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Certificato di malattia: cos’è e quando presentarlo

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4 minuti di lettura
Certificato di malattia: cos'è e quando è necessario

Certificato di malattia: quando è necessario? Come va richiesto? Quali sono le responsabilità del datore di lavoro e del lavoratore nei confronti dell’INPS?

Perdere qualche giorno di lavoro a causa di un problema di salute è un evento molto comune nel corso della vita aziendale di un dipendente: sono pochissime, infatti, le persone che concludono la propria carriera senza aver chiesto almeno un giorno di malattia.

I giorni di malattia sono retribuiti e possono variare molto a seconda delle problematiche del lavoratore: da permessi di uno o due giorni, nel caso di un problema di poco conto come un virus o un’influenza, a periodi di degenza più lunghi, che possono raggiungere i 180 giorni annuali.

Queste assenze vanno regolate tramite un certificato di malattia, uno strumento utile sia al datore di lavoro sia al dipendente per tracciare e giustificare la malattia.

Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

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Che cos’è il certificato di malattia

Ogni dipendente che, per qualsiasi motivo, si vede forzato a richiedere dei giorni di malattia, è obbligato per legge a presentare un certificato di malattia al proprio datore di lavoro.

Il certificato di malattia non è nient’altro che un documento che certifica l’impossibilità del lavoratore di svolgere le proprie funzioni, e fornisce una giustificazione all’assenza dal luogo di lavoro riconosciuta da un medico del Servizio Sanitario Nazionale.

Questo certificato, trasmesso direttamente all’INPS, riporterà i dati e la firma del medico che lo emette, i dati del paziente, la diagnosi e la prognosi (quindi i giorni di malattia richiesti per guarire dalla condizione), oltre che il luogo e la data di rilascio del certificato, valida come effettiva data d’inizio della malattia.

Quando deve essere presentato il certificato di malattia

Ma il certificato di malattia è sempre necessario? La risposta breve è sì.

Il certificato va presentato anche in caso di assenza di un solo giorno dal luogo di lavoro e deve essere ricevuto dal datore di lavoro entro due giorni dall’inizio della malattia.

Per far iniziare l’effettivo periodo di malattia, è necessario recarsi dal medico che attiverà la procedura di attestazione.

La comunicazione dell’assenza dal luogo di lavoro, però, non è legata al certificato, ma va effettuata dal lavoratore.

È regolata dal proprio contratto di lavoro o dal CCNL di riferimento, ma, in generale, l’assenza va notificata tramite telefonata, e-mail o fax prima dell’inizio o comunque entro la fine del primo giorno di malattia.

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I tipi di certificato e come trasmetterli all’INPS

I certificati medici possono essere di due tipi: telematico e cartaceo. Il tipo di certificato determina anche il modo in cui questo viene trasmesso all’INPS.

Dal 2011, però, quando è ufficialmente entrato in funzione quello digitale, quello cartaceo è utilizzabile solo in alcuni casi.

Il certificato telematico

Il certificato telematico è ufficialmente operativo dal 1 febbraio 2011.

Questo tipo di certificato di malattia rappresenta la procedura standard, tramite la quale è direttamente il medico a inviare l’attestazione di malattia all’ente di previdenza.

L’attestazione di prognosi, presente sul sito dell’INPS, sarà poi accessibile dal datore di lavoro e dal dipendente, che potranno anche riceverla tramite posta certificata.

Il certificato cartaceo

Il certificato cartaceo, però, nonostante non rappresenti più la procedura legale, può essere ancora utilizzato in una serie di situazioni eccezionali, previste dall’INPS.

Tra queste, ad esempio, ci sono malattie che coinvolgono il ricovero ospedaliero, certificazioni di malattia emesse da strutture di pronto soccorso o impossibilità del medico di accedere al sistema telematico.

Nel caso in cui venisse emesso un certificato di malattia cartaceo, il dipendente dovrà inviarlo all’INPS tramite raccomandata entro due giorni dal rilascio.

Quali sono i diritti e i doveri del lavoratore in caso di malattia

Nel caso di malattia, il lavoratore si vedrà riconoscere una serie di tutele, ma dovrà rispettare anche una serie di regole. Andiamo a vedere insieme i diritti e i doveri del dipendente in malattia:

Diritti:

  • Indennità di malattia:
    I giorni di malattia dei dipendenti saranno retribuiti secondo le modalità previste dalla legge o dalla contrattazione collettiva di riferimento.
  • Periodo di comporto:
    Il periodo di comporto è un lasso di tempo (generalmente definito dai CCNL) in cui il dipendente ha diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Doveri:

  • Comunicazione dell’assenza:
    Il dipendente dovrà comunicare al datore di lavoro della sua assenza in maniera tempestiva, secondo le modalità definite dal contratto o dai CCNL.
  • Visita medica:
    Il dipendente, tramite una visita medica, certificherà il proprio stato di salute e si impegnerà a condividere con il datore di lavoro il PUC collegato al certificato di malattia.
  • Reperibilità:
    Il lavoratore dovrà rispettare le fasce orarie di reperibilità previste dal proprio CCNL ed essere presente al momento dell’eventuale visita fiscale.

Come il datore di lavoro deve gestire le richieste di malattia

Una volta ricevuta la notifica della malattia di un dipendente, il datore di lavoro dovrà attivare una serie di procedure.

Entro due giorni dall’emissione del certificato di malattia, avrà accesso, tramite il portale dell’INPS o su PEC, all’attestazione di malattia. Per visualizzarla dovrà inserire il codice fiscale del dipendente, il PUC (numero di protocollo del certificato) fornito dal lavoratore e il codice di controllo.

È bene specificare che, tramite questo processo, il datore di lavoro non potrà vedere la diagnosi certificata del medico.

Le informazioni riguardanti il periodo di malattia verranno poi inviate al responsabile delle buste paga, che le utilizzerà per calcolare lo stipendio.

Il datore di lavoro non potrà effettuare accertamenti sulla malattia del dipendente, ma potrà richiedere un controllo all’INPS, tramite una visita fiscale, dal primo giorno di malattia.

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Dopo anni di esperienza nel mondo dell'editoria digitale e delle start-up, attualmente vive a Barcellona, dove è copywriter per Factorial e crea contenuti per il mercato italiano. Appassionata di scrittura e letteratura, non potrebbe mai vivere senza viaggiare e senza il suo gatto.

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