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Detrazioni lavoro dipendente 2024: aliquote, calcoli e istruzioni

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8 minuti di lettura
Detrazioni lavoro dipendente 2023: aliquote, calcoli e istruzioni

Sai quali novità sono state introdotte nell’ambito delle detrazioni da lavoro dipendente nel 2024? Hai già informato i tuoi dipendenti riguardo la riforma fiscale?

Ogni anno vengono apportate grandi e piccole modifiche e conoscerle è l’unico modo per apportare le corrette riduzioni d’imposta sul reddito da lavoro percepito dai dipendenti.

In questo approfondimento, iniziamo spiegando cosa sono le detrazioni da lavoro dipendente. Successivamente, illustreremo le novità introdotte per il 2024 e forniremo alcuni esempi pratici su come calcolare correttamente le detrazioni a cui è possibile accedere. Le informazioni riportate risulteranno utili sia ai datori di lavoro sia ai lavoratori.

IRPEF: cosa sono le detrazioni da lavoro dipendente 2024

Le detrazioni da lavoro dipendente comprendono l’insieme di regole e norme in vigore che permettono di calcolare esattamente quante e quali sono le imposte da pagare e quali detrazioni e sgravi puoi applicare.

Per detrazioni in busta paga si fa riferimento ai lavoratori subordinati, i quali, come tutti i lavoratori, sono tenuti a versare l’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Queste detrazioni sono regolamentate e disciplinate nel TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi).

Le detrazioni sono uno strumento che viene incontro ai redditi più bassi, mentre i redditi oltre i 50mila euro non hanno accesso ad alcuna detrazione da lavoro dipendente. Ecco a quali detrazioni si può accedere a seconda dello stipendio percepito dai lavoratori:

  • Fino a 15.000 euro: 1.955 euro (non inferiore a 690€ o 1.380€ per tempo determinato)
  • Tra 15.000 euro e 28.000 euro: 1.910 + 1.190 * (28.000 – reddito complessivo) / (28.000 – 15.000)
  • Tra 28.000 euro e 50.000 euro: 1.910 * (50.000 – reddito complessivo) / (50.000 – 28.000)
  • Oltre i 50.000 euro non hai diritto ad alcuna detrazione

Detrazioni lavoro dipendente in busta paga: novità 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti modifiche agli scaglioni IRPEF, permettendoti di detrarre gli importi riportati nel paragrafo precedente.

In particolare, coloro che non raggiungono un ammontare di reddito superiore a 8.500 euro annui rientrano nella cosiddetta no tax area. Questo significa che non sono soggetti a IRPEF tutti coloro che non guadagnano più di 8.500 euro.

Inoltre, come abbiamo visto, se il reddito è inferiore ai 15mila euro, puoi ridurre la base imponibile fino a 1.955 euro e fino a 50.000 sono previste detrazioni che variano a seconda dello scaglione IRPEF a cui rientri e dal reddito percepito.

Ti ricordiamo che puoi applicare le detrazioni solo se la spesa da te sostenuta è tracciata. Questo vuol dire che sono detraibili solo le spese effettuate mediante bonifico bancario o altri strumenti tracciabili. Questa regola non vale per alcuni acquisti come medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie.

Tra le novità è stata confermata la possibilità di accedere alle detrazioni per i figli a carico, ma esclusivamente per figli di età pari o superiore ai 21 anni. Per figli minori di 21 anni, invece, gli incentivi non riguardano l’IRPEF, ma l’introduzione dell’Assegno Unico, erogato dall’INPS.

Riassumendo, a condizione che il tuo reddito sia inferiore a 50.000 euro annui, puoi portare in detrazione, e quindi ridurre la base imponibile, alcune spese, tra cui:

  • Spese mediche e sanitarie
  • Spese per il veterinario
  • Spese per il mantenimento dei figli
  • Gli interessi passivi generati da un mutuo aperto
  • Spese per il canone d’affitto
  • Spese per la scuola e l’asilo nido
  • Spese funerarie
  • Spese per l’assistenza ad anziani e disabili

Ognuna di queste spese non è detraibile interamente. Il nostro consiglio è di contattare il tuo commercialista di fiducia, il quale può aiutarti a compilare correttamente il modello 730 2023 detraendo tutte le spese ammissibili che hai sostenuto.

Un familiare, inclusi i figli, è considerato a carico quando il suo reddito annuale non supera i 2.949,51 euro lordi. Per i figli fino a 24 anni, il limite di reddito è di 4.000 euro.

Calcolo delle detrazioni per i dipendenti 2024

Come anticipato, il lavoratore può portare in detrazione numerose spese, come quelle sanitarie, per i figli, per il canone d’affitto e molte altre. Tuttavia, non tutte le spese sono detraibili al 100%. Dipende dal reddito totale e dalla tipologia di spesa sostenuta.

Pertanto, il calcolo varia a seconda della tipologia di spesa che si intende portare in detrazione.

Per effettuare il calcolo in autonomia, il modo migliore di procedere è anzitutto determinare l’ammontare massimo detraibile in base al proprio reddito complessivo e successivamente verificare, spesa per spesa, se è possibile utilizzarle per ridurre la base imponibile.

Vediamo di chiarire meglio questo concetto riportando il caso di un lavoratore che ha un reddito complessivo di 24.000 euro. Ecco i passaggi da seguire:

  • Calcolo delle detrazioni spettanti: la prima cosa da fare è calcolare di quanto è possibile ridurre la base imponibile. In questo caso, dato un reddito medio compreso tra 15.000 e 28.000 euro, il calcolo da fare è il seguente: 1.910 + 1.990 * (28.000 – reddito) / 13.000. Essendo il reddito compreso tra 25.000 e 35.000 euro, si ha diritto ad ulteriori 65 euro da aggiungere al totale.
  • Individuare le spese detraibili: la seconda cosa da fare è individuare tutte le spese sostenute che lo Stato permette di portare in detrazione. Questa operazione è a carico del lavoratore. Ad esempio, se ha dei figli con età superiore ai 21 anni, può accedere alle detrazioni per carichi di famiglia. Inoltre, può portare in detrazione le spese sostenute per l’affitto della casa in cui vive, per l’assistenza a familiari anziani o disabili, e così via.
  • Calcolare le detrazioni: a questo punto, bisogna sottrarre le spese detraibili secondo quanto stabilito dalle leggi. L’unico modo di procedere è verificare, spesa per spesa, se è detraibile e di quanto. Ad esempio, il lavoratore con reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro può ridurre la base imponibile detraendo:
    • 690 euro per carichi di famiglia
    • il 19% delle spese mediche sostenute, superata la soglia di 129,11 euro
    • il 19% delle spese veterinarie sostenute, superata la soglia di 129,11 euro
    • il 19% degli interessi passivi e oneri accessori derivanti dal mutuo della prima casa
    • 150 euro o 247,90 euro di spese per l’affitto (a seconda se il canone è libero o concordato)
    • il 19% delle spese per il trasporto pubblico, una volta superata la soglia di 250 euro

Dopo aver calcolato tutte le detrazioni, si possono dedurre le spese nel modello 730.

  • Comunicare le detrazioni al datore di lavoro:  Una volta calcolate tutte le detrazioni, il lavoratore è tenuto ad informare il datore di lavoro riguardo a tutte le spese che può e desidera portare in detrazione. Questo passaggio è fondamentale poiché, in quanto datore, sei il sostituto d’imposta e devi trattenere dallo stipendio le imposte che il lavoratore è tenuto a versare. Per maggiori informazioni sulla figura del sostituto d’imposta, ti consigliamo di consultare l’articolo 64 del Decreto Presidenziale 600/1973.

Calcolo detrazioni lavoro dipendente 2024 esempio

Dopo aver visto cosa devono fare datore e dipendente per calcolare correttamente l’ammontare delle detrazioni spettanti, andiamo nel concreto e vediamo come effettivamente calcolare le detrazioni e quali sono i vantaggi spettanti.

Prendiamo ad esempio un lavoratore tipico che guadagna 24.000 euro all’anno e che: sta pagando un mutuo per la prima casa, ha due figli che frequentano le scuole primarie e secondarie, ha un animale domestico, fa donazioni a scopo benefico. Ecco come può procedere:

  • Calcolo delle detrazioni: dal reddito di 24.000 euro, il lavoratore può detrarre un massimo di 2.522 euro. L’importo si ottiene dalla seguente formula: 65 + 1.910 + 1.990 * (28.000 – 24.000) / 13.000
  • Detrazioni delle spese: per raggiungere i 2.522 euro detraibili, il lavoratore dell’esempio può detrarre:
    • il 19% degli interessi passivi versati per il mutuo, fino a 4.000 euro
    • il 19% delle spese sostenute per l’istruzione dei figli, fino a 800 euro per ogni figlio
    • il 19% delle spese per le attività sportive dei figli, fino a 210 euro
    • il 19% delle spese sostenute per le spese sanitarie, superata la soglia di 129,11 euro
    • il 19% delle spese veterinarie, superiori a 129,11 euro e inferiori a 500 euro
    • dal 26% al 35% delle spese sostenute in favore di Onlus, associazioni di volontariato e partiti politici.
  • Calcolo del totale: a questo punto, è necessario calcolare l’importo totale detraibile. Questa operazione può essere svolta dal dipartimento contabilità interno all’azienda o dal commercialista, ma il lavoratore può anche farlo in autonomia, riportando al datore direttamente le spese sostenute nell’anno, che a loro volta vanno inserite nel quadro E del modello 730.

Calcolo detrazioni lavoro dipendente 2024 Excel

Il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente può presentare alcune difficoltà. Come abbiamo visto, anche se si cerca di semplificare il più possibile, ci sono molte voci di spesa che possono essere portate in detrazione.

Inoltre, molte di queste voci non sono importi netti, ma percentuali che variano in base all’ammontare della spesa e al reddito percepito. Quindi è molto facile commettere errori di calcolo e finire per pagare più o meno imposte del dovuto. Per evitare errori, puoi pensare di creare un foglio Excel inserendo tutte le formule necessarie per automatizzare i calcoli.

Tipicamente, un foglio Excel per il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente ha questa struttura:

  • Dati del dipendente: qui inserisci il nome, il cognome, il codice fiscale, il numero di matricola e il reddito complessivo del lavoratore.
  • Scaglione IRPEF: la seconda colonna può essere utilizzata per calcolare in quale scaglione IRPEF rientra il dipendente, in modo da calcolare poi l’effettivo importo massimo detraibile. Una formula comune utilizzata è =SC.PRODOTTO((REDDITO_IMPONIBILE>Soglia_minima_scaglione)*(REDDITO_IMPONIBILE<=Soglia_massima_scaglione);Aliquota_scaglione).
  • Detrazioni: la terza colonna può essere dedicata a tutte le detrazioni alle quali il lavoratore può accedere. Ad esempio, per le spese di istruzione del figlio, puoi utilizzare la formula =MIN(800; SPESA_ISTRUZIONE*0,19). Per le spese sanitarie, invece, puoi utilizzare la formula =(SPESA_SANITARIA-129,11)*0,19.
  • Calcolo delle detrazioni: a questo punto, puoi utilizzare la funzione SOMMA di Excel per calcolare il totale delle detrazioni riportate nelle celle. L’importo ottenuto va poi confrontato con l’importo massimo che il datore di lavoro può portare in detrazione.

Detrazioni da lavoro dipendente 2024: adempimenti del datore di lavoro

Quanto visto finora interessa sia i lavoratori dipendenti, i quali hanno un chiaro interesse nel ridurre la base imponibile e quindi le tasse da pagare, sia i datori di lavoro, che come sostituti d’imposta sono tenuti a calcolare correttamente l’ammontare di detrazioni spettanti al lavoratore.

Come datore di lavoro, sei quindi tenuto a calcolare le detrazioni spettanti al dipendente, le quali devono essere comunicate da quest’ultimo. Il lavoratore, inoltre, è tenuto a informarti se percepisce altri redditi oltre allo stipendio.

Generalmente, le imprese dispongono di moduli cartacei o digitali che permettono ai dipendenti di comunicare tutte le detrazioni a cui hanno diritto. Il lavoratore deve compilare il modulo inserendo le seguenti informazioni:

  • Dati personali
  • Numero di figli a carico
  • Numero di altri familiari a carico
  • Ammontare delle spese sanitarie sostenute
  • Redditi non dichiarati
  • Altre informazioni

Solo disponendo di queste informazioni potrai procedere riportando tutte le detrazioni nella busta paga alla fine dell’anno o comunque quando il rapporto di lavoro giunge al termine.

Detrazioni lavoro dipendente 2024 cosa cambia rispetto al 2023

Dopo la modifica degli scaglioni IRPEF, non ci sono state altre sostanziali variazioni relativamente alle detrazioni da lavoro dipendente.

I lavoratori continuano ad avere diritto alle varie detrazioni riportate in questo articolo. Tuttavia, come datore di lavoro, c’è una novità introdotta dalla nuova Legge di Bilancio di cui devi essere a conoscenza: ci riferiamo al taglio del cuneo fiscale.

Il decreto ti interessa da vicino perché apporta alcuni cambiamenti nella busta paga che devi corrispondere ai lavoratori. In particolare, il taglio sarà del:

  • 6% a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo (mensile) di 2.692,00 euro, al netto del rateo di tredicesima;
  • 7% a patto che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923,00 euro, al netto del rateo di tredicesima.

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Le continue novità introdotte, siamo sicuri, creano più di un problema ai responsabili HR. In particolare, chi si occupa dell’elaborazione delle buste paga, ogni anno, non solo deve assicurarsi che tutti i dipendenti inviino le detrazioni a cui possono accedere, ma anche effettuare calcoli complessi e stare attenti alle ultime disposizioni, come il recente taglio del cuneo fiscale.

L’invio delle comunicazioni, l’inserimento dei dati, la correzione degli errori e soprattutto i conteggi, sono tutte operazioni che possono portare via numerose ore di lavoro, sia agli addetti HR, che ai lavoratori.

È per questi motivi che oggi più che mai, un software HR in grado di automatizzare e digitalizzare la gestione delle buste paga e in generale dei costi aziendali, può rivelarsi estremamente utile.

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Dopo anni di esperienza nel mondo dell'editoria digitale e delle start-up, attualmente vive a Barcellona, dove è copywriter per Factorial e crea contenuti per il mercato italiano. Appassionata di scrittura e letteratura, non potrebbe mai vivere senza viaggiare e senza il suo gatto.

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