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Soft skills: le preferite dai candidati e dai datori di lavoro (Intervista)

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Quali sono le soft skills che fanno davvero la differenza? Come si possono valutare in sede di colloquio?

Parlare di soft skills, al giorno d’oggi, è molto più comune di quanto non fosse 10 anni fa. Le capacità non strettamente tecniche di un candidato vengono valutate con un peso sempre maggiore.

Ma perché le soft skills sono così importanti? E come si può valutarle in maniera efficace durante un processo di selezione? Lo abbiamo chiesto a Giorgia Tahiri, HR Business Partner di Moleskine, che ci ha svelato i suoi segreti per valutare le capacità “soft” dei candidati in fase di recruiting.

Soft skills: le preferite da datori di lavoro e candidati

Problem solving, attenzione ai dettagli, lavoro di squadra… sono solo alcune delle parole chiave che vengono spesso ripetute all’interno dei curriculum.

Secondo uno studio di Zety effettuato su 17 milioni di CV in Italia, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti, alcune soft skills risultano ricorrenti ovunque: lavoro di squadra, problem solving, adattabilità, pensiero analitico e gestione del tempo compaiono regolarmente tra le competenze più citate dai candidati di tutti i Paesi analizzati.

Si tratta di abilità fondamentali in un mondo del lavoro sempre più dinamico, dove la capacità di collaborare, trovare soluzioni, organizzarsi in autonomia e affrontare l’imprevisto è diventata imprescindibile in quasi tutti i settori.

Tuttavia, lo studio rivela anche differenze culturali significative, che emergono chiaramente osservando le priorità dei candidati italiani rispetto al resto del mondo.

Gli italiani spiccano per creatività

Ma quali sono i tratti tutti italiani di questo studio? Secondo quanto rilevato da Zety, le competenze trasversali più apprezzate nel Bel Paese non sempre corrispondono a quelle del resto del mondo.

Nello specifico, gli italiani mettono al primo posto la capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri, elemento di meno rilievo in altre nazioni. Anche l’attenzione ai dettagli, che occupa il terzo posto tra le competenze più richieste in Italia, mentre all’estero non rientra tra le 5 competenze più importanti.

Infine, i CV italiani denotano un’altra differenza rispetto a quelli internazionali: la creatività. Mentre in molti Paesi resta fuori dalla top 10, in Italia conquista una posizione rilevante.

Le soft skills che contano davvero nei colloqui: il parere dell'esperta

Ma quali di queste soft skills sono davvero necessarie per un datore di lavoro? Lo abbiamo chiesto a Giorgia Tahiri, HR Business Partner di Moleskine, che ci ha svelato quali sono le competenze trasversali più importanti nel suo processo di selezione e qualche segreto per valutarle in sede di colloquio.

Qui il suo contributo completo.

Dopo anni di esperienza nel mondo dell'editoria digitale e delle start-up, attualmente vive a Barcellona, dove è copywriter per Factorial e crea contenuti per il mercato italiano. Appassionata di scrittura e letteratura, non potrebbe mai vivere senza viaggiare e senza il suo gatto.