Cosa sono gli scaglioni IRPEF? Come si calcolano le aliquote e quali novità sono contenute nell’ultima riforma fiscale?
Paragrafo dopo paragrafo, risponderemo a queste ed altre domande utili sia per le aziende che per i dipendenti.
Come vedremo, l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è un sistema di tassazione progressivo che si basa su un sistema a scaglioni. In parole semplici, più si guadagna, più aumentano le tasse da versare.
Ricordiamo che concorrono a formare il reddito non solo lo stipendio, ma anche il valore derivante dal reddito generato da terreni, fabbricati nonché i redditi d’impresa.
L’IRPEF è un sistema soggetto a frequenti modifiche ed è per questo che conviene sempre rimanere informati, così da conoscere con esattezza l’ammontare di tasse da pagare. Ma entriamo subito nel vivo dell’argomento.
Sommario
Che cosa sono gli scaglioni IRPEF
L’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è un’imposta che devono versare tutte le persone che generano un reddito.
Un reddito può essere generato sia dal lavoro dipendente, autonomo, d’impresa, di capitale, o può derivare dal possesso di terreni o fabbricati.
L’IRPEF, disciplinata a livello normativo dall’articolo 11 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), si calcola sul reddito complessivo dopo aver sottratto da questo tutti gli oneri deducibili.
È a questo punto che entrano in gioco le cosiddette aliquote per scaglioni. Queste sono il sistema utilizzato per calcolare l’imposta sul reddito da versare.
Come detto, è un’imposta progressiva e di conseguenza gli scaglioni sono strutturati in modo tale che più si guadagna, più è elevato in percentuale l’ammontare di tasse da versare.
Oggi, nel 2024, a seguito delle modifiche contenute nell’ultima riforma fiscale, contenute nel Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, gli scaglioni previsti sono stati ridotti da 4 a 3 e prevedono un’aliquota del 23% per redditi fino a 28.000 euro, del 35% per redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro e del 43% per redditi superiori ai 50.000 euro. Ma questa è solo una delle diverse novità contenute nell’ultima riforma IRPEF.
Novità della riforma IRPEF
Le novità per il 2024, contenute nell’ultima riforma fiscale, riguardano anche l’IRPEF. Tutte le disposizioni relative a quest’ultima sono contenute nella circolare 2 del 2024 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo le principali:
Rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni
La novità più importante riguarda la riduzione delle aliquote per gli scaglioni di reddito. Queste passano da 4 a 3 e sono definite come segue:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro
- 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro
- 43% per i redditi superiori a 50.000 euro
Rispetto alla precedente disciplina, le novità sostanziali sono:
- Il primo scaglione è stato abbassato a 28.000 euro e l’aliquota rimane immutata al 23%
- È stata eliminata l’aliquota del 25% per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro
Modifica delle detrazioni per lavoro dipendente
La seconda novità riguarda da vicino i lavoratori dipendenti. In particolare, coloro che non raggiungono un ammontare di reddito superiore a 8.500 euro annui rientrano nella cosiddetta no tax area. Questo significa che non sono soggetti all’IRPEF tutti coloro che non guadagnano più di 8.500 euro.
Restano invece immutati gli importi detraibili a seconda delle fasce di reddito. Ad esempio, un lavoratore con reddito complessivo compreso tra 15.000 e 28.000 euro beneficia di una detrazione che può calcolare mediante la seguente formula: 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito) / (28.000 – 15.000)].
Le spese detraibili sono molteplici, dalle spese per l’abitazione in affitto, a una percentuale degli interessi passivi maturati dal mutuo per un’abitazione, fino a spese assicurative, e 513 per il trasporto pubblico.
Detrazioni per redditi superiori a 50.000 euro
Infine, una sostanziale modifica riguarda anche i percettori di reddito superiore a 50.000 euro. È stata infatti modificata la disciplina per le detrazioni per oneri.
Nel 2024 è prevista una riduzione di 260 euro dell’imposta lorda. Tuttavia, la modifica non riguarda le spese sanitarie. Inoltre, la detrazione delle spese sostenute è fissata al 19% e la riduzione di 250 euro spetta solo se il reddito non supera i 120.000 euro.
Scaglioni IRPEF 2024: aliquote, importi ed esempi
Nel 2024, come anticipato nei paragrafi precedenti, sarà necessario fare riferimento ai nuovi scaglioni dell’IRPEF.
L’imposta lorda è quindi oggi determinata facendo riferimento a soli 3 diversi livelli di reddito.
Fino a 28.000 euro, l’aliquota è pari al 23%. Da 28.000 a 50.000 euro, l’aliquota è del 35%.
Tuttavia, ciò non significa che bisogna versare il 35% sull’intero importo, ma è necessario applicare il 35% solo sulla parte che supera i 28.000 euro. Pertanto, bisogna versare 6.440 euro (il 23% di 28.000 euro) + il 35% della parte di reddito che supera i 28.000 euro.
Discorso simile anche per i redditi oltre i 50.000 euro. Qui l’aliquota sale al 43% e va calcolata sommando a 14.140 euro (23% di 28.000 + 35% di 22.000 euro).
Vediamo un paio di esempi per chiarire meglio quanto appena detto:
Aliquote IRPEF 2024: esempio reddito di 44.000 euro
Si parte dal calcolo del reddito complessivo. A questo vanno poi applicate deduzioni e detrazioni così da calcolare correttamente il reddito imponibile. Ad esempio:
- Reddito complessivo: €44.000
- Deduzione abitazione principale: €2.000
- Oneri deducibili: €1.000
- Detrazioni d’imposta: €2.500
- Detrazioni e crediti d’imposta: €500
Calcolo dell’imponibile fiscale: Reddito imponibile = €44.000 – €2.000 – €1.000 = €41.000
Calcolo dell’IRPEF lorda:
- Scaglione 1 (fino a €28.000): €28.000 * 23% = €6.440
- Scaglione 2 (€28.001 – €50.000): (€41.000 – €28.000) * 35% = €4.550
Totale IRPEF lorda: €6.440 + €4.550 = €10.990
Calcolo dell’IRPEF netta: IRPEF netta = €10.990 – €2.500 – €500 = €7.990
Aliquote IRPEF 2024: esempio reddito di 95.000 euro
Similmente, il calcolo dell’IRPEF netta può seguire il seguente schema:
- Reddito complessivo: €95.000
- Deduzione abitazione principale: €2.000
- Oneri deducibili: €1.000
- Detrazioni d’imposta: €2.500 (esempio per lavoratore dipendente)
- Altre detrazioni: €500
Calcolo dell’imponibile fiscale: Reddito imponibile = €95.000 – €2.000 – €1.000 = €92.000
Calcolo dell’IRPEF lorda:
- Scaglione 1 (fino a €28.000): €28.000 * 23% = €6.440
- Scaglione 2 (€28.001 – €50.000): (€50.000 – €28.000) * 35% = €7.700
- Scaglione 3 (oltre €50.000): (€92.000 – €50.000) * 43% = €18.060
IRPEF lorda: €6.440 + €7.700 + €18.060 = €32.200
Calcolo dell’IRPEF netta: IRPEF netta = €32.200 – €2.500 – €500 = €29.200
L’impatto degli scaglioni IRPEF 2024 sulle aziende
In generale, le modifiche agli scaglioni dell’IRPEF 2024 hanno un impatto marginale sulle aziende.
Questo perché l‘imposta incide sul reddito complessivo delle persone fisiche e si applica ai redditi dei lavoratori dipendenti, autonomi e altre persone fisiche, senza influenzare direttamente i profitti o il reddito delle imprese.
Le aziende, invece, sono soggette all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), che è un’imposta del 24% e riguarda praticamente tutte le principali forme societarie fiscalmente residenti in Italia, come le S.p.A., le S.R.L. e le cooperative.
Tuttavia, è importante considerare che modifiche sostanziali agli scaglioni dell’IRPEF potrebbero indirettamente interessare le aziende.
È ragionevole pensare, infatti, che un aumento sostanziale dell’IRPEF potrebbe portare a una riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori, costringendo le aziende ad aumentare gli stipendi.
Al contrario, una riduzione delle aliquote dell’IRPEF potrebbe avere un impatto positivo sulle aziende, poiché i lavoratori avrebbero meno tasse da pagare.
Inoltre, è importante evidenziare un altro impatto indiretto sulle aziende. Una riduzione delle aliquote fiscali per le fasce di reddito medio-basso potrebbe aumentare il potere d’acquisto delle persone, favorendo le aziende che producono beni e servizi per queste fasce di reddito.
In definitiva, anche se sottili, queste modifiche devono assolutamente essere tenute presenti e, se necessario, è opportuno aggiornare i software HR per l’elaborazione delle buste paga.
Questo perché l’azienda, fungendo da sostituto d’imposta, trattiene parte dello stipendio lordo del lavoratore proprio per versarlo poi come IRPEF e per i relativi contributi previdenziali ed assistenziali.
L’impatto degli scaglioni IRPEF 2024 sui dipendenti
Infine, vediamo quale impatto ha la modifica degli scaglioni dell’IRPEF sui lavoratori e sui percettori di reddito in generale.
Le novità introdotte nel 2024 si concentrano principalmente sull’accorpamento degli scaglioni per redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro.
L’impatto dei vantaggi sul reddito tassabile, cioè quanto cambia in media l’aliquota, infatti è più significativo, circa dello 0,9%, quando il reddito si avvicina ai 28.000 euro.
Per confrontare con il 2023, considerando uno stipendio di 28.000 euro e i vecchi scaglioni, nel 2023 si aveva un’aliquota IRPEF del 23% su 15.000 euro (pari a 3.450 euro) e del 25% su 13.000 euro (pari a 3.250 euro), per un totale di IRPEF lorda di 6.700 euro, garantendo un netto in busta paga di 23.180 euro.
Nel 2024, invece, con un reddito imponibile di 28.000 euro e uno scaglione unico del 23% fino a 28.000 euro, si ha un IRPEF lorda di 6.440 euro, garantendo un netto in busta paga di 23.515 euro. Il dipendente ha quindi +335 euro in più in busta paga.
Per quanto riguarda i redditi fino a 15.000 euro, e solo nel caso in cui l’imposta lorda da versare sia superiore a 1.995 euro (considerando le detrazioni IRPEF), il lavoratore ha diritto a un bonus di 100 euro in busta paga.
Oltre i 28.000 euro, non ci sono sostanziali benefici per i percettori di reddito. Intorno ai 50.000 euro, l’effetto del vantaggio legato alla riduzione dell’aliquota è di circa lo 0,5% del reddito tassabile, anche considerando l’induzione del taglio per alcuni oneri e spese non sanitarie.
In conclusione, date le frequenti modifiche agli scaglioni IRPEF, diviene ancor più comodo utilizzare un software di gestione delle buste paga come Factorial.
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