Come funziona il bonus assunzioni? Quali sono le novità dell’ultima legge di bilancio?
Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da una forte crisi economica e occupazionale che ha colpito la quasi totalità delle imprese e dei lavoratori del nostro Paese. In risposta alle problematiche portate dall’emergenza sanitaria il Governo ha risposto introducendo ed estendendo ammortizzatori sociali come la cassa integrazione INPS.
Con l’approvazione dell’ultima legge di Bilancio, inoltre, sono stati prorogati anche altri incentivi alle imprese come l’ormai famoso bonus assunzioni.
In questo articolo, scopriamo più nel dettagli come funziona il bonus assunzioni, quali sono gli effetti della proroga e i lavoratori interessati.
Cos’è il bonus assunzione?
A seguito della conferma arrivata dalla Commissione Europea, la novità è, come abbiamo accennato, la proroga dei bonus per le assunzioni. Ma cos’è di preciso il bonus assunzione?
Si tratta di un supporto economico pensato per facilitare le aziende nell’assunzione, principalmente, di giovani e donne under 36 e con una decontribuzione specifica prevista per le regioni del Sud Italia.
Allo stato attuale, ciò sta a significare che le aziende possono inoltrare la richiesta di accesso a queste agevolazioni nel caso in cui stipulano dei contratti a tempo indeterminato.
Parlando del bonus assunzioni relativo a giovani under 36, parliamo di un esonero contributivo totale per tutte le aziende che stipulano contratti a tempo indeterminato con lavoratori dipendenti che rientrano in questa specifica fascia di età. Sulla durata e sul limite massimo di esonero contributivo sono previsti ad ogni modo dei criteri specifici.
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Come funziona il bonus assunzioni?
Per quanto riguarda invece le assunzioni di lavoratrici donne, il sostegno prevede esoneri del 100% per il versamento dei contributi a patto che vengano assunte donne che rientrano in alcune categorie, e secondo specifici requisiti. Allo stesso modo, anche in questo caso specifico ci sono alcuni limiti da rispettare per quanto riguarda l’ammontare massimo erogabile per il bonus e la durata di validità dello stesso.
Come abbiamo visto, all’interno del campo di applicazione del bonus troviamo anche le assunzioni di lavoratori residenti nelle regioni del Sud Italia. La situazione anche in questo caso non cambia: parliamo di di una forma di sostegno che si rivolge sempre alle assunzioni a tempo indeterminato. A comunicare la proroga dei bonus assunzione è stata la cassa integrazione INPS attraverso il messaggio numero 403 del 26 gennaio scorso.
Bonus assunzioni under 36
Come abbiamo visto, uno dei principali bonus assunzioni riguarda le assunzioni di giovani under 36. In questo caso per le aziende italiane è possibile accedere ad una agevolazione fiscale che prevede un esonero contributivo completo, per una durata totale complessiva di 36 mesi.
Questo vuol dire che il datore di lavoro non sarà tenuto a procedere al pagamento dei contributi previdenziali per il proprio dipendente assunto a tempo indeterminato, se quest’ultimo avrà un’età inferiore ai 36 anni.
In ogni caso questo tipo di incentivo può essere richiesto dalle aziende per un massimo di 6.000 euro all’anno e per un periodo che non sia superiore ai 36 mesi. Per dare un ulteriore sostegno ulteriormente le regioni del sud dell’Italia il periodo di validità del bonus viene esteso fino a 48 mesi: per le isole e per le regioni come l’Abruzzo, il Molise, la Puglia, la Calabria, La Campania e la Basilicata.
Come già accennavamo, affinché le aziende possano accedere a questo tipo di bonus sono necessari 2 requisiti fondamentali:
- Che ci sia un’assunzione a tempo indeterminato
- Che vi sia una trasformazione di contratto a tempo determinato
Le forme contrattuali escluse
È importante ricordare che, essendo riservato ai rapporti lavorativi a tempo indeterminato, dalla fruizione del bonus assunzioni per under 36 sono ad ogni modo escluse tutte le altre modalità contrattuali:
- Contratto di stage
- Tirocinio
- Contratto di apprendistato
- Contratto a chiamata
💡 Qui ti ricordiamo tutti i tipi di contratto di lavoro che esistono in Italia e le loro caratteristiche principali.
Bonus assunzioni rivolto alle lavoratrici donne
Il bonus assunzioni riservato alle donne va ad agire in maniera simile a quello focalizzato sui lavoratori under 36. Viene previsto, infatti, un esonero contributivo del 100% in caso di assunzione.
Come pronosticabile, il bonus non ha un’applicazione globale, ma è riservato ad alcune categorie di donne e casi specifici. Il bonus è applicabile al verificarsi di almeno una di queste condizioni:
- La lavoratrice donna assunta come dipendente dovrà aver compiuto almeno 50 anni di età e deve trovarsi in stato di disoccupazione da più di un anno
- La lavoratrice assunta, di qualsiasi età, dovrà fare parte di una delle regioni finanziate dai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, oltre che disoccupata da un periodo minimo di 6 mesi
- La lavoratrice autonoma dovrà svolgere un’attività lavorativa in un settore in cui vi sia alta differenza di genere con i colleghi uomini. Anche qui, è fondamentale l’assunzione di donne in stato di disoccupazione da almeno 6 mesi
- La lavoratrice assunta deve trovarsi in stato di disoccupazione da almeno 24 mesi.
In ognuna delle casistiche sopra riportate, le condizioni necessarie per ottenere lo sgravio contributivo per le aziende saranno le stesse che devono essere rispettate per quanto riguarda i giovani talenti con età inferiore ai 36 anni.
Allo stesso modo, infatti, è obbligatorio procedere all’assunzione di queste categorie di lavoratrici con contratto indeterminato, per poter ottenere il bonus assunzioni per un periodo dai 12 ai 18 mesi e per un massimo di 6.000 euro annuali di sgravio.
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Bonus assunzioni per le regioni del Sud
La proroga delle agevolazioni relative al bonus assunzioni interessano, come abbiamo visto, soprattutto i lavoratori delle regioni del Sud, nelle quali è prevista una vera e propria decontribuzione.
Parliamo, nello specifico, di un bonus che coinvolge tutte le aziende italiane che assumono dei lavoratori dipendenti nelle regioni del sud Italia, come:
- Sicilia
- Sardegna
- Puglia
- Calabria
- Basilicata
- Campania
- Umbria
- Abruzzo
- Molise
La decontribuzione prevista dal bonus assunzioni per queste regioni arriva al 30% dei contributi previdenziali totali che le aziende dovrebbero versare per il dipendente, è non quindi del 100%.
La Commissione Europa ha deciso di concedere un’ulteriore proroga agli aiuti per le regioni del sud Italia, le quali hanno subito in modo particolare lo svantaggio economico portato dalla pandemia. In ogni caso, sono esclusi dalla decontribuzione, e quindi dal bonus assunzioni, i contributi che il datore di lavoro deve versare ai fini INAIL.
La proroga del bonus assunzioni, ad ogni modo, non rappresenta l’unico strumento di supporto economico al quale le aziende possono far riferimento. Oltre alla già citata cassa integrazione, le aziende in difficoltà possono affidarsi ai fondi di solidarietà: degli ammortizzatori sociali pensati per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti i casi di sospensione temporanea o cessazione definitiva dell’attività lavorativa di un’azienda.