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Anticipo TFR: che cos’è e cosa fare quando un dipendente lo richiede

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7 minuti di lettura
Anticipo TFR: che cos’è e cosa fare quando un dipendente lo richiede

Cos’è l’anticipo del TFR e come funziona?

Come gestirlo al meglio nella propria azienda quando un dipendente lo richiede?

L’anticipo del TFR è una misura che permette ai dipendenti di accedere a parte del proprio trattamento di fine rapporto in anticipo, ma solo in alcune situazioni di necessità.

In questa guida vediamo come funziona, quando può essere richiesto e quali obblighi le norme impongono a riguardo per le aziende e i datori di lavoro.

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Che cos’è l’anticipo TFR

L’anticipo TFR è uno strumento che permette al lavoratore di accedere in anticipo a una parte del trattamento di fine rapporto che gli sarebbe dovuto al termine del suo contratto.

Quest’ultimo (cioè il TFR) è previsto dal codice civile e rappresenta una forma di risparmio che il lavoratore accumula durante tutta la durata del suo rapporto di lavoro.

Ogni mese, infatti, in qualità di datore di lavoro devi accantonare un importo pari alla retribuzione annua del dipendente, divisa per 13,5.

Questa cifra viene poi maturata fino alla fine del rapporto, dando luogo a quello che viene comunemente chiamato TFR.

L’anticipazione del TFR, quindi, non è altro che la possibilità per il lavoratore di attingere, in alcune situazioni specifiche, a questa somma prima della conclusione del suo contratto di lavoro.

Ad esempio, immagina di avere un dipendente che abbia un’urgenza economica, come la necessità di acquistare una casa o di far fronte a spese mediche impreviste.

In questo caso, il dipendente può avere diritto a richiedere un anticipo sul TFR, che tu come datore di lavoro dovrai valutare e, se i requisiti previsti dalla legge sono rispettati, erogare.

Infine, è bene notare che l’anticipo TFR è soggetto a diverse limitazioni, che riguardano la percentuale massima erogabile sull’intero trattamento e i criteri per cui è possibile accedervi.

Queste rendono l’anticipo TFR una misura che serve a sostenere i lavoratori unicamente in situazioni difficili o importanti e non uno strumento a cui i dipendenti possono accedere ‘con regolarità’.

👉 Vuoi approfondire come funziona il TFR a 360 gradi? Ecco una guida che fa per te: Liquidazione TFR: regole e tempistiche

Come si richiede l’anticipo TFR

La procedura di richiesta dell’anticipo TFR parte dal dipendente, ma come datore di lavoro devi essere ben preparato per gestire questa eventualità.

Ecco dunque illustrati, uno per uno, gli step che un dipendente deve seguire per richiedere l’anticipo TFR:

  1. Presentazione della richiesta formaleIl dipendente deve innanzitutto presentare una richiesta formale di anticipo del TFR.Ad esempio, potrebbe scrivere una lettera dove indica il suo nome, la data di assunzione, la sua posizione in azienda e la volontà di richiedere un anticipo sul trattamento di fine rapporto.Ricorda: la richiesta di anticipo TFR deve essere formulata per iscritto, mentre effettuarla oralmente non è una strada percorribile.
  2. Motivazione della richiestaLa richiesta deve includere una motivazione valida, come previsto dalla legge italiana.Per esempio, il dipendente potrebbe indicare che ha bisogno dell’anticipo per far fronte a spese mediche improvvise e necessarie.Vedremo tra poco, in ogni caso, quali sono i motivi per cui è possibile richiedere un anticipo sul TFR.
  3. Fornitura della documentazione di supportoIl dipendente deve allegare alla sua richiesta dei documenti che dimostrino la validità della motivazione che ha presentato.Ad esempio, se la richiesta è motivata dall’acquisto di una prima casa, il dipendente potrebbe allegare una copia del preliminare di compravendita dell’immobile.
  4. Verifica della documentazioneCome datore di lavoro, hai il diritto e il dovere di verificare l’autenticità della documentazione fornita dal dipendente.Se ritieni che la motivazione non sia valida o la documentazione non sia sufficiente, puoi rifiutare la richiesta di anticipo.

In ultimo luogo, essere consapevole di questi passaggi e preparato a gestirli ti aiuterà ad affrontare le richieste di anticipo TFR in modo efficiente e a farlo nel rispetto delle normative previste.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro

Gestire le richieste di anticipo TFR implica diversi obblighi e responsabilità da parte del datore di lavoro.

Vediamo insieme i più importanti:

  • Valutazione della richiestaQuando ricevi una domanda di anticipo TFR da parte di un dipendente, hai l’obbligo di analizzarla e valutarla attentamente.Questo significa che devi esaminare la richiesta, la motivazione e la documentazione allegata.Per esempio, se un tuo dipendente richiede l’anticipo per l’acquisto di una prima casa, dovresti valutare attentamente la documentazione fornita, come l’atto notarile per l’acquisto.
  • Risposta alla richiestaUna volta esaminata la richiesta di anticipo TFR, sei tenuto a presentare una risposta al dipendente.Questa può essere positivaper cui dovrai poi procedere con l’erogazione dell’anticipo – oppure negativa, se ritieni che non siano rispettati i requisiti necessari.Ad esempio, se dopo aver esaminato la documentazione ritieni che la motivazione non sia valida, dovrai comunicare al dipendente la tua decisione di non concedere l’anticipo.
  • Erogazione dell’anticipoSe decidi di concedere l’anticipo, hai l’obbligo di erogarlo nel rispetto delle condizioni previste dalla legge.Per farlo, devi tener conto delle limitazioni all’importo, alle tempistiche e ai modi in cui corrispondere la somma.Infine, sei tenuto a formulare una liberatoria da far firmare al dipendente, con cui confermare l’avvenuta erogazione dell’importo.
  • Riduzione del TFRUna volta corrisposto l’anticipo, dovrai ridurre l’importo del TFR maturato dal dipendente di una somma pari all’anticipo concesso.Questo significa che al termine del rapporto di lavoro, il dipendente riceverà un TFR diminuito dell’importo dell’anticipo.Ad esempio, se hai concesso un anticipo di 5.000 euro, dovrai scalarli dal TFR totale che il dipendente riceverà alla fine del rapporto di lavoro.

I requisiti necessari per richiedere l’anticipo TFR

Ci sono diversi requisiti che un dipendente deve soddisfare per poter richiedere l’anticipo del TFR, tra cui:

  • Anzianità di servizioLa legge italiana prevede che un dipendente possa richiedere l’anticipo del TFR solo se ha maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.Questo requisito è molto importante, in quanto è pensato per proteggere sia il lavoratore – evitando richieste premature – sia il datore di lavoro – garantendo una certa stabilità del rapporto di lavoro.Ricorda, quindi, che se un dipendente con meno di 8 anni di servizio dovesse presentare una richiesta di anticipo, hai diritto a rifiutarla.
  • Motivazione validaChiaramente, non basta presentare una richiesta di anticipo, per riceverlo.Il dipendente deve presentare una motivazione valida, che deve essere tra quelle previste dalla legge italiana.
  • Documentazione di supportoCome abbiamo visto, il dipendente deve dimostrare che la motivazione che ha presentato corrisponda a una vera necessità, fornendo della documentazione a supporto della propria domanda.Ad esempio, se il dipendente richiede l’anticipo per l’acquisto di una casa, dovrebbe essere in grado di fornire una copia del preliminare di compravendita.Se, invece, la richiesta è motivata dalla necessità di far fronte a spese mediche, il dipendente dovrebbe fornire documentazione medica che attesti la necessità e l’entità di tali spese.
  • Limite percentuale dell’anticipo TFRUn ulteriore aspetto da considerare riguarda il limite massimo dell’importo che può essere anticipato sull’intero TFR.Difatti, secondo la legge italiana, non è possibile anticipare l’intero importo del TFR maturato, ma solo una parte di esso.Nello specifico, le norme fissano questo limite massimo al 70% di tutto il trattamento di fine rapporto.
  • Non aver già richiesto l’anticipo in passatoPer ultimo – ma non meno importanteil dipendente che intende richiedere l’anticipo del TFR non deve aver già ottenuto un anticipo durante lo stesso contratto.Questo limite serve per evitare abusi e garantire che l’anticipo sia concesso solo in caso di reali necessità.Ad esempio, se un dipendente ha già ricevuto un anticipo TFR per l’acquisto di una casa, non potrà richiederne un altro per lo stesso motivo.

Il datore di lavoro è sempre obbligato a concedere l’anticipo TFR?

Secondo la normativa, l’anticipo del TFR può essere concesso annualmente solo per il 10% degli aventi diritto e, in ogni caso, mai in misura superiore al 4% del numero totale dei dipendenti.

Questo significa che, se l’impresa ha già raggiunto o superato i limiti annuali imposti dalla normativa, il dipendente, pur avendo i requisiti necessari, potrebbe non ottenere l’anticipo del TFR.

Per quali motivi si può richiedere l’anticipo TFR

La legge italiana identifica con chiarezza i casi in cui è possibile fare domanda per l’anticipo del TFR.

Ecco, nello specifico, i motivi principali per cui i lavoratori possono richiedere l’accesso a tale misura:

  • Acquisto o ristrutturazione della prima casaQuesto motivo è tra i più comuni per la domanda di anticipo del TFR.Il dipendente può presentare tale richiesta se ha intenzione di acquistare la sua prima casa o necessita di finanziamenti per ristrutturare l’abitazione attuale.Tuttavia, non è sufficiente una semplice dichiarazione d’intenti.Il dipendente deve fornire una prova concreta del suo progetto, come un contratto preliminare di acquisto o un preventivo per i lavori di ristrutturazione.Ad esempio, se un tuo dipendente vuole acquistare la sua prima casa e ti chiede un anticipo del TFR, dovrebbe essere in grado di mostrarti un contratto preliminare di vendita.Se invece ha intenzione di ristrutturare la sua attuale abitazione, potrebbe presentare un preventivo dettagliato dei lavori, a testimonianza delle sue intenzioni.
  • Spese sanitarie per terapie o interventi straordinariL’anticipo del TFR può essere richiesto anche per far fronte a spese mediche di particolare importanza, come terapie o interventi straordinari, necessari per il dipendente o un suo familiare.In questo caso, il lavoratore dovrebbe fornire un certificato medico che attesta la necessità del trattamento o dell’intervento, e un preventivo o fattura delle spese mediche previste.Ad esempio, se un dipendente ha bisogno di un intervento chirurgico non coperto dal sistema sanitario nazionale e ti chiede un anticipo del TFR, dovrebbe essere in grado di mostrarti una certificazione medica che attesta la necessità dell’operazione.

TFR e normativa nel CCNL

Capire la relazione tra il trattamento di fine rapporto e la normativa dei CCNL è fondamentale per gestire correttamente le richieste di anticipo TFR da parte dei lavoratori.

In generale, i vari contratti collettivi di lavoro stabiliscono diritti e doveri dei dipendenti e dei datori di lavoro in Italia.

Ma i CCNL possono anche prevedere delle regole specifiche per l’anticipo del TFR o stabilire criteri più restrittivi rispetto a quelli previsti dalla legge.

In aggiunta, possono istituire delle disposizioni particolari per quanto riguarda le tempistiche e le modalità di richiesta e erogazione dell’anticipo.

Dunque, per gestire al meglio le richieste di anticipo TFR dei tuoi dipendenti, è bene che ricordi di consultare il contratto collettivo di riferimento, oltre alle norme in vigore.

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Come abbiamo visto, l’anticipo del TFR è una misura complessa e delicata da gestire.

Difatti, un errore in questa fase può portare a gravi danni per la propria azienda, tra cui:

  • Conflitti e malumori tra dipendenti e management;
  • Sprechi di denaro e risorse;
  • Controversie e problemi legali.

A questo punto, dunque, la domanda sorge spontanea…

Come gestire al meglio le richieste di anticipo TFR, limitando al minimo i rischi e mantenendo un clima aziendale sereno e produttivo?

Per fortuna la risposta esiste e si chiama Factorial.

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Se sei un datore di lavoro o HR manager, sai bene quanto è importante gestire i pagamenti dei tuoi dipendenti in maniera accurata e senza errori.

Per questo, se vuoi limitare al minimo i rischi nel pagamento di misure come l’anticipo TFR, Factorial è la scelta che fa al caso tuo.

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Punto di riferimento per le start-up SaaS che vogliono posizionarsi nel mercato italiano, Niccolò è copywriter, scrittore, amante dell’arte e del viaggio. I suoi contenuti aiutano realtà internazionali come Factorial, o strappano un sorriso agli amici quando si tratta di poesie e brevi racconti. Nomade digitale, ama il mondo start-up, stare nella natura e visitare i musei.

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