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Ammortamento software: come avviene e quali sono le aliquote [+ Modello]

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6 minuti di lettura
ammortamento software

Hai acquistato un nuovo software e ti stai chiedendo come funziona l’ammortamento? Qual è l’aliquota e in quanti anni puoi ammortizzarlo?

La materia è complessa e anche molti commercialisti si pongono diversi interrogativi riguardo come inserire l’ammortamento software nel bilancio di una società. 

In questo approfondimento vedremo che i software rientrano tra le immobilizzazioni immateriali, la cui disciplina è contenuta all’articolo 103 del TIUR. La deduzione applicabile si basa su coefficienti predeterminati a seconda della tipologia del bene acquistato. 

L’aliquota annuale di ammortamento per i software è del 20%, la stessa applicata, ad esempio, per l’ammortamento di altre immobilizzazioni immateriali, quali i costi d’impianto, d’ampliamento o di sviluppo. 


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Ammortamento software cos’è e perché contabilizzare

L’ammortamento software ti permette di ripartire i costi aziendali sostenuti per l’acquisto del bene in più esercizi. In linea generale non solo è obbligatorio contabilizzare tutti gli ammortamenti ma è anche vantaggioso poiché gli importi contabilizzati riducono l’utile d’esercizio e di conseguenza le tasse da pagare. 

L’ammortamento però diventa un problema quando l’azienda è in perdita dato che contabilizzare anche i costi sostenuti per un software, o un qualsiasi altro bene, porta anche a un aumento delle perdite. Per questo motivo e a determinate condizioni a volte è anche possibile non contabilizzare l’ammortamento. 

Ad esempio nel 2020, per via della pandemia, il legislatore ha concesso la possibilità di non contabilizzare l’ammortamento, tuttavia le aziende che hanno optato per tale strada sono state obbligate a spiegare la loro situazione economica mediante un’apposita nota integrativa.  

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Come si calcola la percentuale di ammortamento di un software

Come anticipato la percentuale dei costi sul totale del bene che è possibile contabilizzare ogni anno non è casuale ma è stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. È sufficiente consultare le tabelle ufficiali per sapere la percentuale di ammortamento prevista a seconda del bene.  

Per fare un esempio dopo aver acquistato un software è sufficiente sapere il costo del bene senza IVA e quindi verificare il coefficiente d’ammortamento. Un coefficiente d’ammortamento del 10% ti permette di ammortizzare i costi in 10 anni, del 20% in cinque anni e così via. 

Nel caso di software, licenze, concessioni e marchi la percentuale d’ammortamento è del 20%. Di conseguenza potrai ammortizzare l’intero costo sostenuto in cinque anni.  

Ammortamento software aliquota, trattamento fiscale e contabile 

Stabilire l’ammortamento software è solo il primo passo da compiere. La questione forse più spinosa riguarda il dove capitalizzare il software nello stato patrimoniale. Le norme in vigore infatti non sono le stesse per tutte le tipologie di software. Per questo motivo è necessario fare il punto della situazione, così da capire come redigere correttamente il bilancio. 

Iniziamo inquadrando il software in sé, il quale rientra tra le opere oggetto di diritto realizzate grazie all’ingegno dell’uomo (articolo 2575 del Codice civile). Successivamente bisogna fare riferimento al Principio contabile OIC 24, emanato dall’Organismo Italiano di Contabilità. 

Questo principio disciplina tutti i criteri utilizzati per rilevare, classificare e valutare le diverse tipologie di immobilizzazione immateriale. Grazie alle informazioni riportate nei principi contabili si possono facilmente distinguere le diverse tipologie di software esistenti. Di base esistono due grandi categorie: 

💡 Leggi anche l’articolo “I principali costi aziendali e come gestirli”.

Software di base 

I software di base si definiscono come gli applicativi sviluppati per permettere il funzionamento dell’hardware. Un tipico software di base è il sistema operativo Windows o MacOS. 

Data la loro funzione essenziale questa tipologia di software va capitalizzato nello stato patrimoniale (parte attivo) nella sezione dedicata alle immobilizzazioni materiali (altri beni). Pertanto, si evince che i software di base sono equiparati alle immobilizzazioni materiali, al pari quindi di: 

  • Terreni e fabbricati 
  • Impianti e macchinari 
  • Attrezzature industriali

Per quanto concerne la parte fiscale dovrai fare riferimento all’articolo 102 del TUIR. Tra gli aspetti più rilevanti si segnalano: 

  • I costi sono deducibili dal momento in cui il bene entra in funzione
  • L’ammortamento per altri beni materiali è del 10% 
  • Per beni la cui spesa complessiva è inferiore a 516,46 euro è possibile ammortizzare l’intero costo nel medesimo esercizio

Software applicativo 

Diverso è invece il discorso per quanto concerne i software applicativi. Si tratta di tutti quei classici programmi utilizzati dalle aziende: Microsoft Word, PowerPoint, Photoshop, software HR e in generale tutti i software financial e gestionali. 

In questo caso, l’ammortamento software rientra tra i beni immateriali. Tuttavia, i software applicativi possono essere o acquistati oppure ceduti mediante la concessione della licenza d’uso. Tale distinzione è rilevante ai fini dell’ammortamento.

Acquisto software ammortamento

Nel caso acquisti il software dovrai inserire l’ammortamento nello stato patrimoniale alla voce delle immobilizzazioni immateriali dedicata ai diritti di brevetto e di utilizzo delle opere d’ingegno. La percentuale ammortamento software è del 20%. 

Licenza software ammortamento

Se il software è concesso in licenza d’uso bisogna distinguere due casi. Qualora l’utilizzo del software preveda un pagamento periodico, ad esempio un abbonamento mensile o annuale, allora non hai alcun ammortamento. Semplicemente sei tenuto a inserire la spesa inserita nel Conto economico alla voce: “Costi per servizi”. 

Diverso è il caso in cui acquisti il software mediante un pagamento una tantum. In questo caso dovresti sapere se la licenza ottenuta è a tempo determinato o indeterminato. Se acquisti il software a tempo determinato, allora puoi ammortizzare i costi inserendoli nello stato patrimoniale alla voce dedicata alla concessione per marchi e licenze. L’ammortamento software ha una durata pari alla durata della licenza stessa

Mentre se acquisti il software a tempo indeterminato, per sempre, la percentuale di ammortamento torna a essere del 20% e quindi la spesa risulterà completamente ammortizzata in 5 anni. 

👉 Leggi l’articolo “Software gestionale HR: come scegliere la soluzione migliore e innovativa”.

ammortamento software costi

Ammortamento software applicativo prodotto internamente

Finora abbiamo visto come funziona l’ammortamento software quando prodotto da terzi. Ma cosa succede se decidi di sviluppare un software internamente? Puoi comunque ammortizzare i costi sostenuti? 

Il primo punto da sottolineare è che dovrai inserire in bilancio tutte le spese sostenute per la realizzazione del software. Più in dettaglio dovrai identificare i costi sostenuti per la ricerca e lo sviluppo. Come stabilito dall’OIC 24 questi costi per essere contabilizzati devono:

  • Essere riconducibili a un prodotto (software) specifico
  • Portare all’effettivo sviluppo del progetto 
  • Generare futuri ricavi per l’azienda

Se tutte le condizioni sono rispettate allora puoi contabilizzare i costi per i materiali, i costi indiretti e anche ammortizzare i beni materiali utilizzati. Una volta realizzato il software, per quanto riguarda i futuri ammortamenti, ancora una volta dovrai distinguere tra i software di base e i software applicativi. 

Se hai realizzato un software di base, utile cioè per il funzionamento di un hardware specifico, allora è valido quanto riportato nel paragrafo dedicato: l’ammortamento va capitalizzato ogni anno all’attivo dello stato patrimoniale per un importo pari al 10% del costo complessivo. Se invece, come più probabile hai realizzato un software applicativo allora hai due strade da percorrere: 

💡 Leggi l’articolo “Portale Risorse Umane: le funzionalità fondamentali di un Software HR”.  

Registrare il software 

Se il software è originale e rispetta tutta una serie di requisiti puoi pensare di tutelare giuridicamente l’applicativo, il che vuol dire presentare apposita domanda e relativi allegati presso gli uffici marchi e brevetti. 

Così facendo potrai ammortizzare il software tra le immobilizzazioni immateriali per diritti di brevetto industriale e utilizzo delle opere d’ingegno. 

Non registrare il software 

In questo secondo caso, a condizione che venga riconosciuta l’utilità dell’applicativo, potrai inserire i costi sostenuti all’attivo dello stato patrimoniale tra le immobilizzazioni immateriali e alla voce: altre. Puoi anche pensare, in alternativa, di inserire i costi nel conto economico. In questa seconda ipotesi potrai dedurre i costi secondo quanto riportato all’articolo 109 del TUIR.

👉 Può interessarti l’approfondimento “Software di gestione delle Risorse Umane: la guida completa alla scelta”.

Il super ammortamento software gestionale

Vediamo infine di rispondere a tutti coloro che si stanno chiedendo se esiste ancora la possibilità di usufruire di un super ammortamento per i beni immateriali. Il dubbio è lecito perché in passato, tra il 2016 e il 2019, era in vigore il cosiddetto super ammortamento software. 

Si trattava di un incentivo all’acquisto dei beni strumentali che prevedeva a determinate condizioni una maggiorazione della percentuale dell’ammortamento pari al 40% del valore. La misura attualmente non è più in vigore.

Nonostante non sia più possibile usufruire del super ammortamento, non mancano misure volte ad agevolare l’acquisto di beni materiali e immateriali che possano favorire la digitalizzazione delle imprese. 

Attualmente e fino al 2025 è possibile, infatti, richiedere un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali tra cui rientrano anche i software. Per maggiori informazioni riguardo le aliquote, i beneficiari e i requisiti consigliamo di consultare l’avviso pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico

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Ammortamento software: le conclusioni 

La Digital Transformation è in atto e non puoi restare indietro. La possibilità di ammortizzare i costi, unita al credito d’imposta rende conveniente innovare l’azienda. Puoi pensare di iniziare migliorando e automatizzando il lavoro in carico al reparto delle risorse umane. 

Factorial è l’innovativo software HR che ti aiuterà a semplificare e automatizzare numerosi processi aziendali, permettendoti di compiere un primo passo verso la digitalizzazione indispensabile oggi per distinguersi e attuare politiche orientate verso l’efficienza e l’automazione.  

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Nata a Firenze e laureata in Scienze Politiche (in particolare Comunicazione e Giornalismo) all’Università di Firenze. In Italia ha lavorato come giornalista ed ha collaborato con diversi siti web dedicati al mondo dell’attualità. Adesso vive a Barcellona ed è Content Marketing Specialist in Factorial e si occupa della creazione dei contenuti del mercato italiano. Il suo obiettivo è dare supporto, ispirazione e strumenti per far conoscere il mondo delle Risorse Umane e far crescere la community HR. Ama l’avventura, la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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