Il tema delle assunzioni delle categorie protette è di cruciale importanza nel panorama lavorativo italiano, non solo per garantire l’inclusione e l’integrazione di persone con disabilità o invalidità, ma anche per le opportunità che offre alle aziende.
La normativa per le assunzioni di queste categorie nel 2024 si è inoltre evoluta, ponendo le basi per un mercato del lavoro più inclusivo e sostenibile grazie a nuove agevolazioni, sia per le aziende che per le persone.
In questo articolo esploreremo le regole che le aziende devono seguire per le assunzioni delle categorie protette, ma anche i requisiti per accedere ai benefici previsti e le sanzioni per la mancata osservanza delle normative.
- Come sono regolate le assunzioni delle categorie protette
- Requisiti per accedere al Collocamento mirato
- Sanzioni per le aziende che non rispettano l’obbligo
- Tipi di contratti per le categorie protette
- Agevolazioni assunzioni categorie protette 2024
- Gestisci le assunzioni con Factorial
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Come sono regolate le assunzioni delle categorie protette
Le assunzioni delle categorie protette in Italia sono regolate dalla Legge 68/1999, che promuove l’inserimento lavorativo di persone con invalidità riconosciuta o disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, definendo anche quali aziende sono obbligate ad assumerli.
Nel dettaglio, la normativa stabilisce che le aziende con più di 15 dipendenti devono:
- riservare una quota di posti a lavoratori appartenenti a queste categorie;
- adottare politiche attive per garantire l’inclusione di queste persone, rispettando le normative vigenti e avvalendosi dei servizi di collocamento mirato.
Le regole sulle quote di riserva e il collocamento mirato riguardano principalmente le aziende private, ma anche le amministrazioni pubbliche e le cooperative, a condizione che superino un certo numero di dipendenti. Queste, se non rispettate possono comportare sanzioni per il datore di lavoro, multe o altre penalità, come l’esclusione da contratti pubblici o da agevolazioni fiscali statali.
Per garantire che gli obblighi vengano rispettati, le aziende che sono tenute all’assunzione di categorie protette devono presentare ogni anno un prospetto informativo al Ministero del Lavoro e alle competenti autorità locali, con il quale forniscono le informazioni dettagliate sulle assunzioni e sul personale occupato nel rispetto delle quote di riserva.
Requisiti per accedere al Collocamento mirato
Per poter accedere al collocamento mirato, le persone con disabilità e gli invalidi devono presentare apposita certificazione al Centro per l’Impiego competente per zona, che si occuperà della loro registrazione nelle liste di collocamento mirato.
La certificazione è rilasciata dall’ASL, attesta la condizione di salute e il tipo di disabilità o invalidità, nonché eventuali limitazioni fisiche che possono influenzare lo svolgimento di determinati lavori.
Attenzione però, l’iscrizione alla liste di collocamento mirano non è obbligatoria per l’assunzione in azienda.
Al Centro per l’Impiego, infatti, verrà avviato un percorso personalizzato per le categorie protette, attraverso la definizione di un protocollo che individua competenze ed esigenze della persona da occupare. Il servizio offre anche incontri di orientamento professionale e supporto per facilitare l’inserimento lavorativo e la ricerca di opportunità professionali adeguate, tramite appunto l’iscrizione alla lista di collocamento mirato, che è un elenco pubblico che contiene i nominativi delle persone appartenenti alle categorie protette e da cui le aziende possono attingere per le assunzioni obbligatorie nel rispetto delle quote di riserva.
Quindi, sebbene l’inserimento nelle liste possa facilitare l’accesso a opportunità di lavoro, non è una condizione necessaria per le assunzioni dirette. Infatti, se l’azienda assume direttamente una persona con disabilità o con invalidità, può comunque accedere a incentivi e agevolazioni fiscali.
In questi casi, è sufficiente che l’azienda comunichi l’assunzione al Centro per l’Impiego della persona appartenente alle categorie protette, anche se il candidato non è stato selezionato dalla lista. Per garantire il rispetto della normativa dovrà fornire anche la documentazione necessaria che certifica l’invalidità.
La quota di riserva delle categorie protette
Come disciplinato dalla Legge 68/1999, le aziende con più di 15 dipendenti sono tenute a riservare una quota di posti di lavoro per le categorie protette. La quota di riserva, però, varia a seconda del numero di dipendenti.
Nel dettaglio:
- Le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 15-35, devono riservare almeno un posto a personale appartenente alle categorie protette.
- Le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 36 e 50, devono riservare almeno due posti a personale appartenente alle categorie protette.
- Le aziende con più di 50 dipendenti, devono riservare il 7% del personale occupato a personale appartenente alle categorie protette.
Il mancato rispetto di questi obblighi, come previsto dal legislatore, espone il datore di lavoro a specifiche sanzioni. Vediamo quali.
Sanzioni per le aziende che non rispettano l’obbligo
Le aziende che non rispettano l’obbligo di assunzione delle categorie protette vanno incontro alle sanzioni amministrative, come previsto dalla Legge 68/1999.
L’importo delle sanzioni e i relativi termini viene aggiornato periodicamente (di solito ogni 5 anni), e attualmente le sanzioni in vigore sono quelle delineate dal Decreto del Ministero del Lavoro n. 194 del 30 settembre 2021, ovvero:
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Presentazione del prospetto informativo omessa o in ritardo
Se un datore di lavoro non presenta entro i termini stabiliti il prospetto informativo riguardante le assunzioni delle categorie protette, è soggetto alla sanzione amministrativa di 702,43 euro.
Inoltre, in caso di ritardo nella presentazione, è prevista una maggiorazione di 34,02 euro per ogni giorno di ritardo successivo alla scadenza, che è fissata al 31 gennaio di ogni anno. Questa maggiorazione inizia a essere calcolata dal giorno successivo al termine di presentazione.
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Mancato adeguamento agli obblighi di assunzione
Qualora un datore di lavoro non adempia agli obblighi di assunzione previsti dalla legge entro i termini stabiliti (che sono 60 giorni dall’insorgenza dell’obbligo), scatta una multa di 196,05 euro per ogni lavoratore non assunto, accumulata per ogni giorno lavorativo trascorso. Questo significa che l’importo della sanzione può aumentare rapidamente se il datore di lavoro continua a non conformarsi alle normative.
Tipi di contratti per le categorie protette
Le aziende possono offrire diversi tipi di contratti per l’assunzione di persone appartenenti alle categorie protette, in linea con le normative vigenti. Le opzioni includono contratti a tempo indeterminato, contratti a tempo determinato, e contratti di apprendistato.
La flessibilità nei contratti consente alle aziende di adattarsi alle esigenze specifiche dei lavoratori, favorendo un’inclusione più efficace. Per questo motivo l’inserimento lavorativo può essere sia part time che full time.
Tuttavia, ci sono alcuni incentivi che lo stato riconosce che, oltre al requisito della condizione di disabilità/invalidità, richiedono anche che le assunzioni agevolate in azienda avvengano con precisi contratti (per esempio a tempo indeterminato), così da assicurare maggiore stabilità.
Agevolazioni assunzioni categorie protette 2024
Nel 2024, le aziende che assumono categorie protette possono beneficiare di diverse agevolazioni, pensate per incentivare l’inserimento lavorativo di queste persone.
Ecco un elenco delle agevolazioni aggiornato:
Incentivi Legge 68/99
La Legge 68/1999 prevede:
- Sgravio contributivo per 36 mesi pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile per ogni lavoratore disabile con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con almeno una delle minorazioni indicate nel D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915 tra quelle di 1°, 2° o 3° categoria;
- Sgravio contributivo per 36 mesi pari al 35% della retribuzione mensile lorda imponibile per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato con riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79% o con almeno una delle minorazioni indicate nel D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915 tra quelle di 4°, 5° o 6° categoria;
- Sgravio contributivo per 60 mesi pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile per ogni lavoratore con disabilità intellettiva e psichica con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, se assunto a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 12 mesi.
Bonus Assunzioni Disabili 2024
Il Governo con il Decreto Milleproroghe convertito in legge ha istituito un contributo una tantum riconosciuto a enti e organizzazioni del terzo settore che assumono persone con disabilità appartenenti alle categorie protette con età inferiore a 35 anni.
Vale per ogni assunzione a tempo indeterminato realizzata tra il 1° agosto 2020 e il 30 settembre 2024 e riguardante questa categoria di lavoratori e viene erogato nella misura pari a 12.000 euro, quale contributo per l’assunzione effettuata, e nella misura pari a 1000 euro per ogni mese, dalla data di assunzione e fino al 30 Settembre 2024.
Aiuti regionali per aziende che assumono Categorie Protette
Le aziende che decidono di assumere persone appartenenti alle categorie protette possono beneficiare di incentivi finanziari messi a disposizione dal Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità. Questo fondo è stato istituito per sostenere programmi di inserimento lavorativo a livello regionale, in conformità con quanto stabilito dalla Legge Regionale e disciplinato dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
In particolare, il Fondo offre una serie di agevolazioni che mirano a facilitare l’inserimento professionale delle persone con disabilità. Tra i principali interventi previsti, ci sono contributi che coprono in parte le spese necessarie per adottare accomodamenti ragionevoli, fondamentali per garantire un ambiente di lavoro inclusivo. Questi accomodamenti possono includere, ad esempio, l’implementazione di tecnologie di telelavoro o la rimozione di barriere architettoniche, che ostacolano l’integrazione dei lavoratori con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%.
Gestisci le assunzioni con Factorial
Per le aziende che desiderano gestire le assunzioni delle categorie protette in modo efficace, l’utilizzo di un software gestionale come Factorial può rivelarsi fondamentale.
Factorial offre una serie di strumenti per semplificare il processo di assunzione, dalla creazione di offerte di lavoro all’onboarding dei nuovi dipendenti.
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