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Tredicesima e Quattordicesima: cosa sono e quando vanno pagate

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6 minuti di lettura
Tredicesima e Quattordicesima: cosa sono e quando vanno pagate

Sai cosa sono la tredicesima e la quattordicesima? Se ti chiedessero a chi spettano, quali sono le differenze e come si calcolano, sapresti rispondere? 

Tanto attese dai lavoratori, la tredicesima e la quattordicesima altro non sono che degli stipendi aggiuntivi: vengono corrisposti rispettivamente nel mese di dicembre e tra i mesi di giugno e luglio. 

La tredicesima spetta a tutti i lavoratori subordinati, mentre della quattordicesima possono beneficiare solo alcune tipologie di dipendenti. 

Per saperne di più, ti invitiamo a leggere questa guida. Paragrafo dopo paragrafo, chiariremo ogni dubbio su queste mensilità extra in aggiunta al canonico stipendio.


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Cosa sono la tredicesima e la quattordicesima 

Partiamo dalla tredicesima mensilità, uno stipendio aggiuntivo corrisposto a tutti i lavoratori dipendenti durante il mese di dicembre. In Italia, questo bonus, ovviamente molto apprezzato e atteso dai lavoratori, esiste dal 1937. 

In principio, spettava solo ai lavoratori nel settore dell’industria. A partire dal 1960, fu esteso a tutti i dipendenti e prese il nome di ‘gratifica natalizia’. 

La tredicesima oggi è dunque inclusa in tutti i CCNL, come stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica n. 1070/1960. Può sembrare curioso, ma questa mensilità aggiuntiva spetta anche ai pensionati (titolari di pensione di vecchiaia).

La tredicesima è identificata come retribuzione differita, ovvero un importo che si matura lavorando durante l’anno e che viene poi corrisposto a dicembre, calcolato sulle ore lavorate.

Passando alla quattordicesima, conosciuta anche come gratifica estiva, similmente alla tredicesima è un’erogazione aggiuntiva allo stipendio che spetta anche ad alcune tipologie di pensionati come stabilito dall’INPS.

Viene erogata tra la metà di giugno e luglio, ma non spetta a tutti. Alcuni contratti collettivi o individuali la prevedono, altri no. 

In linea generale, i CCNL che la prevedono riguardano i settori terziario, alimentare, chimico, pulizia, trasporti e logistica.

Tredicesima e quattordicesima: differenze 

Tra tredicesima e quattordicesima ci sono differenze rilevanti. Conoscerle ti aiuterà a corrisponderle nel modo giusto, nel periodo esatto e ai soli aventi diritto.

Vediamole tutte:

  • Periodo di erogazione: la tredicesima deve essere erogata nel mese di dicembre, mentre, quando prevista, la quattordicesima deve essere erogata tra il 15 giugno e il 15 luglio. La tredicesima è una sorta di bonus natalizio, mentre la quattordicesima è una specie di bonus aggiuntivo corrisposto in estate.
  • Beneficiari: tutti i lavoratori subordinati hanno diritto alla tredicesima, indipendentemente dal settore in cui operano o dal tipo di contratto che hanno. La quattordicesima, invece, spetta solo nel caso ci sia una specifica menzione nel CCNL utilizzato. Quindi, non tutti i lavoratori avranno diritto alla quattordicesima, a meno che non sia specificamente previsto nel loro contratto collettivo di lavoro.
  • Calcolo: la tredicesima è calcolata utilizzando come base la retribuzione globale, includendo tutti gli elementi che costituiscono la retribuzione dell’ultimo mese. Mentre la quattordicesima viene calcolata basandosi sulla retribuzione media corrisposta durante l’anno al lavoratore. Questo può portare ad alcune differenze, seppur minime, tra l’importo della tredicesima e quello della quattordicesima.

A chi spetta la tredicesima 

La tredicesima, come abbiamo visto, spetta a tutti i pensionati e ai lavoratori dipendenti, sia nel settore pubblico sia privato. Più in dettaglio, la tredicesima spetta a categorie di lavoratori:

  • A tempo indeterminato
  • A tempo determinato
  • Part-time
  • Apprendisti
  • Stagionali

È bene precisare che per quanto riguarda i lavoratori part-time e gli stagionali, l’importo della tredicesima va calcolato sulla base delle ore effettivamente lavorate. Mentre per quanto riguarda gli apprendisti, dovrai leggere quanto specificato nel contratto di lavoro per il calcolo della tredicesima.

Gli unici che non beneficiano di tale retribuzione differita sono:

  • Lavoratori autonomi
  • Partite IVA
  • Lavoratori a progetto
  • Lavoratori subordinati
  • Collaboratori occasionali
  • Tirocinanti e stagisti

Quando arriva e come si calcola la tredicesima  

La data esatta entro la quale devi erogare la tredicesima è stabilita nel CCNL a cui fai riferimento. Tuttavia, ogni CCNL prevede che la tredicesima venga garantita ai dipendenti prima del 25 dicembre. 

Quanto detto vale per il settore privato. Per quanto riguarda il settore pubblico (insegnanti, personale amministrativo, ecc.), la tredicesima è invece inclusa nell’ultimo stipendio dell’anno.

Il calcolo della tredicesima puoi effettuarlo manualmente oppure avvalendoti di appositi software che ti daranno direttamente l’importo esatto maturato dal lavoratore. 

Per il calcolo, bisogna sapere che la tredicesima matura in ogni caso, anche nei giorni in cui il lavoratore è assente giustificato, ad esempio per malattia, infortunio, maternità, permessi, festività. 

La tredicesima matura anche durante il periodo di ferie, nonché durante il periodo in cui il dipendente è in congedo matrimoniale. Nel calcolo della tredicesima, tuttavia, non devi includere:

  • Le ore di lavoro straordinario
  • Il periodo di aspettativa
  • I giorni di congedo parentale
  • Il periodo di malattia e infortunio eccedenti il periodo previsto dal contratto
  • Congedo per motivi familiari
  • Sciopero
  • Sospensione dal lavoro per motivi disciplinari

La tredicesima, che costituisce anche base imponibile per il calcolo del TFR, puoi calcolarla quindi seguendo la formula:

(Stipendio mensile lordo dell’ultimo mese x mesi lavorati) / 12

Supponiamo che il lavoratore abbia guadagnato nell’ultimo mese 2.100 euro lordi e abbia lavorato 10 mesi; riceverà a dicembre una tredicesima pari a 1.750 euro lordi. 

Da questi verranno applicate poi le varie ritenute fiscali, i contributi, l’IRPEF da versare e le anticipazioni di ratei versati per l’INAIL. Ricordiamo che il mese di lavoro è considerato valido qualora il dipendente abbia lavorato almeno 15 giorni nel mese di riferimento.

A chi spetta la quattordicesima 

La quattordicesima spetta solo ad alcune tipologie di lavoratori a cui è applicato un CCNL che lo specifica. 

In particolare, prevedono la quattordicesima:

  • I settori del terziario
  • Il commercio e turismo
  • Gli studi professionali
  • La chimica
  • Le pulizie
  • Il settore alimentare
  • La logistica e i trasporti

Altri settori che prevedono il diritto alla quattordicesima sono quelli operanti nell’ambito delle assicurazioni, del credito e dell’edilizia. Anche gli operai agricoli hanno diritto alla quattordicesima, così come diverse tipologie di dipendenti pubblici.

Diversamente, la quattordicesima non è mai prevista per categorie di lavoratori quali stagisti, collaboratori, tirocinanti e altre figure simili. La quattordicesima quindi è prevista per una platea di lavoratori minore rispetto la tredicesima.

Qualora il CCNL da te applicato non la prevede, puoi avvalerti di altre forme per garantire un extra allo stipendio ai lavoratori, ad esempio prevedendo benefit aggiuntivi allo stipendio.  

Quando arriva e come si calcola la quattordicesima 

Per quanto riguarda il calcolo della quattordicesima, è bene sapere che le condizioni possono variare a seconda di quanto stabilito dal contratto. In linea generale, è valida la seguente formula:

  • (Stipendio mensile lordo medio×mesi lavorati) /12

Ad esempio, se in media un lavoratore riceve 1.800 euro lordi in busta paga all’anno e ha lavorato per 10 mesi, l’importo della quattordicesima è pari a 1.500 euro lordi. 

Ad ogni modo, così come la tredicesima, nel calcolo dello stipendio medio devi considerare che la quattordicesima matura anche durante i periodi di congedo, maternità, malattie, ferie, permessi e in generale durante tutti i periodi retribuiti. 

Tuttavia, non va conteggiata nei giorni in cui il lavoratore è assente per congedo parentale, lavoro notturno, straordinario, scioperi, permessi, aspettativa.

Dovrai garantire al lavoratore il pagamento nel periodo compreso tra i mesi di giugno e luglio. Ancora una volta, per sapere la data esatta, dovrai verificare quanto previsto nel CCNL. 

Ad esempio, i settori della logistica aderenti al relativo CCNL prevedono che la quattordicesima sia erogata entro il 30 giugno. I CCNL del commercio, terziario e turismo, invece, fissano la data al 1 luglio, mentre il settore alimentare al 31 luglio.

La tredicesima e la quattordicesima si ricevono in busta paga?

La tredicesima e la quattordicesima sono mensilità extra. Fanno parte della busta paga canonica che corrispondi al lavoratore alla fine o agli inizi del mese. 

A seconda del mese, il lavoratore può notare nel corpo centrale della busta paga il riferimento alla retribuzione aggiuntiva. 

È interessante notare che non c’è alcuna legge che vieti di spalmare la tredicesima e la quattordicesima durante l’anno. 

Questo, nei fatti, garantirebbe al lavoratore di ricevere uno stipendio maggiorato ogni mese. Come datore di lavoro, puoi optare per questa soluzione; l’importante è stabilirlo con i lavoratori mediante accordo scritto. Diversamente, l’erogazione avverrà in un’unica soluzione nei periodi indicati nel CCNL di riferimento.

In conclusione, è doveroso calcolare la tredicesima e la quattordicesima per ogni lavoratore. 

Come abbiamo visto, l’importo varia a seconda di vari fattori, tra cui giorni lavorati, numero di permessi non retribuiti fruiti e a seconda di quanto disciplinato nel contratto di lavoro. 

Tutto ciò potrebbe causare ben più di un problema ai reparti HR, i quali potrebbero trovarsi a calcolare manualmente decine di diverse buste paga. 

Tuttavia, una soluzione c’è: basta utilizzare un software che centralizza e digitalizza la gestione delle buste paga

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