Assumere un pensionato nel 2025 è un’opzione prevista dalla normativa vigente e può rappresentare un’opportunità per le aziende che vogliono integrare risorse con esperienza e competenze consolidate.
Inoltre, nel 2025 sono stati confermati gli incentivi contributivi per l’assunzione di lavoratori over 50 disoccupati e lo sgravio Naspi per gli over 67, rendendo questa possibilità ancora più interessante sotto il profilo economico.
Ma come procedere? Quali contratti utilizzare? E quali sono i costi contributivi e gli adempimenti fiscali aggiornati alle regole valide nel 2025? Facciamo il punto sulla questione, tenendo conto di quelle che sono regole e leggi valide nel 2025.
- Assumere un pensionato: è possibile nel 2025?
- Quale contratto scegliere per assumere un pensionato?
- Contributi INPS e trattamento fiscale per i pensionati che lavorano
- Gestisci contratti e assunzioni con Factorial
- Domande frequenti relative all’assumere un pensionato
Assumere un pensionato: è possibile nel 2025?
La normativa italiana consente di assumere regolarmente un pensionato anche nel 2025, senza limiti di età o divieti generali. Tuttavia, occorre distinguere chi percepisce la pensione di vecchiaia da chi, invece, ha scelto il pensionamento anticipato.
Questo perché:
- Chi ha una pensione di vecchiaia può lavorare senza restrizioni e cumulare integralmente i redditi da lavoro (sia dipendente che autonomo) con l’assegno pensionistico;
- Chi ha scelto la pensione anticipata (quota 103, opzione donna, APE, lavoratori precoci ecc.) non può cumulare la pensione con altri redditi da lavoro fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (attualmente 67 anni). L’unica eccezione è il lavoro autonomo occasionale, ma solo entro un limite di 5.000 euro lordi annui. Se questo limite viene superato o si producono altri redditi da lavoro, la pensione viene sospesa per l’intero anno. Una volta raggiunta l’età della pensione di vecchiaia, queste restrizioni cessano.
Anche chi percepisce la pensione di inabilità non può svolgere alcuna attività lavorativa, poiché il presupposto per ricevere l’assegno è l’assoluta impossibilità di svolgere un lavoro proficuo. Al contrario, la pensione di reversibilità o ai superstiti è compatibile con il reddito da lavoro, ma con alcune limitazioni. Sono previste decurtazioni dell’importo della pensione in base a specifici scaglioni di reddito da lavoro prodotti.
Quale contratto scegliere per assumere un pensionato?
Non esiste un contratto “specifico” per pensionati: si può scegliere tra i normali contratti di lavoro subordinato previsti dalla normativa vigente. Tuttavia, per esigenze di flessibilità o per attività occasionali, i contratti spesso più usati sono quelli a tempo determinato o il contratto di lavoro a tempo parziale. Ma in molti casi sono diffuse anche le collaborazioni occasionali (entro 5.000 euro annui) o prestazioni di lavoro autonomo utilizzabili solo se non configurano subordinazione.
Non esistono obblighi di assunzione con particolari forme contrattuali, ma l’azienda è tenuta a utilizzare lo stesso CCNL applicato agli altri dipendenti, con inquadramento coerente alle mansioni.
Contributi INPS e trattamento fiscale per i pensionati che lavorano
Le aziende possono assumere un lavoratore già pensionato e riconoscere a questo lo stipendio che gli spetta di diritto. Di conseguenza, anche se il lavoratore percepisce l’assegno pensionistico, il datore di lavoro continua a operare come sostituto di imposta ed è comunque tenuto a versare i contributi previdenziali e assistenziali sull’intero importo della retribuzione, esattamente come per un qualsiasi altro dipendente non pensionato.
L’azienda, quindi, versa sia la quota contributi a carico del datore di lavoro sia la quota contributi a carico del lavoratore, a meno che non si tratti di pensionati assunti come collaboratori esterni e non con contratto subordinato.
Quelli che svolgono attività autonoma con Partita IVA (liberi professionisti, artigiani, commercianti) continuano infatti a versare i contributi alla propria gestione di appartenenza (es. Gestione Separata INPS per i professionisti senza cassa, oppure la cassa previdenziale di categoria).
In ogni caso, l’importo della pensione e i redditi derivanti dall’attività lavorativa (sia dipendente che autonomo) si sommano ai fini del calcolo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).
L’applicazione degli scaglioni può comportare che il reddito da lavoro, sommato alla pensione, faccia scattare il pensionato in uno scaglione IRPEF più elevato, con conseguente aliquota marginale più alta sul reddito complessivo.
Cosa cambia per l’azienda?
Dal punto di vista contributivo, assumere un pensionato non comporta esoneri specifici o bonus sui contributi previdenziali, che come abbiamo visto si versano regolarmente secondo l’aliquota prevista per la categoria di inquadramento.
Tuttavia, valgono alcune agevolazioni specifiche in alcuni casi, ovvero:
- Per i pensionati con età superiore a 67 anni, può non essere dovuto il contributo Naspi (assicurazione contro la disoccupazione), disciplinato dall’art. 2 del D.Lgs. 22/2015;
- La Legge di Bilancio 2025 ha confermato gli incentivi contributivi per le aziende che assumono lavoratori over 50 disoccupati da almeno 12 mesi. Per cui in questi casi le imprese possono beneficiare di uno sgravio del 50% sui contributi INPS, per 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato e per 18 mesi se il contratto è a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda il trattamento fiscale, l’azienda, come per qualsiasi altro lavoratore, è sostituto d’imposta e deve applicare le ritenute fiscali mensili.
Gestisci contratti e assunzioni con Factorial
La gestione dei contratti di lavoratori pensionati richiede attenzione a scadenze, calcolo delle contribuzioni e gestione fiscale. Strumenti come Factorial, software gestionale aziendale pensato per le PMI, semplificano queste attività consentendo di:
- Archiviare digitalmente tutti i contratti aziendali in unico posto;
- Certificare e firmare i documenti in modo legale e sicuro;
- Tenere traccia dello stato dei documenti, ricevendo notifiche in tempo reale sul completamento delle firme o delle attività di gestione;
- Creare e inviare automaticamente documenti come contratti, informative o buste paga.
Factorial permette di creare modelli di contratto personalizzabili, includendo tutte le clausole specifiche necessarie per i lavoratori pensionati (es. tipologia contrattuale, orario, retribuzione). L’automazione riduce drasticamente il rischio di errori manuali e accelera il processo di redazione e il sistema è progettato per integrare le normative contributive e fiscali vigenti.
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Domande frequenti relative all’assumere un pensionato
Con quale contratto è meglio assumere un pensionato?
Dipende dall’attività e dalla durata: per collaborazioni brevi è preferibile un tempo determinato part-time; per attività continuative, un contratto subordinato a tempo indeterminato resta l’opzione più sicura per entrambe le parti.
Quali sono i contributi INPS per i pensionati che lavorano?
L’azienda deve versare i contributi previdenziali ordinari, ad eccezione del contributo NASpI per i lavoratori già pensionati. Il pensionato non matura ulteriori quote di pensione.
Cosa succede se lavoro e sono in pensione?
Se sei un pensionato di vecchiaia, puoi lavorare senza problemi: percepirai sia stipendio che pensione. Se invece sei in pensione anticipata (es. quota 103) potresti incorrere nella sospensione della pensione, come previsto dalla normativa vigente nel 2025.