovane dipendente di crescere e formarsi in maniera stabile e lineare, fornendo allo stesso tempo ad un’organizzazione energia nuova, motivazione, creatività e voglia di imparare.

Stipulare un contratto di apprendistato può rivelarsi un un’ottima soluzione per tutte quelle aziende che vorrebbero rinnovare il proprio personale in maniera sostenibile e lungimirante, sia dal punto di vista economico che progettuale.

In questo articolo, vediamo nel dettaglio cos’è un contratto di apprendistato e quale stipendio, quanti tipi ne esistono e cosa comporta per le aziende.

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Apprendistato stipendio: cos’è?

Partiamo come sempre dai concetti di base per assicurarci di dare un significato concreto a ciò di cui stiamo parlando. Cos’è un contratto di apprendistato?

L’apprendistato è un contratto di lavoro finalizzato principalmente alla formazione e all’occupazione giovanile. Prevede un periodo di formazione o professionalizzazione iniziale, al termine del quale il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato.

Fino a che età si può sottoscrivere un contratto di apprendistato?

Il contratto di apprendistato stipendio può essere attivato dalle aziende con giovani talenti entro i 29 anni di età. Va ricordato, ad ogni modo, che con l’introduzione del Jobs Act è stato introdotto un importante cambiamento che riguarda la possibilità per le aziende di poter estendere l’applicazione del contratto di apprendistato, a prescindere dall’età, anche a:

  • Disoccupati che percepiscono la NASPI
  • Disoccupati che percepiscono la ASDI
  • Disoccupati che percepiscono la DIS-COLL
  • Disoccupati che percepiscono altri ammortizzatori sociali

Questa variazione ha l’evidente intento di facilitare e sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei soggetti inattivi.

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Contratto di apprendistato stipendio: quanti tipi ne esistono?

L’apprendistato è uno degli svariati tipi di contratto di lavoro previsti dalla legge italiana. Anche in seguito alle modifiche apportate dal Jobs Act, prevede attualmente 3 tipi principali di contratto di apprendistato. Vediamoli insieme:

  • Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, per i giovani dai 15 ai 25 anni compiuti, finalizzato a conseguire uno delle predette qualificazioni in un ambiente lavorativo
  • Apprendistato professionalizzante, per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato ad imparare una professione o ad ottenere una qualifica professionale
  • Apprendistato di alta formazione e ricerca, per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori, per attività di ricerca nonché per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche.

Per l’apprendistato professionalizzante e per l’apprendistato di alta formazione e ricerca è possibile assumere apprendisti anche dal 17° anno di età, se sono in possesso di una qualifica triennale di istruzione e formazione professionale.

👉 Se vuoi sapere tutto sui tipi di contratto di lavoro in Italia, qui trovi un approfondimento.

Apprendistato part-time: è possibile?

Alcune aziende si chiedono se il regime contrattuale dell’apprendistato sia applicabile anche ad un rapporto di lavoro part-time. E la risposta è sì! Un’azienda può stipulare con un lavoratore un contratto di apprendistato professionalizzante sia a full-time che part-time.

La condizione fondamentale è che l’orario ridotto garantisca il raggiungimento dell’obiettivo dell’apprendistato: il tempo dedicato dal lavoratore deve quindi essere sufficiente da permettere il conseguimento della qualifica professionale oggetto del contratto.

Apprendistato stipendio e maternità

Cosa accade se, durante il periodo di apprendistato, una lavoratrice richiede il congedo di maternità?

In questo caso, la durata del congedo non viene calcolata ai fini del completamento dell’apprendistato stipendio. Il termine del rapporto lavorativo, infatti, viene “slittato” in misura pari alla durata del congedo stesso. Una volta rientrata, la lavoratrice riprenderà il proprio apprendistato dal punto in cui lo aveva interrotto.

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La componente formativa in un contratto di apprendistato stipendio

Come abbiamo detto, uno fra gli obiettivi fondamentali di un contratto di apprendistato è la formazione aziendale del soggetto a cui è rivolto. Il tipo di percorso formativo offerto all’apprendista durante lo svolgimento del rapporto di lavoro può svolgersi sia internamente che esternamente all’azienda ospitante.

La formazione aziendale che si svolge all’interno di un’impresa è sempre delineata dalla compilazione di un piano formativo individuale, il quale verrà allegato al contratto in fase di stipula e dovrà contenere gli obiettivi da raggiungere nel corso del rapporto formativo o professionale.

La formazione che si svolge esternamente, invece, avviene presso strutture formative specializzate e permette all’apprendista di completare il raggiungimento di parte degli obiettivi previsti dal contratto di apprendistato.

In base al tipo di contratto, la formazione si delinea in questi termini:

  • Nell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale svolto nell’ambito del sistema di istruzione e formazione professionale regionale, la formazione esterna viene fornita dall’istituto formativo a cui lo studente è iscritto e non può essere superiore al 60% dell’orario ordinario per il secondo anno e al 50 % per il terzo e quarto anno e per l’anno successivo finalizzato al conseguimento del certificato di specializzazione tecnica.
  • Nell’apprendistato professionalizzante, la formazione viene fornita direttamente dal datore di lavoro, tramite un integrazione, interna o esterna, finalizzata all’acquisizione di competenze e al consolidamento delle competenze di base. Il monte ore complessivo non dovrà superare le 120 ore all’interno del triennio.
  • Nel contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, in relazione agli accordi regionali con gli enti specifici e le Università, in base anche al titolo di studio da conseguire, la formazione può variare. La formazione esterna all’azienda è svolta presso l’ente formativo a cui lo studente è iscritto e nei percorsi di istruzione tecnica superiore e non può, in genere, essere superiore al 60 % dell’orario ordinario.

A prescindere dalla durata e dalla tipologia dell’apprendistato la formazione continua ad essere l’elemento imprescindibile di questo tipo di contratto.

In caso di inadempimento da parte del datore di lavoro nel fornire la dovuta formazione (di cui sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità della tipologia di apprendistato specifico) l’azienda è tenuta a versare la differenza tra la retribuzione corrisposta e quella dovuta con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato, con applicazione di una maggiorazione.

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Durata del contratto di apprendistato stipendio

Come funziona invece il contratto di apprendistato per quanto riguarda la durata? È importante ricordare che l’apprendistato non dura sempre lo stesso periodo di tempo. La durata minima del contratto è solitamente di almeno 6 mesi.

Per quanto riguarda la durata massima, può variare in base alla tipologia di apprendistato scelto:

  • Contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale: il contratto non può avere durata superiore ai 3 anni (solitamente 3 anni per la qualifica e 4 anni per il diploma). In alcuni casi, la durata può essere prorogata fino al massimo di un anno. La proroga va richiesta per iscritto e va aggiornato il piano formativo individuale, nel caso in cui l’apprendista abbia conseguito la qualifica o il diploma professionale e voglia consolidare le proprie competenze professionali e specialistiche, acquisire ulteriori competenze o nel caso in cui, al termine della formazione, l’apprendista non abbia conseguito la qualifica o il diploma.
  • Contratto di apprendistato professionalizzante: varia in base a quanto previsto dallo specifico CCNL di categoria e non può, in ogni caso, essere superiore a 3 anni. Fanno eccezione alcune professioni del settore artigiano (ad esempio orafi o falegnami), per cui la durata può essere estesa fino a 5 anni.
  • Contratto di apprendistato per l’alta formazione e ricerca: la durata varia in base al titolo di studio che si intende conseguire (che, abitualmente, è mai inferiore al percorso di studio) ed è regolata dagli accordi fra Regioni o Province Autonome ed associazioni territoriali, università ed istituti professionali.

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Apprendistato stipendio e durata

Quanto viene retribuito un apprendista? La realtà è che la retribuzione nel contratto di apprendistato varia in base ai rispettivi CCNL che vengono adottati e dall’inquadramento definito. Va ricordato che un dipendente con contratto di apprendistato stipendio può essere inquadrato al massimo fino a due livelli inferiori alla categoria base.

Per quanto riguarda la retribuzione effettiva, un apprendista gode di tutti i diritti di un normale lavoratore dipendente ed ha quindi diritto a:

  • copertura per malattia e maternità
  • assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro, le malattie, malattie professionali e invalidità
  • Copertura previdenziale INPS
  • Assegno per il nucleo familiare
  • Accesso a NASPI ed altri ammortizzatori sociali
  • Stipendio calcolato in base alla mansione e al settore

Al pari di un normale contratto di lavoro, il contratto di apprendistato dà inoltre diritto all’attribuzione del TFR (trattamento di fine rapporto).

Dal punto di vista dell’imposizione fiscale, la remunerazione dell’apprendista gode di una tassazione agevolata grazie ad un’aliquota ridotta.

Parlando dei contributi previdenziali nel contratto di apprendistato, essi sono carico del datore di lavoro sono per l’11,31% della retribuzione imponibile ai fini INPS mentre sono a carico dell’apprendista per il 5,84%.

A meno che non sia previsto diversamente dallo specifico CCNL di settore, nei casi particolari dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e dell’apprendistato di alta formazione e di ricerca, le nuove disposizioni introdotte dal Jobs Act prevedono che:

  • per le ore di formazione svolte presso l’ente formativo, il datore di lavoro sia esonerato da ogni tipo di obbligo retributivo
  • per le ore di formazione a carico del datore di lavoro, venga riconosciuta una retribuzione pari al 10% di quella normalmente spettante al lavoratore

Apprendistato stipendio netto: come si calcola?

Come abbiamo accennato, non è possibile dare una stima generale della retribuzione di un apprendista, in quanto essa è influenzata dal CCNL di riferimento, dal tipo di posizione, inquadramento ecc.

Solitamente la retribuzione dell’apprendista è soggetta ad una riduzione rispetto al normale stipendio base di un collega assunto con normale tempo indeterminato, la quale varia tra il primo, il secondo e il terzo anno.

Detto questo, per fare il calcolo dello stipendio netto di un apprendistato sarà necessario prendere come riferimento lo stipendio lordo previsto per la specifica posizione e inquadramento, applicare la riduzione percentuale prevista e sottrarre le dovute imposte, tasse e ritenute.

Apprendistato stipendio e straordinari

Qual è la normativa relativamente alla gestione delle ore di lavoro straordinario nei contratti di apprendistato stipendio? È possibile fare straordinari in apprendistato?

Una volta assunto, un apprendista viene trattato al pari di un comune lavoratore dipendente e può quindi fare straordinari al pari dei propri colleghi. Le ore di lavoro straordinarie saranno soggette a retribuzione maggiorata secondo quanto previsto dal CCNL di riferimento o dagli specifici accordi contrattuali.

👉 Per te un focus dedicato a come si calcola la tassazione degli straordinari.

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Apprendistato stipendio: licenziamento e dimissioni

Quali sono le tutele previste dal contratto di apprendistato per le situazioni di licenziamento?  Trattandosi a tutti gli effetti di un contratto a tempo indeterminato, anche il contratto di apprendistato prevede che i lavoratori possano beneficiare delle tutele previste dalla legge contro i licenziamenti illegittimi, vale a dire senza giusta causa (gravi comportamenti che giustificano l’interruzione immediata del rapporto di lavoro) o giustificato motivo (per inadempimenti degli obblighi contrattuali da parte del lavoratore oppure inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione e al funzionamento della stessa).

Anche i datori di lavoro sono tutelati in questo senso. Nel contratto di apprendistato stipendio per la qualifica professionale, nello specifico, costituisce giustificato motivo di licenziamento il mancato raggiungimento degli obiettivi contenuti nel piano formativo.

Al termine del periodo di formazione (e quindi al termine del contratto di apprendistato) il datore di lavoro e l’apprendista possono recedere dal contratto di apprendistato stipendio fornendo il dovuto preavviso, che viene determinato dallo specifico CCNL in questione.

Durante il periodo di preavviso continua a trovare applicazione la normale disciplina del contratto di apprendistato. Ovviamente, se nessuna delle parti recede al termine dell’apprendistato, il rapporto prosegue come rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Al termine del rapporto di apprendistato senza che sia intervenuto il recesso, proseguendo il contratto come rapporto subordinato a tempo indeterminato, trovano applicazione le norme in tema di licenziamento e dimissioni previste per questa tipologia di contratto.

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Nata a Firenze e laureata in Scienze Politiche (in particolare Comunicazione e Giornalismo) all’Università di Firenze. In Italia ha lavorato come giornalista ed ha collaborato con diversi siti web dedicati al mondo dell’attualità. Adesso vive a Barcellona ed è Content Marketing Specialist in Factorial e si occupa della creazione dei contenuti del mercato italiano. Il suo obiettivo è dare supporto, ispirazione e strumenti per far conoscere il mondo delle Risorse Umane e far crescere la community HR. Ama l’avventura, la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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