Lo schema turni di lavoro a ciclo continuo è uno strumento fondamentale per regolare in maniera ordinata il lavoro su turni a ciclo continuo, per le aziende che vogliono garantire continuità operativa ed efficienza.
In questa guida vediamo come funziona questo schema, quali elementi deve includere e come trarre il massimo dai suoi benefici.
Cominciamo con una breve panoramica sul lavoro a turni, per comprendere meglio in quali casi può tornare utile ricorrere a questo strumento:
- Lavoro a turni: definizione
- Tipologie di lavoro a turni
- Normativa sul lavoro a turni
- Come funzionano i turni di lavoro a ciclo continuo
- Che cos’è lo schema turni di lavoro ciclo continuo
- Digitalizzazione dello schema turni di lavoro a ciclo continuo
- Factorial: il software HR per organizzare al meglio i turni di lavoro
- Organizza il lavoro a turni con il software di Factorial 🕜
Lavoro a turni: definizione
Il lavoro a turni è una modalità di organizzazione del lavoro che prevede la divisione dei dipendenti in “turni”, per far sì che lavorino a orari diversi durante il giorno e la notte.
In passato, questo tipo di organizzazione si limitava ai settori che offrono servizi essenziali, quali i trasporti, la sanità e le telecomunicazioni.
Al contrario, oggi il lavoro a turni è sempre più impiegato dalle aziende che vogliono far fronte alle esigenze del mercato, soprattutto nel settore della grande distribuzione e nell’industria manifatturiera.
In ogni caso, il lavoro a turni risulta particolarmente utile per le imprese che operano 24 ore su 24, per garantire la continuità delle operazioni, senza interruzione.
In questi settori, dal momento che la produzione o il servizio deve continuare in maniera costante, i turni di lavoro sono organizzati per garantire la copertura durante tutto l’arco della giornata.
Infine, è importante notare che una buona gestione del lavoro a turni richiede una pianificazione accurata e una comunicazione efficace.
Un buon sistema di lavoro a turni dovrebbe infatti tener conto delle esigenze dell’azienda, ma anche delle preferenze e del benessere dei dipendenti.
Tipologie di lavoro a turni
Esistono diverse tipologie di lavoro a turni, ciascuna con caratteristiche e sfide specifiche.
Ecco alcune delle principali:
- Turni fissi: In questa modalità, i dipendenti lavorano sempre nello stesso turno, ad esempio di mattina, di pomeriggio o di notte.Questa organizzazione può semplificare la pianificazione e offrire maggiore stabilità ai lavoratori, ma può anche limitare la flessibilità dell’azienda nel caso in cui sia necessario apportare modifiche agli orari di lavoro.Inoltre, i dipendenti che lavorano sempre negli stessi turni potrebbero risentire della mancanza di varietà e di opportunità di interagire con colleghi che lavorano in altri turni.
- Turni rotanti: I dipendenti alternano i turni, lavorando a volte di giorno, a volte di notte o in altri orari prestabiliti.Questo tipo di organizzazione permette una maggiore flessibilità e può aiutare a distribuire in modo più equo le responsabilità tra i dipendenti.Tuttavia, i turni rotanti possono essere più difficili da pianificare e richiedono una comunicazione efficace per garantire che tutti siano informati sui loro turni.Inoltre, i lavoratori possono avere difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti frequenti di orario, il che potrebbe influire negativamente sulla loro salute e sul loro benessere.
- Turni a ciclo continuo: Nei turni di lavoro a ciclo continuo, i dipendenti lavorano secondo uno schema che copre l’intero arco delle 24 ore, 7 giorni su 7.Questa modalità è tipica delle aziende che richiedono una copertura continua, come le fabbriche che operano 24 ore su 24 o gli ospedali.La pianificazione dei turni a ciclo continuo può essere complessa, poiché è necessario garantire che ci sia sempre personale disponibile in ogni momento.Tuttavia, se gestita correttamente, questa modalità può offrire un’elevata efficienza operativa e una migliore distribuzione delle risorse.
Normativa sul lavoro a turni
In Italia, il lavoro a turni è disciplinato da una serie di normative e disposizioni specifiche volte a tutelare il benessere dei lavoratori.
Queste si concentrano principalmente su due aspetti, ovvero la tutela della salute dei dipendenti e l’organizzazione del lavoro in modo equo ed efficiente.
Ma ecco, nello specifico, alcuni dei punti chiave delle leggi italiane che impattano sulla gestione del lavoro a turni:
- Durata massima del lavoro: Secondo il Decreto 66/2003, la durata massima dell’orario di lavoro – compreso il lavoro straordinario – non può superare le 48 ore per settimana.Per esempio, se un dipendente lavora per 12 ore al giorno per 4 giorni, dovrà poi riposare per i restanti 3 giorni della settimana, al fine di rispettare questa normativa.
- Periodi di riposo: Sempre secondo il Decreto Legislativo 66/2003, tra due turni di lavoro deve esserci un periodo di riposo di almeno 11 ore consecutive.Quindi, se un dipendente finisce il suo turno alle 20:00, non può iniziare il turno successivo prima delle 7:00 del giorno dopo.
- Lavoro notturno: Il lavoro notturno, secondo la legge, è quello svolto in periodo di tempo consecutivo di sette ore, che comprende la fascia dalla mezzanotte alle cinque del mattino.La legge prevede diverse limitazioni per questa pratica, come quella all’orario di lavoro per il lavoratori notturni, che non deve superare le 8 ore in un periodo di 24 ore.Ad esempio, un lavoratore notturno che inizia il suo turno a mezzanotte dovrebbe finire entro le 8:00, includendo le pause.
- Salute e sicurezza: La legge stabilisce che i datori di lavoro devono valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori a turni e adottare misure appropriate per mitigarli.Questo potrebbe includere, ad esempio, la fornitura di formazione specifica sui rischi associati al lavoro a turni o l’implementazione di pause regolari durante il turno.
La conoscenza e il rispetto di queste normative sono fondamentali non solo per garantire la conformità legale, ma anche per promuovere un ambiente di lavoro sano e produttivo.
Un’organizzazione del lavoro ben strutturata può contribuire a ridurre lo stress e l’affaticamento dei lavoratori, migliorando al contempo l’efficienza e la produttività aziendale.
Come funzionano i turni di lavoro a ciclo continuo
Come abbiamo accennato, i turni di lavoro a ciclo continuo sono un tipo specifico di organizzazione del lavoro che prevede la continuità operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tipico dei settori per cui è necessario garantire che le operazioni non siano interrotte.
In genere, in un sistema di turni di lavoro a ciclo continuo, i dipendenti sono suddivisi in squadre, ciascuna delle quali lavora secondo un preciso schema di turni.
Questo prevede solitamente un periodo di lavoro seguito da un periodo di riposo, in modo da garantire che ci sia sempre personale disponibile per coprire tutte le 24 ore.
Ad esempio, in un sistema a tre turni, una squadra potrebbe lavorare dalle 6:00 alle 14:00, una seconda squadra dalle 14:00 alle 22:00 e una terza dalle 22:00 fino alle 6:00 del giorno successivo.
Il vantaggio principale dei turni di lavoro a ciclo continuo è l’efficienza operativa.
Poiché le operazioni non si interrompono mai, in questo modo è possibile evitare i tempi morti associati all’avvio e all’arresto della produzione.
Ad esempio, in una fabbrica, le macchine possono rimanere in funzione continuamente, riducendo i tempi di inattività e aumentando l’output produttivo.
Tuttavia, i turni di lavoro a ciclo continuo presentano anche delle sfide.
Difatti, la pianificazione dei turni può essere complessa e deve tenere conto non solo delle esigenze operative dell’azienda, ma anche delle preferenze e dei bisogni dei dipendenti.
Ad esempio, è importante garantire che i turni notturni siano distribuiti equamente tra i lavoratori e che ci sia periodo di riposo adeguato tra un turno e l’altro.
Infine, è bene notare che il lavoro a ciclo continuo può avere un impatto notevole sulla salute e sul benessere dei dipendenti.
Il lavoro notturno e i turni prolungati, ad esempio, possono portare a problemi di sonno, stress e altri problemi di salute.
Dunque, è importante che le aziende che adottano i turni di lavoro a ciclo continuo istituiscano misure per supportare la salute e il benessere dei propri dipendenti, come la formazione sui rischi associati al lavoro a turni e la promozione di stili di vita salutari.
Che cos’è lo schema turni di lavoro ciclo continuo
Lo schema turni di lavoro a ciclo continuo è un documento fondamentale per l’organizzazione del lavoro in un contesto di ciclo continuo.
Difatti, questo documento rappresenta graficamente la rotazione dei turni tra le diverse squadre di lavoratori, garantendo così che ci sia sempre personale disponibile per coprire tutte le 24 ore del giorno, 7 giorni su 7.
Nello specifico, lo schema di turni di lavoro a ciclo continuo dovrebbe includere al suo interno diverse informazioni, tra cui:
- Squadre di lavoratori. Nello schema turni di lavoro a ciclo continuo, i dipendenti sono raggruppati in squadre, ognuna delle quali ha un preciso turno di lavoro da effettuare. Le squadre devono essere abbastanza numerose da coprire l’intero arco della giornata, ma non troppo grandi da rendere difficile la gestione.
- Tempi di inizio e fine del turno. Ogni squadra avrà un preciso orario di inizio e di fine del turno. Ad esempio, una squadra potrebbe coprire il turno mattutino (6:00-14:00), un’altra il turno pomeridiano (14:00-22:00) e un’altra ancora il turno notturno (22:00-6:00).
- Rotazione dei turni. Lo schema deve prevedere una rotazione dei turni tra le diverse squadre, in modo da evitare che la stessa squadra si ritrovi sempre a coprire i turni ‘meno desiderabili’, come quelli notturni o del fine settimana.La rotazione può essere organizzata su base settimanale o mensile, a seconda delle esigenze dell’azienda e delle preferenze dei dipendenti.
- Giorni di riposo. Nello schema turni di lavoro a ciclo continuo devono essere inclusi anche i giorni di riposo per ciascuna squadra, così come previsti dalla legge italiana.
- Eventuali turni speciali. In alcune aziende, potrebbero essere necessari turni speciali per la manutenzione delle attrezzature, per la formazione dei dipendenti o per altre attività. Questi turni dovrebbero essere inclusi nello schema turni e pianificati in modo da minimizzare l’impatto sulle normali operazioni.
Ricorrere a uno schema turni di lavoro a ciclo continuo può avere diversi vantaggi per la propria azienda, tra cui:
- Migliore gestione delle risorse. Uno schema ben progettato può aiutare a ottimizzare l’uso delle risorse umane, garantendo la copertura necessaria in ogni momento senza sovraccaricare i dipendenti. Ad esempio, potrebbe prevedere turni di 8 ore per tre squadre, in modo da coprire l’intera giornata, con ogni squadra che lavora per 5 giorni seguiti da 2 giorni di riposo.
- Riduzione dei conflitti interni. Lo schema di turni può garantire che i turni meno desiderabili, come quelli notturni o del fine settimana, siano distribuiti equamente tra i dipendenti.Questo può contribuire a mantenere un buon clima di lavoro e a prevenire conflitti.
- Maggiore prevedibilità per i dipendenti. Un buon schema turni di lavoro a ciclo continuo fornisce ai dipendenti una certa prevedibilità, permettendo loro di pianificare la propria vita personale intorno al lavoro. Ad esempio, se sanno che lavoreranno di notte per la prossima settimana, possono adattare i loro orari di riposo di conseguenza.
- Migliore conformità legale. Come abbiamo visto, ci sono diverse normative che regolano il lavoro a turni in Italia, che le aziende devono rispettare. Uno schema di turni ben progettato può aiutare a garantire la conformità con queste normative, evitando potenziali sanzioni.
Digitalizzazione dello schema turni di lavoro a ciclo continuo
Digitalizzare lo schema turni di lavoro a ciclo continuo può aiutare le aziende a sfruttare al massimo i benefici di questo strumento.
Nello specifico, ecco alcuni fra i principali vantaggi nel ricorrere a una soluzione digitale per lo schema turni di lavoro a ciclo continuo:
- Pianificazione più efficace. Un software per la pianificazione dei turni può aiutare a creare schemi di turni più efficienti, tenendo conto delle esigenze operative dell’azienda, delle preferenze dei dipendenti e delle normative vigenti. Ad esempio, potrebbe suggerire di alternare i turni notturni tra le diverse squadre per evitare di sovraccaricare un singolo gruppo di lavoratori.Inoltre, il software può facilmente adattare lo schema turni di lavoro a ciclo continuo a cambiamenti imprevisti, come malattie o assenze, garantendo così che ci sia sempre personale disponibile quando necessario.
- Miglioramento della comunicazione. Con un software, le informazioni sui turni di lavoro possono essere facilmente condivise con tutti i dipendenti, ad esempio tramite un’app mobile o un portale online. I dipendenti possono vedere i loro turni in tempo reale, ricevere notifiche per i cambiamenti di turno e persino richiedere cambi di turno o giorni di riposo. Questo può ridurre le incomprensioni e i conflitti e migliorare la soddisfazione dei dipendenti.
- Risparmio di tempo e riduzione degli errori. La pianificazione manuale dei turni può essere un processo lungo e soggetto ad errori. Un software di pianificazione dei turni può automatizzare gran parte di questa procedura, consentendo di risparmiare tempo e riducendo la possibilità di imprecisioni, come doppie prenotazioni o violazioni delle normative sul riposo.
- Analisi e report. Un software di pianificazione dei turni può fornire preziose analisi e report sulle prestazioni dei dipendenti, l’utilizzo delle risorse e altre metriche chiave. Queste informazioni possono aiutare l’azienda a identificare aree di miglioramento e a prendere decisioni informate per ottimizzare ulteriormente l’organizzazione del lavoro.
Factorial: il software HR per organizzare al meglio i turni di lavoro a ciclo continuo
Come abbiamo visto, lo schema turni di lavoro a ciclo continuo è un aiuto prezioso per rendere le aziende più efficienti ed organizzate e digitalizzarlo utilizzando un software può ampliare al massimo questi benefici.
Ma come scegliere il software adatto?
Ricorrere a un software poco efficace può portare a più problemi che vantaggi, limitando i benefici di questo strumento e conducendo la propria azienda a gravi conseguenze, come disorganizzazione, conflitti interni e sprechi di risorse.
Per fortuna, se vuoi limitare questi rischi e sfruttare al massimo i benefici di digitalizzare la gestione dei turni di lavoro, puoi ricorrere a Factorial.
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- Creazione e assegnazione dei turni direttamente ai lavoratori e in maniera personalizzata, per permettere loro di averli sott’occhio ovunque si trovano;
- Rilevazione 100% automatica delle sovrapposizioni dei turni, per evitare conflitti e problemi di organizzazione tra i dipendenti.
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