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Gestione del personale

Preavviso dirigente: come sono regolati licenziamenti e dimissioni

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Il rapporto di lavoro dei dirigenti, rispetto a quello degli impiegati e operai, presenta caratteristiche particolari sia sul piano organizzativo/gerarchico aziendale, sia su quello contrattuale.

Tra gli aspetti più rilevanti c’è la disciplina del preavviso, che regola i tempi e le modalità con cui le parti possono sciogliere il rapporto lavorativo, sia nel caso di dimissioni volontarie che in caso di licenziamento

Vediamo, quindi, come funziona, prendendo come riferimento i settori commercio, industria e sanità.

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Norme generali sul preavviso per i dirigenti

La disciplina del preavviso per i dirigenti non è regolata in maniera uniforme dal Codice Civile, come avviene per gli altri lavoratori subordinati. La disciplina di riferimento, però, in questi casi è delineata e contenuta nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) applicati al rapporto, e spesso anche da accordi individuali.

Quindi, in base a quanto stabilito dal CCNL di riferimento e dal contratto di lavoro firmato, i rapporti si gestiscono di conseguenza, tenendo conto di quelle che sono le condizioni e i tempi per agire nel rispetto della normativa vigente e non incorrere in errore. 

Più avanti nell’articolo, vedremo come si regolano i principali tipi di preavviso per i CCNL di riferimento:

  • Il preavviso dirigente commercio
  • Il preavviso dirigente industria
  • Il preavviso dirigente medico

Preavviso in caso di dimissioni

In generale, anche il dirigente che si dimette volontariamente è tenuto a rispettare un periodo di preavviso, se previsto dal contratto collettivo o individuale. La durata può variare a seconda dell’anzianità di servizio e della categoria contrattuale di appartenenza

È importante, però, conoscere quali sono i tempi del preavviso e rispettarli perché, in caso contrario, il dirigente può essere tenuto a corrispondere all’azienda un’indennità equivalente alla retribuzione spettante per il periodo non lavorato.

Per esempio, il CCNL Dirigenti aziende del commercio terziario (Confcommercio – Manageritalia) prevede un  periodo di preavviso legato all’anzianità di servizio che può variare dai 3 ai 6 mesi. 

Le stesse tempistiche sono stabilite dal CCNL Dirigenti Industria (Confindustria – Federmanager), mentre il CCNL Area Sanità – Dirigenza Medica e Veterinaria (dirigenti SSN)  stabilisce un termine fisso 90 giorni di calendario (indipendentemente dall’anzianità di servizio). 

Preavviso in caso di licenziamento

Nel caso di licenziamento, sempre secondo quanto previsto dal CCNL, è il datore di lavoro che è tenuto a rispettare un periodo di preavviso

Anche in questo caso, però la durata può variare a seconda dell’anzianità di servizio e della categoria contrattuale di appartenenza

Per esempio, per dirigenti nei settori commercio, industria e sanità, sulla base dei principali contratti collettivi nazionali, i tempi di preavviso per licenziamento sono uguali a quelli per dimissioni.

Il mancato rispetto dei termini di preavviso comporta conseguenze economiche a carico del datore di lavoro, analogamente a quanto accade per i lavoratori subordinati, ma con alcune peculiarità tipiche del rapporto dirigenziale.

Se il datore di lavoro decide di licenziare un dirigente senza rispettare il periodo di preavviso stabilito dal contratto collettivo applicabile o dal contratto individuale, è tenuto a corrispondere al dirigente una indennità sostitutiva di preavviso. Questa indennità è pari alla retribuzione che il dirigente avrebbe percepito durante il periodo di preavviso non lavorato o viene concordata. 

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Cosa cambia tra contratto a tempo determinato e contratto a tempo indeterminato

Nel rapporto di lavoro dirigenziale, le regole relative al preavviso in caso di recesso anticipato variano sensibilmente a seconda della tipologia contrattuale: tempo determinato o tempo indeterminato.

Nel contratto a tempo determinato, il rapporto di lavoro si conclude automaticamente alla scadenza, senza necessità di preavviso né da parte del dirigente né da parte dell’azienda. Tuttavia, l’art. 2119 del Codice Civile consente la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro in presenza di una giusta causa: cioè un fatto grave che non consente la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto. 

Se il dirigente recede anticipatamente senza giusta causa, può essere ritenuto responsabile per inadempimento contrattuale e quindi obbligato a risarcire il danno subito dal datore di lavoro o versare un importo predeterminato a titolo di penale, se previsto nel contratto individuale.

Nel contratto a tempo indeterminato, invece, il preavviso è parte integrante del recesso, sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro, salvo che il recesso avvenga per giusta causa. Il giustificato motivo oggettivo, invece, non legittima una sospensione, ma solo un recesso definitivo dal contratto (licenziamento), per ragioni economiche, organizzative o produttive non imputabili al lavoratore. 

Una sospensione per motivi organizzativi può avvenire solo se concordata tra le parti, ad esempio:

  • in attesa di ricollocazione;
  • nell’ambito di accordi sindacali (come nei contratti di solidarietà o nei piani di crisi aziendale).

In questi casi, la sospensione può essere non retribuita (es. aspettativa non retribuita) o parzialmente retribuita, se previsto da strumenti collettivi o contrattuali (es. CIGS, anche se i dirigenti sono normalmente esclusi).

Come funziona il preavviso dirigente commercio

Nel settore commercio, la disciplina di riferimento è definita dal CCNL dirigenti aziende del terziario, distribuzione e servizi (Confcommercio – Manageritalia).

Vediamo, nel dettaglio, cosa stabilisce in caso di dimissioni e cosa in caso di licenziamento. 

Preavviso dimissioni dirigente commercio

Il CCNL Dirigenti aziende del commercio terziario (Confcommercio – Manageritalia) prevede un periodo di preavviso legato all’anzianità di servizio. Nel dettaglio, è richiesto un preavviso di:

  • 3 mesi in caso di dimissioni presentate da dirigenti che hanno fino a 5 anni di anzianità; 
  • 4 mesi da 5 a 10 anni di anzianità; 
  • 6 mesi ai dirigenti con oltre 10 anni di anzianità. 

In caso di mancato rispetto, è prevista una indennità sostitutiva a favore del datore.

Preavviso licenziamento dirigente commercio

Il datore che intende licenziare un dirigente deve rispettare lo stesso schema temporale delle dimissioni. Ovvero deve comunicare il licenziamento con un preavviso di:

  • 3 mesi ai dirigenti che hanno fino a 5 anni di anzianità; 
  • 4 mesi ai dirigenti che hanno da 5 a 10 anni di anzianità; 
  • 6 mesi ai dirigenti con oltre 10 anni di anzianità. 

In mancanza, deve corrispondere un’indennità pari alla retribuzione per il periodo non lavorato. Inoltre, è prassi prevedere una indennità supplementare in caso di licenziamento )non per giusta causa) concordata tra le parti o definita in sede di conciliazione.

Come funziona il preavviso dirigente industria

Nel caso dei dirigenti del settore Industria, la normativa che delinea i termini di preavviso in caso di dimissioni o licenziamento è contenuta nel CCNL dirigenti industriali (Confindustria – Federmanager).

Vediamola nel dettaglio. 

Preavviso dimissioni dirigente industria

Come stabilito dal CCNL, il dirigente che ha intenzione di dimettersi deve dare un preavviso di

  • 3 mesi ai dirigenti che hanno fino a 5 anni di anzianità;
  • 4 mesi da 5 a 10 anni di anzianità; 
  • 6 mesi ai dirigenti con oltre 10 anni di anzianità. 

Se tali termini non vengono rispettati, il dirigente dimissionario è tenuto a corrispondere al datore di lavoro una indennità pari all’importo della retribuzione che sarebbe maturata durante il periodo di preavviso. 

Preavviso licenziamento dirigente industria

Il datore che intende licenziare un dirigente industriale deve rispettare lo stesso preavviso previsto per le dimissioni, quindi: 

  • 3 mesi ai dirigenti che hanno fino a 5 anni di anzianità;
  • 4 mesi da 5 a 10 anni di anzianità; 
  • 6 mesi ai dirigenti con oltre 10 anni di anzianità. 

In alternativa, è tenuto a versare l’indennità sostitutiva, calcolata secondo quanto previsto dal CCNL. 

Come funziona il preavviso dirigente medico

I dirigenti medici del SSN sono regolati dal CCNL area sanità (Area dirigenza medica e veterinaria) che fissa un termine fisso per il preavviso sia in caso di dimissioni che di licenziamento. 

Di seguito, le regole spiegate nel dettaglio. 

Preavviso dimissioni dirigente medico a tempo indeterminato

Il CCNL 2019-2021 (rinnovato per la dirigenza medica) stabilisce che il dirigente medico che rassegna le dimissioni deve dare un preavviso di 90 giorni, salvo diversi accordi con l’amministrazione. 

Se il dirigente si dimette senza rispettare il periodo di preavviso, il datore di lavoro ha il diritto di trattenere dalla sua liquidazione finale (come il TFR o altre spettanze, tipo l’ultimo stipendio) una somma equivalente alla retribuzione che il dirigente avrebbe percepito durante il preavviso non svolto.

Preavviso aspettativa dirigente medico

Un caso diverso è quello dell’aspettativa non retribuita, richiesta dal dirigente medico, che deve essere fatta con un certo preavviso. Pur trattandosi di una sospensione del rapporto di lavoro, però, non è trattata allo stesso modo di licenziamento e dimissioni e il preavviso è stabilito dai regolamenti aziendali o dalla contrattazione integrativa

Infatti, è legittimo che l’amministrazione richieda un congruo termine (es. 30 giorni) per esigenze organizzative, anche in assenza di obblighi normativi specifici.

Domande frequenti relative al preavviso dirigenti

Cosa succede se il dirigente non rispetta il preavviso?

Se il dirigente non rispetta il preavviso dovrà pagare un’indennità pari alla retribuzione per il periodo non lavorato.

Il preavviso vale anche nel periodo di prova?

No. Durante il periodo di prova, il recesso può avvenire senza preavviso, salvo diverse pattuizioni.

Il dirigente può essere licenziato senza motivo?

Sì, ma solo nel rispetto del preavviso. In caso di licenziamento discriminatorio o ritorsivo, è possibile il reintegro.

Si può rinunciare al preavviso?

Sì, se le parti si accordano. In alternativa, è possibile corrispondere l’indennità sostitutiva.

Il preavviso può essere lavorato o non lavorato?

Sì. Il datore può esonerare il dirigente dal servizio, corrispondendo comunque la retribuzione per il periodo di preavviso. 

Consulente del lavoro ed esperta di Fisco, Tasse e Diritto. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione presso l'Università di Palermo, dal 2016, mi occupo principalmente di scrittura su temi legati a Previdenza, Economia e Lavoro, con un focus sull'attualità e i temi caldi. La mia curiosità e passione mi spinge al costante aggiornamento e un’analisi approfondita delle dinamiche di cui tratto. Scrivo perché quando lo faccio ho l'impressione di stare al posto giusto nel momento giusto