Mancano pochi mesi al nuovo incentivo promesso dal governo ai lavoratori dipendenti, il Bonus Natale 100 euro, previsto in concomitanza con la tredicesima.
Questo bonus è stato pensato appositamente per sostenere le famiglie con reddito basso per fare fronte a un costo della vita sempre più alto rispetto al valore degli stipendi.
Saranno proprio i nuclei familiari, infatti, a poter sfruttare questa integrazione nello stipendio, arrivata come sostegno alternativo dopo la mancata approvazione del discusso bonus tredicesime, che prevedeva la detassazione delle tredicesime.
Vediamo quindi nel dettaglio cos’è il bonus 100 euro, a chi spetta e come va richiesto.
- Bonus Natale 100 euro: cos’è
- Bonus in busta paga: requisiti e a chi spetta
- Quanto è tassato il bonus: simulazioni
- Bonus Natae 100 euro in busta paga: istruzioni per i datori di lavoro
- Gestire le buste paga con Factorial
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Bonus Natale 100 euro: cos’è
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire bene di cosa si tratta. Il bonus Natale 100 euro in busta paga è molto diverso da quelli degli scorsi anni.
Esso consiste in un contributo nella tredicesima di lavoratori dipendenti e assimilati, che va quindi ad aumentare il netto percepito dal lavoratore stesso, ma è previsto una tantum, ovvero soltanto una volta.
L’incentivo è stato studiato appositamente per aiutare le famiglie con i redditi più bassi, in quanto, per usufruirne, sarà necessario avere un coniuge e almeno un figlio a carico, oltre che un reddito inferiore ai 28.000 euro lordi.
Nello specifico, si calcola che saranno circa 4 milioni le famiglie residenti in Italia che potranno richiederlo.
Bonus in busta paga: requisiti e a chi spetta
Vediamo ora più nel dettaglio come funziona il bonus in busta paga di gennaio 2025 e chi ne ha effettivamente diritto.
Come abbiamo detto, il bonus in busta paga spetta a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati che abbiano un coniuge e almeno un figlio a carico e il cui reddito complessivo non superi di 28.000 euro lordi l’anno. A differenza di quanto era previsto inizialmente, il coniuge non dovrà essere a carico, ma soltanto un genitore per famiglia potrà usufruirne.
Ci sono, però, diversi requisiti per poter fare richiesta. Per ottenere i 100 euro di bonus nello stipendio di gennaio 2025, i dipendenti con famiglia a carico dovranno necessariamente:
- Avere la residenza in Italia
- Essere in possesso di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato
- Aver avuto un contratto regolare per almeno un mese nel 2024
- Non aver fruito della franchigia d’imposta per i lavoratori extracomunitari
- Non essere incapiente dal punto di vista fiscale
- Non essere esclusi dal beneficio per altre cause previste dalla normativa
Questa misura, inoltre, è prevista anche per le famiglie monogenitoriali o per quelle in cui i figli non sono riconosciuti da un secondo genitore.
Quanto è tassato il bonus Natale 100 euro: simulazioni
Questo bonus è esente da tasse. La somma ricevuta, infatti, è netta, quindi non ci saranno aliquote di tassazione applicate.
Ciò significa che l’importo che verrà erogato insieme alla tredicesima non sarà soggetto né a imposte né a contributi previdenziali, e non influirà sul calcolo del TFR.
Il calcolo del bonus, però, funzionerà come per la tredicesima. Di conseguenza, sarà proporzionale ai mesi lavorati nel 2024.
Ad esempio, se una persona avrà lavorato soltanto sei mesi nel 2024, potrà ottenere il 50% del bonus.
Bonus Natale 100 euro in busta paga: istruzioni per i datori di lavoro
Una volta chiariti tutti gli aspetti del nuovo bonus Natale di 100 euro, vediamo quali saranno le responsabilità dei datori di lavoro a riguardo.
Innanzitutto, bisogna specificare che il bonus non dovrà essere elargito in maniera automatica, ma andrà richiesto dai lavoratori all’azienda. Per farlo, dovranno presentare una domanda in forma scritta, in cui sarà inclusa una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti.
Il compito del datore di lavoro o del responsabile HR dedicato, quindi, sarà solo quello di accertarsi che il bonus sia presente nelle buste paga dei lavoratori che hanno presentato domanda.
In caso contrario, i dipendenti potrebbero rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per presentare una richiesta di assistenza.
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