Mancano pochi mesi al nuovo incentivo promesso dal governo ai lavoratori dipendenti, il bonus 100 euro in busta paga, previsto per il gennaio 2025.
Questo bonus, che verrà elargito soltanto nel mese di gennaio, è stato pensato appositamente per sostenere le famiglie con reddito basso per fare fronte a un costo della vita sempre più alto rispetto al valore degli stipendi.
Saranno proprio i nuclei familiari, infatti, a poter sfruttare questa integrazione nello stipendio, arrivata come sostegno alternativo dopo la mancata approvazione del discusso bonus tredicesime, che prevedeva la detassazione delle tredicesime.
Vediamo quindi nel dettaglio cos’è il bonus 100 euro, a chi spetta e come va richiesto.
- Bonus 100 euro in busta paga: cos’è
- Bonus in busta paga: requisiti e a chi spetta
- Quanto è tassato il bonus: simulazioni
- Bonus 100 euro in busta paga: istruzioni per i datori di lavoro
- Gestire le buste paga con Factorial
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Bonus 100 euro in busta paga: cos’è
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire bene di cosa si tratta. Il bonus 100 euro in busta paga, che verrà concesso a gennaio 2025 è molto diverso da quelli degli scorsi anni.
Esso consiste in un contributo nello stipendio di lavoratori dipendenti e assimilati, che va quindi ad aumentare il netto percepito dal lavoratore stesso, ma è previsto una tantum, ovvero soltanto una volta.
L’incentivo è stato studiato appositamente per aiutare le famiglie con i redditi più bassi, in quanto, per usufruirne, sarà necessario avere un coniuge e almeno un figlio, entrambi a carico, oltre che un reddito inferiore ai 28.000 euro lordi. Nello specifico, si calcola che saranno un milione le famiglie residenti in Italia che potranno richiederlo.
Bonus in busta paga: requisiti e a chi spetta
Vediamo ora più nel dettaglio come funziona il bonus in busta paga di gennaio 2025 e chi ne ha effettivamente diritto.
Come abbiamo detto, il bonus in busta paga spetta a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati che abbiano un coniuge e almeno un figlio a carico e il cui reddito complessivo non superi di 28.000 euro lordi l’anno.
Ci sono, però, diversi requisiti per poter fare richiesta. Per ottenere i 100 euro di bonus nello stipendio di gennaio 2025, i dipendenti con famiglia a carico dovranno necessariamente:
- Avere la residenza in Italia
- Essere in possesso di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato
- Aver avuto un contratto regolare per almeno un mese nel 2024
- Non aver fruito della franchigia d’imposta per i lavoratori extracomunitari
- Non essere incapiente dal punto di vista fiscale
- Non essere esclusi dal beneficio per altre cause previste dalla normativa
Questa misura, inoltre, è prevista anche per le famiglie monogenitoriali o per quelle in cui i figli non sono riconosciuti da un secondo genitore.
Quanto è tassato il bonus: simulazioni
Questo bonus, purtroppo, non è esente da tasse.
Questo vuol dire che ai 100 euro aggiuntivi di gennaio 2025 verranno detratte le stesse tasse del resto dello stipendio. Nello specifico, la tassazione coprirà: i contributi previdenziali, l’IRPEF al 23% e per le addizionali IRPEF regionali e comunali.
Vediamo, quindi, una simulazione di quanto sarà l’ammontare del bonus 100 euro in base alle fasce di reddito:
- Per chi ha un reddito tra gli 8.500 e i 15.000 euro: il bonus si ridurrà a circa 75 euro (escluse le tasse regionali e comunali).
- Per i redditi compresi tra i 15.ooo e i 25.ooo euro: il bonus si ridurrà a una cifra tra i 65 e i 62 euro (escluse le tasse regionali e comunali).
- Per i redditi tra i 25.ooo e i 28.000 mila euro: il bonus si ridurrà a una cifra tra i 64 e i 61 euro (escluse le tasse regionali e comunali).
Bonus 100 euro in busta paga: istruzioni per i datori di lavoro
Una volta chiariti tutti gli aspetti del nuovo bonus che verrà erogato a gennaio, vediamo quali saranno le responsabilità dei datori di lavoro a riguardo.
Innanzitutto, bisogna specificare che il bonus non dovrà essere elargito in maniera automatica, ma andrà richiesto dai lavoratori all’azienda. Per farlo, dovranno presentare una domanda in forma scritta, in cui sarà inclusa una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti.
Il compito del datore di lavoro o del responsabile HR dedicato, quindi, sarà solo quello di accertarsi che il bonus sia presente nelle buste paga dei lavoratori che hanno presentato domanda.
In caso contrario, i dipendenti potrebbero rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per presentare una richiesta di assistenza.
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