Che cos’è il congedo straordinario e come funziona?
Chi ne ha diritto e come gestirlo all’interno dell’azienda?
Il congedo straordinario è una misura che permette ai lavoratori di assentarsi per assistere i propri familiari con disabilità gravi.
In questa guida vediamo come funziona nel dettaglio, quali requisiti prevede e come gestirlo efficacemente nella propria impresa.
Sommario
- Che cos’è il congedo straordinario
- Chi può richiedere il congedo straordinario
- Congedo straordinario e legge 104
- Come richiedere il congedo straordinario
- Diritti e doveri del dipendente in congedo straordinario
- Conseguenze dell'abuso del congedo straordinario
- Ottimizza la gestione dei congedi con Factorial
- ✅ Ottimizza la gestione di congedi e permessi provando ora Factorial
Che cos’è il congedo straordinario
Il congedo straordinario è un periodo di assenza dal lavoro che i dipendenti possono richiedere per assistere familiari con disabilità gravi.
Nello specifico, si tratta di un diritto previsto dalla legge italiana 23 dicembre 2000 n. 388, che si occupa di tutelare le esigenze di chi assiste familiari portatori di handicap.
Il congedo viene retribuito dall’INPS, il che garantisce un sostegno economico al lavoratore durante un periodo che potrebbe essere particolarmente impegnativo e stressante.
Difatti, il congedo straordinario non si occupa unicamente della sfera professionale del lavoratore, ma tiene in considerazione anche la sua vita personale e familiare.
La misura ha una durata massima di 2 anni, da spalmare nell’arco dell’intera vita lavorativa del dipendente.
In aggiunta, è bene notare che questo periodo riguarda il tempo complessivo del congedo straordinario, a prescindere dal numero di familiari con handicap da assistere.
Ciò significa, ad esempio, che nel caso in cui un lavoratore avesse due soggetti disabili a cui fornire aiuto, il periodo di due anni andrebbe ripartito tra entrambi (e non moltiplicato sino ad arrivare a 4).
Conoscere a fondo queste e altre dinamiche del congedo straordinario è fondamentale per assicurare che i diritti dei lavoratori vengano rispettati e che la misura possa svolgere efficacemente la sua funzione umana e sociale.
Chi può richiedere il congedo straordinario
La legge italiana stabilisce regole e requisiti ben precisi per l’accesso al congedo straordinario.
Difatti, questa misura non è prevista per tutte le categorie di lavoratori, ma solo per chi rispetta determinate condizioni e caratteristiche.
Vediamo subito i soggetti che hanno diritto a richiedere il congedo straordinario e in quali circostanze:
- Coniuge, parte dell’unione civile o convivente di fatto del disabileQuesta categoria ha la priorità nel richiedere il congedo straordinario.Ad esempio, un dipendente che è sposato con una persona con disabilità grave può richiedere un congedo straordinario per assistere il coniuge.
- Padre o madre del disabileIl padre e la madre del soggetto disabile possono richiedere il congedo solo in caso di mancanza, decesso o patologie invalidanti del coniuge convivente o del convivente di fatto.
- Figlio convivente del disabileIl figlio della persona con handicap ha diritto al congedo se mancano, sono deceduti o sono affetti da patologie invalidanti il coniuge, la parte dell’unione civile, il convivente di fatto e entrambi i genitori del disabile.
- Fratello o sorella convivente del disabileFratelli e sorelle possono richiedere il congedo solo nel caso in cui il coniuge, la parte dell’unione civile, il convivente di fatto, entrambi i genitori e i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
- Parente o affine entro il terzo grado convivente del disabilePer ultimi, parenti o affini hanno diritto al congedo se mancano, sono deceduti o affetti da patologie invalidanti il coniuge, la parte dell’unione civile, il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile.
In ogni caso, è necessario che la convivenza con il familiare disabile sia instaurata entro l’inizio del periodo di congedo richiesto e che sia conservata per tutta la durata dello stesso.
Va notato, inoltre, che ci sono alcune categorie di lavoratori che non possono richiedere il congedo straordinario, ovvero:
- I lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari;
- I lavoratori a domicilio;
- I lavoratori autonomi;
- I lavoratori parasubordinati;
- I lavoratori con contratto di lavoro part-time verticale durante le pause di sospensione contrattuale;
- I lavoratori agricoli giornalieri.
Congedo straordinario e legge 104
La legge 104/92 (più comunemente nota come “legge 104”) è una misura che regola le norme di assistenza, i principii di integrazione sociale e i diritti delle persone disabili, con lo scopo di garantire la loro piena partecipazione alla società.
Questa legge descrive nel dettaglio alcuni aspetti fondamentali per la comprensione del congedo straordinario, che permettono di verificare se il dipendente che lo richiede ne abbia diritto o meno.
In particolare, la legge 104 stabilisce in maniera chiara quali disabilità sono considerate “gravi”, e che danno dunque accesso al periodo di congedo retribuito per la persona che assiste il soggetto con handicap.
Nello specifico, l’articolo n.3 della misura recita:
“Qualora la minorazione […] abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità.”
👉 Vuoi approfondire come funziona la legge 104 per gestire il congedo straordinario? Ecco una guida che fa per te: Legge 104: cos’è e come funziona
Come richiedere il congedo straordinario
Il dipendente che intende richiedere il congedo straordinario deve seguire una serie di passaggi fondamentali, che l’azienda dovrebbe conoscere e rispettare.
Ecco, più nel dettaglio, quali sono questi step:
- Valutazione della situazionePer prima cosa, il dipendente deve accertarsi di avere i requisiti necessari per richiedere il congedo straordinario.Come abbiamo visto sinora, dev’essere innanzitutto un lavoratore dipendente, ed avere a carico una persona in situazione di disabilità grave.L’azienda, dal canto suo, deve essere pronta a supportare il dipendente in questa valutazione preliminare, offrendo informazioni utili e fornendo un contatto di riferimento nel reparto risorse umane.
- Rilascio del certificato di disabilità graveIl dipendente deve ottenere un certificato medico che attesti la disabilità grave della persona da assistere.In questo passaggio, l’azienda può avere un ruolo passivo, ma è importante essere aggiornati sulla situazione e mostrare empatia verso il dipendente.
- Presentazione della domandaIl dipendente deve presentare la richiesta di congedo straordinario all’INPS.L’azienda, a sua volta, deve essere informata di questa domanda e dovrebbe avere un *sistema* in vigore per monitorare tali richieste.
- Ricezione della rispostaUna volta che l’INPS ha preso una decisione, il dipendente sarà informato.Se la domanda è stata accettata, l’azienda deve prepararsi per il congedo straordinario del lavoratore.Ad esempio, potrebbe essere necessario organizzare una sostituzione temporanea o riassegnare i compiti del dipendente ad altri membri del team.Se la domanda è stata rifiutata, invece, l’azienda dovrebbe supportare il dipendente nella gestione del rifiuto e discutere eventuali alternative o prossimi passaggi.
- Gestione del congedo straordinarioDurante il periodo di congedo straordinario, l’azienda deve gestire l’assenza del dipendente, assicurandosi che il suo lavoro venga coperto e mantenendo una comunicazione aperta con il lavoratore.
- Ritorno al lavoroUna volta terminato il congedo straordinario, il dipendente tornerà al lavoro.L’azienda dovrà gestire accuratamente il suo rientro, garantendo una transizione semplice ed agevole.Ad esempio, potrebbe essere utile avere una riunione con il dipendente per discutere qualsiasi cambiamento avvenuto durante la sua assenza e per assicurarsi che sia pronto a riprendere le proprie mansioni.
Ricorda: ogni passo di questo processo può richiedere empatia e comprensione.
La situazione del dipendente potrebbe essere molto stressante, quindi è importante per l’azienda mostrare sostegno durante tutto il processo.
Diritti e doveri del dipendente in congedo straordinario
Durante il periodo di congedo, il dipendente conserva (o acquisisce) diversi diritti e doveri fondamentali, tra cui:
- Mantenimento del posto di lavoroIl dipendente ha diritto al mantenimento del posto di lavoro mentre usufruisce del congedo straordinario.Difatti, l’azienda non può né licenziare, né demansionare il lavoratore a causa del congedo.
- Servizio di anzianitàIl periodo di congedo straordinario è valido per il calcolo dell’anzianità assicurativa.Questo può influire su vari aspetti del rapporto di lavoro, come aumenti salariali, diritti pensionistici e altri benefit legati all’anzianità.
- Comunicazione con l’aziendaIl dipendente ha la responsabilità di comunicare tempestivamente all’azienda l’inizio del periodo di congedo straordinario, fornire la documentazione necessaria e mantenere aperta la comunicazione durante l’intero periodo di congedo.L’azienda, da parte sua, ha il diritto di ricevere queste informazioni per poter gestire efficacemente la situazione.
- Ritorno al lavoroAl termine del periodo di congedo, il dipendente ha il diritto di ritornare al proprio posto di lavoro.L’azienda deve garantire che il lavoratore possa riprendere le sue funzioni senza penalizzazioni o problemi, e che la transizione avvenga in maniera agevole.
- Impegno alla curaIl dipendente ha l’obbligo di utilizzare il congedo straordinario per la cura della persona in stato di disabilità grave.Se l’azienda scopre che il congedo non viene utilizzato per questo scopo, ha il diritto di agire per vie legali.
- Eventuali cambiamentiIl dipendente ha l’obbligo di informare tempestivamente l’azienda e l’INPS di eventuali cambiamenti nella situazione della persona da assistere.
Conseguenze dell'abuso del congedo straordinario
L’abuso del congedo straordinario può portare a gravi conseguenze, sia per il dipendente che per l’azienda, come:
- Sanzioni per il lavoratoreUn dipendente che abusa del congedo straordinario può affrontare una serie di sanzioni.Queste possono includere il licenziamento per giusta causa, la restituzione delle somme percepite durante il periodo di congedo straordinario, e persino delle possibili ripercussioni penali.Ad esempio, se un dipendente viene scoperto a lavorare per un’altra azienda durante il congedo straordinario, potrebbe essere considerato un caso di frode e trattato di conseguenza.
- Danni per l’aziendaOltre alla possibile corresponsabilità, l’abuso del congedo straordinario da parte di un dipendente può causare gravi disagi all’azienda.Il dipendente potrebbe essere assente per lunghi periodi di tempo, causando problemi di organizzazione e di produttività.Inoltre, se si scopre che l’azienda ha consapevolmente consentito l’abuso del congedo straordinario, potrebbe subire sanzioni o danneggiare la sua reputazione.
- Ripercussioni legaliIn casi estremi, l’abuso del congedo straordinario può portare a procedimenti legali.Ad esempio, se un dipendente viene condannato per abuso di congedo straordinario, potrebbe essere obbligato a risarcire l’INPS o l’azienda per le somme percepite indebitamente.
Ottimizza la gestione dei congedi con Factorial
Abbiamo visto come funziona il congedo straordinario e quanto sia fondamentale gestirlo in maniera efficace all’interno della propria azienda.
Trattare questa misura in maniera superficiale o errata, al contrario, può causare diversi danni alla propria impresa, tra cui:
- Danno d’immagine;
- Conflitti e malumori interni;
- Controversie legali.
Ma come limitare al minimo questi rischi e gestire in maniera efficace il congedo straordinario per i propri dipendenti?
Per fortuna, per questo c’è Factorial.
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