Ti capita spesso di aver bisogno che i tuoi dipendenti facciano ore di lavoro straordinario o supplementare? Vorresti capire meglio come funziona normativa da seguire quando i lavoratori superano le ore stabilite nel contratto?
Specialmente nei periodi caratterizzati da un maggior carico di lavoro, può rendersi necessario chiedere ai propri dipendenti uno sforzo aggiuntivo.
In questi casi, il lavoro straordinario può aiutarti a superare i periodi più intensi in azienda, ma va gestito con attenzione.
Questo articolo è pensato per aiutarti a chiarire ogni dubbio sul tema degli straordinari ma anche offrirti soluzioni pratiche per una migliore gestione del tempo in azienda.
Sommario
- Definizione di lavoro straordinario
- Cosa dice la normativa lavoro straordinario in Italia
- Massimo di ore di lavoro straordinario consentite
- Quanto è pagato il lavoro straordinario
- Differenze tra lavoro supplementare e lavoro straordinario
- Come viene retribuito il lavoro supplementare
- Come gestire al meglio lavoro straordinario e lavoro supplementare
Definizione di lavoro straordinario
Per lavoro straordinario si intende la porzione di ore lavorate che eccede rispetto a quanto stabilito dalla legge, dal contratto di lavoro e dal CCNL applicato.
Si tratta quindi di un prolungamento dell’orario normale di lavoro, che, va detto subito, deve essere retribuito con una maggiorazione rispetto al lavoro ordinario.
Il lavoro straordinario può configurarsi come programmato, quando è concordato con sufficiente anticipo tra datore e dipendente, oppure improvviso, quando la richiesta viene inviata senza preavviso ad esempio per fronteggiare un’emergenza.
La legge specifica che il lavoratore, salvo motivi oggettivi, non può rifiutare la richiesta di lavoro straordinario.
Cosa dice la normativa lavoro straordinario in Italia
È impossibile gestire al meglio il tempo in azienda senza conoscere la normativa che disciplina il lavoro straordinario.
Specifichiamo subito che nel 2024 non sono presenti sostanziali modifiche rispetto al passato.
L’ultima legge di bilancio affronta il tema del lavoro straordinario solo relativamente alla riduzione della tassazione degli importi a cui possono accedere le aziende operanti nei settori del turismo e delle terme per il periodo gennaio – giugno 2024.
I riferimenti più importanti restano quindi gli stessi di sempre:
Articolo 2108 del Codice Civile
Il primo riferimento sul lavoro straordinario lo troviamo all’articolo 2108 del Codice Civile.
Qui viene evidenziato che al dipendente, chiamato a lavorare oltre le ore previste da contratto, spetta un aumento della retribuzione.
Ciò vale, continua l’articolo, anche per il lavoro notturno (quando non previsto dalla turnazione).
Infine, l’articolo delega alle leggi e alla contrattazione collettiva la definizione della durata e degli importi delle maggiorazioni spettanti ai lavoratori.
DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2003
L’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 66/2003 specifica che il ricorso alle ore di lavoro straordinario deve essere contenuto. Questa modalità di lavoro è ammessa soltanto previo accordo tra datore e lavoratore e comunque non può superare le 250 ore in un anno.
Il decreto legislativo disciplina anche i casi in cui è ammessa la prestazione straordinaria:
- Per esigenze tecniche o produttive
- Casi di forza maggiore
- Eventi particolari come mostre, manifestazioni, fiere
Infine, ma non per ordine di importanza, è importante disporre in azienda uno strumento per la rilevazione delle presenze e delle ore di lavoro.
Lo strumento è essenziale sia per rispettare il limite delle 250 ore annuali di lavoro straordinario, sia perché la legge stabilisce che le ore straordinarie vanno computate a parte, applicando la maggiorazione prevista dal contratto di lavoro.
Massimo di ore di lavoro straordinario consentite
Come anticipato, se si ricorre al lavoro straordinario, diventa ancor più imprescindibile l’utilizzo di uno strumento per la rilevazione delle presenze e degli orari di lavoro.
Questo eviterà di abusare dello strumento del lavoro straordinario e, di conseguenza, di non infrangere la legge. In generale, le norme relative ai contratti straordinari stabiliscono che:
- L’orario straordinario non può superare le 8 ore per settimana e le 250 ore annuali.
- Le 8 ore sono calcolate in media e non nel singolo periodo.
In ogni caso, un dipendente non può superare il limite delle 48 ore a settimana di lavoro. Anche per queste ultime, vale il calcolo medio, prendendo come riferimento gli ultimi 4 mesi o più, fino a 6, se previsto dal CCNL. Inoltre, nel calcolo di questi periodi, non vanno conteggiati i giorni di ferie o altre assenze come malattia, infortunio o gravidanza.
Passando al lavoro straordinario nei contratti part-time, tutte le ore aggiuntive fino al raggiungimento del limite delle 40 ore (contratto full-time) si configurano non come lavoro straordinario, ma come lavoro supplementare.
Superate anche le 40 ore settimanali, allora, vengono applicate le medesime regole previste nei contratti full-time.
Quanto è pagato il lavoro straordinario
Il lavoro straordinario è retribuito con un importo maggiorato rispetto alla normale retribuzione.
Tuttavia, la retribuzione aggiuntiva è variabile e dipende sia da quanto stabilito nel CCNL applicato sia dalle ore di straordinario svolte dal dipendente. Ad esempio:
- Nel CCNL Terziario Commercio, le maggiorazioni sono del 15% rispetto alla normale retribuzione, salendo al 20% per le prestazioni successive alla 48esima ora.
- Nel CCNL dei metalmeccanici, in generale sono previste maggiorazioni del 10% sulla normale prestazione. La maggiorazione sale al 15% in caso di prestazioni straordinarie in orario notturno e al 30% in caso di straordinario notturno in giorno festivo.
In alternativa e se previsto nel CCNL applicato, puoi:
- Avvalerti della banca ore, una misura di welfare aziendale, che permette ai lavoratori di recuperare le ore di straordinario beneficiando di ore di riposo aggiuntive a quelle previste nel contratto. Così facendo non dovrai ovviamente retribuire le ore di straordinario.
- Concedere il riposo compensativo attivabile solo se il lavoratore ha prestato servizio straordinario in uno o più giorni festivi o quando ha già svolto 6 giorni di lavoro consecutivo. Anche il riposo compensativo evita di dover compensare le ore di straordinario.
Per i lavoratori in smart working, infine, le norme sono ancora in gran parte indefinite.
Il Protocollo Nazionale sul Lavoro Agile specifica che il lavoro straordinario è fondamentalmente incompatibile con le forme di lavoro agile.
Come datore di lavoro, hai diverse opzioni: puoi riconoscere dei benefit ai lavoratori in smart working che dimostrano un impegno extra, ma è importante ribadire che il lavoro straordinario non è di prassi richiesto o adottato nell’ambito del lavoro agile.
Differenze tra lavoro supplementare e lavoro straordinario
Tra lavoro straordinario e lavoro supplementare, come accennato precedentemente, c’è una netta differenza.
Il lavoro supplementare riguarda i lavoratori con contratto part-time, quest’ultimo disciplinato dal decreto legislativo 81 del 2015, che vede il dipendente lavorare dalle 20 alle 36 ore a settimana.
Tuttavia, è possibile richiedere anche a questi lavoratori di svolgere più ore rispetto a quanto stabilito.
In linea generale, salvo diverse disposizioni contenute nel CCNL, il lavoro supplementare può coprire fino al 25% del totale delle ore previste nel contratto part-time.
L’unica sostanziale differenza è che le ore aggiuntive prendono il nome di lavoro supplementare e non straordinario, come nel caso dei contratti full-time.
È bene ribadire che il lavoro supplementare va ugualmente retribuito (o compensato) e che, così come il lavoro straordinario, va concordato con il dipendente, il quale può rifiutarsi di svolgere le ore aggiuntive in caso di impedimenti oggettivi come problemi di salute, esigenze familiari o la concomitanza con corsi di formazione.
Come viene retribuito il lavoro supplementare
Per quanto riguarda la retribuzione del lavoro supplementare, è necessario fare riferimento a quanto stabilito nel contratto di lavoro applicato, e relativamente ai contratti part-time, la maggiorazione a cui ha diritto il dipendente è generalmente pari al 15% della retribuzione oraria globale.
Ad esempio, nel CCNL Alimentare, è prevista una maggiorazione variabile dal 4% al 34%, ma in altri CCNL potrebbe non essere previsto alcun aumento e le ore aggiuntive. Semplicemente vengono retribuite come ore ordinarie fino a quando non ricadono nel lavoro straordinario (superate le 40 ore settimanali).
In linea generale, sono valide le stesse regole previste per il lavoro straordinario, con la maggiorazione che tende a salire quando le ore aggiuntive sono svolte di notte e nei giorni festivi.
Ti consigliamo di consultare il contratto di lavoro o il CCNL applicato per ottenere informazioni specifiche sulla retribuzione del lavoro supplementare nel contesto lavorativo specifico.
Come gestire al meglio lavoro straordinario e lavoro supplementare
Gestire il lavoro straordinario e supplementare in azienda può diventare un compito arduo senza un sistema per rilevare le presenze e conteggiare le ore di lavoro.
Come abbiamo visto, ai lavoratori spetta una maggiorazione sulla retribuzione, di importo variabile a seconda di diversi aspetti, tra cui:
- Contratto di lavoro (full-time o part-time)
- Ore di lavoro straordinario o supplementare svolte
- Periodo di lavoro (notturno, diurno, festivo)
Per evitare di infrangere le norme e garantire una corretta retribuzione dei lavoratori, è indispensabile utilizzare un software per timbrare il cartellino anche senza un badge aziendale come Factorial.
Factorial è uno strumento completo per la gestione dei processi HR in azienda, utilizzabile per tanti scopi: organizzare i turni di lavoro, gestire le spese e le performance dei lavoratori.
Il software e l’app puoi inoltre utilizzarli anche per la rilevazione digitale delle presenze.
Il lavoratore, in sede, fuori sede o in smart working, deve solo installare l’app Factorial sul telefono e segnalare l’inizio e la fine della giornata lavorativa. Al resto ci pensa il software che elabora automaticamente un registro presenze consultabile in qualsiasi momento per monitorare le ore effettivamente lavorate dai dipendenti.
Inoltre, per gestire con ancor più semplicità il lavoro straordinario e il lavoro supplementare, è possibile creare un contatore personalizzato per calcolare in modo accurato gli straordinari.
Con Factorial, in definitiva, grazie all’app per la rilevazione presenze hai uno strumento HR, ideale per la tua PMI, semplice da utilizzare, conforme alle leggi ideale per il calcolo delle ore di lavoro straordinario e supplementare.
👉 Chiedi una demo gratuita e scopri tutte le funzionalità e i vantaggi che un software come Factorial può portare alla tua azienda.