Il fatturato aziendale è uno dei principali indicatori economici utilizzati per valutare l’andamento di un’impresa. Misurarlo in modo corretto è fondamentale per comprendere la salute finanziaria, pianificare strategie di crescita e presentare dati attendibili a investitori, istituti di credito e partner commerciali.
Nel 2025, le regole di rendicontazione e trasmissione dei dati fiscali si sono ulteriormente uniformate grazie alle novità introdotte dall’Agenzia delle Entrate, a partire da una maggiore digitalizzazione delle fatture elettroniche e una migliore tracciabilità delle operazioni.
Proviamo allora a capire cos’è il fatturato aziendale, quali tipologie esistono, come calcolarlo e come interpretare correttamente i dati.
- Cosa si intende per fatturato aziendale
- Tipologie di fatturato
- Come si calcola il fatturato di un’azienda
- Che differenza c’è tra ricavi e fatturato aziendale
- Come interpretare i dati finanziari aziendali
- Misura KPI e dati aziendali con Factorial
- Domande frequenti relative al fatturato aziendale
Cosa si intende per fatturato aziendale
Per fatturato aziendale si intende l’ammontare complessivo delle vendite e delle prestazioni di servizi effettuate da un’impresa in un determinato periodo, solitamente un anno solare, al netto di eventuali sconti, resi o IVA.
È, in sostanza, la somma di tutte le fatture emesse verso clienti per la vendita di beni o servizi, indipendentemente dal fatto che siano già state incassate o meno. Non a caso, nel linguaggio comune, il termine viene spesso utilizzato come sinonimo di “volume d’affari”, che è anche il riferimento ufficiale ai fini fiscali in Italia.
Il dato del fatturato, oltre a rappresentare un indicatore chiave delle performance, costituisce anche un punto di partenza fondamentale per l’analisi dei costi aziendali, poiché consente di valutare la redditività e l’efficienza della gestione.
Tipologie di fatturato
Il fatturato aziendale può essere classificato in diverse tipologie, a seconda dei criteri utilizzati per classificare le entrate.
Le principali sono:
- Fatturato lordo, che tiene conto del totale delle vendite senza considerare sconti, resi o abbuoni;
- Fatturato netto, che è il fatturato lordo depurato da sconti, resi e imposte indirette (come l’IVA);
- Fatturato operativo, relativo alle attività principali dell’azienda, escludendo operazioni straordinarie o entrate non ricorrenti;
- Fatturato consolidato, ovvero la somma dei fatturati di tutte le società appartenenti a un gruppo, dopo aver eliminato le transazioni interne tra le stesse;
- Fatturato export, cioè la quota di fatturato generata dalle vendite all’estero.
Come si calcola il fatturato di un'azienda
Calcolare il fatturato di un’azienda è un processo piuttosto diretto, ma richiede precisione. In sostanza, si tratta di sommare tutti gli incassi derivanti dalla vendita di beni o servizi in un determinato periodo, solitamente un anno fiscale.
La formula di base per il calcolo è la seguente:
Fatturato = Somma delle fatture emesse − Resi − Sconti applicati
Prendiamo un esempio pratico. Se nel 2024 un’azienda ha emesso fatture per un totale di 500.000 €, ma ha dovuto gestire resi per 10.000 € e ha concesso sconti per 5.000 €, il suo fatturato netto sarà di 485.000 €. Ovvero: 500.000 – 10.000 – 5.000 = 485.000.
C’è da dire, inoltre, che nel 2025, il calcolo del fatturato aziendale in Italia si semplifica notevolmente grazie a un’importante novità normativa. Questa riguarda l’integrazione dei dati delle fatture elettroniche direttamente nei registri IVA precompilati gestiti dall’Agenzia delle Entrate.
Cioè, in passato le aziende dovevano registrare manualmente tutte le fatture emesse e ricevute per calcolare il fatturato e adempiere agli obblighi fiscali. Questo processo era spesso lungo e soggetto a errori.
Mentre con la nuova procedura, i dati delle fatture elettroniche, che sono già in formato digitale, vengono acquisiti in automatico e precompilati nei registri IVA. Questo significa che i sistemi contabili delle imprese possono accedere a queste informazioni in tempo reale, rendendo il calcolo del fatturato non solo più rapido, ma anche più preciso.
Che differenza c'è tra ricavi e fatturato aziendale
Sebbene nel linguaggio comune i termini fatturato e ricavi vengano spesso usati come sinonimi, in ambito economico e contabile rappresentano due concetti ben distinti, seppur strettamente correlati. Comprendere la loro differenza è fondamentale per analizzare in modo corretto la salute finanziaria di un’azienda. Comprendere questa differenze è essenziale per impostare un budget aziendale realistico e coerente con gli obiettivi.
Nel dettaglio:
- il fatturato (o volume d’affari) rappresenta la somma totale delle fatture emesse da un’azienda in un determinato periodo di tempo, solitamente un anno fiscale. Questa voce comprende esclusivamente le entrate generate dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi che rientrano nell’attività tipica e principale dell’impresa. Un aspetto cruciale da considerare è che il fatturato si basa sulla competenza economica, non sulla cassa. Ciò significa che viene calcolato nel momento in cui la fattura viene emessa, indipendentemente dal fatto che il cliente abbia già pagato o meno. È l’indicatore principale che misura la capacità di un’azienda di generare vendite;
- i ricavi, invece, offrono una visione più ampia e completa delle entrate aziendali. Essi non includono solo il fatturato, ma anche tutte le altre entrate che l’impresa può generare al di fuori della sua attività caratteristica. Questa categoria comprende, ad esempio, i ricavi finanziari (come gli interessi attivi), i ricavi straordinari (come le plusvalenze derivanti dalla vendita di un immobile o di un macchinario aziendale) e i ricavi atipici (come gli affitti attivi di un immobile non utilizzato per la produzione, le royalties o i contributi in conto esercizio).
Si può dire, quindi, che il fatturato è una componente dei ricavi totali, che a loro volta rappresentano l’insieme di tutte le entrate, sia quelle derivanti dall’attività principale che quelle accessorie o straordinarie. Per questo motivo i ricavi aziendali sono sempre uguali o superiori al fatturato.
Come interpretare i dati finanziari aziendali
Per avere un quadro completo della salute di un’azienda, non è sufficiente considerare solo il fatturato aziendale. Sebbene questo dato indichi il volume delle vendite, non fornisce informazioni sulla redditività o sulla capacità dell’impresa di generare liquidità. Per una valutazione accurata, è cruciale analizzare il fatturato in relazione ad altri indicatori finanziari chiave, come:
- il Margine Operativo Lordo (EBITDA): l’EBITDA, acronimo di Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization, ci dice quanto l’azienda guadagna dalla sua attività operativa principale, prima di considerare oneri finanziari, tasse e ammortamenti. Confrontare il fatturato con l’EBITDA è fondamentale per capire se l’impresa è efficiente: un fatturato alto con un EBITDA basso può indicare che i costi operativi sono troppo elevati, erodendo i profitti;
- l’utile netto: questo è il dato più diretto per misurare la redditività dell’azienda. L’utile netto è il guadagno effettivo che resta dopo aver dedotto dal fatturato tutti i costi, inclusi oneri finanziari e imposte. Un’azienda con un fatturato elevato ma un utile netto modesto potrebbe avere problemi di gestione dei costi o un forte carico fiscale e finanziario;
- il cash flow: il cash flow indica la liquidità generata o assorbita dalle attività aziendali in un periodo. È uno degli indicatori più importanti, poiché un’azienda può essere redditizia sulla carta (avere un utile netto positivo) ma trovarsi in difficoltà finanziarie se non riesce a generare abbastanza liquidità per coprire le spese correnti. Il cash flow rivela se il fatturato si traduce effettivamente in denaro disponibile per l’impresa;
- il tasso di crescita del fatturato: Analizzare come il fatturato è cambiato nel tempo (su base annuale o trimestrale) è essenziale per capire la dinamica di crescita dell’azienda. Un tasso di crescita positivo indica che l’azienda sta espandendo la propria attività, mentre un fatturato stagnante o in calo può essere un segnale d’allarme.
Solo integrando l’analisi di questi indicatori si può ottenere una visione completa e affidabile della performance e della sostenibilità di un’azienda nel lungo periodo.
Un fatturato elevato non significa necessariamente alta redditività: un’impresa può fatturare molto ma avere margini bassi o costi elevati.
Misura KPI e dati aziendali con Factorial
Nel 2025, strumenti di gestione aziendale come quelli messi a disposizione da Factorial permettono alle imprese di monitorare in tempo reale fatturato, ricavi, margini e KPI (acronimo che sta per Key Performance Indicator, un indicatore chiave di prestazione, un valore misurabile, che dimostra quanto efficacemente un’organizzazione sta raggiungendo i suoi obiettivi strategici).
Factorial, il software gestionale aziendale All-in-one, consente di:
- monitorare costi e budget del personale;
- confrontare dati storici e previsioni di crescita;
- automatizzare reportistica e dashboard finanziarie;
- gestire note spese, carte aziendali e processi di approvazione.
Questo approccio basato sui dati (data-driven) aiuta a prendere decisioni più rapide e consapevoli. Inoltre, l’analisi oggettiva dei dati riduce l’incertezza, individua opportunità di crescita e ottimizza l’allocazione delle risorse, superando le scelte basate su intuizioni o ipotesi.
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Domande frequenti relative al fatturato aziendale
Cosa si intende per fatturato aziendale?
È la somma totale delle vendite e prestazioni effettuate in un periodo, al netto di sconti, resi e imposte indirette.
Come si calcola il fatturato di un’azienda?
Si sommano tutte le fatture emesse nel periodo e si sottraggono eventuali resi e sconti. L’IVA non rientra nel calcolo.
Fatturato azienda come si calcola?
Il metodo è lo stesso: si prendono i valori delle fatture emesse (al netto di resi e sconti) in un periodo di riferimento.
Che differenza c’è tra ricavi e fatturato?
Il fatturato è la somma delle vendite, mentre i ricavi comprendono anche altre entrate extra-commerciali.