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DDL intelligenza artificiale: cosa prevede e le nuove regole

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5 minuti di lettura
DDL intelligenza artificiale: cosa prevede e le nuove regole

DDL Intelligenza Artificiale: cos’è? Quali aspetti va a regolare?

Con il crescente utilizzo dell’IA e il suo impiego sempre più frequente nelle imprese, il Governo si è posto come obiettivo di regolamentare questo strumento per un uso migliore e che rispetti i diritti dei cittadini e dei lavoratori.

Questa misura mira, nello specifico, a evitare ripercussioni a livello economico e sociale, ma anche a ridurre il suo impatto sui diritti fondamentali.

Andiamo a vedere nello specifico cosa prevedere il DDL, quali aspetti regola, ma anche quali incentivi fornisce il governo per la ricerca e per lo sviluppo.

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Cos’è il DDL Intelligenza Artificiale

Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale è approdato in Senato lo scorso 20 maggio 2024, ed annunciato nella seduta parlamentare del 21 maggio.

Il suo obiettivo è quello di valorizzare le potenzialità dell’IA, ma anche di regolarne l’uso, evitando utilizzi impropri che possano avere un impatto negativo in tema di diritti. Inoltre, il Governo si compie come obiettivo quello dell’alfabetizzazione dei cittadini in tema di intelligenza artificiale, con la creazione di programmi e percorsi formativi, anche nelle scuole.

Il principio chiaro, che si riconferma nel testo di legge, è quello dell’antropocentrismo, con cittadini e lavoratori che avranno il compito di sfruttare questi strumenti senza però sostituirli all’input umano.

Le norme previste all’interno del DDL vanno a intervenire su cinque aspetti:

  • La strategia nazionale
  • Le autorità nazionali
  • Le azioni di promozione
  • La tutela del diritto di autore
  • Le sanzioni penali

È bene specificare che questo disegno di legge è specifico al nostro Paese, ma complementare all’EU AI Act, direttiva dell’Unione Europea, che regola a livello europeo le norme legali sull’uso di questo strumento.

👉 Consula il PDF con il testo completo del DDL sull’intelligenza artificiale

Cosa prevede il disegno di legge: il testo

Cosa prevede, nello specifico, il DDL Intelligenza artificiale?

Come già spiegato, il decreto fornisce un quadro normativo e strategico per l’uso responsabile e vantaggioso dell’intelligenza artificiale in vari settori, garantendo al contempo la protezione dei diritti fondamentali e la sicurezza.

Inoltre, il Ministero ha incaricato L’Agenzia per l’Italia digitale, il Garante per la protezione dei dati personali e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato di avviare iniziative per la sperimentazione delle attività innovative riconducibili ai sistemi di
intelligenza artificiale.

Nei vari ambiti e settori in cui potrà essere utilizzata l’intelligenza artificiale viene ribadito il concetto di collaborazione con l’IA per semplificare i processi, senza però affidarsi ciecamente alle macchine ma mantenendo il principio antropocentrico.

Un aspetto interessante riguarda la disciplina penale. Nello specifico, il governo prevede un aumento della pena per i reati commessi con l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale.

Ulteriori aggravanti sono previste per:

  • Chi usa strumenti di IA per alterare i risultati elettorali
  • Diffusione illecita di contenuti generati o manipolati con IA, con pene da uno a cinque anni di reclusione se causano danno ingiusto

Il DDL Intelligenza Artificiale specifica anche che le autorità direttamente responsabili dell’applicazione delle norme saranno l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).

DDL Intelligenza Artificiale: gli incentivi e la ricerca

Il governo, con il DDL Intelligenza Artificiale, si è impegnato anche a istituire incentivi e fondi di ricerca rivolti nello specifico all’intelligenza artificiale.

Ad esempio, il decreto ha stanziato un miliardo di euro al Fondo innovazione gestito da CDP Venture Capital Sgr, con lo scopo di “facilitare la nascita di startup, far crescere quelle già esistenti che operano nell’intelligenza artificiale e consentire la nascita di un campione nazionale”.

Inoltre, saranno concessi incentivi fiscali per chi ha svolto all’estero un’attività di ricerca nell’ambito delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Altri incentivi alle PMI innovative sono già stati previsti nella nuova Legge di Bilancio.

Le norme del DDL Intelligenza Artificiale sull’utilizzo dell’IA sul lavoro

Andiamo a vedere, nello specifico, quali sono le misure in tema lavoro.

Per quanto riguarda le imprese, il DDL Intelligenza Artificiale ribadisce il concetto di collaborazione uomo-macchina e dell’uso dell’IA come strumento di supporto al lavoratore “per migliorare la produttività e avviare nuove attività economiche per il benessere sociale, nel rispetto principio generale della concorrenza nel mercato“.

Nello specifico, il decreto si concentra su diversi temi:

  • Rapporti di lavoro: l’utilizzo dell’IA non può essere discriminatorio
  • Miglioramento delle condizioni di lavoro: è incoraggiato l’utilizzo dell’IA per migliorare le condizioni dei lavoratori, in temi di sicurezza e benessere psicologio
  • Principio antropocentrico: l’Intelligenza Artificiale può essere uno strumento di supporto ma mai sostituire l’uomo
  • Ambito giuridico: l’IA può essere utilizzata per facilitare la ricerca delle fonti giuridice e velocizzare i processi ma non intervenire in alcun modo nel processo valutativo
  • Professioni intellettuali: il pensiero critico umano prevale rispetto all’uso degli strumenti di IA
  • Informazione: i clienti devono sempre essere informati sui sistemi di Intelligenza Artificiale utilizzati dall’azienda

Le migliori strategie per l’uso etico dell’IA in azienda

Alla luce delle nuove norme del governo e delle opportunità che, mano a mano, vanno a svilupparsi grazie all’intelligenza artificiale, è importante che il suo utilizzo, all’interno di un’azienda, avvenga nel miglior modo possibile, per evitare di incappare in utilizzi impropri e potenzialmente dannosi.

Avere dei dipendenti preparati e consapevoli ti permetterà di cogliere tutti i vantaggi dell’IA, attenendoti alle normative.

Ecco alcune strategie che puoi implementare per far sì che il tuo utilizzo dell’intelligenza artificiale venga applicato al lavoro al meglio:

  • Comunica in maniera chiara: fai sì che i tuoi dipendenti siano sempre consapevoli di tutti i processi per cui, nella tua azienda, è implementata l’IA e quale impatto ha quest’ultima nel day-to-day dell’azienda.
  • Monitora il suo utilizzo con attenzione: non sottovalutare l’importanza del valore umano: l’intelligenza artificiale potrà aiutarti a semplificare e velocizzare molti processi, ma dovrai seguire con attenzione che non ci siano errori e che lo strumento stia funzionando in maniera etica.
  • Organizza corsi per il personale: in questo modo i tuoi dipendenti potranno essere pienamente consapevoli su come utilizzare questi potenti strumenti tecnologici in maniera etica, garantendo che tutti conoscano le implicazioni etiche e le migliori pratiche.
  • Stabilisci delle norme da seguire: imporre dei paletti o definire nello specifico i casi in cui l’intelligenza artificiale può essere o non essere utilizzata aiuterà i dipendenti a navigare al meglio il cambiamento, senza incorrere in rischi o errori.

Factorial semplifica i processi HR con l’IA

Il nuovo DDL specifica più volte come l’Intelligenza Artificiale debba andare di pari passo con il lavoro umano e che non può sostituirlo completamente.

Questo principio è lo stesso adottato da Factorial nell’implementazione dell’IA negli strumenti offerti dal nostro HR Software all-in-one. 

Ogni tool specifico che include l’IA, infatti, è stato studiato per fornire un supporto agli HR Manager e per velocizzare e ottimizzare le proprie mansioni. Nello specifico, la nostra Intelligenza Artificiale integrata ti permetterà di:

  • Estrarre le informazioni rilevanti dai CV e contrassegnarle automaticamente con le abilità e le competenze del candidato.
  • Ottimizzare il tuo pool di talenti e scoprire chi è idoneo per una determinata posizione aperta
  • Trovare i candidati perfetti con il nostro sistema di ricerca semantica

Ma non è tutto. Vuoi fornire ai tuoi dipendenti degli strumenti per implementare l’IA nella loro vita lavorativa in maniera pratica ed etica? Con Factorial puoi creare un sistema di gestione dell’apprendimento basato sulle tue esigenze, inserendo nel software dati quali:

  • Nome dei corsi seguiti
  • Durata
  • Stato di avanzamento
  • Note per ogni dipendente
  • Documentazione e attestati

E non è tutto, Factorial ti permette di valutare in tempo reale come procede il processo di acquisizione delle nuove competenze. Puoi verificare la reale efficacia del corso, quali sono i lavoratori migliori e quali sono coloro che hanno bisogno di un aiuto in più, sfruttando l’IA per ricevere consigli sulla creazione di piani di sviluppo personalizzati.

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Dopo anni di esperienza nel mondo dell'editoria digitale e delle start-up, attualmente vive a Barcellona, dove è copywriter per Factorial e crea contenuti per il mercato italiano. Appassionata di scrittura e letteratura, non potrebbe mai vivere senza viaggiare e senza il suo gatto.

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