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Problem solving aziendale: come allenarlo con dei pratici esercizi

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6 minuti di lettura

Cos’è il problem solving aziendale e come può essere migliorato con esercizi pratici? Quali tecniche aiutano le aziende a risolvere problemi complessi e a migliorare l’efficienza operativa?

Il problem solving aziendale è una competenza cruciale per affrontare sfide e imprevisti in ogni contesto lavorativo. Senza un approccio strutturato alla risoluzione dei problemi, infatti, le aziende rischiano di perdere produttività, risorse e opportunità di crescita.

In questa guida completa, scopriremo cos’è il problem solving aziendale, perché è fondamentale allenarlo e alcuni esercizi per ottimizzarlo. Inoltre, analizzeremo esempi concreti per comprendere meglio il suo impatto nel mondo del lavoro.

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Cosa intendiamo con problem solving aziendale

Con problem solving aziendale ci riferiamo alla capacità di affrontare e risolvere in modo efficace i problemi che sorgono in un’organizzazione. Questi problemi possono essere di natura operativa, come ritardi nella produzione, ma anche strategica, come la gestione di crisi aziendali.

Il problem solving aziendale non si limita però a fornire soluzioni rapide e temporanee. Si tratta, piuttosto, di un approccio metodico che punta a identificare le cause profonde del problema, valutandone gli effetti sull’organizzazione.

In ambito aziendale, il problem solving è un processo collaborativo che coinvolge team e dipartimenti diversi. A guidarli troviamo manager, team leader o responsabili di progetto, che coordinano le attività di analisi e monitoraggio delle soluzioni. 

Per facilitare il problem solving aziendale, vengono utilizzati strumenti specifici che permettono di analizzare i problemi in modo strutturato, come:

  • Diagramma di Ishikawa: detto anche “a lisca di pesce”, permette di mappare le cause di un problema in modo visivo e sistematico
  • Metodo dei 5 perché: consente di analizzare le radici di un problema chiedendo ripetutamente “perché” fino a raggiungere la causa principale
  • Matrice SWOT: analizza i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce legate a una situazione, favorendo una visione strategica

Migliorare il problem solving aziendale significa, perciò, potenziare la capacità di rispondere rapidamente alle sfide. In un contesto altamente competitivo, questa abilità non è un’opzione, ma un requisito indispensabile per il successo aziendale.

Perché è utile allenare il problem solving in azienda

Allenare il problem solving in azienda, come accennato, è fondamentale per affrontare in modo efficace le sfide quotidiane di un’impresa. Questa competenza, infatti, permette di prevenire criticità, migliorare l’efficienza e cogliere nuove opportunità. 

Tra i principali vantaggi di allenare il problem solving aziendale, in particolare, troviamo:

  • Gestione ottimale delle risorse: permette di allocare tempo, budget e personale in modo strategico, evitando sprechi e massimizzando i risultati. Un approccio strutturato consente di identificare priorità e sfruttare al meglio le risorse disponibili
  • Prevenzione e riduzione degli errori: identificare le criticità in fase iniziale aiuta a evitare problemi gravi, riducendo i rischi e i costi legati a errori operativi o decisionali
  • Maggiore produttività: risolvere rapidamente gli ostacoli elimina ritardi e inefficienze, migliorando il flusso di lavoro e garantendo il rispetto delle scadenze
  • Collaborazione efficace: favorisce la comunicazione tra team e dipartimenti, incoraggiando soluzioni condivise e innovative. Il confronto tra più punti di vista aumenta la qualità delle decisioni prese
  • Decisioni più consapevoli: stimola la capacità di analizzare le situazioni da diverse prospettive, considerando rischi e opportunità per scegliere l’opzione migliore
  • Capacità di adattamento: rende l’azienda più flessibile, pronta a rispondere con tempestività a imprevisti o cambiamenti del mercato
  • Innovazione continua: trasforma i problemi in opportunità di crescita, migliorando processi, prodotti e strategie aziendali
  • Clima lavorativo positivo: riduce tensioni e conflitti, promuovendo un ambiente collaborativo e motivante, in cui i dipendenti si sentono valorizzati

Allenare il problem solving è, perciò, un investimento strategico. Ottimizzando questa abilità, infatti, le aziende possono diventare più solide, competitive e pronte a cogliere tempestivamente le sfide del futuro.

Esercizi di problem solving aziendale

Il problem solving aziendale è una competenza cruciale, ma anche complessa da padroneggiare. Fortunatamente, può essere allenata attraverso esercizi pratici che aiutano a migliorare sia la capacità di analisi che la collaborazione interna.

Questi esercizi non solo stimolano il pensiero critico, ma favoriscono anche l’adozione di approcci creativi alla risoluzione delle problematiche. Vediamo quindi cinque esercizi efficaci per sviluppare questa abilità.

  • Brainstorming guidato

Questo esercizio prevede una sessione strutturata in cui i partecipanti lavorano insieme per generare idee su un problema specifico. Un moderatore stimola il gruppo con domande mirate, incoraggiando il pensiero creativo e critico. 

Le idee vengono raccolte su una lavagna o uno strumento condiviso, così da avere una visione completa della situazione. Successivamente, il team valuta le proposte per scegliere le soluzioni più pratiche ed efficaci. 

Questo metodo non solo promuove la collaborazione, ma aiuta anche a individuare idee innovative. È particolarmente utile per risolvere problemi complessi che richiedono il contributo di diverse prospettive.

  • Role-playing

In questo esercizio, i partecipanti assumono ruoli specifici per simulare situazioni aziendali e affrontare possibili problemi. Ad esempio, un dipendente può interpretare un cliente insoddisfatto, mentre un collega veste i panni del responsabile del servizio clienti. 

L’obiettivo è analizzare la situazione da angolazioni diverse e trovare soluzioni alle problematiche sollevate. Questo metodo sviluppa empatia, comunicazione e capacità di prendere decisioni rapide. 

Inoltre, consente di testare strategie in un ambiente sicuro, senza il rischio di danni reali. È quindi un esercizio di problem solving aziendale ideale per migliorare la gestione di conflitti e le relazioni interpersonali.

  • Analisi del caso

Questo esercizio prevede la suddivisione dei partecipanti in diversi gruppi. Ciascuno di essi deve poi analizzare casi aziendali reali o simulati, proponendo delle soluzioni. 

Ogni gruppo esamina il problema identificando le cause principali e valutando le possibili conseguenze. Una volta completata l’analisi, ogni gruppo presenta le proprie soluzioni al resto del team, favorendo un confronto costruttivo. 

Questo approccio sviluppa capacità analitiche, pensiero critico e lavoro di squadra. È un esercizio di problem solving aziendale particolarmente utile per allenare figure strategiche o leader chiamati a risolvere problemi complessi.

  • La tecnica del “contrario”

Questo esercizio ribalta il normale approccio al problem solving aziendale. Invece di cercare soluzioni, i partecipanti devono immaginare modi per aggravare il problema

Una volta identificate queste situazioni peggiorative, il team lavora al contrario, sviluppando strategie per prevenire gli scenari negativi. Questo metodo stimola il pensiero laterale e aiuta a individuare soluzioni innovative. 

Inoltre, permette di evidenziare errori comuni o situazioni critiche che potrebbero essere sottovalutate. Per questo motivo, è un esercizio di problem solving aziendale perfetto per allenare il proprio team ad affrontare emergenze e crisi.

  • Diagramma di Ishikawa

In questo esercizio, i partecipanti creano insieme un diagramma a lisca di pesce (Ishikawa) per identificare e analizzare un problema. Si inizia definendo il problema principale, che viene scritto all’estremità di una linea orizzontale centrale. Da questa linea si diramano diversi “rami”, ognuno dei quali rappresenta una categoria rilevante, come risorse, processi, tecnologia o personale.

A questo punto, i partecipanti analizzano ogni categoria ponendosi domande specifiche. Ad esempio, se il problema riguarda un ritardo nella produzione, nel ramo delle “risorse” potrebbero annotare cause come la carenza di personale o materiali. 

Una volta completato il diagramma, il team esamina tutte le cause identificate, evidenziando quelle più critiche. Queste diventano, a loro volta, il punto di partenza per sviluppare soluzioni specifiche.

Questo esercizio non solo fornisce una mappa visiva e dettagliata del problema, ma incoraggia anche il confronto tra i partecipanti. È quindi utile per problemi che coinvolgono più team o dipartimenti, favorendo un’analisi coordinata e collaborativa.

Diagramma di Ishikawa o diagramma a lisca di pesce di Factorial

Esempio di diagramma di Ishikawa

Esempi di problem solving aziendale

Il problem solving aziendale può essere applicato con successo in vari contesti. A seconda delle problematiche affrontate, tuttavia, può assumere caratteristiche differenti. Vediamo quindi alcuni esempi pratici di problem solving aziendale per capirne meglio il funzionamento.

  • Ambito HR: riduzione del turnover

Il primo esempio di problem solving aziendale che vogliamo analizzare è quello relativo all’ambito HR. Un’azienda, infatti, potrebbe riscontrare un turnover elevato che comporta continui costi di reclutamento e formazione. 

In questo caso, si può agire raccogliendo feedback dai dipendenti per identificare le cause del malcontento. Ad esempio, i lavoratori potrebbero lamentarsi della mancanza di opportunità di crescita o segnalare benefit insufficienti. 

Identificata la causa principale, l’azienda prova quindi a risolvere il problema, magari introducendo un programma di sviluppo professionale. In questo modo, migliorerà la soddisfazione generale dei dipendenti, limitando il turnover.

  • Ambito produttivo: ottimizzazione di una linea di assemblaggio

Nel secondo esempio, supponiamo di voler risolvere un problema in ambito produttivo.  Immaginiamo un’azienda che si trova ad affrontare rallentamenti nella linea di assemblaggio a causa di inefficienze nei processi. 

Per risolvere il problema, è possibile avviare una revisione approfondita per individuare eventuali colli di bottiglia o macchinari obsoleti. Ad esempio, si potrebbe scoprire che un impianto non è adeguatamente mantenuto, causando fermi macchina frequenti.

Una volta individuato il problema, l’azienda può decidere di investire in tecnologie più moderne o implementare una strategia di manutenzione preventiva. Questo approccio ridurrà i tempi di inattività e aumenterà la produttività complessiva, ottimizzando il flusso di lavoro.

3. Ambito gestionale: controllo dei costi operativi

Il terzo esempio di problem solving aziendale che vogliamo esaminare riguarda la gestione delle risorse in ambito amministrativo. Un’azienda potrebbe riscontrare difficoltà nel gestire il budget, con un eccesso di spese non pianificate che minano la redditività.

In questo caso, un’analisi approfondita di ogni voce di bilancio, potrebbe aiutare a individuare aree in cui è possibile risparmiare. Ad esempio, l’azienda potrebbe scoprire che alcune forniture o servizi sono sovraccarichi rispetto alle necessità.

Una valida soluzione potrebbe essere quella di negoziare contratti più favorevoli con i fornitori o eliminare le spese non necessarie. Implementare un sistema di monitoraggio più rigoroso delle spese garantirà così il controllo dei costi, migliorando la salute finanziaria dell’azienda.

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