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Employee Engagement: come migliorare il coinvolgimento dei propri dipendenti

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10 minuti di lettura
Articolo che parla di che cos'è l'employee engagement e come migliorarlo in azienda

Hai mai sentito parlare di employee engagement? Sai cos’è, perché è importante e quali strategie di talent management puoi applicare oggi per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti in azienda?

Se stai notando mancanza di motivazione, team di lavoro poco coesi e richieste di dimissioni in aumento, è probabile che i tuoi lavoratori non si sentano sufficientemente coinvolti o che stiano attraversando un periodo difficile.

In questa guida completa all’employee engagement, vedremo insieme tutto ciò che c’è da sapere per coinvolgere al meglio i dipendenti in azienda e mantenere alti i livelli di produttività.

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Cos'è l’employee engagement?

L’employee engagement è un indicatore che misura il grado di entusiasmo, motivazione, dedizione e senso di appartenenza di un lavoratore o di un intero team all’interno dell’azienda.

Si tratta di un indicatore che può essere rilevato in vari modi, ad esempio, combinando i risultati raccolti da sondaggi, questionari e feedback dei dipendenti, tenendo conto anche di altri indicatori chiave come i tassi di turnover, le performance e i tassi di assenteismo.

L’employee engagement, che in italiano traduciamo con “coinvolgimento dei dipendenti”, è quindi, in breve, il livello di coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti in azienda. 

Misurarlo e cercare di migliorarlo è essenziale per ogni organizzazione, poiché, come è intuitivo, un alto livello di engagement tra i dipendenti porta a vantaggi tangibili, tra cui:

  • Miglioramento delle prestazioni
  • Aumento della produttività
  • Crescita del fatturato
  • Maggiore fidelizzazione dei dipendenti

In sostanza, l’employee engagement è un elemento chiave di differenziazione quando si tratta di crescita e innovazione. Un’azienda con un’efficace strategia di coinvolgimento dei dipendenti e una forza lavoro altamente coinvolta ha maggiori probabilità di trattenere i migliori talenti e attrarne di nuovi.

Perché è importante l'employee engagement 

Un elevato coinvolgimento tra i dipendenti è la chiave per ottenere successo. A confermare ciò, ci sono numerosi studi e ricerche.

Ad esempio, una ricerca condotta da SHRM riporta che le iniziative di coinvolgimento dei dipendenti rendono le persone più inclini a lavorare meglio, a risolvere i problemi e a crescere e svilupparsi più velocemente, ma soprattutto a rimanere più a lungo in azienda. 

È interessante anche notare anche quanto riportato nel recente report a cura di Clear Review, in cui si riporta che quasi la metà delle aziende sta attivamente lavorando per migliorare l’employee engagement, abbandonando una vecchia tendenza che le vedeva concentrarsi solo sullo sviluppo e la crescita dei lavoratori.

Ma ci sono anche molti altri studi che giungono alla stessa conclusione: impegnarsi nel coinvolgere i dipendenti porta naturalmente ad avere team di lavoro soddisfatti, propensi a dare il loro massimo contributo in termini di produttività e, di conseguenza, di crescita del fatturato.

Ma vediamo più in dettaglio alcune delle più importanti ricerche che spiegano bene l’importanza dell’employee engagement:

Crescita della produttività e del fatturato 

Un elevato coinvolgimento dei dipendenti favorisce la crescita del fatturato aziendale. Secondo Gallup i dipendenti con un alto tasso di coinvolgimento contribuiscono per il 23% in più a una maggiore redditività.

Inoltre, i team che si collocano nel primo 20% per quanto riguarda il coinvolgimento dei propri lavoratori registrano una riduzione dell’assenteismo del 81%.

Migliori tassi di fidelizzazione

Un ottimo employee engagement è anche fondamentale per fidelizzare i dipendenti.

Secondo l’Oxford Handbook of Positive Psychology at Work, un dipendente coinvolto ha l’87% di probabilità in meno di lasciare la propria azienda

Questo è un vantaggio non solo per la stabilità del team, ma anche per i costi associati al turnover dei dipendenti. Sostituire un dipendente può essere costoso, poiché richiede tempo e risorse per assumere nuovo personale, formarlo e aspettare che raggiunga la piena produttività. 

Massimo impegno da parte dei lavoratori 

Un sondaggio condotto dall’American Psychological Association dimostra che quanto più i dipendenti sono coinvolti e si sentono apprezzati dai propri superiori, tanto più si impegnano sul posto di lavoro. Inoltre, sono anche più inclini a consigliare il posto di lavoro ad altre persone. 

Questi risultati evidenziano che lavorare sull’employee engagement non solo migliora il clima in azienda ma promuove anche un virtuoso passaparola che può portarti ad avvicinare potenziali nuovi talenti da inserire in azienda. 

Sviluppi il talento internamente 

Migliorare il coinvolgimento dei dipendenti è possibile anche offrendo loro percorsi personalizzati di crescita professionale all’interno dell’azienda. Agire in questo modo ti permette sia di trattenere i migliori talenti sia di prepararli a ricoprire cariche di maggiore prestigio e responsabilità

Tieni presente che, come riportato dal Pew Research Center , è proprio la mancanza di prospettive all’interno della crescita uno dei primi motivi di un basso employee engagement.

Come si misura l’employee engagement? 

Quando parliamo di misurare l’employee engagement in azienda non parliamo un compito semplice. Questo perché il coinvolgimento dei dipendenti è dato da un insieme di diversi fattori, tra cui:

  • Soddisfazione
  • Motivazione
  • Senso di appartenenza

Questi a loro volta possono essere stimati mediante sondaggi e questionari, e in parte possono essere ricavati dall’analisi degli indicatori chiave di performance (KPI). Tra questi ultimi sicuramente rientrano:

  • Tasso di turnover
  • Tasso di assenteismo
  • Prestazioni individuali e di squadra
  • Qualità del lavoro svolto
  • Soddisfazione del cliente

Inoltre, è possibile aggiungere un’altra metrica importante:

  • Punteggio dei sondaggi e questionari (eNPS)

Pertanto, se il tuo obiettivo è misurare l’employee engagement, è necessario coinvolgere i lavoratori invitandoli a compilare sondaggi e questionari, oltre a disporre di strumenti per rilevare i suddetti KPI aziendali.

Successivamente, dovresti implementare una serie di azioni volte a migliorare il coinvolgimento, la motivazione e il senso di appartenenza dei dipendenti, quindi rilevare nuovamente i KPI e verificare se ci sono stati miglioramenti.

Se desideri, puoi utilizzare la seguente formula:

Employee Engagement Score = (Turnover + Assenteismo + Prestazioni + Qualità del lavoro + Soddisfazione dei clienti + eNPS ) / Numero di Metriche

Per utilizzare correttamente questa formula, devi assegnare a ciascuna metrica utilizzata un valore (ad esempio, da 1 a 5), compreso eNPS e quindi calcolare la media ponderata dei punteggi per tutte le metriche considerate.

Ad esempio, puoi assegnare il valore 5 per i tassi di turnover compresi tra lo 0 e il 10%, il valore 4 per quelli compresi tra il 10 e il 15%, e così via, quindi applicare lo stesso approccio a tutte le altre metriche considerate.

Una volta ottenuti i risultati, puoi assegnare loro punteggi in base ai seguenti intervalli:

  • 4.5 – 5.0: Ottimo
  • 3.5 – 4.49: Buono
  • 2.5 – 3.49: Medio
  • 1.5 – 2.49: Scarso
  • 1.0 – 1.49: Insufficiente

Quindi mantenere un Employee Engagement Score compreso tra 3.5 e 5 può essere considerato un obiettivo di buon livello da raggiungere o mantenere. Diversamente, è necessario intervenire tempestivamente.

Come aumentare il coinvolgimento dei dipendenti 

Aumentare l’employee engagement è possibile. Bastano poche semplici ma mirate azioni per beneficiare di migliori tassi di permanenza in azienda, di un aumento della produttività e di tutti gli altri vantaggi che abbiamo visto finora. 

Ma cosa puoi fare concretamente per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti? Ecco alcuni consigli e suggerimenti:

  • Migliora la comunicazione: Una buona comunicazione deve essere sempre alla base. Questo vuol dire coinvolgere i dipendenti, dare loro feedback e incoraggiarli a fornirli. Un’efficace comunicazione è tale anche quando si dà ai lavoratori l’opportunità di conoscersi meglio e di stringere legami tra loro, ad esempio, prevedendo in azienda aree relax o organizzando cene o eventi aziendali.
  • Migliora la gestione di tutti i processi: L’employee engagement migliora naturalmente quando si utilizzano strumenti per una gestione perfetta delle attività. È molto importante in tal senso avvalersi di software che da un unico posto permettono, ad esempio, di organizzare i turni di lavoro, richiedere ferie e permessi, inviare e ricevere comunicazioni, accedere a documenti aziendali e così via.
  • Riconosci l’impegno dei lavoratori: Ognuno di noi ama vedersi riconosciuto il proprio impegno. Ciò vale in ogni ambito, ma sul lavoro in particolare. Dare ai dipendenti più virtuosi e produttivi la possibilità di accedere a premi e benefit sicuramente fa loro da stimolo. Cercheranno d’impegnarsi ancor di più e di mantenere sempre elevate le performance.
  • Investi nello sviluppo e nella formazione: Le aziende che riescono a trattenere a lungo i migliori talenti sono anche quelle che investono su di loro, sulla loro crescita e formazione. Impegnati ad individuare punti di forza e lacune di ogni dipendente e offri loro piani di formazione per crescere e acquisire nuove competenze. Vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare sia in termini di produttività sia di coinvolgimento.
  • Dai importanza al benessere dei dipendenti: Un dipendente che sta bene in azienda non ha alcun motivo per cercare nuove opportunità. Ad esempio, dare la possibilità di lavorare alcuni giorni della settimana o del mese da remoto, garantire benefit o premi legati alla prestazione, offrire supporto e venire incontro alle madri lavoratrici, sono piccole ma grandi attenzioni che non possono che migliorare il morale dei dipendenti.
  • Garantisci un’esperienza memorabile sin dal primo giorno: Lavora sui processi di onboarding e fai in modo che anche i nuovi dipendenti siano seguiti al meglio sin dal primo giorno di lavoro. Dare una prima ottima impressione è fondamentale per porre le giuste basi e iniziare così il rapporto di lavoro nel miglior modo possibile.
  • Valorizza il talento interno: Lavora sulla cultura aziendale e cerca di garantire ai migliori dipendenti l’opportunità di fare carriera in azienda. Formare internamente coloro che un giorno accederanno alle posizioni di vertice dell’organizzazione aiuta a mantenere alte le motivazioni dei dipendenti, i quali sono così consapevoli che non precludi loro alcuna possibilità di sviluppo professionale e di carriera.
  • Forma al meglio i tuoi manager: è importante che anche i People Manager e i responsabili di un team o di un intero dipartimento ritengano prioritaria la necessità di mantenere alti i livelli di employee engagement. In tal senso assicurati che sappiano come motivare e incoraggiare i dipendenti, che sappiano fornire feedback costruttivi, che sappiano individuare eventuali problematiche all’interno dei team di lavoro prima che queste diventino difficili da gestire.

Chi si occupa di employee engagement in azienda  

Il dipartimento delle risorse umane (HR) è il principale responsabile dell’employee engagement in azienda. Chi opera all’interno del dipartimento ha la responsabilità di gestire al meglio fasi più importanti.

In altri termini, i responsabili HR ricoprono un ruolo chiave nella messa in pratica di tutte le strategie di employee engagement che hai stabilito, nonché per valutare i progressi dei vari KPI analizzati nel tempo.

Il ruolo dei responsabili HR nell’employee engagement: fase per fase

Di seguito, vediamo insieme più nel dettaglio quando e come il dipartimento HR ha un ruolo essenziale nel coinvolgimento dei dipendenti, separando le fasi più importanti:

  • Fase di recruiting: Sin dalle fasi di reclutamento, i responsabili HR hanno il compito e l’obiettivo di rendere il processo il più snello e chiaro possibile. Il possibile nuovo dipendente si trova così di fronte a una realtà che gli mette subito  a disposizione tutte le informazioni e gli strumenti di cui ha bisogno, ad esempio per inviare la candidatura, sostenere i colloqui, saperne di più sul ruolo e sulle mansioni che svolgerà in azienda.
  • Gestione dell’onboarding: Il coinvolgimento dei dipendenti prosegue poi durante la fase di onboarding. È qui che il lavoratore ha bisogno di ambientarsi rapidamente, di essere seguito, magari affiancato da un onboarding buddy, di conoscere i colleghi e così via. Più il primo periodo in azienda è piacevole, più ci sono possibilità che il dipendente non solo resti a lungo, ma che diventi subito un prezioso e produttivo lavoratore.
  • Predisposizione di feedback, sondaggi ed eNPS: Anche chiedere feedback, preparare sondaggi e questionari sono processi in carico al reparto HR. L’abilità dei responsabili sta nell’individuare tutti quei temi che possono effettivamente fornire un riscontro sul livello di soddisfazione e benessere dei lavoratori in azienda. Successivamente, dopo aver analizzato i risultati, è importante apportare tutte quelle migliorie in azienda che possano aumentare l’employee engagement.
  • Gestione di turni, ferie e permessi: una gestione efficace dei turni, delle richieste di ferie e permessi può influenzare positivamente l’employee engagement. Quando tutti questi processi sono centralizzati e gestiti da un unico software, il lavoratore può concentrarsi esclusivamente sulle sue mansioni, senza perdere tempo in procedure amministrative e, di conseguenza, vivere una migliore e più appagante esperienza lavorativa.
  • Analisi metriche chiave: Come abbiamo visto, ci sono poi anche diverse metriche da stabilire e analizzare che aiutano a comprendere se i lavoratori in azienda sono produttivi, soddisfatti e coinvolti. L’analisi di queste metriche, nonché alcuni suggerimenti su come possano essere migliorate, è un altro compito che puoi affidare a esperti HR specializzati in data management.
  • Premi e riconoscimenti: E infine, anche la gestione di premi, riconoscimenti e altri benefit passa dal lavoro del reparto HR, il quale dispone di dati, competenze e strumenti per individuare quali sono i migliori talenti in azienda e assicurare loro il premio o il riconoscimento previsto al raggiungimento di un determinato risultato.

È evidente dunque che il dipartimento delle risorse umane svolge un ruolo fondamentale nell’employee engagement all’interno dell’azienda. Dalla fase di reclutamento all’onboarding, dalla raccolta di feedback all’ottimizzazione dei processi amministrativi, fino alla gestione di premi e dei benefit. 

Tutto ciò suggerisce l’importanza di investire risorse anche nella crescita del dipartimento stesso, il quale può essere oggi determinante per un ambiente di lavoro più positivo e per la creazione di un team di talenti motivati che contribuiscono al successo dell’azienda.

Elementi chiave per un employee engagement di successo

In questa guida abbiamo esplorato tutto ciò che è necessario sapere sull’employee engagement: da cosa sia e perché sia importante, fino a come misurarlo e come aumentare il coinvolgimento dei dipendenti. 

Se l’argomento ti ha interessato e desideri approfondire ulteriormente, ti invitiamo a leggere anche gli altri nostri altri correlati. 

Ciascuno di questi approfondisce sia le tematiche accennate in questa guida, sia introduce nuovi aspetti. Ecco alcuni suggerimenti di lettura.

Feedback

Il feedback è un termine inglese utilizzato per indicare l’insieme di informazioni e suggerimenti trasmessi a una persona con l’obiettivo di aiutarla a migliorare. Il feedback può essere positivo o negativo, ma in entrambi i casi deve essere costruttivo e motivare il dipendente a migliorarsi.

eNPS

L’eNPS è uno strumento utilizzato dalle aziende per misurare la soddisfazione dei propri dipendenti. Si tratta di una metrica che può aiutare l’azienda a migliorare sia l’ambiente di lavoro che la produttività.

Cultura aziendale

La cultura aziendale è l’insieme dei valori che rendono un’azienda unica e distinguibile dalle altre. Più ci si impegna nel definirla e coltivarla nel tempo, più si ha la possibilità di trasmettere una serie di caratteristiche positive e distintive che possono aiutare a mantenere un ambiente di lavoro piacevole e produttivo.

Employee satisfaction

L’employee satisfaction è un termine usato per descrivere quanto un dipendente si senta apprezzato, valorizzato e soddisfatto all’interno del proprio ambiente lavorativo. Non riguarda solo la felicità del lavoratore, ma anche le sue sensazioni di realizzazione e appagamento riguardo al suo lavoro.

Questionari aziendali

Un questionario aziendale è uno strumento di indagine utilizzato dalle aziende per vari motivi. Ad esempio può essere utilizzato per misurare e valutare il livello di soddisfazione, impegno e coinvolgimento dei lavoratori. Può servire anche per raccogliere feedback o qualsiasi altra informazione desideri conoscere dai dipendenti.

Team Building

Per team building si intende quell’insieme di strategie mirate a promuovere l’integrazione tra i team, migliorare la comunicazione tra le persone e aumentare la produttività e la motivazione dei dipendenti anche attraverso delle attività svolte all’interno o all’esterno dell’ambiente di lavoro .

Gestione delle segnalazioni e normativa whistleblowing

Il whistleblowing è l’atto con il quale un dipendente decide di segnalare alle autorità un illecito commesso dall’azienda per la quale lavora. Questi episodi sono più frequenti di quanto si possa pensare, coinvolgono numerose medie e grandi imprese ed è quindi importante saperli gestire al meglio.

Employee wellbeing

Employee wellbeing è un’espressione inglese utilizzata ampiamente anche in Italia per indicare tutte le azioni che un’azienda può intraprendere per migliorare il benessere dei propri dipendenti, lavorando sulla loro motivazione, felicità e senso di stabilità.

Comunicazione aziendale 

La comunicazione aziendale comprende tutti gli strumenti e le modalità utilizzati da un’azienda per trasmettere un messaggio ai lavoratori. Una buona comunicazione aziendale è fondamentale per esporre le politiche adottate e ogni tipo di informazione, come orari di ingresso e uscita, trasferimenti, modifiche della busta paga, assunzioni, processi di onboarding, uso di spazi comuni, norme di sicurezza e igiene, ecc.

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