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Pausa pranzo obbligatoria: cosa dice la normativa e come gestirla senza perdere tempo grazie a un software

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6 minuti di lettura
Pausa pranzo obbligatoria: cosa dice la normativa e come gestirla senza perdere tempo grazie a un software

Come gestisci la pausa pranzo dei lavoratori? Sai cosa dice la normativa? La pausa pranzo è obbligatoria. Come scoprirai in questo articolo, devi garantirla a tutti i dipendenti che per contratto di lavoro sono in servizio per oltre 6 ore consecutive. 

Per i lavoratori la pausa non solo rappresenta un momento chiave per recuperare le energie, ma è anche un momento di socialità che, possibilmente, devi assicurarti sia il più piacevole possibile.  È per questi motivi che le organizzazioni medio grandi dispongono della mensa aziendale o stipulano convenzioni con ristoranti situati nelle immediate vicinanze dell’azienda. 

Ma andiamo con ordine e vediamo tutto quello che devi sapere. Da cosa dicono le leggi, alla durata della pausa pranzo, da come funziona la retribuzione a come puoi ottimizzare la gestione del tempo utilizzando un software per il time tracking

Sommario

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La pausa pranzo è obbligatoria? Ecco cosa dice la normativa

Come visto nell’introduzione la pausa pranzo è obbligatoria. Si tratta di un diritto che spetta a tutti i lavoratori che lavorano per 6 o più ore di seguito. A livello normativo puoi fare riferimento al noto D.Lgs 66/2003, lo stesso che disciplina alcune tematiche relative alle ferie, al riposo e in generale all’organizzazione dell’orario di lavoro. 

Relativamente alla pausa pranzo trovi tutte le informazioni al CAPO III, all’articolo 8. Qui è specificato che: 

  • Tutti i lavoratori che giornalmente sono in servizio più di 6 ore hanno diritto alla pausa pranzo
  • I CCNL stabiliscono la durata della pausa pranzo 
  • Le pause non devono essere mai inferiori ai 10 minuti e superiori alle 2 ore
  • Le pause servono per recuperare le energie e per attenuare il lavoro ripetitivo e monotono

Pertanto, come datore sei tenuto a garantire le pause. Tra queste rientra anche la pausa pranzo. Per rispettare le norme devi sia verificare quanto stabilito nel CCNL applicato, sia devi tener conto delle esigenze produttive dell’organizzazione.  

Durata della pausa pranzo obbligatoria

Entriamo più nello specifico. Per quanto riguarda la durata, sebbene la durata minima di una pausa sia di 10 minuti, per quanto riguarda il pranzo, comunemente, i contratti collettivi stabiliscono un periodo di tempo più lungo. Chiaramente 10 minuti non sono sufficienti per garantire il consumo di un pasto anche veloce. 

Devi quindi verificare quanto riportato nel CCNL e comunque fare fede al buon senso. Questo porta a dire che la pausa pranzo è bene duri almeno 30 minuti e per legge non può mai essere superiore alle 2 ore. Nella prassi le organizzazioni garantiscono ai dipendenti una pausa compresa tra 1 ora e 1 ora e mezza. 

Ti ricordiamo che al fine di avere tutto sotto controllo è bene chiedere ai dipendenti di segnalare l’orario di inizio e di fine pausa, timbrando il cartellino, o comunque avvalendosi del sistema di rilevazione presenze che utilizzi in azienda.

Inoltre, sempre rimanendo sul tema della durata della pausa pranzo obbligatoria, ti invitiamo a considerare vari scenari. Ad esempio, se disponi di una mensa aziendale, allora la pausa può avere una durata più breve, rispetto alla situazione in cui il lavoratore sia costretto a spostarsi fuori dall’azienda alla ricerca del più vicino locale convenzionato. 

Infine, un ultimo aspetto a cui dovresti prestare attenzione è quello di non confondere le pause pranzo con le brevi pause caffè. Queste possono durare anche 10 o 15 minuti e similmente spettano a tutti i dipendenti che lavorano per più di 6 ore consecutive. 

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La pausa pranzo è retribuita?

Indipendentemente dalla durata, la pausa pranzo è sempre retribuita. La retribuzione spetta ai soli lavoratori che hanno diritto alla pausa, i quali, come abbiamo visto, sono coloro che lavorano per più di 6 ore consecutive. 

La pausa pranzo è quindi compresa nell’orario di lavoro. Poniamo il caso un dipendente inizi il turno alle ore 9.00 e termini alle 17.00, nelle 8 ore retribuite sono comprese tutte le pause. 

Diversamente, qualora un lavoratore abbia un orario di lavoro spezzato, ad esempio lavori 4 ore la mattina e 4 ore il pomeriggio, allora non avendo diritto alla pausa pranzo, questa non viene retribuita

In più, come titolare d’azienda, hai anche la facoltà di indennizzare il denaro speso dai dipendenti per il pranzo.

Per farlo hai varie soluzioni: 

  • Aggiungere un’indennità forfettaria in busta paga 
  • Mettere a disposizione gratuitamente il servizio mensa 
  • Erogare buoni pasto 

Quanto appena detto vale in linea generale. Come sempre ti invitiamo a consultare il CCNL applicato, poiché ci sono alcune categorie di lavoratori a cui sono concessi dei diritti ulteriori. 

Ad esempio i video terminalisti, i quali lavorando per molte ore con il PC, hanno diritto a una pausa di 15 minuti ogni due ore di lavoro. Tale tipologia di pausa è inclusa nello stipendio e risulta quindi retribuita. 

Pausa pranzo e benefit aziendali

La pausa pranzo rappresenta per i dipendenti full time un momento molto importante della giornata. Permette di ricaricare le energie, di staccare dalle attività, di socializzare con i colleghi. 

I datori di lavoro sono sempre più attenti a questo momento. Una piacevole pausa pranzo porta benefici che non puoi ignorare: 

  • Dipendenti più rilassati 
  • Promuovi il dialogo 
  • Assicuri un’alimentazione sana 

Se desideri garantire ai lavoratori maggior benessere aziendale, puoi decidere di includere tra i benefit aziendali dei buoni pasto. Questi possono essere utilizzati dai lavoratori per fruire del servizio di mensa aziendale o li possono spendere nei ristoranti con i quali hai stipulato una convenzione. 

Come abbiamo visto, puoi decidere di gestire la pausa pranzo o erogando dei buoni pasto, oppure puoi concedere un’indennità in busta paga. In entrambi i casi, ti dimostri un datore premuroso. 

La legge infatti non ti impone di garantire i servizi appena visti. In altre parole, devi garantire sì il diritto alla pausa pranzo ma essendo questa inclusa nell’orario giornaliero, non sei obbligato a concedere un ulteriore compenso. 

I benefit aziendali sono molto apprezzati dai lavoratori. Aiutano a fare fronte a varie spese (pranzi, palestra, tecnologia, attività di svago). Le aziende li utilizzano per vari motivi, consapevoli del potere attrattivo dei benefit.

Questi infatti possono spingere i migliori talenti a inviare la candidatura presso la tua azienda, come anche contribuiscono a mantenere alto il morale e la produttività tra i lavoratori. 

Strumenti per gestire le pause dei dipendenti

Ma come gestire al meglio le pause dei dipendenti? Come puoi assicurarti che tutti fruiscano della pausa pranzo e della pausa caffè?

Puoi utilizzare diversi strumenti che possono aiutarti a monitorare tutte le pause fruite dai lavoratori. Dai classici e ormai desueti strumenti cartacei a più evoluti software e app di time tracking.

Più in dettaglio: 

  • Moduli cartacei: puoi utilizzare dei semplici fogli cartacei, stamparli e distribuirli. I dipendenti non devono far altro che annotare giornalmente gli orari di inizio e di fine pausa pranzo. 
  • Fogli Excel: in alternativa puoi creare e condividere un foglio Excel. Così facendo digitalizzi il processo, non devi più stampare i moduli e puoi accedere e aggiornare i fogli utilizzando il PC o lo smartphone. 

Scarica QUI il Foglio Presenze Excel modificabile per rilevazione delle presenze

  • App e software HR: sono il sistema più efficiente per la gestione delle pause pranzo obbligatorie. I lavoratori direttamente dallo smartphone segnalano la pausa. L’app in automatico aggiorna il foglio presenze, registra gli orari e il motivo della pausa. 

Fin quando i dipendenti in azienda sono pochi, i classici moduli cartacei o i fogli Excel si rivelano strumenti tutto sommato funzionali per le tue esigenze. Man mano che i dipendenti aumentano però, avvalersi di software HR per digitalizzare e automatizzare il processo diventa conveniente. Risparmi tempo, non devi effettuare i calcoli a mano, mantieni un miglior controllo dell’organizzazione. 

Utilizzare il time tracking per gestire la pausa pranzo

Factorial è il software, disponibile anche in versione mobile per digitalizzare e automatizzare le richieste di pause dei dipendenti.

Con Factorial monitori il tempo con facilità. Il software ti aiuta ad aumentare la produttività in azienda e a tenere traccia dell’orario di lavoro.

Dopo aver installato il software puoi iniziare subito a utilizzarlo, definendo: 

  • Il calendario presenze 
  • Il programma di lavoro 
  • I turni di lavoro 

I lavoratori possono così chiedere pause, ferie e permessi di ogni tipo utilizzando l’app Factorial. In più Factorial ti permette di visualizzare in tempo reale chi è in pausa, chi in permesso, chi in vacanza e calcola in automatico le ore effettivamente lavorate. 

All’occorrenza puoi anche aggiungere pratiche note alle schede attività dei lavoratori e generare grafici personali sulle ore lavorate. Factorial è un software HR completo. Non solo ti aiuta a monitorare il tempo ma puoi anche utilizzarlo per digitalizzare tanti altri processi. Utilizzalo per: 

Prova gratis Factorial per 14 giorni e inizia subito a beneficiare di tutti i vantaggi portati dalla digital transformation, utilizzando un software semplice, intuitivo e sviluppato sulle reali esigenze delle PMI. 

Conclusioni

In questo articolo abbiamo scoperto che tutti i dipendenti che lavorano 6 o più ore consecutive hanno diritto alla pausa pranzo. La pausa pranzo ha una durata variabile specificata nel CCNL. 

Indipendentemente dalla durata, le pause rientrano nel normale orario lavorativo, pertanto sono retribuite. Tuttavia, puoi decidere d’indennizzare la pausa pranzo, introducendo dei benefit o aggiungendo un importo forfettario alla busta paga. 

Come datore di lavoro hai il compito di garantire a tutti gli aventi diritto di fruire delle pause. Queste sono un momento fondamentale per ricaricare le energie, migliorano l’umore e facilitano la socialità. 

In conclusione, per una gestione ottimale delle pause, delle ferie e dei permessi, puoi oggi affidarti alla tecnologia. In particolare, software come Factorial vengono incontro alle tue esigenze e a quelle dei dipendenti, automatizzando e digitalizzando decine di diversi processi HR.

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