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Gestione del personale

Diritti e doveri datore di lavoro: gli obblighi di legge da rispettare

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In Italia, i diritti e doveri del datore di lavoro sono regolati da un complesso quadro normativo. Con l’evoluzione della normativa, anche nel 2025 si conferma la centralità della figura datoriale come garante del corretto svolgimento del rapporto di lavoro, ma anche come responsabile degli obblighi in materia di sicurezza, tutela dei lavoratori e rispetto dei contratti.

In questo articolo esaminiamo quali sono i principali diritti e doveri del datore di lavoro, facendo riferimento alla normativa vigente e alle responsabilità non delegabili.

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Quali sono i principali diritti del datore di lavoro?

Nel diritto del lavoro italiano, i “diritti” del datore di lavoro si configurano principalmente come poteri funzionali alla gestione e all’organizzazione dell’attività produttiva. Si tratta di strumenti riconosciuti per garantire il corretto svolgimento del rapporto lavorativo, entro i limiti posti dalla legge e dai contratti collettivi, e che si inseriscono nel quadro più ampio della gestione delle risorse umane sempre più digitalizzata e orientata all’efficienza operativa.

Ma vediamoli nel dettaglio. 

1) Potere direttivo

È il diritto di impartire ordini, istruzioni e direttive ai propri dipendenti in funzione dell’organizzazione aziendale. Il potere direttivo consente al datore di decidere le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa (mansioni, orari, luogo di lavoro ecc.), nel rispetto di quanto stabilito nel contratto individuale e nei limiti dell’articolo 2103 c.c., che regola le modifiche delle mansioni.

2) Potere di controllo

Il datore ha il diritto di verificare l’esecuzione della prestazione lavorativa. Tuttavia, in base all’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300), il controllo può avvenire solo nel rispetto della privacy e con strumenti leciti. Il controllo a distanza è ammesso solo con accordo sindacale o previa autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro.

3) Potere disciplinare

È il diritto di sanzionare i comportamenti scorretti o inadempienti del lavoratore, nel rispetto delle procedure previste dallo Statuto dei Lavoratori (art. 7, Legge 20 maggio 1970, n. 300) e dal contratto collettivo applicato. Le sanzioni devono essere proporzionate e precedute da contestazione formale.

Quali sono i principali doveri del datore di lavoro?

Accanto ai poteri, il datore ha numerosi obblighi di legge, molti dei quali indelebili e non delegabili, soprattutto in materia di tutela della salute e della dignità del lavoratore. 

Tra i principali, che vanno citati, ci sono: 

  • la redazione e il rispetto del contratto di lavoro, ovvero il datore ha l’obbligo di formalizzare correttamente il rapporto di lavoro con un contratto, che deve contenere tutte le informazioni previste dalla legge;
  • tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, pertanto il datore è responsabile della valutazione dei rischi, della formazione dei lavoratori e dell’adozione di misure preventive, in base a quanto previsto dalla normativa sulla Sicurezza a Lavoro. Si tratta di un dovere indelegabile e che si estende anche all’adeguamento alle condizioni climatiche estreme (come previsto dal nuovo Protocollo Caldo Lavoro 2025), che impone e disciplina la sospensione delle attività in caso di caldo eccessivo; 
  • rispetto delle tutele previste dalla Legge 104/1992, come il diritto ai permessi lavorativi e ad altre misure di sostegno per i dipendenti che assistono familiari disabili o con gravi patologie, senza ostacolare l’accesso a questi diritti. Il mancato rispetto può configurare discriminazione o comportamento antisindacale; 
  • la registrazione del lavoratore presso gli enti previdenziali (INPS, INAIL), il versamento dei contributi, nonché il rispetto delle scadenze fiscali in quanto sostituto d’imposta; 
  • parità di trattamento e assenza di discriminazioni, evitando discriminazioni basate su sesso, età, etnia, religione, orientamento sessuale o disabilità, anche in fase di selezione.

Diritti e doveri dei lavoratori 

Anche i lavoratori, sono titolari di diritti garantiti dalla legge e dai contratti collettivi, ma sono tenuti al rispetto di determinati obblighi nei confronti del datore di lavoro.

Vediamoli nel dettaglio.

1) Diritti del lavoratore 

I diritti dei lavoratori non sono semplici concessioni, ma veri e propri pilastri che garantiscono dignità e protezione. Sancito dall’articolo 36 della Costituzione italiana, è il diritto a una retribuzione proporzionata e sufficiente. Significa che il salario non deve solo essere adeguato alla quantità e qualità del lavoro svolto, ma deve anche assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Accanto a questo, troviamo il diritto ai riposi settimanali e alle ferie annuali retribuite, essenziali per recuperare le energie fisiche e mentali e per conciliare vita lavorativa e personale. Non meno importante è il diritto alla tutela della salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro: ogni azienda è tenuta a garantire un ambiente sicuro, minimizzando i rischi e adottando tutte le misure preventive necessarie, nel rispetto della normativa sulla Sicurezza sul Lavoro.

La sfera personale è salvaguardata poi dal sistema previdenziale (INPS, INAIL etc.) e dal diritto alla privacy e alla dignità personale, che impedisce intrusioni indebite nella vita privata del dipendente e garantisce un trattamento rispettoso. Infine, esistono diritti specifici, come la possibilità di fruire dei permessi previsti dalla Legge 104 per l’assistenza a familiari con disabilità, e il fondamentale diritto alla tutela contro il licenziamento illegittimo, che protegge da decisioni arbitrarie del datore di lavoro.

2) Doveri del lavoratore 

In questo contesto, un rapporto equilibrato, implica anche delle responsabilità da parte del lavoratore. Il dovere di diligenza nell’esecuzione della prestazione lavorativa, sancito dall’articolo 2104 del Codice Civile, impone al dipendente di svolgere le proprie mansioni con la cura e l’attenzione richieste dalla natura del lavoro. A questo si lega il dovere di obbedienza alle direttive impartite dal datore di lavoro, purché queste siano legittime e rientrino nell’ambito delle mansioni assegnate.

Un altro dovere cruciale è quello di fedeltà verso l’azienda (Articolo 2105 Codice Civile). Questo significa non solo astenersi dal danneggiare l’impresa, ma anche evitare di svolgere attività in concorrenza sleale o di divulgare informazioni riservate. Il rispetto delle regole interne è fondamentale: pensiamo al rispetto dell’orario di lavoro e dei turni assegnati e all’utilizzo corretto degli strumenti aziendali, siano essi computer, veicoli o macchinari.

Infine, la collaborazione con i colleghi e il rispetto dell’ambiente di lavoro sono aspetti che contribuiscono a creare un clima positivo e costruttivo, favorendo la produttività e il benessere di tutti. In caso contrario, il lavoratore potrebbe andare incontro a licenziamento

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Domande frequenti relative a diritti e doveri del datore di lavoro

Che compiti ha il datore di lavoro?

Il datore ha il compito di organizzare, controllare e dirigere l’attività lavorativa, ma anche di garantire un ambiente sicuro, equo e conforme alle normative, assicurando che i dipendenti possano esercitare i propri diritti senza ostacoli o ritorsioni.

Quali sono i doveri indelegabili del datore di lavoro?

I doveri non delegabili sono quelli relativi alla valutazione dei rischi e alla designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) in materia di sicurezza (D.lgs. 81/2008). Inoltre, è personalmente responsabile della tutela della salute dei lavoratori e dell’adozione delle misure preventive.

Quali sono i diritti di un datore di lavoro?

Il datore ha diritto a:

  • decidere l’organizzazione dell’attività lavorativa (potere direttivo);
  • controllare la correttezza della prestazione (entro i limiti di legge);
  • applicare sanzioni disciplinari giustificate;
  • pretendere l’adempimento puntuale e diligente della prestazione lavorativa;
  • difendersi da comportamenti lesivi da parte dei dipendenti.
Consulente del lavoro ed esperta di Fisco, Tasse e Diritto. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione presso l'Università di Palermo, dal 2016, mi occupo principalmente di scrittura su temi legati a Previdenza, Economia e Lavoro, con un focus sull'attualità e i temi caldi. La mia curiosità e passione mi spinge al costante aggiornamento e un’analisi approfondita delle dinamiche di cui tratto. Scrivo perché quando lo faccio ho l'impressione di stare al posto giusto nel momento giusto