Lunedì 26 ottobre è entrato ufficialmente in vigore il nuovo DPCM in Italia con il quale è stata attuata una misura specifica; il coprifuoco. La società ha già attraversato una situazione simile durante la prima ondata di infezioni da Covid-19, in cui i cittadini dovevano rimanere in quarantena e ristoranti e la maggior parte dei negozi erano chiusi.
Ora, coinvolto a pieno titolo nella seconda ondata di contagi, sono state imposte due misure che hanno coinciso e ci riempiono di dubbi; il coprifuoco che si accompagna alla chiusura anticipata di alcuni locali e delle attività di ristorazione.
Vuoi sapere tutto ciò che comporta il coprifuoco e come può influire sulla tua azienda e sui tuoi lavoratori?
- Cosa significa il coprifuoco per la popolazione?
- In che modo il coprifuoco influisce sulla popolazione?
- In che modo il coprifuoco influisce sulle imprese?
- Informazioni di interesse da condividere con i tuoi dipendenti
- L’importanza di avere la firma elettronica adesso
- La rilevazione delle presenze da remoto
Cosa significa il coprifuoco per la popolazione?
Il coprifuoco è una delle misure di limitazione della mobilità più estreme di sempre, e tutto è iniziato quando la Francia lo ha applicato, seguita da paesi come Belgio, Berlino e Spagna.
Coprifuoco: definizione
Cos’è esattamente il coprifuoco? È una restrizione o limitazione della libera circolazione dei cittadini. È importante sottolineare che il coprifuoco e la dichiarazione dello stato di allarme non significano la stessa cosa di quanto vissuto nel marzo 2020; lo stato di allarme è necessario per l’applicazione di tutte queste misure, ma ciò non significa che sia accompagnato da tutto quanto dichiarato. In altre parole, uno stato di allarme non implica necessariamente un coprifuoco. D’altra parte, chi dice il coprifuoco, dice stato di allarme.
Perché è stato applicato? I contagi aumentano pericolosamente, con una media di 20.000 casi positivi al giorno. Per questo motivo Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio italiano, ha applicato le seguenti misure restrittive al fine di limitare la diffusione del virus dal Nord al Sud Italia.
In che modo il coprifuoco influisce sulla popolazione?
Il coprifuoco è entrato in vigore il 26 ottobre di quest’anno e durerà quantomeno fino al 24 novembre. Uscire nelle ore del coprifuoco sarà quindi assolutamente vietato almeno che non si abbiamo specifici motivi di lavoro, salute o urgenza che andranno dichiarati nel modulo di autocertificazione.
I cittadini che si spostano durante il coprifuoco, per validi motivi, devono avere con sè il modulo di autocertificazione compilato in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Al momento non è stato annunciato un orario di coprifuoco valido per tutte le regioni d’Italia. Per ora solo alcune regioni come la Lombardia, il Piemonte e la Campania (coprifuoco dalle 23 alle 5) e il Lazio (coprifuoco dalle 24 alle 5) hanno introdotto le misure restrittive.
Il coprifuoco implica la limitazione della circolazione di tutti i cittadini presenti nelle aree interessate. Chi non rispetta tale termine sarà soggetto al pagamento di una penale decisamente salata, che può andare dai 400 ai 1.000 euro.
In attesa del Dpcm del governo che dovrebbe fissare un orario per il coprifuoco valido in tutta Italia, alcune Regioni come la Lombardia (dalle 23 alle 5), il Lazio (dalle 24 alle 5) e la Campania (dalle 23 alle 5) e da lunedì 26 ottobre il Piemonte (dalle 23 alle 5), hanno già limitato il tempo consentito per le uscite serali.
In che modo il coprifuoco influisce sulle imprese?
L’impatto del coprifuoco sulle aziende dipende da diversi fattori, il più ovvio è l’orario di lavoro e se sono influenzati dal coprifuoco. Cioè, le attività che sono interessate da limitazioni di capacità o chiusure anticipate, come ristoranti, caffè e bar che sono costretti a chiudere alle 18:00, o supermercati, negozi o simili, che devono ridurre l’afflusso di clienti nei loro locali.
Per quanto riguarda le modalità di lavoro, già da qualche settimana Fabiana Dadone, ministra della pubblica amministrazione aveva firmato il decreto ministeriale che si pronunciava sullo smart working e il telelavoro al fine di preservare la salute dei lavoratori e limitare i contagi che avvengono nei luoghi di lavoro.
Il decreto si riferiva all’attuazione del lavoro agile per l’amministrazione pubblica per almeno il 50% dei dipendenti che esercitano attività che possono essere svolte anche da remoto. Ciò non vale però per il settore privato che conserva margine decisionale, anche se il lavoro da casa è fortemente consigliato per tutti.
Informazioni di interesse da condividere con i tuoi dipendenti
Le aziende e i reparti delle risorse umane hanno più che mai bisogno di aiutare i dipendenti a continuare a svolgere i propri compiti pur essendo ben informati e protetti.
Se la tua azienda richiede ai dipendenti di viaggiare durante le ore in cui il coprifuoco limita già la libera circolazione dei cittadini, c’è una soluzione: fornire ai tuoi dipendenti un documento che serva da prova quando è necessario viaggiare per lavoro.
Oltre alla chiusura serale al pubblico di molte attività inerenti al settore della ristorazione è stata prevista la chiusura totale di cinema, teatri, palestre e in generale tutte quelle strutture dove può aggregarsi un elevato numero di persone.
Non si tratta di un nuovo lockdown, ma queste misure non si discostano di molto dalla realtà vissuta dai cittadini solo qualche mese fa. A livello Europeo anche altri paesi hanno già introdotto misure restrittive come il “toque de queda”, equivalente del coprifuoco in Spagna e un vero e proprio secondo confinamento in Francia, deciso solo qualche giorno fa. Se ciò verrà replicato anche negli altri paesi non è così semplice da prevedere perchè ci sono diversi fattori da tenere in considerazione. Certo è che le opzioni all’orizzonte per tutelare la salute dei cittadini, nel caso in cui i contagi dovessero continuare a crescere come ora, non sono molte.
L’importanza di avere la firma elettronica adesso
Con tutti i moduli e i certificati che bisognerà firmare e che cambiano in continuazione, invece di stampare e soprattuto, visto che i dipendenti saranno lontani richiedere la firma di persona diventa complicato. In altre parole, la cosa più pratica per te e per i tuoi dipendenti sarà avere uno strumento che ti consenta di inviare documenti in blocco (un document manager), completamente online e che includa firme elettroniche.
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Poiché il telelavoro è raccomandato e sempre più diffuso nelle varie regioni del paese, è meglio non trovarsi impreparati. Factorial ti aiuta a digitalizzare la tua attività in modo che questo tipo di processo possa essere eseguito in modo rapido e intuitivo, assicurando che i tuoi dipendenti abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per continuare a lavorare. Provalo gratuitamente per 15 giorni e gestisci i tuoi dipendenti con uno strumento semplice che centralizza tutte le informazioni.
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La rilevazione delle presenze da remoto
Una funzionalità che ti potrà essere particolarmente utile durante il telelavoro e lo smart working è senz’altro la rilevazione delle presenze. Non potendo più recarsi in ufficio i dipendenti non avranno modo di timbrare il cartellino utilizzando metodi come il badge. Per le aziende che vogliono crescere in questo momento c’è molto da fare, tanti adattamenti e decisioni strategiche da prendere per potersi permettere di perdere tempo riempendo fogli excel.
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