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Nuova Sabatini 2021: come funziona ed esempi pratici della normativa

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9 minuti di lettura

Cos’è la Nuova Sabatini? Come funziona per le imprese nel 2021?

Il supporto finanziario e un accesso al credito facilitato è sempre stato importante per aziende nel nostro Paese, anche e soprattutto a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19.

Per sua stessa definizione, un’impresa ha la necessità di investire in differenti tipi di canali per poter continuare a svolgere la propria attività. Nella maggior parte dei casi, però, tali investimenti non sono corrispondenti ad un immediato guadagno o a una corrispettiva disponibilità di fondi.

Per questo motivo, nel corso degli anni il Governo italiano ha messo a punto numerose iniziative a supporto del tessuto produttivo delle aziende italiane, cercando di fornire agevolazioni e a rendere più semplice la vita degli imprenditori.

Una di queste misure è rappresentata da una normativa definita “Legge Sabatini” che riguarda nello specifico le agevolazioni finanziarie alle imprese. Con l’articolo 1 della legge n.178/2020 (meglio conosciuta da tutti come la Legge di Bilancio 2021) sono state introdotte alcune novità alla normativa, portando a definirla “Nuova Sabatini”.

In questo articolo cerchiamo di capire meglio cos’è la Nuova Sabatini, come funziona e come può aiutare le imprese a livello finanziario.

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Cos’è la Nuova Sabatini

Partiamo facendo come sempre un pò di chiarezza sul soggetto dell’articolo. Cos’è nello specifico la Nuova Sabatini?

Innanzitutto si fa riferimento inizialmente a una normativa specifica, la Legge Sabatini (ovvero la n.69/2013) la quale introdusse un contributo per l’acquisizione di “macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese”).

Con Nuova Sabatini ci si riferisce quindi alle successive modificazioni alla normativa effettuate in seguito all’introduzione dell’ultima manovra finanziaria 2021.

Nuova Sabatini: la “misura beni strumentali”

Ma di cosa tratta quindi, nel concreto, la Nuova Sabatini? La Nuova Sabatini (definita anche “misura beni strumentali”) è una nuova versione della Legge Sabatini rivolta a micro, piccole e medie imprese localizzate sull’intero territorio italiano ed operanti in tutti i settori economici e prevede agevolazioni per l’accesso al credito per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

L’obiettivo principale della Nuova Sabatini è sostanzialmente quello di facilitare l’accesso al credito delle imprese e la trasformazione del sistema produttivo verso quella che viene definita come  “industria intelligente”, portando il paese ad una prospettiva di industria 4.0.

👉  Leggi tutto ciò che c’è da sapere in merito alle novità della manovra finanziaria sulla legge di bilancio 2021.

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Nuova Sabatini 2021: a chi si rivolge, limitazioni e oggetto del finanziamento

Cerchiamo di entrare un po’ più in profondità nei dettagli della normativa. Innanzitutto è importante definire con precisione la platea delle aziende a qui questo provvedimento è rivolto.

La Nuova Sabatini, come accennato, si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che, alla data di presentazione della domanda, rispettino i seguenti requisiti:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

Altra tematica importante è quella legata ai settori d’impresa ammessi al potenziale finanziamento proposto dalla normativa. Secondo quanto spiegato dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

Parlando invece dell’oggetto del finanziamento, ovvero l’acquisto di un bene strumentale, beni ed investimenti, la Nuova Sabatini prevede i seguenti requisiti:

  • I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

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Nuova Sabatini 2021: le agevolazioni

In cosa consistono le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini. Sempre rifacendoci a quanto esposto dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il suo sito ufficiale, le agevolazioni di questa normativa consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra il Ministero, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

L’investimento, secondo il Ministero, può essere coperto interamente dal finanziamento bancario (o leasing) e il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, dovrà avere i seguenti requisiti:

  • non avere una durata superiore ai 5 anni
  • essere di importo compreso tra i 20.000 euro e i 4 milioni di euro
  • venire interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico relativo alla Nuova Sabatini è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo pari all’investimento, secondo un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per quanto riguarda gli investimenti ordinari
  • 3,575% per quanto riguarda gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

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Nuova Sabatini 2021: come funziona?

Una volta compresi i contenuti della normativa, una delle domande più ovvie relativamente a questa misura è: ma come funziona la Nuova Sabatini. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione una sorta di scaletta da seguire, con i passi necessari e i requisiti che permettono alle imprese di accedere alle agevolazioni. Come fosse una sorta di passo-passo cronologico, un esempio pratico di come funziona la Nuova Sabatini:

  1. L’azienda presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.
  2. La banca o intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione inviata dall’impresa, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, in base delle domande pervenute, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo
  3. La banca/intermediario finanziario, con conferma previa da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse da destinare al contributo, ha facoltà di concedere il finanziamento all’azienda mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista
  4. La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento all’azienda, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni
  5. Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario
  6. La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con l’azienda ad erogare il relativo finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo
  7. L’impresa, ad investimento ultimato, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione, nonché, previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, la Richiesta Unica (modulo RU) – o in alternativa la Richiesta Quote Rimanenti (modulo RQR) nel caso in cui abbia già richiesto una o più quote del contributo sulla base delle modalità operative vigenti prima della data del 22 luglio 2019, e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta. Le modalità per richiedere l’erogazione del contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Erogazione contributo
  8. Per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021, il contributo è erogato dal Ministero alle imprese che risultino beneficiarie in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato, fermo restando il rispetto dei limiti dell’effettiva disponibilità di cassa
  9. Rimane, altresì, confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione anche per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere:
  10. dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 100.000 euro, come già disposto dall’articolo 20, comma 1, lettera b), del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;
  11. dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro, come già disposto dell’articolo 39, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120

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Nuova Sabatini: come si effettua il calcolo del contributo?

Un altro dubbio che, giustamente, sorge spontaneo per le imprese interessate alla Nuova Sabatini riguarda il calcolo del contributo da parte dello Stato. Rifacendoci alla sezione FAQ del sito web del Ministero dello Sviluppo Economico, ecco come calcolare il contributo spettante:

A fronte del finanziamento concesso da un istituto bancario o da un intermediario finanziario aderente alla Convenzione MISE-ABI-CDP, è concessa un’agevolazione pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75% per gli investimenti ordinari e del 3,75% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, della durata di 5 anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.

Il contributo è erogato dal Ministero secondo il piano temporale riportato nel decreto di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento, in quote annuali. In relazione alle domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dalla data del 1° maggio 2019, nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 100.000,00 euro, il Ministero, ricevuto il modulo RU, procede, entro sessanta giorni, ad erogare il contributo in conto impianti in un’unica soluzione, fermo restando il rispetto dei limiti dell’effettiva disponibilità di cassa.

Il foglio di calcolo per poter procedere fisicamente al calcolo del contributo “Beni strumentali – Nuova Sabatini” è disponibile nella sezione dedicata alla “Presentazione delle domande” del sito web del MISE.

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Come funziona l’erogazione del contributo di questa normativa?

In conclusione, oltre che alle modalità di fruizione, le aziende sono interessate anche al tema relativo alle modalità e ai tempi di erogazione del contributo della Nuova Sabatini 2021. Come funziona?

Per quanto riguarda i tempi di erogazione del contributo, il MISE riporta che finanziamenti devono essere erogati in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento, ovvero, nel caso di leasing finanziario, entro 30 giorni dalla data di consegna del bene (qualora la fornitura riguardi una pluralità di beni l’erogazione avviene in più soluzioni entro 30 giorni dalla data di consegna di ciascun bene).

Relativamente, invece alle modalità di erogazione del contributo finanziario stesso, il Ministero indica che il contributo viene erogato in quote annuali, una volta l’anno, secondo il piano di erogazione riportato nel provvedimento di concessione. In seguito al recepimento dell’articolo 20 del decreto legge del 30 aprile 2019 n. 34 “Decreto Crescita”, in relazione alle domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dalla data del 1° maggio 2019, il contributo viene erogato alla PMI beneficiaria in un’unica soluzione nel caso di finanziamento di importo non superiore a 100.000,00 euro.

Scritto da Matteo Pizzinato

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Isotta è Content Marketing Specialist in Factorial ed è appassionata di comunicazione, copywriting, social media e HR. Ama la natura, viaggiare e giocare a pallavolo.

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