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Legge 104 e i suoi articoli: novità, come funziona e come richiederla

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4 minuti di lettura
legge 104 come funziona

Cos’è la Legge 104? Come funziona per i lavoratori dipendenti? Se stai cercando una risposta a queste domande, sei nel posto giusto.

Nella gestione delle risorse umane, HR manager e imprenditori devono avere a cuore la tutela dei propri lavoratori e questo include il riconoscere le esigenze personali e familiari dei propri dipendenti, nonché dei loro diritti.

Lo Stato Italiano garantisce una serie di tutele a favore dei lavoratori in situazioni di disabilità o che debbano farsi carico dell’assistenza di un familiare disabile. La Legge 104 va a definire nello specifico i requisiti e le agevolazioni spettanti in ogni singolo caso. In questo articolo capiremo quindi meglio come funziona la Legge 104, a chi è rivolta e quali sono gli aspetti più importanti da conoscere per il dipendente e il datore di lavoro.

Cos’è la Legge 104?

La Legge 104 è una legge entrata in vigore nel 1992 che viene definita come la legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili. Lo scopo primario della legge è quello di tutelare i diritti delle persone affette da disabilità.

Questa legge, nel corso degli anni ha subito varie modifiche attuate da successive leggi e decreti legislativi. Rimane comunque tuttora il pilastro fondamentale a cui attingere per comprendere i diritti delle persone (e nel nostro specifico caso, dei lavoratori) affette da disabilità.

A chi è rivolta la Legge 104? Ecco come funziona

La Legge 104 è rivolta alle persone portatrici di handicap. Nello specifico, il primo comma dell’articolo 3 della legge spiega che:

“È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

Sempre nell’articolo 3 si legge che le persone affette da disabilità hanno diritto alle prestazioni stabilite dalla legge, in base alla natura e all’importanza della propria condizione, alle capacità complessive individuali e all’efficacia delle terapie riabilitative.

Al comma 3 viene anche specificato che, nei casi in cui la minorazione abbia ridotto l’autonomia personale dell’individuo a tal punto da necessitare assistenza personale permanente e continuativa, la situazione di disabilità assume connotati di gravità, con conseguente priorità nei programmi di intervento e assistenza.

La legge tutela non solo le persone affette da disabilità ma anche i cosiddetti “caregivers”: i familiari più a stretto contatto che ne possano garantire l’assistenza e il supporto personale e psicologico.

Legge 104: permessi e agevolazioni

Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, la Legge 104 prevede delle agevolazioni lavorative che consistono principalmente in permessi retribuiti INPS. Possono beneficiarne sia i dipendenti affetti da disabilità, che i dipendenti familiari di persone disabili secondo alcuni parametri.

Permessi Legge 104: chi ne ha diritto?

Nello specifico, l’articolo 33 (e successive modifiche apportate dalla L. 183/2010 e dal D.lgs. 119/2011) prevede che i permessi in busta paga della Legge 104 spettino a:

  • lavoratori disabili in situazione di gravità (articolo 3, comma 3 della legge)
  • genitori di figli disabili in situazione di gravità e familiari fino al secondo grado di parentela: coniugi, parte dell’unione civile, conviventi di fatto, parenti o affini

Nel secondo caso, il diritto può essere esteso a parenti ed affini di terzo grado soltanto qualora il “caregiver” abbia già compiuto i 65 anni di età o sia affetto da patologie invalidanti.

In cosa consistono i permessi della Legge 104?

La legge prevede una distinzione nel diritto al beneficio dei permessi retribuiti in base al soggetto destinatario. Nello specifico, viene effettuata una distinzione fra:

  • Fruizione da parte del lavoratore affetto da disabilità grave
  • Fruizione da parte del genitore di figli affetti da disabilità grave
  • Fruizione da parte dei familiari di persone affette da disabilità grave

Nel caso dei genitori, i permessi della Legge 104 includono anche il prolungamento del congedo parentale.

Il lavoratore con disabilità grave potrà beneficiare di:

  • riposi orari giornalieri di 1 o 2 ore, in base all’orario lavorativo
  • tre giorni mensili di permesso retribuito (anche frazionabili in ore)

Il genitore di figli con disabilità grave di età minore di 3 anni potrà beneficiare di:

  • tre giorni mensili di permesso retribuito (anche frazionabili in ore)
  • prolungamento del congedo parentale, con diritto per tutto il periodo ad un’indennità pari al 30% della retribuzione

Il genitore di figli con disabilità grave di età compresa tra i 3 e i 12 anni potrà beneficiare di:

  • tre giorni mensili di permesso retribuito (anche frazionabili in ore)
  • prolungamento del congedo parentale, con diritto per tutto il periodo ad un’indennità pari al 30% della retribuzione

Il genitore di figli con disabilità grave oltre i 12 anni di età potrà beneficiare di:

  • tre giorni mensili di permesso retribuito (anche frazionabili in ore)

ll familiare di persona affetta da disabilità grave potrà beneficiare di:

  • tre giorni mensili di permesso retribuito (anche frazionabili in ore)

Il congedo straordinario della Legge 104

Oltre ai permessi lavorativi, la Legge 104 prevede quello che viene definito congedo straordinario: si tratta di un periodo di assenza dal lavoro retribuita. Spetta ai lavoratori dipendenti che debbano assistere familiari affetti da disabilità grave.

I requisiti per la domanda di congedo straordinario sono vari. Sicuramente è inclusa la convivenza con il familiare disabile. Può essere richiesto per un massimo di 2 anni, anche frazionabili in giorni.

Novità 2020 della Legge 104

A seguito dell’emergenza Covid-19 e l’introduzione dei decreti denominati “Cura Italia” e “Decreto Rilancio” è stata introdotta la possibilità per i soggetti aventi diritto ad usufruire dei permessi derivanti dalla Legge 104, di ottenere giorni di permesso aggiuntivi.

Ai classici 3 giorni mensili, sono stati aggiunti 12 giorni aggiuntivi da usufruire nei mesi di maggio e giugno. Nulla è stato ancora specificato invece per i successivi mesi del 2020.

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Legge 104: ecco come richiederla

Vediamo ora come è possibile richiedere di usufruire della Legge 104 e a chi presentare la domanda. Essendo una prestazione a sostegno del lavoro, la presentazione della domanda per usufruire dei permessi della Legge 104 va effettuata all’INPS.

La domanda dovrà essere presentata per via telematica. Per la presentazione ci sono 3 possibilità:

  • attraverso i servizi telematici del portale web dell’INPS, accessibili tramite PIN richiamando il servizio di “Invio Online di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”.
  • attraverso un patronato o un CAF
  • Telefonicamente, tramite il Contact Center dell’INPS

Dal momento della presentazione della domanda, verranno effettuati gli opportuni accertamenti in merito alla disabilità del soggetto richiedente e, una volta confermata l’accettazione della domanda, sarà possibile usufruire delle agevolazioni previste.

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1 Comment

  • Buongiorno, avendo entrambi i genitori anziani e disabili L. 104 in gravità, per i quali utilizzo 3+3 giorni mensili, desidererei sapere come mai i 2 anni invece non sono ugualmente raddoppiabili 2+2; in definitiva qual è la norma precisa che lo vieta, perchè io non riesco a trovarla. Grazie

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