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Certificazione Unica 2022: scade il 16 Marzo, come si ottiene e quali novità

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6 minuti di lettura

A cosa serve la Certificazione Unica? Quali sono le cose più importanti da sapere nel 2022?

La gestione documentale rappresenta un aspetto rilevante per ogni impresa. Il 14 Gennaio 2022 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un comunicato stampa all’interno del quale mette a disposizione il modello e le istruzioni per poter compilare il documento relativo alla Certificazione Unica. Quest’ultimo dovrà essere completato e spedito entro e non oltre mercoledì 16 Marzo 2022. 

Le novità in realtà non sono molte. La Certificazione Unica dell’anno passato non ha grandi differenze, in linea di massima, rispetto alla Certificazione Unica del nuovo anno.

Questi piccoli cambiamenti rappresentano, ad ogni modo, un segnale di miglioramento riguardo alla situazione sanitaria del Paese. Molte norme e decreti negli ultimi due anni erano subentrati a causa della crisi da Covid-19. A oggi che la situazione è migliorata, invece, la Certificazione Unica ha subito delle modifiche per poter riprendere il normale corso degli eventi.

In questo articolo, affrontiamo insieme tutti gli aspetti più interessanti per le aziende riguardo la Certificazione Unica. Come si ottiene? Cos’è davvero la Certificazione Unica? Quali sono le reali novità rispetto all’anno scorso? A cosa bisogna fare attenzione per compilarla?


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Certificazione Unica 2022: che cos’è?

Prima di parlare di quelle che sono le modifiche attuate e valide dallo scorso mese di Gennaio, sarebbe meglio spiegare in precedenza cos’è la Certificazione Unica. 

La Certificazione Unica è il documento fiscale con cui i sostituti d’imposta (che per i lavoratori dipendenti è chiaramente rappresentato dal datore di lavoro) possono raccogliere e documentare le informazioni sul proprio reddito e su quello dei loro dipendenti

Per poter compilare questa Certificazione Unica sarà necessario rilasciarla al precettore entro la data di scadenza, utilizzando il modello che è stato reso pubblico dal comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate.

Queste informazioni saranno poi riutilizzate per altre pratiche in futuro, come la pratica del 730. Per cui conviene essere molto precisi, specialmente se si parla di rimborso delle tasse e spese. 

Come per i contributi figurativi, per consegnare questo documento bisognerà rivolgersi direttamente all’Agenzia, che rilascerà la possibilità di presentarlo in un unico gruppo di documenti o, se fosse necessario compilarlo per conto di altri sostituti d’imposta, in più consegne.

A proposito di ciò, per quanto riguarda la consegna ai riceventi, sarà possibile un invio “digitale” del documento, tuttavia bisogna considerare che sarà interesse e dovere del ricevente assicurarsi che la Certificazione Unica sia recuperabile e disponibile a future commissioni. In poche parole: non deve essere smarrita.

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Novità sul contenuto della Certificazione Unica 2022

Probabilmente ti starai chiedendo, a questo punto, se cambia qualcosa rispetto alla Certificazione Unica dell’anno scorso. In realtà ci sono diverse novità per il nuovo anno e in questo articolo saremo felici di fartele vedere.

Andando con ordine, è stata introdotta la detassazione relativa ai redditi dei lavoratori nelle forze dell’ordine (dunque anche la polizia e le altre forze armate) e anche nuove agevolazioni per il trattamento di fine rapporto di lavoro in busta paga per i dipendenti provenienti da aziende in difficoltà, per le prestazioni da parte dei fondi di solidarietà bilaterale del credito ordinario, del credito cooperativo e della società delle Poste Italiane Spa.

Inoltre, viene confermato anche l’aumento di 609,50 euro della riduzione dell’imposta a favore del personale dipendente, ma in riferimento al comparto sicurezza (Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria, Polizia Provinciale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Guardie Particolari Giurate). 

Tutto dovrà essere aggiornato e messo a disposizione in vista della scadenza indicata in precedenza: mercoledì 16 Marzo.

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Ci sono agevolazioni sul TFR?

Certo che sì. Ovviamente sono tutte da considerare confrontandole con i dati in nostro possesso del 2021. Quando arriva il momento di compilare la Certificazione Unica per proprio conto o per conto di altri soggetti, in qualità di sostituto d’imposta, sarà necessario provvedere anche a questi soggetti:

  • Chi nel corso del 2021 ha corrisposto somme o valori soggetti a ritenute alla fonte
  • I soggetti che hanno versato contributi previdenziali e assistenziali oppure premi assicurativi INAIL
  • I soggetti che hanno corrisposto somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’INPS
  • I titolari di posizione assicurativa INAIL
  • Le amministrazioni che operano come sostituto di imposta “iscritte alle gestioni confluite nell’INPS gestione Dipendenti Pubblici”

Ora vediamo, invece, quali sono tutte le scadenze riguardanti la Certificazione Unica 2022. Queste cambieranno sia in base ai soggetti interessati, sia in base alla data di consegna della documentazione.

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Come si ottiene la Certificazione Unica 2022?

Per ottenere la propria Certificazione Unica 2022 esistono due possibilità:

  • Ottenerla digitalmente
  • Riceverla tramite posta a casa

Si può ottenere digitalmente tramite il sito dell’Inps, dove sarà possibile visualizzare e scaricare il modello da compilare o eventuali certificazioni passate. Un altro metodo è quello dell’uso dell’app mobile del sito Inps o dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) inviando una mail all’indirizzo richiestadicertificazioneunica@postacert.inps.gov.it.

Si può ottenere cartacea scrivendo una mail all’indirizzo di posta elettronica richiestacertificazioneunica@inps.it o chiamando da rete fissa e mobile il numero verde 800 434 320 con risponditore automatico.

Per di più, è stato messo a disposizione anche un servizio di sportello mobile per anziani con un’età superiore ai 75 anni titolari di indennità di accompagnamento e impossibilitati a recarsi fisicamente in una sede Inps.

👉  Inoltre, puoi richiedere il DURC online, un documento che dimostra la costanza e la regolarità dell’azienda nel rispetto dei pagamenti.

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Quali sono le scadenze della Certificazione Unica 2022?

Per rendere la vita più semplice a tutti gli individui che dovranno compilare la Certificazione Unica 2022, l’Agenzia delle Entrate ha anche pubblicato un file PDF per poterli guidare passo passo.

La cosa fondamentale è sempre quella di considerare prima di tutto la scadenza: ovvero il già nominato 16 Marzo 2022, un mercoledì che dobbiamo segnare su tutti i nostri calendari.

Tuttavia, non è l’unica data da considerare. Per le persone che devono inviare le certificazioni esenti o non dichiarabili, con la dichiarazione dei redditi precompilata, la scadenza è molto più tardiva: lunedì 31 Ottobre 2022.

A questa si aggiunge anche il 15 Giugno 2022, per chi ha presentato le dichiarazioni entro il 31 Maggio, sarà una scadenza il 29 Giugno 2022 per chi presenta le dichiarazioni tra il 1° e il 20 di Giugno. Per chi trasmette le dichiarazioni tra il 21 Giugno e il 15 Luglio avrà come scadenza il 23 Luglio e così via, fino all’ultima data possibile, cioè il 30 Settembre.

Il flusso telematico che ci interessa è diviso così in tre aree fondamentali: il Frontespizio (dove bisogna riportare le informazioni sul tipo di comunicazione, sui dati del sostituto, sui dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, sulla firma della stessa e sull’impegno alla presentazione telematica), il Quadro CT (dove si deve inserire le informazioni sulla ricezione in via telematica dei dati per il modello utile per fare il 730)

Infine la Certificazione Unica 2022 (che come abbiamo già detto è lo spazio dedicato ai contenuti sui dati fiscali, dati previdenziali, alle certificazioni riguardo il lavoro del dipendente, provvigioni, vari redditi, assistenza fiscale e anche per le certificazioni del lavoro autonomo).

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Come compilare la Certificazione Unica relativa all’anno scorso

Rispetto agli anni passati ci sono molte differenze sulla Certificazione Unica 2022. Innanzitutto mancano alcune cose, che sono state integrate direttamente nella voce “Altri dati”. Un esempio è la clausola di salvaguardia introdotta con il D.L. n. 34/2020, per cui quest’ultima è stata sospesa e, come già detto, integrata tutta in un’unica voce, così come anche i vari bonus di quel periodo.

Il motivo è legato al fatto che questa clausola venne creata appositamente nell’anno 2020 per far fronte alla crisi causata dal Covid-19 e permettere di integrare gli ammortizzatori rispetto al periodo retribuito e quello meno. 

Oltre questo, infatti, anche la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è stata inserita per sostituirsi a una vecchia questione: il premio erogato a Marzo per i dipendenti in base alla loro prestazione lavorativa.

Detto ciò, è sufficiente fare affidamento al già citato file PDF dell’Agenzia delle Entrate, tenendo conto che molte informazioni sono da interpretare rispetto agli anni passati, che sono stati particolari soprattutto per la pandemia di cui siamo stati tutti vittime.

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Nata a Firenze e laureata in Scienze Politiche (in particolare Comunicazione e Giornalismo) all’Università di Firenze. In Italia ha lavorato come giornalista ed ha collaborato con diversi siti web dedicati al mondo dell’attualità. Adesso vive a Barcellona ed è Content Marketing Specialist in Factorial e si occupa della creazione dei contenuti del mercato italiano. Il suo obiettivo è dare supporto, ispirazione e strumenti per far conoscere il mondo delle Risorse Umane e far crescere la community HR. Ama l’avventura, la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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