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Break even point (BEP): cos’è e come si calcola

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6 minuti di lettura
Break even point (BEP): cos’è e come si calcola

Cos’è il Break Even Point (BEP) e come si calcola? Come può aiutare a ottimizzare la gestione finanziaria aziendale?

Il break even point, o punto di pareggio, è uno strumento cruciale per ogni azienda. Conoscere il BEP, infatti, permette di capire il livello di vendite necessario per coprire i costi di un progetto.

In questa guida completa esploreremo il significato del break even point e la sua importanza per le decisioni finanziarie aziendali. Vedremo inoltre come calcolare correttamente il BEP, fornendo un esempio e suggerendo alcune strategie per abbassare il punto di pareggio.

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Break even point: cos’è e perché è importante

Il break even point (BEP), è il livello di vendite necessario affinché i ricavi eguaglino i costi totali. In altre parole, è il punto in cui un’azienda non registra né profitti né perdite, ma copre interamente le spese sostenute.

Al di sotto del BEP, un’azienda subisce delle perdite. Superando questo punto, invece, inizia a guadagnare. Il BEP è quindi una metrica cruciale per valutare la sostenibilità e il successo economico di un’attività.

Capire e saper calcolare il BEP consente alle imprese di fissare obiettivi di vendita realistici e migliorare la propria strategia di pricing. Grazie al break even point, infatti, è possibile determinare il prezzo minimo al quale un prodotto può essere venduto senza perdite.

Sapere quanto si deve vendere per coprire i costi totali permette poi alle aziende di ridurre il rischio di sovrainvestimenti. Inoltre, consente di identificare i costi che potrebbero essere ottimizzati.

Una corretta analisi del BEP, perciò, è essenziale per guidare le decisioni strategiche aziendali. Inoltre, aiuta i project manager a comprendere i volumi di vendita necessari per mantenere la stabilità finanziaria nella gestione del progetto.

Come si calcola il break even point: la formula

Il Break Even Point (BEP) è un valore calcolabile attraverso sia un metodo grafico che mediante una formula analitica. Questo processo, conosciuto come break even analysis, permette di determinare il punto in cui i ricavi coprono esattamente i costi totali.

Nel metodo grafico, si costruisce un diagramma di redditività che mette in relazione costi, ricavi e volumi di produzione. Questo metodo, tuttavia, può essere complicato e impreciso, soprattutto quando si considerano più prodotti o volumi elevati. 

Molte aziende, perciò, preferiscono utilizzare il metodo analitico, che offre un calcolo diretto e preciso. La formula analitica del calcolo del BEP richiede però la conoscenza di alcuni dati fondamentali, tra cui:

  • Costi Fissi (CF): questi rappresentano le spese che restano costanti, indipendentemente dal volume di produzione, come affitti, stipendi e utenze. I CF variano con il livello delle vendite
  • Costi Variabili Unitari (CVU): si tratta delle spese necessarie per produrre ciascuna unità di prodotto. Questi costi comprendono, ad esempio, le materie prime e la manodopera. Possono quindi cambiare in base alla quantità di produzione
  • Prezzo di Vendita (PV): è il prezzo al quale viene venduto ciascun prodotto. Questo valore deve essere sufficiente a coprire sia i costi variabili che i costi fissi per raggiungere il punto di pareggio

Conoscendo questi dati, è possibile utilizzare la seguente formula analitica per calcolare il break even point:

BEP (unità) = Costi Fissi / margine di contribuzione = CF / (PV – CVU)

Il risultato di questa formula indica il numero di unità da vendere per coprire i costi totali, ossia il punto di pareggio. Una volta raggiunto questo livello di vendite, ogni unità aggiuntiva prodotta e venduta genererà profitto. Sotto il BEP, invece, l’azienda incorrerà in perdite.

Break even point: esempio

Chiarito cosa sia il break even point e come calcolarlo, vediamo subito un esempio pratico. Immagina di gestire un’azienda che produce e vende un prodotto. Supponiamo che i costi fissi annuali siano 10.000 €, il prezzo di vendita per ogni unità di prodotto sia 50 € e il costo variabile unitario sia 20 €.

Ora, applichiamo la formula:

BEP = CF / (PV – CVU)

Dove:

CF = 10.000 €

PV = 50 €

CVU = 20 €

Sostituendo i valori nella formula, otteniamo:

BEP = 10.000 € / (50 € – 20 €)

BEP = 10.000 € / 30 €

BEP = 333,33

Questo significa che l’azienda deve vendere almeno 334 unità del prodotto per coprire completamente i costi fissi e variabili. Al raggiungimento di questo numero di vendite, l’azienda non avrà né profitti né perdite. Ogni unità venduta oltre le 334, invece, genererà un profitto.

Strategie per abbassare il break even point

Il break even point, come abbiamo visto, è un valore fondamentale per la sostenibilità economica di ogni azienda. Abbassarlo è essenziale per aumentare la redditività e ridurre il rischio finanziario. Infatti, più basso è il BEP, meno vendite sono necessarie per coprire i costi

Questo permette alle imprese di generare profitti più velocemente e di affrontare tempestivamente eventuali difficoltà di mercato. Con un BEP ridotto, infatti, l’azienda rimane in grado di operare senza incorrere in perdite anche in situazioni di instabilità. 

Per abbassare il BEP è possibile adottare diverse strategie, tra cui:

  • Ridurre i costi fissi: la prima strategia per abbassare il break even point è ridurre i costi fissi, ovvero quelle spese che non variano con il volume di produzione, come affitti e stipendi. Negoziare contratti di affitto più favorevoli o cercare di ottimizzare i processi aziendali può ridurre questa voce di spesa
  • Abbassare i costi variabili unitari: ridurre i costi legati alla produzione, come materie prime e manodopera variabile, permette di diminuire il costo per unità e, di conseguenza, abbassare il BEP. Questo può essere ottenuto negoziando con i fornitori per ottenere prezzi più convenienti o migliorando l’efficienza produttiva
  • Aumentare il prezzo di vendita: un altro modo per ridurre il BEP è aumentare il prezzo di vendita per unità. Tuttavia, questa strategia deve essere utilizzata con cautela, per evitare di compromettere la competitività del prodotto sul mercato
  • Incrementare la produttività: ottimizzare la produttività, riducendo i tempi di produzione o aumentando il volume delle vendite, può permettere di raggiungere il BEP più velocemente. Investire in tecnologie innovative e processi più efficienti può avere un impatto significativo
  • Diversificare l’offerta: offrire nuovi prodotti o servizi può contribuire ad aumentare le vendite complessive, abbassando il break even point. Diversificare l’offerta permette inoltre di attrarre nuovi segmenti di mercato e incrementare il fatturato

Vantaggi e svantaggi della break even analysis

La break even analysis offre numerosi vantaggi, ma presenta anche alcuni svantaggi che devono essere considerati.

Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Decisioni informate: il principale vantaggio della break even analysis è che fornisce una visione chiara del punto in cui i ricavi coprono esattamente i costi. Questo aiuta le aziende a prendere decisioni più consapevoli riguardo al pricing, ai volumi di vendita e alla gestione dei costi
  • Controllo dei costi: la break even analysis consente di monitorare e controllare meglio i costi fissi e variabili, identificando aree in cui è possibile ridurre le spese e migliorare la redditività
  • Pianificazione strategica: aiuta nella pianificazione a lungo termine, poiché offre un punto di riferimento per fissare obiettivi di vendita e margini di profitto

I principali svantaggi, invece, comprendono: 

  • Semplicità eccessiva: la break even analysis si basa su assunzioni semplificate, come la linearità dei costi e dei ricavi. Nella realtà, questi fattori possono variare, rendendo la previsione meno accurata
  • Bassa considerazione delle variabili esterne: la break even analysis non tiene conto di fattori esterni, come i cambiamenti di mercato, la concorrenza o le fluttuazioni economiche, che potrebbero influenzare i risultati
  • Dipendenza dall’accuratezza dei dati: questa analisi richiede stime precise su costi fissi, costi variabili e prezzo di vendita. Anche piccoli errori nei dati possono compromettere la validità dei risultati, rendendo necessarie revisioni frequenti se i costi o i prezzi cambiano

Nonostante questi limiti, la break even analysis rimane uno strumento utile per analizzare la sostenibilità economica di un’attività.

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Domande frequenti sul Break Even Point

Cosa si intende per Break Even Point?

Il Break Even Point (BEP) è il punto in cui i ricavi totali di un’azienda sono uguali ai costi totali, senza generare né profitti né perdite. Rappresenta il volume di vendite necessario per coprire tutte le spese aziendali.

Quali sono i limiti della break even analysis?

La break even analysis non considera fattori esterni come le variazioni di mercato, i cambiamenti nei costi a lungo termine o i rischi economici. Inoltre, è basata sull’assunzione di costi fissi e variabili costanti, che nella realtà possono variare nel tempo.

Come si trova il punto di pareggio?

Per trovare il punto di pareggio, si deve calcolare il volume di vendite necessario affinché i ricavi coprano i costi fissi e variabili. Questo può essere fatto sia graficamente che tramite la formula analitica del BEP, che considera costi fissi, costo variabile per unità e prezzo di vendita. 

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